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Autore: bianca_louis    30/05/2012    6 recensioni
Tutto cambierà per Alexia quel maledetto giorno in cui si distinguerà dalla folla, sarà la fine dei suoi pianti notturni e l'inizio della sua favole, divenuta realtà.
Quella favola che è il sogno di ogni directioner, di ogni ragazza innamorata di quei cinque coglioni.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano davvero i miei idoli?
Non potevo crederci, era tutto surreale.
E mentre una folla di ragazzine ossessionate li travolgeva, non riuscii ad andare verso di loro, pensavo solo a come si potessero sentire in mezzo a tutte quelle ragazze che non stavano facendo alla mia vita –si, perché loro erano la mia vita in tutto e per tutto - altro che del male.
Così decisi di trovare un modo per liberarli da quella stretta di fans inferocite.
Dopo qualche minuto arrivò la soluzione.
Così mi misi a urlare a squarciagola qualcosa che non ricordo precisamente, ma so per certo che essi furono insulti, molto pesanti, da cui poi derivò nient’altro che senso di colpa. In questo modo però l’attenzione della folla venne attirata su di me e subito venni travolta.
Speravo con tutto il cuore che i ragazzi avessero capito. Capito che l’avevo fatto per il loro bene, non pensavo nessuna delle parole uscite dalla mia bocca.
Rachel mi venne incontro disperata, almeno lei aveva capito cosa stavo cercando di fare. Quando riuscì a tirarmi fuori da quella mandria di bambine, ed il che fu un miracolo, corsi dai ragazzi, non volevo far altro che spiegarmi.
Ma loro avevano compreso già tutto, lo si capiva dalla dolcezza che traspariva dai loro occhi, dai loro sorrisi.
Ecco, era un sogno, tutto un dannato sogno, lo sapevo.
Osservai gli occhi di quei cinque ragazzi con attenzione, poi vidi ogni cosa diventare nera, cupa come i giorni prima di questo.
Il che però durò qualche secondo, poi mi ripresi e rimasi per qualche minuto a osservarli.
Erano magnifici, perfetti.
Le prime parole che uscirono dalla mia bocca si unirono formando un’assurda richiesta: gli chiesi se potevano cantare. Alla fine però non mi pentirò mai di quelle parole, visto che dopo la divertita reazione che ebbero, esaudirono la mia richiesta.
Ad ogni nota il mio cuore batteva più forte: ormai l’avevo capito, le loro anime erano angeli, inutile negarlo. E il destino era stato davvero benevolo con me, se mi aveva provvisto di ben cinque angeli custodi.

***

Cavolo, avevo perso il cellulare in mezzo a quella folla.
Ero certa che i miei genitori mi avrebbero come minimo uccisa, così, mentre tornavo a casa urlando di tanto in tanto per l’emozione provata, iniziai a riflettere su come poterlo ammettere.
« Sono in casa! »
Appena chiusa la porta, corsi fino alla mia camera, accesi il computer ed entrai su Twitter.
Freneticamente guardai se qualcuno mi aveva cercata. Niente, nessuna novità.
Passai la maggior parte della serata a scrivere una lettera a Niall che non avrebbe mai letto.
E se anche l’avesse letta? Non sarebbe cambiato molto, non ero né la prima né l’ultima a scrivergli lettere.
Una delle tante, una sciocca tredicenne che aveva già vissuto il suo sogno.
Appena anche mio padre rientrò in casa ci riunimmo tutti per cena.
Ecco, quella era la mia parte preferita della giornata, si parlava un po’ di tutto e mi sentivo davvero bene!
Era l’aria di casa che mi mancava sempre dopo essere stata fuori tutto il giorno.
« Oggi com’è andato l’incontro con quei cinque ragazzi? »
Mio padre non voleva proprio capire che non erano ‘’cinque ragazzi’’ erano la mia vita.
« È andato benissimo. Ho realizzato il mio sogno».
Non avevo parole per descrivere la giornata di oggi, era il giorno in cui il mio sogno si era avverato, e non l’avrei scordato mai. Era stato per poco, ma non avrei mai dimenticato quel momento. Il momento in cui mi trovai tra le braccia di Niall, il suo odore l’ho ancora impresso nella mente. Il calore che mi trasmesse fu qualcosa di unico.
« Sai papà, loro per me non sono cinque normali ragazzi, sono speciali, forse anche a te e mamma sarà capitato di avere un idolo, uno che amavate. Spero voi capiate questo, non saprei come spiegarvi le emozioni che provo altrimenti »
Avevo gli occhi lucidi, ma non avevano ancora capito quanto quelle cinque meraviglie valessero per me.
Eravamo immersi nel silenzio più assoluto, aspettavo che dicessero qualcosa ma evidentemente non volevano capire.
Poi ci fu la suoneria del telefono di casa a interrompere i miei pensieri, quei monologhi interni di cui nessuno sapeva l’esistenza.
Mi alzai da tavola per andare a rispondere ed appena fuori dalla cucina li sentii parlare, non so esattamente di cosa, ma avevo sentito il mio nome, ed il che non pronunciava niente di buono.
Quando alzai la cornetta rispose una voce roca, ma ancora da bimbo.
« Ciao! Sono Harry Styles, vostra figlia è in casa? »
Il cuore iniziò a battere all’impazzata, era per caso uno scherzo?
« In realtà sono proprio io! »
« Oh, scusa … »
« Alexia! Non mi ero nemmeno presentata scusa, ma in realtà non pensavo vi sareste mai ricordati di me, sono solo una fan come tante in fondo. »
« Una come tante? Ogni directioner per noi è speciale. E tu lo sei ancor di più. Eri lì per noi piccola oggi, ed hai fatto un gesto magnifico! »
Non pensavo che il mio cuore potesse sopportare un battito tanto accelerato.
« Ehm, Harry, grazie. Oggi non ho avuto l’opportunità di dirvi grazie, per tutto quello che avete fatto per me finora. Avete realizzato il mio sogno abbracciandomi anche per un solo istante. Però, potrei sapere per quale motivo ora mi trovo al telefono col mio idolo e perché lui abbia il mio numero di casa? »
« Ecco, questa mattina non hai perso il telefono, ma qua qualcuno ha avuto la bella idea di prenderlo dalla tua tasca ‘’in prestito’’ per poterti rivedere! Così ho cercato il tuo numero di casa nella rubrica per avvisarti.»
« Harry. Sai che io vi amo? Ora devo finire di mangiare, però, ecco… potrei avere il tuo numero? Giusto per poterti risentire, almeno un’altra volta e realizzare che sia tutto reale. »
« Certo »  Mi diede il numero che mi scrissi su un pezzo di carta.
« Bye guy, I love u too much. »
« Di’ a tutti che li amo, e non è una parola qualunque. È un sentimento vero che ora invade il mio cuore, su cui sono tatuati i vostri cinque nomi. »
Così dicendo, interruppi la chiamata e il ‘Biip Biip’ riempì il nulla più assoluto che si venne a creare dopo aver sentito la voce di Harry Styles.
  
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