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Autore: Foxygiu    03/06/2012    3 recensioni
"Ciao sono Gaia e ho 34 anni. Come? Vi state chiedendo cosa ve ne frega? Beh, vorrei dirvi che oggi e’ il giorno piu’ bello della mia vita...il secondo....ok, il terzo...
Il primo e’ stato quando e’ nata mia figlia Samantha, nel 1980 a Londra.
Il secondo e’ stato l’anno scorso, quando e’ nata la mia seconda figlia, Alice... con pronuncia italiana prego, qui a Los Angeles.
E oggi e’ il terzo, perche’, beh, lo e’ e basta...
Vi state chiedendo ancora perche’ dovrebbe interessarvi?
Mmmmhhh... e se vi dicessi che il mio compagno e’ un famoso bassista americano... originario di Seattle, che le sue iniziali sono MDM? No eh?"
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ok... quest’ultima frase che ha detto Gaia mi ha incasinato abbastanza quando me l’ha detta, a dire il vero... 

Anche perche’ io non ho la piu’ pallida idea di cosa voglio in questo momento... a parte far felici le mie tre donne... quattro se ci mettete anche Cloe, la mia labrador...

Sempre questa idea del cazzo di dover essere perfetto per le donne della mia vita... e non penso mai che se hanno scelto di stare con me... vado bene cosi’...

 

Sto seriamente prendendo in considerazione di tornare a Seattle... in primo luogo per mia madre, ma anche perche’ ritornandoci con Gaia, Sam e Alice ho visto che si vive bene... che e’ piu’ a misura d’uomo... e forse e’ il posto giusto per far crescere una bambina... potremmo sempre tenere una casa al LA... in modo da avere un punto di appoggio per tutte le volte che dovremo tornarci, per lavoro o altro...

E alla fine mi decido... anche perche’ ho preso una decisione importante: con i Velvet Revolver siamo in un momento di calma, dato che Scott sta cercando di darsi una ripulita. E visto che e’ il cantante ideale per la nostra band, noi altri abbiamo deciso di lasciargli il tutto il tempo necessario per farlo. Ovviamente gli e’ anche stato detto che se le cose dovessero tornare come prima, beh... il discorso con lui si chiude.

Per cui mi ritrovo in un periodo in cui non ho nulla per le mani e mi metto a riguardare dei vecchi documenti economici del periodo dei Guns... e non ci capisco un cazzo... e non mi piace per niente questa storia... Da quando sono pulito mi rendo conto di avere il bisogno fisico di tenere sotto controllo tutto, di non lasciare andare a puttane le cose che mi riguardano, visto che quando l’ho fatto alla fine ho lasciato che la mia stessa vita andasse a puttane...

Per cui signore e signori, vi annuncio ufficialmente che ho deciso di ritornare a studiare. E siccome non ho mai finito le superiori, dovro’ darmi da fare e tornare tra i banchi di scuola... in mezzo a sbarbatelli che hanno l’eta’ della mia figlia adottiva...

Ecco Sammy e’ fantastica in questo caso: praticamente grazie a lei ho tutte le informazioni che mi servono, mi accompagna al distretto scolastico e mi aiuta a orientarmi nel labirinto degli uffici e dei documenti che mi servono...

E mi aiuta anche in un altro progetto che ho in mente... ma di quello ne riparleremo a suo tempo...

 

Inoltre vado a Seattle sempre piu’ spesso a trovare mia madre... da quando l’ho rivista mi sono reso conto di quanto avessi messo la testa sotto la sabbia... Semplicemente non volevo accettare il fatto che lei stesse male, che lei potesse morire... Si’ lo so: e’ un discorso da bambini questo... ma purtroppo, tutti noi pensiamo di essere invincibili e che lo siano anche le persone che ci stanno intorno...

E in uno dei miei viaggetti vedo una casa e me ne innamoro. Mi informo e scopro che e’ in vendita. La vado a vedere con un agente che mi mostra quanto sia spaziosa e ben organizzata all’interno, quanto sia bella all’esterno, con il giardino e la piscina... a Seattle? La piscina? Secondo me non verra’ usata molto... comunque vedremo cosa farne...

Gia’ perche’ telefono a Gaia e le descrivo la casa e lei mi dice di prenderla e d’istinto lo faccio. Finalmente la famiglia McKagan ha una casa... si’, perche’ tra una balla e l’altra abbiamo ancora case separate a Los Angeles... anche se solo di nome... perche’ tanto ci spostiamo dalla mia a quella di Gaia come se fossero una cosa sola...

 

Con Gaia va una meraviglia... va beh, a parte quella notte in cui Sammy e’ tornata a casa alle 5 del mattino... con un raffreddore allucinante e Gaia le ha dato latte, miele e whiskey per scaldarla... Non so perche’ mi sono incazzato tanto quando ho visto quella bottiglia di whiskey... Forse ero semplicemente addormentato e le mie difese erano abbassate e non pensavo che mi sarebbe venuta voglia di bere... e quando l’ho vista versarlo nel bicchiere e darlo a Sam, una ragazzina di 17 anni e mezzo... sono esploso... perche’ l’avrei voluto io quel bel bicchiere...

In realta’ credo che mi abbia fatto incazzare il fatto che Gaia mi abbia tenuto nascosto che in casa sua ci fossero degli alcolici. Come se io non fossi in grado di trattenermi...

E cosi’ e’ scoppiata la terza guerra mondiale: io urlavo contro Gaia e contro Sammy, Gaia urlava contro Sammy e contro di me, Sammy che tra uno starnuto e l’altro urlava contro di noi... e Alice che si era appena riaddormentata dopo la poppata, ovviamente si e’ svegliata e urlava piu’ forte di tutti noi...

Ho visto Gaia crollare, ho visto la stanchezza nei sui occhi sopraffarla. Senza dire nulla mi ha messo Alice in braccio, ci ha mandato affanculo (in italiano... ma questo ormai l’ho imparato...) e ci ha detto di arrangiarci, tornandosene a letto.

Io e Sammy siamo rimasti a bocca aperta... mai, e dico mai, aveva reagito cosi’... di solito e’ una di quelle persone che non mollano il discorso fino a che non hanno l’ultima parola... e in quel caso invece semplicemente ha lasciato correre e se ne e’ andata... troppo stanca per controbattere ancora.

A quel punto io e Sam ci siamo guardati a bocca aperta.

“Bevi quell’intruglio e vai a letto Sam... adesso ti porto delle altre coperte per coprirti”

“Ok, grazie... ho ud freddo becco” dice lei tremando.

“Prenditi anche un’aspirina... magari cosi’ non ti viene la febbre.”

“Ok, dabbi Alice idtadto... cosi’ hai le badi libere per preddere le coperte”

Quando arrivo in camera di Sammy Alice sta ancora piangendo e Sammy e’ gia’ nel mondo dei sogni, la copro prendo la piccolina ed esco dalla camera.

E rimango alzato per circa 3 ore a calmare Alice e a farla riaddormentare... Merda... ma Gaia fa cosi’ tutte le notti? E’ per quello che e’ sempre stanca da morire... 

Non me ne ero mai accorto: ho il sonno pesante quando sono tranquillo... e in questo periodo lo sono proprio tranquillo... per cui non mi sono mai reso conto che Alice si sveglia due tre volte per notte e che Gaia in pratica passa tutta la notte a starle dietro...

Il fatto e’ che poi di giorno lavora in casa, con Alice sempre con lei... e non e’ che la nostra pupattola stia proprio buonina e dorma...

Mi rendo improvvisamente conto di quanto deve essere stanca e di quanto stia andando avanti solo per forza di volonta’... per cui decido che il giorno dopo avrei tenuto la piccola con me... Dio... mi spaventa un po’ sta cosa... ma cazzo in fondo sono suo padre e oltretutto, come ho gia’ detto, non e’ che in questo periodo stia lavorando molto...

Ormai completamente sveglio, decido di mettermi a cucinare qualche dolce... so che Gaia ne va matta e voglio coccolarla un po’ la mia donna.

La mattina dopo la lascio dormire fino a tardi e mi occupo io di Sam e di Alice, preparo i croissant al cioccolato  per la colazione, la frutta, il caffe’ e all’alba delle 11 del mattino vado in camera a svegliarla con la colazione...

Come? Che gesto romantico, dite? Beh, si’... ma piu’ che altro mi sentivo in colpa per aver dato per scontato che lei ce la facesse a fare tutto da sola...

Il fatto e’ che quando la vedo, addormentata nel nostro letto... il mio amico si sveglia...

No, buono a cuccia...” penso, non e’ questo che il mio cervello aveva in mente.

Gaia si sveglia e si stiracchia un po’ prima di aprire gli occhi e io non resisto e la bacio. Il mio cervello va a puttane e il mio amico esulta... perche’ sembra che Gaia sia decisamente ben disposta in quel momento...

Meno male che Alice sta dormendo e che la camera di Sam non e’ cosi’ vicina alla nostra... dico solo quello...

 

Ci ritroviamo abbracciati e rilassati, e io le chiedo scusa per non aver capito che era allo stremo delle forze... e sapete cosa mi ha detto lei? Che era lei che si doveva scusare... perche’ e’ sempre stata talmente abituata a fare tutto da sola, che non mi ha permesso di darle una mano... che avrebbe dovuto chiedere aiuto a me prima di arrivare al limite...

A quel punto mi viene in mente un pensiero: io un’altra come lei non la trovero’ mai... e non voglio nemmeno cercarla.

Non e’ che prima avessi dei dubbi su questo... sia chiaro, ma diciamo che non ne avevo mai avuto la consapevolezza fino a quel momento.

Il mio pisello, il mio cervello e il mio cuore sono finalmente tutti d’accordo... ho trovato la compagna della mia vita.




Ed eccoci qua... siete pronte? Tra poco si chiude in bellezza (ehm, spero che vi piaccia la fine...) Grazie come sempre a tutti... mi emoziono davvero a vedere quanti siete che leggete e recensite! :)
  
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