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Autore: pizza girl    03/06/2012    26 recensioni
[Dal Prologo.]
Davanti a me si prospettava un altro stupido giorno di scuola.
Amavo andarci, non sopportavo semplicemente le persone che c’erano al suo interno. O eri popolare, o valevi meno di zero.
Mi alzai dal letto, andai in bagno e mi guardai allo specchio. Una ragazza dai lunghi capelli arruffati biondi e gli occhi azzurro cielo coperti da due lenti mi guardò di rimando. Mi diedi una lavata veloce, tornai incamera e presi dall’armadio i primi vestiti che vi trovai. Non ero un amante della moda, anzi, tutto il contrario: ogni mattina mi svegliavo e prendevo dall’armadio i primi vestiti che trovavo e molto spesso non ero esattamente all’ultimo grido, non è che non me li potessi permettere, anzi, mio padre era avvocato e mia madre medico, semplicemente non mi interessavano.
Quel pomeriggio avrei dovuto dare ripetizioni di matematica a un ragazzo che non aveva voluto lasciare il suo nome...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo.


*Driiin*
Spensi la sveglia, come tutte le mattine, un po’ scocciata.
Mi sedetti sul letto e iniziai a cercare a tentoni i miei occhiali, buttando per terra un sacco di libri che avevo lasciato sul comodino.
Finalmente li trovai, sepolti sotto una vecchia felpa che usavo per casa e li inforcai. Non ero cieca, ma diciamo che senza occhiali riuscivo a malapena a distinguere una pecora dalla chioma folta di capelli di mio fratello.
Davanti a me si prospettava un altro stupido giorno di scuola.
Amavo andarci, non sopportavo semplicemente le persone che c’erano al suo interno. O eri popolare, o valevi meno di zero.
Mi alzai dal letto, andai in bagno e mi guardai allo specchio. Una ragazza dai lunghi capelli arruffati biondi e gli occhi azzurro cielo coperti da due lenti mi guardò di rimando. Mi diedi una lavata veloce, tornai in camera e presi dall’armadio i primi vestiti che vi trovai. Non ero un amante della moda, anzi, tutto il contrario: ogni mattina mi svegliavo e prendevo dall’armadio i primi vestiti che trovavo e molto spesso non ero esattamente all’ultimo grido, non è che non me li potessi permettere, anzi, mio padre era avvocato e mia madre medico, semplicemente non mi interessavano.
Raccolsi i capelli in una coda mal fatta, presi il mio zaino e mi fiondai in cucina per fare colazione.
«Buongiorno splendore! »
«Ciao mamma. » le risposi avvicinandomi a lei per darle un bacio sulla guancia e fregarle dalla padella un pancake.
«Perché non ti curi un pochino? Insomma sei così bella »
«Mamma, ti prego, non iniziare. Mi bastano i compagni di scuola. »
«Era solo un… »
«Mamma, no! » la interruppi prima che potesse dire altro sedendomi su uno sgabello della cucina proprio davanti al piatto di pancakes con succo d’acero che mia mamma aveva appena appoggiato.
«Bè, non ha tutti i torti, sorellina, sembri un ragazzo! »
«La tua gentilezza non ha limiti Brad. » Mio fratello era così: insopportabile. Faceva parte della squadra di calcio della scuola, ovvero era tra i ragazzi più popolari. Io e lui eravamo agli antipodi.
«Guarda che lo dico per te! »
«Non mi interessa essere come quelle cheerleader tutte belle conciate che girano per la nostra scuola, io voglio essere me stessa e questa sono io. » conclusi il discorso infilandomi l’ultimo pezzo di colazione in bocca e avviandomi verso la porta.
Salii in macchina sul sedile del passeggero e aspettai i comodi di mio fratello che arrivò dopo circa dieci minuti.
«Ti sei consumato abbastanza davanti allo specchio? »
«No, l’ho riparato dalle crepe che si sono formate quando ti ha vista. »
«Ah, ah, ah - risi sarcasticamente - come sei originale! »
«Lo so sorellina. » mi rispose avvicinandomi a sé con un braccio attorno alle mie spalle.
«Oggi hai gli allenamenti? »
«Sì, ti fermi a vedermi? »
«Sì, tanto ho da dare ripetizioni a uno… »
«Chi è? »
«Non so, non ha voluto lasciare il nome. »
«Ah. »
Finalmente arrivammo a scuola. Brad parcheggio un po’ lontano dall’ingresso così mi dovetti mettere a correre per non arrivare in ritardo in classe.
«Ci vediamo oggi pomeriggio Carrie! » mi urlò dietro mio fratello.

Entrai in classe e mi avviai verso l’unico banco libero: quello centrale della prima fila. Sospirai, era sempre così, dal primo anno quello era sempre stato il mio.
Zach, il mio unico amico, era già seduto lì, nel banco proprio accanto al mio, ad aspettarmi con un sorriso.
«Pensavo non saresti venuta! »
«Come potrei perdermi un giorno in questa meravigliosa scuola. » sbuffai sarcastica mettendomi le ciocche di capelli che erano sfuggite alla coda, dietro le orecchie e chinandomi per prendere i libri di matematica dal mio zaino.
«Oggi devi dare ripetizioni a qualcuno? »
«Sì, perché? »
«Niente, speravo potessi venire a vedermi ai provini per la squadra di calcio… »
Mi alzai di scatto sbattendo quasi la testa contro l’angolo del banco: «Aspetta: che hai detto?! » chiesi stupita.
«Sai è da quando è iniziata la scuola che ci penso e ora finalmente si è liberato un posto…insomma non sono poi così male a giocare… »
«Bah, contento tu… »
«Me l’ha suggerito tuo fratello. »
«Brad? E come mai? »
«Mi ha visto giocare nel campetto vicino a casa mia e mi ha detto del posto libero. Secondo lui potrei entrare in squadra. »
«Bè, faccio il tifo per te. » risposi con un sorriso.
«Buongiorno ragazzi. »
«Buongiorno professor Richardson! » rispondemmo tutti all’unisono.
«Bene, siccome a breve avremo un test di trigonometria, oggi vorrei fare qualche esercizio alla lavagna. Vediamo un po’ - disse scorrendo il registro - Malik! Prego, venga. »
Il capitano della squadra di calcio si alzò dal fondo della classe dove stava parlottando con due dei suoi amici, a mio parere, con seri problemi mentali.
Il professore consegnò un foglietto al ragazzo che lo prese con una mano ambrata. «E questo l’esercizio che devo fare? » chiese, l’uomo annuì. «Lo legga ad alta voce alla classe per favore. »
«Nel triangolo ABC, rettangolo in A, un cateto è lungo 20 cm e il coseno dell’angolo acuto a esso adiacente è 0,7. Determina l’area e il perimetro. »
«Bè, semplice no? »
«Emmm…sì. » rispose il ragazzo passandosi una mano tra i capelli scuri. Si vedeva lontano un miglio che non sapeva da che parte incominciare.
«Allora signor Malik? Non sa da che parte iniziare? Forse sii invece che farsi bello con le ragazze e passare lo mie ore a chiacchierare avesse ascoltato un minimo a quest’ora saprebbe cosa fare! Le consiglio di studiare per il compito. Un’insufficienza potrebbe costarle il posto nella squadra. - lo ammonì il professore - Ora torni al suo posto e veda di non tornare a parlottare con Horan e Payne! » Il ragazzo abbassò la testa e tornò al suo posto.

Finalmente arrivò la fine delle lezioni, quella mattinata era passata lentamente e io non vedevo l’ora di scoprire chi fosse il “misterioso ragazzo” a cui dovevo dare ripetizioni di matematica.
«Allora ci vediamo domani - mi salutò Zach avviandosi al campo da calcio - augurami buona fortuna! »
«In bocca al lupo! »
«Crepi! » e sparì dietro l’angolo.
Io mi incamminai verso l’aula tutor e con la mano libera dai libri aprii la porta.
Un ragazzo con la pelle ambrata e due profondi occhi marroni si voltò a osservarmi.
«Ciao. Sono Carrie, sei tu cha hai chiesto aiuto con matematica? »
«Sì. » affermò Zayn Malik.
«Ma oggi non ci sarebbero le selezioni per la squadra di calcio? »
«Sì, ma mi sostituirà Liam. »
«Capisco. Bene, da cosa vuoi iniziare? »
«Qualcosa di semplice. »
«Che ne dici del problema che ti ha dato oggi in classe Richardson? » chiesi sedendomi di fronte a lui.
«Può andare. »
Tirai fuori carta e panna e iniziai a scrivere. Dopo due ore ancora non aveva capito nulla.
«Senti, così non va! Non passerai mai quel test! Devi impegnarti! »
«Non è colpa mia se io e la matematica siamo incompatibili! »
«Sì invece! Sei un ragazzo intelligente, ma passi troppo tempo a pensare ad altro e quando dovresti non sei neanche in grado di concentrarti! Vediamoci domani mattina, prima di scuola, magari al mattino sei più fresco e riesci a capire qualcosa! »
«Va bene, ti aspetto alla 7 sulle tribune del campo da calcio. Pensi due ore possano bastarti? »
«Va bene, vedi di non essere in ritardo! »
Lui si alzò annuendo: «Non dire a nessuno che mi stai dando ripetizioni. » e uscì dalla stanza.
Avevo appena passato due ore chiusa in una stanza con quell’insopportabile di Zayn sono-un-figo-e-me-ne-vanto Malik. era più forte di me, ma ogni volta che lo vedevo mi veniva voglia di prenderlo a schiaffi. Era così pieno di sé! Ogni ragazza della scuola andava pazza per lui e il suo gruppetto di amici sfigatelli, ovunque andassero li seguiva un’orda di ragazzine isteriche cha ammirava i loro corpi perfetti. Patetico.

«Ciao sorellina, pensavo di andare a casa senza di te! » mi accolse Brad non appena saiiì in macchina mettendo in moto.
«Sì, ti piacerebbe! »
«Allora, come sono andate le ripetizioni? »
«Bene. »
«Chi era alla fine? »
«Z… - mi bloccai ricordandomi cosa mi aveva detto Malik “Non dire a nessuno che mi stai dando ripetizioni.” - Nessuno che conosci, uno del primo anno… »
«Wow, peggio di me! Almeno io il primo anno non avevo bisogno di ripetizioni! » gli sorrisi e tornai a guardare davanti a me.
Finalmente l’auto si fermò davanti a casa ed io scesi di corsa sbattendo la portiera.
Mi precipitai di corsa verso camera mia, ma purtroppo mia madre mi vide lo stesso.
«Allora? Com’è andata oggi? Raccontami qualche gossip, su! » Io e lei eravamo completamente diverse, la maggior parte delle volte sembravo io la mamma e non vice versa!
«Niente di che - la liquidai velocemente - devo andare a fare i compiti. »
«Ricordati che stasera vengono i nonni a cena! - mi urlò dietro mentre correvo su per le scale verso la mia camera - renditi presentabile! » Rendersi presentabili per lei voleva dire: “Mettiti un vestitino, i tacchi, truccati e datti una sistemata a qui capelli che sembri uno spaventapasseri e per favore: togliti quegli occhiali da intellettuale, ti abbiamo comprato le lenti a contatto apposta!”
Sbuffai rumorosamente e mi chiusi in camera mia. Accesi lo stereo e mi coricai sfinita sul copripiumone.
Verso le sette mi alzai e, decidendo di accontentare un minimo mia madre, aprii l’armadio e mi infilai uno di quei vestiti che piacevano tanto a lei, Blu notte con un motivo floreale, mi specchiai allo specchio vicino al bagno: sembravo un sacco di patate bitorzoluto. Mi avviai verso il bagno per rinfrescarmi la faccia, sciolsi la coda e pettinai i capelli. Ero “pronta”. Infilai la mie amate Fred Perry (mia madre sapevo mi avrebbe uccisa vedendomele ai piedi) e raggiunsi il resto della famigli in salotto.
«Come sei diventata grande tesoro! » mi accolse mia nonna stringendomi in un abbraccio: odiavo quando mi dicevano che ero cresciuta, insomma, io ero sempre la stessa ragazza e poi era una legge della natura che io dovessi crescere, non una cosa da festeggiare! Ricambiai il suo abbraccio e andai a salutare il nonno.
Passai la serata ad annoiarmi: mio padre era seduto sulla sua poltrona preferita a leggere un giornale, mio fratello era attaccato alla televisione a giocare a uno di quei suoi stupidi videogiochi che lo rendevano ancora più scemo di quanto già non fosse, mio nonno russava sul divano e mia madre era intenta a parlare con la nonna, la quale annuiva svogliata.
Finalmente i genitori di mio padre si decisero a tornare a casa e io mi rifugiai in camera mia.
Avevo ricevuto 3 messaggi quella sera. Il primo era di Zach: “Sono entrato in quadra! :D Z” sorrisi, ero contenta per lui, se lo meritava! Il secondo era sempre suo: “Che fine hai fatto?! Z” A quel punto mi aspettavo il terzo fosse sempre suo e invece proveniva da un numero sconosciuto: “Grazie per le ripetizioni, ci vediamo domani mattina. -Z”
Risposi a Zach, lanciai il cellulare sul comodino, andai a lavarmi e mi infilai il pigiama buttandomi sul letto.
La prospettiva di passare la mattinata con Malik non mi entusiasmava per nulla, così iniziai a inventarmi scuse per non andarci “Carrie no, hai detto che l’avresti aiutato e questo è ciò che farai” mi dissi poco prima di addormentarmi.

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Ecco qua una nuova Fan Fiction so che l’altra è lungi dall’essere finita ma avevo l’idea per questa da un sacco di tempo e finalmente mi sono convinta a scriverla.
È solo il prologo ma spero vi piaccia comunque.
Come ve la immaginate Carrie? Io un po’ come Taylor Swift nel video di You Belong With Me che ne dite?

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Mi raccomando, recensite in tanti, mi farebbe molto piacere ;)
xoxo
B.

 

   
 
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