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Autore: NoIdentity    03/06/2012    4 recensioni
E se Trunks Brief dodicenne facesse capolino nella vostra classe come un normalissimo studente di Pescara?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Trunks
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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  - Mia madre e mio nonno lavorano alla Capsule Corporation, sono dei bravissimi inventori, sai?
  - E tuo padre che lavoro fa?
  Trunks ridacchiò sotto i baffi.
  - Che c’è, forse gli alieni non hanno un mestiere?
  - Non rido per questo. È che forse tu immagini mio padre come un essere verde, viscido e con le antenne e gli occhi rossi. Beh, sembra un normalissimo terrestre.
  - Dov’è?
  - Nella Gravity Room. Vieni.
  Per la seconda volta in quel giorno Trunks mi ha preso per mano. Siamo entrati alla Capsule Corporation e Trunks mi ha diretto davanti ad una stanza senza finestre, solo un oblò che dava sul corridoio.
  - Questa è la Gravity Room, e dentro c’è mio padre – ha annunciato Trunks.
  Mi sono affacciata dall’oblò. Eccolo, il padre di Trunks. Stava sferrando calci e pugni a tutta velocità. Era incredibilmente veloce, muscoloso e sicuro di sé. Poi mi ha visto e si è fermato. E’ uscito dalla stanza.
  - Papà, lei è Magda – mi ha presentato Trunks.
  Il padre di Trunks mi ha guardata malissimo. Poi si è rivolto a Trunks. – Perché hai portato qui questa mocciosa?
  - Ho dovuto rivelarle tutto, papà – Trunks ha fatto un sorriso un po’ da deficiente - sa che siamo Super Sayan.
  - Super che? – ho mormorato mentre il padre di Trunks continuava a scrutarmi come se fossi un fungo velenoso.
  - Mi ha visto trasformato, capisci? Non potevo tenerla all’oscuro di tutto. Avrebbe potuto parlarne in giro – ha continuato Trunks sempre rivolto al padre.
  Il padre aveva i capelli tutti alzati, ma neri, non biondi. Ha alzato un sopracciglio. – Accetterò la sua presenza. Anzi farò di più: voglio essere magnanimo – il padre di Trunks ha spinto me e Trunks nella stanza senza finestre.
  E’ accaduta una cosa strana. Appena entrata sono caduta a terra. Non riuscivo a rialzarmi. Ero attaccata al pavimento. – Aiutooo – ho urlato.
  Il padre di Trunks ha riso malignamente – che pappamolle.
  - Non trattarla male, papà, lei non combatte – mi ha difeso Trunks.
  - Allora le mostrerò come combatte il principe dei Sayan – ha proposto il padre di Trunks.
  Combattimento? Ho ripetuto fra me e me Non credevo che Trunks combattesse!
  Immediatamente il colore di capelli di Trunks e di suo padre cambiarono. Diventarono tutti e due biondissimi e gli occhi del padre di Trunks, prima neri, diventarono blu come quelli del figlio.
  Poi i due hanno iniziato a volteggiare in aria, agilissimi, velocissimi, quasi non li vedevo. Scagliavano pugni e schivavano, tiravano calci e li evitavano. Svolazzavano di qua e di là.
  Ed io ero ancora incollata al pavimento.
 
  Ero semplicemente stregata dai movimenti scattanti dei due Brief. Dopo un po’ cominciarono a fare sul serio. Trunks si concentrò e scaricò un’immensa ondata di... energia luminosa dritta verso il padre, che venne colpito.
  Ma non si fanno male? Ho pensato stupidamente.
  Appena l’ondata di energia accecante si è dileguata, ho scoperto che il padre di Trunks era sanissimo, infatti la scarica di Trunks non gli aveva fatto un bel niente.
  In quel momento mi sono ricordata di stare ancora distesa a pancia in giù sul pavimento della Gravity Room, e ho cercato di raddrizzarmi, ma tutti i tentativi furono vani. Alla fine, con uno sforzo immenso, mi sono messa a sedere. E pensare che i due Brief correvano e svolazzavano per la stanza senza il minimo sforzo.
  Ad un tratto sia Trunks sia il padre si “spensero” (cioè i capelli tornarono rispettivamente neri e lilla) e atterrarono.
  - Oddio, Magda, sei stanca? – ha riso Trunks alzandomi con facilità.
  - Non so... è come se venissi calamitata con forza verso il pavimento! È impossibile alzarsi! – ho esclamato.
  - Stupida mocciosa – il padre di Trunks ha scosso la testa quasi disgustato da me – secondo te perché si chiama Gravity Room?
  - Mio padre vuole dire che questa stanza, costruita appositamente per me e mio padre da mia madre, aumenta la forza di gravità di quanto vuoi. Per questo non riuscivi ad alzarti: la forza di gravità è molto più potente nella Gravity Room – ha spiegato Trunks trascinandomi fuori dalla Gravity Room.
  Finalmente nel corridoio mi sono sentita immediatamente più leggera. Che fortuna avevo avuto, ad avere in classe un tipo strano come Trunks. Se non fosse stato per il padre: quello era piuttosto antipatico.
 

  
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