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Autore: Roxette    24/12/2006    1 recensioni
E se Remus J. Lupin avesse avuto un figlio? E se anche Sirius Black ne avesse avuto uno? E se fossero coetanei? E se frequentassero entrambi la scuola di Hogwarts?
Genere: Generale, Azione, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Sorpresa
Note: Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 2: La signora Katrine

Informato del fatto, il preside sorrise e augurò ad entrambi i ragazzi di passare delle piacevoli vacanze estive.

In treno, furono sotto gli occhi esterrefatti di tutti. I due che si odiavano di più di tutti, erano nello stesso vagone e dormivano beatamente entrambi!

Una volta arrivati alla fermata giusta, scesero ed entrarono nel mondo dei gabbani.

Drake provò un senso di smarrimento. Non era mai stato in quei posti..

Jared si sentì seguire come se avesse avuto un cane alle costole, mentre uscivano con i bagagli dalla stazione. Conoscendo sua madre, l’avrebbero dovuta aspettare fuori.

Non arrivava mai in tempo..

-Aspettiamo..- disse Jared all’altro ragazzo, sedendosi poi sui bagagli con gli occhi puntati verso la strada.

Indossava una maglietta a maniche lunghe fino ai gomiti, rossa con una scritta in latino d’orata. Si poteva chiudere con dei lacci a croce sul colletto.

Jeans chiari e molto usati con qualche scritta e disegno in nero sbiadito. Portava delle scarpe da ginnastica nere.

Era diverso da come lo si vedeva sempre a scuola, pensò Drake.

Lui invece portava sempre vestiti larghi e vecchi.

Non aveva molto denaro e preferiva usarlo per la scuola, volendo arrivare fino a dove era arrivato James Potter. Sapeva che suo padre lo rispettava moltissimo, quindi voleva averlo come esempio. E se un giorno avesse incontrato Harry Potter, gli avrebbe offerto i suoi servigi.

Per ora era lì, di fianco alla strada, seduto sulle valige scolorite. Indossava una maglietta smanicata nera. Pantaloni scuri di tessuto leggero, larghi. Delle scarpe vecchie e usate.

-Eccola!- disse Jared alzando la mano per salutare sua madre che arrivava in macchina. Una piccola Fiesta rossa fiammante.

Possibile che in famiglia il rosso e l’oro fosse una fissazione tale??

Uscita dalla macchina, la signora Katrine Buster, secondo cognome di Jared appunto, alzò la mano per salutare il figlio con un gran sorriso.

Il primo pensiero che passò per la mente di Drake fu.. Che.. bella!

Aveva dei lunghi capelli castani chiari e ondulati, grandi e profondi occhi verdi e la carnagione candida. Indossava una camicetta rosa chiara con righe bianche, senza maniche. Una gonna lunga e leggera di colore arancio pesca. Dei sandali dello stesso colore chiaro, con lacci di stoffa intorno alla caviglia.

Salutò energicamente il figlio abbracciandolo con un gran sorriso.

Jared ridacchiò.

-Mamma.. puoi lasciarmi? Mi blocchi il respiro!- disse il figlio alla madre che lo lasciò. Entrambi ridendo.

-"Jare"! Ma..- lo osservò per bene: -Sei cresciuto! Di almeno quattro centimetri, vero?- gli posò il palmo sulla testa.

-Già, cinque centimetri!- sorrise assecondando la madre. Non aveva controllato, ma in effetti, era cresciuto di statura.

Solo in quel momento la donna s’accorse del ragazzo che era in piedi vicino a delle valige logore e non proprio strapiene come quelle del figlio.

Drake che si era alzato non appena aveva visto che la signora stava arrivando verso di loro.

Lo guardò fisso e Drake faticò a sostenere lo sguardo. Jared sorrise, sapeva che "l’esame" d’ispezionamento della madre era difficile da sostenere con quel suo bel sguardo profondo.

La signora Katrine, dopo qualche secondo, gli si avvicinò e gli posò una mano sulla testa per fargli una carezza. Sorrise e abbracciò anche lui. Drake si agitò e si liberò dall’abbraccio.

Nei suoi quattordici anni di età, solo sua madre l’aveva abbracciato, mai nessun altro. Stranamente, sperava però che lei non se la fosse presa per non aver accettato quel gesto.

Ma la donna continuò a sorridergli.

-Sei.. esattamente uguale a tuo padre.. Drake.- ridacchiò lei accarezzandogli ancora la testa

A sentire quella frase, subito s’irrigidì e la guardò come se avesse appena urlato il nome di chi-non-deve-essere-nominato.

-Lei.. lei..- balbettò il ragazzo sbarrando gli occhi.

-Ho conosciuto tuo padre, sì.- ammise la signora Katrine avvicinandosi alle valige del figlio per prenderle e metterle nel bagagliaio.

-Ferma! Faccio io, mamma!- le prese le valige di mano, Jared. Senza darle il tempo di replicare, il ragazzo stava già portando senza faticare troppo.

Drake si riprese, sogghignò.

Doveva aspettarselo che la donna di Remus avesse conosciuto suo padre..

La signora Katrine accennò a prendere le sue valige e la precedette con un rapido scatto.

-No! Faccio io..- borbottò avviandosi alla macchina.

La donna rise e li raggiunse.

Era proprio uguale a suo padre..

-Drake, sei sempre così taciturno?- chiese allegramente la signora Katrine guidando forse.. un poco troppo velocemente..

-Lui è sempre così, mamma.. è, anzi, più tranquillo del solito!- ridacchiò Jared seduto di fianco a lei. L’altro ragazzo era seduto dietro alle spalle di Jared.

-Sul serio? Alla vostra età i ragazzi devono passare bene il tempo! Divertirsi! Soprattutto durante le vacanze estive!- ridacchiò la donna girando in una curva, un po’ ad alta velocità.

-Sis..signora..- balbettò il ragazzo dai capelli scuri, aggrappandosi con entrambe le mani al sedile. Quasi lacerò la stoffa del copri sedile..

-Che carino! Quando balbetti sei un amore!- disse la donna estasiata voltandosi a guardarlo sorridente e abbandonando il volante e, di conseguenza, la macchina al suo destino.

-Signora!- Drake aveva, probabilmente, mancato un battito quando vide davanti a loro una macchina che, suonando all’impazzata, si dirigeva veloce contro la piccola Fiesta.

Erano finiti nella corsia contraria!

Jared prese il volante con la sinistra e virò come se nulla fosse, riportando la macchina sulla corsia giusta.

-Mamma.. lo sai che tenere gli occhi sulla strada e le mani sul volante aiuta ad evitare che si finisca contromano?- disse serafico il figlio.

Drake era ancora sotto shock, ma si riprese respirando a fondo. Il colore della sua pelle era più pallido ora in viso.

-Oh, tesoro, lo so benissimo!- rise lei riprendendo il controllo della vettura.

  
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