-Dimmi perché è tutto così complicato, perché non c’è sempre una via d’uscita, non c’è mai una via di felicità, perché siamo soli..- con Harry non avevo paura di parlare, lui mi avrebbe capito, ne ero certa, in fondo, c’era sempre stato.
-Perché questa è vita-sorrise.
-E’ ti piace questa vita?- dissi allibbita.
-Certo! Altrimenti che monotonia, immagina avere tutto e subito, non sarebbe noioso ? Invece devi lottare, e quando vinci, la sensazione è meravigliosa! Gli ostacoli, bhè, bisogna saperli superare, dimostrano le nostre capacità, e ci aiutano a crescere..-.
Quanto aveva ragione..come non detto! La mia vita senza lui non sarebbe stata vita!
-Grazie Harry..- Mi alzai e mi chinai per abbracciarlo, successivamente feci per andarmene.
-Di nulla Tay- sorrise ancora una volta, amavo quando lo faceva, le sue fossette erano fantastiche.
- Torno presto..Ah! Harry, non smettere mai di sorridere!- mi chiusi la porta della sua stanza d’ospedale alle spalle e mi diressi verso l’uscita.
Andai dritta a casa, il giorno dopo sarei dovuta andare a scuola.

7:15 del 24 ottobre.

Mi svegliai al suono della sveglia sul mio comodino.
-Maledizione! Sono le 7 e un quarto! Perché è suonata così tardi!- alle 8 i cancelli della mia scuola si sarebbero aperti, e le lezioni sarebbero iniziate 10 minuti più tardi.
Il più velocemente possibile mi lavai e mi vestii, ma il mio “velocemente” mi fece essere pronta alle 8, quando uscii di casa, presi la bici ed entrai in classe alle 8:10.
-Scusate professore!- dissi con un viso esasperato! Il prof di biologia non era mai stato un tipo troppo severo, per fortuna.
-Oh! Entra pure Taylor, tanto stiamo aspettando la vostra nuova compagna di classe dall’Italia, prendi pure posto…un’ultima cosa, come sta Harry?-.
- Oh! Harry sa cavarsela ma comunque io gli sono sempre vicino- gli dissi, un po’ perplessa per l’annuncio che avevo fatto.
Ero da sola nel banco, Harry non c’era. Jess si era seduta al primo banco, accanto al secchione della classe, pur di non stare avanti a me, mentre i ragazzi stavano nella fila accanto alla mia. Stavo picchiettando la matita sul banco quando sentii una voce bassissima di una ragazza:
-B-buongiorno- entrò lentamente in classe e si avvicinò alla cattedra- Io sono Vittoria – sorrise alla classe.
-Oh! Benvenuta! Aspettavamo te!- il professore fu molto accogliente- Forza ragazzi, date il benvenuto a…come hai detto che ti chiami?- la classe scoppiò a ridere.
-Vittoria-.
-Il benvenuto a Vittoria!-.
-BENVENUTA VITTORIA!- era così ogni volta, lo facevamo per far contento il professore.
-Ora prendi posto cara- le disse.
-Oh prof! Serve un altro banco! Sono tutti occupati!- feci questa osservazione.
-Ma no! Accanto a te non c’è nessuno!-.
-Professore! Questo è il posto di Harry! Assolutamente no!-.
-Per ora è il posto di Vittoria, accomodati pure-.
Perfetto! Andava tutto alla grande. Harry all’ospedale, Jess che non mi parlava, Louis non mi considerava minimamente, mancava solo la perfettina del cazzo a rovinarmi la giornata e l’esistenza! Louis le aveva già puntato gli occhi addosso! Ci credo, aveva una pelle così chiara, gli occhi simili a quelli del ragazzo più perfetto del pianeta, e i capelli castani, tendenti al rosso. Ed io, bhè io sembravo una bambola e basta, bionda, capelli ricci, occhi verdi, bla, bla bla.
-Mi dispiace..- mi disse, quando si avvicinò al banco- Harry è il tuo fidanzato?-.
-NO! Non è il mio fidanzato, e comunque questo non ti interessa affatto!- fui molto sgarbata e acida, me ne resi conto.
Non era nemmeno arrivata e già iniziava a fare la zoccoletta con i ragazzi, perfino Niall dava più attenzioni a lei che a me. Alla fine io e Jess ci ritrovammo come due disperate, sulle scali della scuola, l’una sulla spalla dell’altra.
-Tay, tu non c’entri nulla. Scusa. Non dovevo prendermela con te-.
-Non ti preoccupare- le diedi un bacio sulla guancia.
-Ma ora c’è Vittoria, cazzo!-.
Non potei fare a meno di ridere, la sua espressione era fantastica!
-Ahaha, hai ragione, ma chi se ne frega! Voglio smettere di soffrire per ragazzi, eccetto Harry. I maschi sono tutti stronzi, penso non riuscirò mai a capirli. Sono buoni sono a far soffrire, bhè, ed io sono stanca di soffrire.. -.
Intanto passarono avanti ai nostri occhi i ragazzi e la tipetta, abbracciata a Louis.
-E no!- dissi urlando.
-Ma tu non eri quella che non voleva più soffrire?- disse ridacchiando.
-Dimentica tutto quello che ti ho detto! Oggi finisce male! Non deve sfiorarlo mai più! CHIARO?-.
-Mi fai un po’ paura sai-.
-Bhè, non mi interessa! Anzi, sono felice!- mi alzai e mi avvicinai a loro.
-Oddio Tay, fermati!-.
-Oh ma che carini! Ciao troietta!- dissi, fingendo di ridere, posizionandomi avanti loro due.
-Taylor, ma che cazzo hai? Non sono nemmeno venuta e già rompi le palle ?!-.
-Oh, guardate, la perfettina che dice parolacce! Pff!-.
-Si! Problemi? Adesso levati di torno e fatti un po’ i fatti tuoi. Oh! Forse non puoi, sei troppo presa da Louis, e non puoi sopportare che ci sia qualcuna a cui sia interessato, ops!-.
Gli altri ridacchiarono.
Ma come aveva fatto? Come sapeva della mia cotta per Louis, la odiavo, con tutto il mio cuore!
-Troietta che non sei altro, giuro che ti faccio fare una brutta fine!- iniziai a tirarle i capelli, portando la mia mano verso il basso. Lei iniziò ad urlare come una papera squinternata- che hai ora? Eh?- le dissi.
-Taylor fermati!- Jess mi tirò il braccio e mi tirò a sé- ma sei pazza?- disse sottovoce.
Con la coda dell’occhio mi accorsi che la papera intanto si lamentava accarezzandosi i capelli mentre Louis le parlava e gli altri si avvicinarono a noi.
- SI, JESS! SONO PAZZA ..MA DI LOUIS, E NON POSSO EVITARLO! ADESSO BASTA!- urlai avanti a tutti, e Louis mi aveva sentito,si girò di scatto, lo vidi! E poi scappai, nel cesso, forse era il luogo migliore per disperarsi.

Macciao bellezze! Eccomi con il secondo capitolo. Mi dispiace se è una cacchetta çç, io mi impegno (?)
Comunque mi farebbe piacere ricevere recensioni, anche negative, per sapere un vostro parere :). Tanti baci.
–Vale xx