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Autore: saramichy    07/06/2012    6 recensioni
Bella ed Edward si odiano per una cosa accaduta molto tempo fa, cosa succederà se i due saranno costretti a vivere insieme e prendersi cura del figlio dei loro due migliori amici che purtroppo sono morti? Niente vampiri, sono tutte persone normali.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Sono una frana, ma sto cercando di riprendere in mano tutte le mie storie, quindi posto questo capitolo e spero vivamente che qualcuno di voi segua ancora. Un bacio Sara.



DICIOTTESIMO CAPITOLO: SFILATA DI MODA CON FINALE A SORPRESA



POV EDWARD



Avevo lavorato come un pazzo per rifinire ogni dettaglio della sfilata. Isabella, a quest’ora, era già tornata assieme a Jacob e il pensiero mi mandava in bestia, ma cercavo di lavorare per non pensare troppo. Il piccolo Anthony era stato affidato alle cure di nonna Esme, almeno fino a quando tutta la preparazione della sfilata sarebbe finita, ed io mi sentivo uno stupido. Mentre cercavo di rifinire un vestito da far indossare a Bella durante la sfilata - visto che avevo deciso di far sfilare anche lei, nonostante non ne sapesse nulla - il cellulare squillò e dall’altra parte della cornetta sentii la voce squillante di mia sorella Alice.

«Edward, sei seduto? Devo dirti una cosa e poi potrai decidere che cosa fare. Sei pronto?» Mia sorella era davvero molto criptica e quasi sempre inquietante, ma decisi di ascoltarla lo stesso.

«Dimmi, Alice! Che cosa ti ha messo così di buon umore?» Si, era decisamente eccitata per qualcosa e quando lo era diceva frasi sconnesse, proprio come quelle di prima.

«Dunque, Bella è appena passata a casa mia. Ha trovato Jacob assieme ad un’altra ragazza in palestra ed ha scoperto che la tradisce da mesi, quindi vuole vendicarsi ed ha bisogno del nostro aiuto!» Ora si che capivo perché era eccitata, ma perché diamine quel cretino si era messo da solo in quella situazione davvero non ne avevo idea, comunque questo era sicuramente un punto a mio favore. Black si era messo nel sacco da solo, ma non sapevo ancora di che aiuto Bella avesse bisogno.

«Alice, di che aiuto avete bisogno voi ragazze? Diciamo che potrei essere disposto ad aiutarvi, ma pretendo che Bella non veda più quel deficiente dopo stasera.» Alice rise al telefono e poi mi rispose.

«Tranquillo, dopo stasera ci libereremo definitivamente di lui, ne sono sicura! Adesso ascoltami bene.» Rimasi ad ascoltare il piano ingegnoso di mia sorella, a volte era più diabolica del diavolo e la sua era decisamente un’idea geniale.

La sera giunse molto in fretta ed io e Bella avevamo finalmente fatto pace. La sfilata era in procinto di partire e lei aveva invitato quel cretino per fargli fare la figura che si meritava davanti all’intera nostra famiglia; diciamo che lei ed Alice erano sempre state dei geni del male, ma in senso molto positivo. Tutto era pronto per iniziare e mio padre si era diretto verso il palchetto per annunciare la nostra collezione di abiti. Nessuno poteva sapere quello che avevamo in mente; Jacob era stato invitato dietro le quinte da Bella e se ne stava buono buono a guardare la sfilata delle modelle, mentre io continuavo ad aggiustare gli abiti prima che uscissero in passerella e Bella che era addetta alle pubbliche relazioni stava di fianco a mio padre e gli passava dei fogli che servivano per annunciare gli abiti. All’improvviso, quando fu il turno di Tanya, la vidi fare l’occhiolino a Jacob e fui davvero molto sorpreso; questo tizio non imparava proprio mai, credo che avesse appena fatto il mio stesso errore, dare troppa confidenza a Tanya portava sempre alla rottura con Bella e questo avrebbe dovuto saperlo visto che allora c’era pure lui. Nel momento di pausa tra un abito ed un altro, decisi che era tempo di dire a Bella che lei avrebbe indossato l’abito da sposa da me disegnato apposta per la sfilata; era il pezzo conclusivo e volevo che fosse lei la fine ed il principio dell’intero mio mondo, speravo in questo modo di riuscire a fare colpo su di lei.

«Bella, posso parlarti due secondi? Ho bisogno del tuo aiuto! L’abito da sposa che deve concludere la sfilata è rimasto senza modella, devi indossarlo tu.» La vidi allargare gli occhi era visibilmente molto sorpresa e scuoteva la testa come una forsennata.

«Tu sei pazzo, una cosa è fare un servizio fotografico, ma questo è troppo. Non posso sfilare davanti a tutti, rischio di rompermi l’osso del collo, non so camminare sopra i tacchi e nemmeno sopra una passerella, ti ricordi che inciampo ogni due secondi? Vuoi uccidermi, per caso?» Era vero che un tempo era solita inciampare ogni secondo, ma avevo notato che era cresciuta e non si comportava più come la ragazzina insicura di un tempo, quindi le sue scuse non attaccavano con me.

«Ti prego, te lo chiedo come favore personale. E’ la prima volta che mio padre mi fa cucire l’abito da sposa che chiude la sfilata e se non trovo una modella, Carlisle mi ucciderà per avergli rovinato la serata.» Bella sembrò pensarci due o tre volte ed alla fine annuì sconfitta, avevo ottenuto quello che volevo. Ci appartammo a provare l’abito e sembrava calzare a pennello, era una dea vestita in quel modo ed io mi trovavo sempre più coinvolto nei suoi confronti, era difficile padroneggiare i miei sentimenti quando lei era vicino a me. In quello stesso momento, arrivò dietro di noi Alice che rimase sbalordita davanti al vestito, non riusciva a spiccicare parola ed era una cosa alquanto strana per una che ha sempre la battuta pronta come lei.

«Bella, sei meravigliosa! Mio dio, Edward! Il vestito è stupendo, credo che sia uno dei più belli che io abbia mai visto. Lo farai indossare da Isabella in passerella? Ti prego dimmi di sì, sembra fatto apposta per lei!» La mia sorellina aveva ragione, era fatto apposta per lei, pensando a lei. Annuii sopra pensiero e Bella fece lo stesso, dopo di che Alice ci disse che era arrivato il tempo di mettere in atto il nostro folle piano per liberarci di Jacob Black e Tanya Denali.



POV BELLA



La sfilata era iniziata nel migliore dei modi possibili e non vedevo l’ora di far fare la figura che meritava a quel cretino di Jacob, avrebbe presto capito che non si scherza con Isabella Marie Swan. Quando Edward mi aveva preso da parte, credevo fosse giunto il momento, ma poi vedendo il vestito da sposa e la sua richiesta ero rimasta sbalordita. Non potevo fare la modella, non era il mio mestiere ed avrei fatto un casino, me lo sentivo, ma lui era così sicuro di me ed io decisi di accettare. Alice era rimasta estasiata alla mia vista e le sue parole mi avevano fatto piacere, ma guardando negli occhi Edward avevo capito che erano la verità; lui aveva cucito quell’abito apposta per me, altro che modella scomparsa. Non sapevo come reagire, ma per fortuna Alice ci ricordò che era giunto il momento tanto atteso, la fase eliminiamo Tanya e Jacob era appena iniziata.

Ritornai al mio posto, vicino a Carlisle e, quando la sfilata ebbe di nuovo inizio, mi guardai attorno per capire quale momento poteva essere più adatto.



sfilate-di-moda_01



Guardai il programma e tra qualche minuto avrebbe dovuto sfilare Tanya, quindi decisi di allontanarmi dalla mia postazione e portarmi dietro le quinte. Lì raggiunsi Tanya e le dissi che era quasi arrivato il suo momento, lei sorrise come una cretina e mi disse che si sarebbe fatta trovare pronta al centro della passerella. Mi girai attorno e vidi Jacob che fissava insistentemente il culo di Tanya e delle altre modelle, scossi il capo e mi portai nel camerino, dove mi rimisi il vestito da sposa. Mio dio, era bellissimo, semplice e con delle balze sulla gonna, era adatto a me. Non sapevo se ridere o piangere di gioia, Edward si era dimostrato molto più maturo di quello che io avrei mai potuto credere e la consapevolezza di poter finalmente tornare assieme a lui si era fatta largo dentro di me e mi rendeva felice. Mi guardai per l’ultima volta allo specchio e poi presi due o tre respiri: dovevo farlo per il bene della famiglia.



vestito sposa edward



Dopo Tanya sarebbe toccato a me, già avevo una paura fottuta che tutto potesse andare per il peggio, ma mi feci coraggio. Tanya stava rientrando e Carlisle stava per concludere la sfilata: era arrivato il mio momento. Camminai di fronte a me senza dare troppo nell’occhio e senza guardare in giro, arrivai sulla passerella e gli occhi di tutti quanti, compresi quelli della mia famiglia, erano su di me. Mi feci forza e proseguii lungo tutta la passerella, facendo il mio lavoro in maniera impeccabile, nemmeno fossi nata per fare la modella. Una volta in fondo, girai su me stessa e mi diressi verso Carlisle ed Edward, che momentaneamente aveva preso il mio posto accanto al padre, gli sorrisi e loro sorrisero a me. Arrivata alla fine trovai ad attendermi trionfante Edward, il quale mi baciò davanti a tutti sulla bocca, lasciando senza fiato quelle due specie di cretini dietro le quinte. Il bacio fu lungo, inteso, studiato, ma assai appassionato. Non volevo che finisse, volevo rimanere per sempre tra le sue braccia, ma dovevamo dividerci per forza e quando tutto questo fu finito, mi diressi verso il camerino. Mi tolsi l’abito da sposa e mi rivestii, dopo di che mi ritrovai davanti Jacob, Edward e Tanya.

«Ora mi dici che cavolo sta succedendo, Bella? Mi avevi detto che tu ed Edward eravate solamente amici ed invece mi ritrovo ad una sfilata dove alla fine voi due vi baciate, che cavolo significa?» Naturalmente il primo a parlare era stato Jacob, era davvero così sicuro di sapere che tutto sarebbe finito apposto tra noi?

«Sei sicuro di volerlo sapere sul serio? Allora ti accontento, vediamo da qualche giorno ho scoperto che Tanya mi ha mentito per diciamo anni e che lei ed Edward non hanno proprio fatto niente assieme. La cosa che però mi sembra assurda è che tu mi abbia tradito ogni singolo minuto di ogni singolo giorno da quando stiamo assieme, sia con Leah, sia con questa cretina che mi ritrovo di fronte. Ora, però, non sono più disposta a fare la cornuta e contenta e così credo che ti lascerò e proverò a dare una seconda opportunità ad Edward, in fondo lo dobbiamo anche al piccolo Anthony che crescerà come nostro figlio. Ora se volete scusarci, io ed Edward dobbiamo riprendere un discorsetto.» Ero andata dritta al sodo non mi piaceva giocherellare come facevano tante persone, li sbattei direttamente fuori dalla porta intimando loro di non farsi più vedere da me in giro. Non sapevo che prima o poi tutti i nodi vengono al pettine e li avrei rivisti in circostanze davvero pessime.
  
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