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Autore: Fantasy    26/12/2006    1 recensioni
Laica una giovane ragazza scopre di appartenere ad una stirpe di cui non aveva mai sentito parlare...gli elfi
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Il ritorno degli Elfi …un rumore in lontananza destò la sua attenzione,nell’aria vi era un fetido odore nonostante l’umidità,le piante sembravano angosciate ed i lupi ululavano spaventati, un respiro pesante echeggiava nella vallata, un rumore di passi veloci tolse ogni dubbio. Era questa la fine d’ogni speranza? La stirpe degli uomini era ormai perduta? Iniziò una corsa disperata verso l’ignoto, i minuti scorrevano inesorabilmente pieni di angoscia. Ad un tratto si fermò come se non potesse proseguire, strinse a se un fagotto,dentro c’era un neonato che dormiva profondamente. L’elfa guardò con amore e ansietà la creatura poi mormorò con parole dolci-Laica salva il nostro popolo, salva Menanima - così dicendo la bambina scomparve... Era l'alba, i colori tenui del sole appena svegliato investivano le strade già affollate, Laica passeggiava ai margini della città odorando pensierosa il forte odore di terra bagnata. Aveva lunghi capelli corvini e gli occhi scuri, ma intensi come un mare, scrutavano la verdeggiante campagna delle valli dell'Embria. Il cielo era limpido e gli animali parevano gioire dell'imminente estate, la foresta in fiore mostrava la maestosità della natura con colori e suoni gioiosi. vagare per quelle terre era ormai un'abitudine per la ragazza, il più delle volte si recava nel centro della foresta dove la natura la cullava nei suoi pensieri. Si sentiva a casa fra gli alberi, amava quei posti, ma soprattutto li conosceva come delle persone e ciò la rendeva estranea agli abitanti di Lemensiò, la sua città, situata a nord, ai piedi degli imponenti monti Umbrini vicino al lago Sit. Laica sapeva ben poco delle sue origini, era stata trovata sulle sponde del lago con un bracciale spezzato, ma da cui si potevano intravedere strane incisioni che sembravano essere rune antiche. vi era scritto, in molti cercarono invano di decifrarlo,ma nessuno ebbe successo. La mattina avanzava lentamente per la foresta,Laica si sistemò su un masso ricoperto da un fitto strato di verde muschio e chiuse gli occhi, lasciandosi andare, immersa nella natura ascoltava silenziosa ogni sussurro d'albero, richiamo di animale fino a quando en si sentì prendere dolcemente le mani. Di scatto aprì gli occhi e si trovò di fronte un ragazzo. Questo aveva i lineamenti decisi, i suoi capelli castani erano rilegati in una piccola mezza coda,gli occhi verdi sovrastati da sopracciglia non molto folte la scrutavano intensamente, come in cerca di qualcosa, sembravano attraversarla e studiarla con grande smania. Lei si ritrasse e vide le sue labbra imbronciarsi in una smorfia molto buffa. La ragazza lo fissò per alcuni istanti,poi vedendo che questi non parlava decise di farlo lei. -Dimmi forestiero, cosa desideri? Se ti posso esser di aiuto in qualche modo ne sarò lieta- Il giovane parve assolversi ancor più nei suoi pensieri, ma prima che Laica riuscisse a parlare per la seconda volta…
  
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