Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: real_chiareds    08/06/2012    6 recensioni
questa è la storia di un gruppo di ragazzi, amici, nemici, storie d'amore,intrighi ma oltre ai momenti tristi non mancheranno quelli divertenti.
Dal testo:
-Voglio venire a Londra con te mamma, sono stufa di questa vita, voglio tornare ad essere Cat, la piccola e innocente Cat.-
-preferiresti baciare il cane di un barbone piuttosto di me?-
-preferirei baciare Jackson O’Neil a te Harry- concluse indicando il secchione, imbranato, fissato con Star Wars che stava entrando con la sua solita spruzzetta per l’asma nell’istituto proprio ora
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 17 - « Give a little time to me or burn this out, we’ll play hide and seek to turn this around, and all I want is the taste that your lips allow, my my, my my, oh give me love »

 

 
Il ragazzo sul divano aprì piano gli occhi e come notò la figura di Chiara si lasciò andare ad un sorrisetto divertito.
-Claire, Claire, Claire- disse con tono che non lasciava trasparire che divertimento per l’espressione della ragazza e per la situazione.
-E’ Chiara- ci tenne a precisare lei acida per poi ripetere nuovamente –Che diamine ci fai in casa mia? Chi ti ha fatto entrare? Cosa vuoi? Sparisci! ORA! SUBITO!-
Il ragazzo si alzò, era molto più alto dell’ultima volta che Chiara lo aveva visto e si notava che gli anni erano passati e non era più un sedicenne scavezzacollo ribellato alla propria famiglia.
Si avvicinò con passo sicuro togliendo le mani da lungo i propri fianchi avvicinandole alla ragazza che le evitò colpendogliele con cattiveria
-Vediamo di tenere le mani apposto, e non mi hai ancora risposto- ripeté tenendo il proprio sguardo fisso in quello del ragazzo –CHE.DIAMINE.CI.FAI.QUI.DOUGLAS?- il volume della voce si alzò quel tanto che bastò per far uscire i ragazzi dalle stanze. Mateo si avvicinò all’amica che si voltò minacciosa verso di lui, non dovette nemmeno aprire bocca per fare la domanda che lui rispose come aspettandosela
-Aveva bisogno di un posto dove dormire, lo dovevo lasciare in mezzo alla strada?-
-Si e magari sotto un ponte- rispose secca lei tornando verso la porta –io esco al mio ritorno lo voglio fuori di qui! Chiaro?- e senza aspettare una risposta uscì di casa sbattendosi la porta d’ingresso alle spalle.
 
Casey entrò nella sua aula, si sedette al solito banco, l’unico che avesse il posto affianco libero, dato che tutti stavano a coppie, estrasse un libro dalla borsa che aveva appoggiato davanti a sé e iniziò a sfogliarlo ripassando la lezione del giorno quando qualcuno tossicchiò
-posso?- chiese una voce maschile. La ragazza alzò lo sguardo e come notò chi gli si trovava davanti sbuffò
-ancora tu? Che vuoi?-
-Sedermi?- chiese come se fosse ovvio il ragazzo prendendo posto senza aspettare un si.
-ma certo prego fai pure come fossi a casa tua- Casey tirò lontano dal ragazzo un paio di libri che aveva lasciato sul banco che fino al giorno prima era vuoto accanto a lei.
-Che ci fai qui?- chiese poi sbuffando, non capiva perché il mondo era così cattivo con lei.
-Seguo la lezione, non appena arriva il prof- risponde tranquillo Davis iniziando a tirare fuori l’occorrente.
-che c’è mi perseguiti? Potrei denunciarti sai?-
-per cosa? Andare a lezione?- gli domandò lui appoggiandosi al proprio braccio guardandola con un sorrisetto di quelli che ti possono far saltare i nervi.
-Tu non seguivi questi corsi, perché all’improvviso ti sei fatto cambiare?- fece notare lei spostando lo sguardo per non mettergli le mani addosso a causa della sua espressione da schiaffi. Sospirò.
-Ho capito che alcuni corsi sono meglio di quelli che facevo per il mio futuro e ciò che voglio diventare-
-E cosa vorresti fare?- chiese lei voltandosi a guardarlo nuovamente vedendo il sorrisetto spengersi prima di un continuo silenzio –appunto- aggiunse lei soddisfatta nell’esatto istante che il prof entrò in classe interrompendo così la loro discussione.
 
Cat uscì dal bagno rimettendo tutto l’occorrente che aveva tirato fuori davanti allo specchio nella borsa, si lasciò sbattere delicatamente la porta alle spalle prima di alzare lo sguardo sul corridoio e iniziare a camminare diretta alla classe di economia, come arrivò nelle vicinanze della classe si bloccò a fissare la scena davanti a sé. Non ne capiva il motivo, infondo era stata lei a dire di no, che ora non poteva succedere niente tra loro e allora perché sentiva quella sensazione alla bocca dello stomaco di andare a prendere per i capelli quella ragazza e la sua risatina isterica che si stava strusciando su Liam? Forse le davano fastidio i suoi capelli mal tinti o forse il suo trucco decisamente esagerato o semplicemente il fatto che era troppo appiccicata a Liam nemmeno una sogliola riusciva a infilarsi tra i due all’altezza del seno della ragazza decisamente troppo grosso e alto per essere vero, Cat avrebbe scommesso cinquanta sterline che se l’era rifatto.
La mora era talmente presa dalla situazione ed talmente gelosa della scena che non si rese nemmeno conto che li stava fissando con sguardo truce finché qualcuno non le colpì la spalla.
-se li continui a fissare così rischi di farci un buco- scherzò Fede facendo da guida all’amica fino alla classe.
-cosa?- chiese lei non capendo scuotendo la testa per riprendersi.
-tranquilla è normale essere gelose- commentò sedendosi al solito posto seguita poco dopo dalla mora.
-Io non sono affatto gelosa, Liam è libero di fare quello che vuole- rispose mente stritolava il laccetto della borsa. Fede appoggiò le mani sopra quelle dell’amica.
-ok va bene, ma non prendertela con la borsa non è colpa sua- scherzò facendola sedere e tirandole fuori la roba. Cat afferrò una matita iniziando a girarsela tra le mani dando ogni tanto un occhiata a Liam fuori dalla porta.
Quando la tinta si alzò sulle punte, dato che era anche bassa, per salutare Liam dandogli un bacio sulla guancia, la matita tra le mani di Cat si spezzò in due. La mora si affrettò ad appoggiarla sul banco e guardò fisso Fede.
-non dire niente- le intimò mentre l’altra rideva sotto i baffi.
 
Il professore continuava imperterrito a parlare di asintoti verticali, orizzontali, di diagonali e Davis non riusciva a capirci un h, mentre Casey accanto a lui seguiva perfettamente, prendeva appunti, faceva disegni perfetti mentre lui si stava picchiando addirittura con le squadre per fare una riga dritta, alla fine ci rinunciò sbuffando e notò anche che sul volto della ragazza si disegnava un sorriso divertito.
-Possiamo ricominciare come persone normali visto che saremo compagni di classe?- chiese lui in un sussurro voltandosi a guardare la ragazza
Casey si voltò con lo sguardo verso di lui incrociando il suo sguardo, non aveva mai notato quanto belli fossero i suoi occhi, a dire il vero non si era mai fermata a guardarli anzi li aveva evitati sempre.
-Davis… ma puoi chiamarmi Dave- provò non avendo ottenuto risposta allungando la mano.
-Casey… e puoi chiamarmi Casey- rispose lei senza stringerla tornando al suo foglio.
-Sei sempre così acida con tutti?- chiese lui rimettendosi dritto tornando a guardare il suo foglio sempre tutto impiastricciato.
-no è una cosa che riservo solo a te- concluse lei donandogli un sorrisetto.
Davis stava per ribattere quando dal nulla il professore esordì
-ok ora vengo a controllare come sta andando-
Perfetto avrebbe fatto la figura dello stupido già dalla prima lezione, non che la cosa gli interessasse minimamente, era stato sempre negato in quella materia.
-passami il foglio- sentì una voce, si voltò verso la sua destra trovando Casey che gli porgeva il suo, lo afferrò facendo come gli aveva chiesto la ragazza che in pochissimo tempo riuscì a riprodurre anche un secondo schema come quello della lavagna, Davis continuava a guardarla fisso, era capace anche di essere gentile allora qualche volta infondo.
-Metti il tuo nome- gli disse poi mentre lei metteva il proprio sul foglio che teneva davanti.
 
La giornata scolastica era quasi finita ormai mancava più poco, i corridoi erano deserti e non si sentiva volare una mosca, ma quella quiete durò poco due secondi dopo la campanella suonò e un fiume di studenti vi si riversò.
Memi camminava a testa bassa fino al suo armadietto, fece scattare il lucchetto e lo aprì buttando dentro alla rinfusa tutto il contenuto della borsa tranne due libri, e il portafoglio con telefono che erano salvi in una delle tasche interne della tracolla.
Un profumo da uomo piuttosto forte la colpì in pieno volto, sorrise ancora nascosta dall’anta dell’armadietto.
-Cosa posso fare per te Malik?- domandò chiudendolo e appoggiandovisi  
-Come sapevi ero io?- rispose il ragazzo portando lo sguardo fisso su di lei. Memi pensò velocemente a una frase da impatto, ma non riusciva a concentrarsi se non sugli occhi di Zayn. Scosse la testa e si riprese
-Sei l’unico al mondo che usa questo profumo pessimo… ancora non ti sei deciso a buttarlo?-
-Il mio profumo non è pessimo- si oppose il ragazzo contrariato, lui lo adorava.
-Hai ragione è orribile- concluse Memi staccandosi dagli armadietti e iniziando a camminare verso l’uscita. Il moro le stava affianco, dopo qualche attimo di silenzio parlò.
-Lasciando da parte il profumo, che voglio ribadire non è poi così terribile, stavo pensando che forse potresti accettare almeno un mio invito per una sera- azzardò, ormai aveva avuto tanti di quei rifiuti che uno in più o uno in meno non potevano peggiorare la situazione, no?
-Va bene- rispose lei tranquilla facendo spallucce.
-Mi spieghi perché mi dici sempre no…- partì lui spedito per poi bloccarsi –aspetta hai detto si?- aggiunse quasi scioccato della cosa.
Memi annuì sorridendo –mi passi a prendere alle otto?- gli chiese. Zayn annuì mentre lei dopo avergli dato un bacio sulla guancia si allontanò.
 
Serve un passaggio? –chiese Harry arrivando alle spalle della propria ragazza voltandola per baciarla.
-a cosa devo tutta questa galanteria improvvisa?- chiese lei, tutta sorridente ad un centimetro dalle labbra del ricciolo.
-Ma se io sono stato sempre galante con te- insistette Styles.
-Che vuoi Harry?- ripeté Fede poco convinta del comportamento stranamente troppo dolce del ragazzo.
-Volevo rapirti per farti una sorpresa-
La ragazza alzò un sopracciglio –ossia?- chiese curiosa.
-Voltati non puoi vedere- rispose lui bendandole gli occhi per poi guidarla verso il suo fuoristrada e farla accomodare dl lato passeggero per poi salire alla guida e partire.
 
 
 
Angolo autrice: rieccomi beh dai questa volta ci ho messo meno vero? beh allora prima di tutto vi dico che ora diventerà critica la cosa... scriverò pochissimo quasi mi fermerò fino alla fine degli orali. beh non ho molto da dire... allora vediamo, avete capito chi è l'ultimo arrivato? per aiutarvi a figurarvelo vi metto una foto di Doug

http://thefilmstage.com/wp-content/uploads/2012/01/Douglas+Booth+Ice+Diamonds+Send+Off+Ball+4IyXmvsw33Zl.jpg 
poi allora per qualsiasi cosa ripeto io cerco di avvisarvi ma non so chi siate su twitter quindi... ad ogni modo il titolo è Give me Love di Ed Sheeran come avrete capito *-*
ci sentiamo presto
chià (: xx. 
   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: real_chiareds