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Autore: kyuukai    09/06/2012    11 recensioni
Quale altro umano avrebbe osato sfidare il mare, e rimanere ancora vivo dopo un tale affronto?... Solo Occhi Blu. Quell'essere era davvero qualcosa di particolare, e anche gli altri animali delle profondità parevano averlo capito, rispettandolo ed accettandolo nonostante la sua stranezza... Sasuke compreso.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Itachi, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Esatto, casa! Dopo tre ore di treno finalmente in patria! Insomma, non potevo far finire la storia in quel modo no? Troppe lacrime, troppi drammi, volevo dargli un lieto fine, ed eccolo qui. Si, avevo detto che rappresentava il viaggio di tre ore quindi vi chiederete perché il quarto capitolo... beh, per arrivare nella mia città ci vuole un supplemento di un quarto d'ora quindi è lecito metterne un altro! ^^ E poi ditelo che volevate qualcosa di più carino, sdolcinato e romantico come finale! Beh, non vi trattengo oltre, buona lettura! Much love!

Musica ascoltata: Sadness and Sorrow – Naruto OST

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Nella dimensione chiara e limpida Naruto fluttuava pacificamente nell'aria, nessun pensiero nella mente ormai appacificata. Era da tantissimo tempo che era lì, aveva già provato a scappare, ad urlare, a disperarsi, ma aveva finalmente capito che quello era il posto in cui avrebbe riposato in eterno. Gli dispiaceva solo di non aver potuto rincontrare i genitori, annegati nel naufragio della nave da crociera su cui viaggiavano. Di non aver potuto rivedere suo fratello Kurama, rimasto a casa per fortuna a causa dei suoi esami all'università... chissà quanto dolore gli aveva dovuto provocare la notizia della loro scomparsa. Poveraccio, tutto solo al mondo...

Naruto lo poteva capire benissimo, dato che aveva passato... quanto? Quasi dieci anni di pura solitudine, più altri trenta della silenziosa presenza dello strano tritone. Sasuke. Il giovane sospirò per l'ennesima volta al pensiero del caro amico lasciato sulla spiaggia.

Fece scivolare gli occhi torbidi sulla dimensione che lo circondava, esaminandola ancora una volta, come se fosse cambiato qualcosa dall'ultima volta in cui lo aveva fatto. Ma qualcosa di inusuale c'era davvero. Rimase sorpreso dal giovane che vide correre verso di lui, il suo nome urlato con gioia appena contenibile. Capelli neri liberi al vento, ondeggiavano come dolci onde intrepide dietro il suo capo, pelle chiarissima ad adornare la forma snella e forte, sottili occhi color della notte... Dove poteva averlo incontrato? Gli pareva familiare...

-Naruto!-

Quando finalmente sentì la sua voce non vi furono più dubbi: era il tritone dell'atollo in cui era naufragato, anche se ora aveva un paio di gambe pallide. Un sorriso tremolante per l'emozione comparì sul viso niveo del tritone, mentre accorreva verso di lui a più non posso, le gambe non abituate tremavano sotto il peso del suo corpo, incespicò un paio di volte, ma continuò a dirigersi verso di lui.

Non poteva ancora crederci: Naruto era lì, proprio davanti ai suoi occhi increduli. La forma in cui era non era la stessa di quando era passato a miglior vita. Gli appariva giovane, i capelli dello stesso colore del sole, ricci e ribelli, la pelle ambrata nemmeno sfiorata dalle rughe profonde che vi aveva visto l'ultima volta, e bello come lo aveva visto quel mattino dopo il suo naufragio sulla spiaggia, aitante come da anni non lo vedeva, in piena salute. I suoi occhi azzurri brillarono di sorpresa, del colore intenso che adorava così tanto, ammirato così tanti volte ma capaci sempre di sorprenderlo con le svariate sfumature che poteva assumere. Appena il tritone si fiondò tra le sue braccia lo sorresse per le spalle con delicatezza.

-Cosa ci fai qui?- boccheggiò sbalordito. Il silenzio parlò per l'essere appoggiato al suo petto, non riusciva a sottrarsi da quel calore così piacevole del corpo che per così tanto aveva sostenuto freddo ed immobile contro di sé. Il biondo scosse la testa chiudendo gli occhi scuri.

-Perché lo hai fatto?- chiese con voce tristissima -Non avresti dovuto lasciarti andare così, avevi ancora tutta una vita davanti-

Sasuke sorrise ugualmente sconsolato. Inspirò a pieni polmoni l'essenza della pelle su cui aveva posato la fronte. Era lui davvero, non era un sogno, perfino l'odore era sempre lo stesso...

-Sono anni che ci vediamo ogni singolo giorno su quella spiaggia. Dato che non potevi tornare ho deciso di raggiungerti io, per una volta- sussurrò appena, troppo emozionato per anche alzare la voce -Senza di te non era la stessa cosa-

Addolcito da quelle parole, Naruto mise da parte il suo shock ed un pizzico di rabbia per stringerlo delicatamente tra le sue braccia. Rimasero stretti l'uno all'altro per minuti, giorni, anni, non aveva più importanza il tempo, solo il piacere di essere finalmente insieme. Tutto ad un tratto però Sasuke si staccò lievemente dal suo caldo abbraccio e lo guardò dritto in viso, serissimo.

-... Come finiva quella frase?-

Era da quando lo aveva rivisto che aveva voluto chiedergli quella cosa, anzi, da quando lo aveva perso. Il peso di quella frase lasciato a metà per tempo era stato uno dei rimpianti più grandi che aveva avuto, esigeva una risposta, ora che lui era finalmente davanti ai suoi occhi, anima e corpo. Naruto girò la testa perplesso.

-Prima che morissi?-

Il tritone gli fece segno di si. Dopo aver preso un bel respiro, l'umano decise di sciogliere il suo dubbio.

-Sei sempre stato al mio fianco per tutti quegli anni, anche se lontano eri l'unica cosa che mi facesse compagnia su quella dannata isola. Forse per te non era niente, ma solo vederti dietro le rocce a spiarmi di nascosto mi rendeva molto felice, stare al tuo fianco con te, giocare insieme poi accendeva le mie giornate, mi dava una ragione per cui alzarmi ogni mattina, invece di abbattermi. Quasi avevo dimenticato di essere disperso su un atollo chissà dove... ti volevo ringraziare. Ora lo posso fare davvero, per fortuna- la sua espressione si fece ancora più dolce, arricchita da un sorriso da togliere il fiato.

-Grazie mille, Sasuke-

Quegli occhi liquidi sciolsero praticamente l'animo del ragazzo tra le sue braccia, ma allo stesso tempo lo distrussero giù in un modo incredibile. Il tritone sentì come qualcosa che si spezzava nel suo petto, frantumi del suo cuore caddero in un tintinnio argentino nel silenzio innaturale della dimensione. Il suo viso si adombrò, nascosto sotto la frangetta scura.

-... Nient'altro?- chiese quasi temendo la risposta. Naruto non parve capire, perché ridacchiò imbarazzato. Sconfitto, ed incapace di svelare i suoi pensieri più intimi all'umano, il tritone gli girò le spalle, offeso, scacciando le mani sorprese dalla sua schiena.

-Scemo- soffiò a denti stretti.

-Andiamo Sasuke! Non fare il difficile! Dovremmo passare l'eternità insieme, meglio cominciare col piede giusto!-

Il tritone poteva appena contenere la rabbia che aveva in petto. Era sempre lo stesso Occhi Blu, solo lui pareva sconvolgerlo così tanto da farlo passare dalla perfezione e gioia al dolore, tristezza ed infine furia...

-Appunto! Se tu non mi dici la verità giuro che ti lascio solo come un pesce cane!-

Il corpo di Naruto fu scosso da risatine croniche. La smise solo quando il tritone lo menò sulla testa, e poi fu lui a ghignare.

-Va bene, facciamo come vuoi tu. Anch'io la voglio, Sasuke, fino in fondo. Cosa intendevi tu per 'averlo capito troppo tardi'?- chiese a tradimento massaggiandosi il capo ferito. Il tritone tentennò preso alla sprovvista. Un velo di rossore invase le sue gote pallide, più per la sorpresa di trovarsi quelle mani dure sulle spalle che per l'imbarazzo.

-... Io...-

Non riusciva proprio a trovare le parole giuste. Ma non si diede per vinto, nonostante il nodo alla gola incrociò lo sguardo curioso dell'umano e lo fissò intensamente, perdendovisi. Per tutti quegli anni non erano riusciti a capirsi a parole, ma molte cose si erano detti... solo con gli occhi. E quelli scuri del tritone ora stavano raccontando una storia all'umano, lunga e appassionata, che parlava di cose che solo loro due potevano capire, conoscere. Valse più di mille parole, più di qualunque scritto redatto dal migliore degli autori, migliore di qualunque canzone il suo popolo avesse composto.

Solo allora l'umano capì. Si morse a disagio anch'egli le labbra piene.

-Noi umani siamo soliti dire 'non capisci quanto tieni a qualcosa se non quando la si perde'- disse con un sorriso forzato il biondo. Sasuke abbassò la testa scura mestamente. Non tentò neppure di nascondere più di tanto il suo imbarazzo.

-... Ed è proprio così che è accaduto- ammise infine in un filo di voce, l'amaro in bocca lo disgustava. Era davvero stato stupido da vivo, talmente abituato a lui da rimandare sempre l'inevitabile. Prima o poi avrebbe dovuto fare i conti con i suoi sentimenti, e c'era riuscito troppo tardi. Naruto aveva tutte le ragioni del mondo per odiarlo, proprio per questa ragione.

-Heh, bell'ipocrita che sei- disse in un sussurro cattivo l'umano -Rimpiangermi quando ormai ero già passato a miglior vita... Hai la minima idea di quanto mi sia sentito solo in quegli anni in cui non ti ho visto? Quanto il mio cuore facesse male sapendo che tu non saresti venuto a trovarmi? Quanto mi ferivi scappando da me ogni volta che mi facevo vicino a te, per cercare compagnia in quella prigione di acqua? Di quanto mi sono sentito solo ed abbandonato in quell'atollo dimenticato da Dio?-

Sasuke accolse quell'ondata di colpa volentieri, perché mentire a sé stessi, Naruto aveva ragione. Era stato lui lo sciocco a non capire fin dall'inizio. Naruto... Occhi Blu era come lui, niente più né meno, un essere figlio della terra e del mare. Gli animali, l'oceano avevano letto il suo animo, e vedendolo buono lo avevano accolto con calore, come uno di loro. Sasuke invece, plagiato dalle parole false della sua razza se n'era tenuto lontano... ma alla fine aveva ferito entrambi.

Strinse forte le mani in pugni ai suoi fianchi, amareggiato al solo pensiero di averlo addolorato così tanto per tutto quel tempo. Le sue parole pesavano come scogli nel cuore.

-Non riesco davvero ad esprimere a parole il mio immenso dispiacere, Naruto- soffiò guardandolo dritto negli occhi scuri, bui quasi, tanto severi e spietati lo fissavano, sostenne la cattiveria che pareva riversare su di lui con coraggio. Ed era la pura verità, Naruto lo poteva dire solo guardandolo dritto in viso.

-Ma sappi che non ti lascerò mai più, rimarrò con te sempre, anche nella morte. Espierò la mia colpa come giusto che sia, subendo la tua ira ed odio, e non oserò mai lamentarmi- concluse solennemente stringendo i pugni appoggiati al suo petto scuro.

Una risata argentina lo fece riscuotere dal suo umore nero ed abbattuto. Quando ebbe il coraggio di alzare gli occhi al suo volto, Occhi Blu stava sorridendo col cuore, le nubi che oscuravano il bel volto ora svanite come per magia.

“Finalmente Sasuke, sei riuscito a comprendermi, almeno un po'” pensò soddisfatto l'umano. Ora erano davvero uguali... Il tritone sentì le sue mani essere prese e strette in quelle morbide e calde dell'umano, i polpastrelli accarezzavano il dorso delle sue con dolcezza.

-Non dicevo sul serio- sussurrò piano, facendo riaffiorare la sua voce roca e gentile.

-Ma ciò non toglie che io...- provò a dire Sasuke, interrotto però dal dito caldo posato lievemente sulle labbra sorprese.

-Stavo solo scherzando, scemo. Credi davvero che ti abbia aspettato su quella spiaggia per tutti quegli anni solo per ringraziarti?- mormorò divertito all'incredulo tritone dagli occhi sbarrati. Possibile che Occhi Blu potesse davvero...?

-Tu?-

Naruto annuì con decisione facendo oscillare i capelli d'oro davanti al viso dolce.

-Già-

Solo una parola... solo una sillaba pronunciata da lui fece tornare la felicità e la completezza nel cuore dei tritone. Ora dopo tempo immemore lo poteva sentire finalmente battere ritmicamente nel petto, vivo ed appagato, ed era la cosa più bella. Batteva per e con lui.

-Mi era chiaro fin dall'inizio, da quando mi hai salvato dall'annegamento, e poi mentre giocavamo insieme, ci guardavamo, e venivi a trovarmi di notte per osservarmi nel sonno- alzò il suo mento con un dito -I tuoi occhi non hanno mai mentito ai miei. Per questo non la smettevo di provarti a prendere... Perché era ciò che volevi in realtà-
Sasuke non sapeva che dire, rimasto ancora spiazzato dalle sue parole profonde. I suoi occhi... gli avevano parlato? Non erano stati quindi solo quelli di Occhi Blu a riuscire a farlo, rappresentando l'unico modo con cui avevano comunicato fino ad allora?

-Certe cose non si possono esprimere a parole, ma si capiscono lo stesso- lo rassicurò carezzando il viso pallido -Ed io ero sicurissimo dei tuoi sentimenti, da prima che tu li potessi realizzare-

Il cuore di entrambi pareva fosse lì lì per scoppiare di felicità, tanto vicini da rimbombare in armonia con l'altro, mentre Naruto si chinava appena sul tritone.

-E alla fine ti ho avuto Sasuke, solo per me- sussurrò sulla pelle nivea del suo volto -Il mio amato Sasuke-

Brividi di felicità scossero la forma del tritone, incantato dalla sincerità di quelle dolci parole e dall'uomo davanti a sé. Eccola la sua canzone, quella che da sempre in fondo al mare avrebbe voluto sentire. Gli pareva incredibile ed assurdo che Naruto ricambiasse i suoi sentimenti, taciuti per così tanto tempo, gli stessi che avrebbe voluto tanto sentirsi dire in vita. Sasuke si sentì travolgere da una vampata di calore dolce e benigna, che lo sconvolse ancora di più, facendolo appoggiare ancora di più al suo petto accogliente. Non era stata una semplice ballata cantata, o un motivo famoso ripetuto da centinaia di voci diverse, decantata dalle sirene in disperata ricerca di un tritone... no. Pronunciata esclusivamente da lui, dalla sua voce unica ed irripetibile, un semplice scivolare di parole dalla punta della lingua fino alle orecchie incredule ed emozionate del tritone, riservate solo per Sasuke, per risvegliare sensazioni che solo poche volte aveva provato nella sua breve vita. Voluto, accolto, amato perfino... era tutto quello che poteva chiedere di più.

Immediatamente il tritone tornò estasiato nel suo rifugio felice, tra le braccia dell'amato, quasi seguendo il flusso delle sue parole dolci. Quando vi alzò il viso provò ad aprire la bocca, e dirgli finalmente che si, lo amava più della sua stessa vita, raccontargli di quanto si era sentito solo senza di lui, di quanto lo aveva addolorato la sua dipartita. Eppure nessuna parola scaturì dalle labbra, neppure nella lingua del popolo del mare. Naruto rise bonario del suo tentativo vano, e lo rassicurò stringendolo sempre più a sé.

-Te l'ho già detto allora, no? Non ha più importanza. Siamo insieme, ed è questo che conta-

A quelle parole anche Sasuke, immerso nelle tenebre più cupe del suo cuore, riemerse con un leggero sorriso. Contraccambiò la stretta e si erse sulle punte per sfiorare la guancia di Naruto con un bacio, leggero come la brezza marina di prima mattina, ma intenso come il sole di mezzogiorno, tanto da lasciare quasi il segno tangibile sulla pelle salmastra dell'uomo. Le iridi di Occhi Blu, al contatto, si riaccesero di vivacità, come per magia, e cambiarono non solo colore diventando intensissime, ma fecero sparire la dimensione candida attorno a loro, facendola diventare un mare sterminato di un blu profondo e cupo, seppure accogliente, dove i loro corpi sospinti dalla corrente gentile fluttuarono insieme, in pace finalmente. L'umano si beò della piccola coccola offertagli e poi, appena il tritone si distanziò un po' da lui, scese a reclamare le sue labbra sottili a lungo desiderate. Sasuke sentì le lacrime dell'umano bagnargli le guance, e anche lui sull'orlo del pianto strinse più forte le loro mani unite; per rassicurarlo, mosse le proprie labbra con gentilezza sulle sue screpolate, provando le stesse sensazioni, lo stesso sapore, lo stesso odore sentito anni fa. Una vita fa. Stavolta non sarebbe scappato, lo avrebbe riamato allo stesso modo in cui lo aveva amato fino ad allora, approfondendo il bacio il più possibile in modo che non potesse sfuggirgli mai più. E Naruto ne fu infinitamente felice dell'attenzione ricevuta che allacciò le lunghe braccia ambrate sui fianchi dell'amante, ad assicurarlo meglio a sé.

Poco importava se alla fine anche il tritone aveva dato la sua vita, pur di incontrarlo anche solo una volta di nuovo, Sasuke era stato disposto a tutto. Ed era proprio quello che aveva fatto. Tanto era forte ed indissolubile il legame che avevano instaurato in silenzio in tutti quegli anni da sfidare perfino la morte, che benigna aveva esaudito l'ultimo addolorato desiderio del tritone.

Si lasciarono trascinare dalla forza del mare dell'aldilà, senza andare mai alla deriva, né sciogliendo il loro abbraccio amoroso.

Erano a casa finalmente.

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Sapete, per quanto ami i finali tragici sono sempre stata una sdolcinata cronica, e sono incapace di chiudere una storia così... emozionante come questa nel modo in cui l'avevo lasciata la scorsa settimana. Spero abbiate apprezzato il lieto fine, almeno quanto me. E' stato un piacere scrivere questa fanfiction, ed ancora di più sentire i vostri pareri a riguardo. Vi ringrazio come al solito per la gentile attenzione, e per i complimenti ricevuti, siete davvero carinissimi. Vi auguro una buona giornata.

Kyuukai

  
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