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Autore: postergirl84    11/06/2012    9 recensioni
Storia terza classificata al contest "Bella e Jacob per sempre" indetto da jakefan sul forum di EFP.
Bella ha deciso: sposerà Edward, e lo seguirà nella sua vita eterna. Perché il loro amore è più forte di tutto e per stare con lui tutte le rinunce che dovrà fare appaiono come piccole sfaccettature d’ombra in un avvenire perfetto.
Ma se non fosse davvero così? Se un avvenimento tragico facesse capire a Bella che la vita umana ha un valore troppo grande per essere semplicemente messa da parte? E se Jacob fosse proprio quel qualcosa che rende la vita degna di essere vissuta?
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Jacob
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Capitolo 9 
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C’era tensione intorno a noi, percepivo il nervosismo di Jake come il mio. Lo osservai, seduto immobile sul bordo del letto, le braccia ben strette al petto. Non era il mio Jacob. Era un Jacob arrabbiato e molto probabilmente deluso da me. Ma cos’altro potevo aspettarmi? Il mio comportamento non aveva scusanti. Se mi avesse cacciato via a calci avrei avuto solo quello che mi meritavo, ma prima dovevo riuscire ad aprirgli il mio cuore. Tutto quello che provavo per lui e che aveva cercato di negare per un tempo troppo lungo. Feci un profondo respiro e, con tutto il coraggio che possedevo, iniziai a parlare, puntando gli occhi sul pavimento. Riuscire a sostenere anche il suo sguardo, che sicuramente mi avrebbe letta dentro l’anima, sarebbe stato impossibile per il mio cuore.
“Jake io… non so da dove iniziare… è che…” Decisamente non ero portata per i discorsi epici, quelli chiari e concisi che lasciano chi ti ascolta con la consapevolezza che tutto è stato spiegato. Io ero Bella Swan e così come non ero capace di compiere un passo senza inciampare, allo stesso modo cadevo sulle mie parole, anche se nella mente avevo ben chiaro dove il mio discorso dovesse arrivare: Ti amo Jake. Da sempre e per sempre.
 Una frase chiara semplice che non avrebbe lasciato spazio a dubbi e fraintendimenti, il problema era come riuscire a pronunciarla. Tentai ancora di riprendere il discorso con scarso successo e, nello stesso tempo, sperai che una voragine si aprisse sotto di me inghiottendomi e ponendo così fine a quella tortura a cui stavo sottoponendo entrambi, ma i minuti passavano e non succedeva niente. Come svuotata da tutte le energie mi appoggiai allo stipite della porta, scivolando sul pavimento e nascondendo il viso fra le mani. Lacrime inopportune, che cercai di scacciare con il dorso della mano senza farmi vedere da Jake, si affacciarono velocemente al bordo dei miei occhi. Tentativo inutile. Sentii il cigolio del letto e dopo pochi attimi due forti braccia che, poco delicatamente, mi alzarono dal pavimento. Mi ritrovai schiacciata tra il muro ed il corpo possente di Jake. Il suo volto a pochi millimetri dal mio, i suoi occhi neri che bruciavano arrabbiati dentro i miei.
“Smettila con le stronzate, Bells e dimmi perché sei qua.”  La voce dura ed esasperata. Sentii il mio cuore come imbizzarrito e a questo si aggiungeva la paura che anche Jake potesse sentirlo. Tornai ad abbassare lo sguardo, ma le sue dita sollevarono il mio mento impedendo ai miei occhi di scappare ancora.
“Sto aspettando. Ti aspetto da tutto la vita e lo sai bene. Ma ora sono stanco e voglio la verità, Bella. Questa volta me la devi, perché il nostro tempo è finito e non ho più la forza per farlo tornare.”
Spalancai gli occhi spaventata mentre le gambe iniziarono a tremarmi. Che stava cercando di dirmi? Che era troppo tardi? Che la mia paura di aver aspettato troppo si stesse realizzando?
Lo sapevo, era un rischio che avevo calcolato ma ora lì, con il mio corpo stretto al suo, non avrei mai potuto permettere che accadesse. Scollegai completamente il cervello da tutto il resto, evitai parole che non sarebbero mai uscite nel mondo giusto e con tutte le mie forze mi aggrappai al suo collo, premendo le mie labbra contro le sue. Non pensai all’incertezza e allo stupore che sentivo provenire da Jake ma mi strinsi ancora di più a lui, schiudendo le mie labbra mentre la mia lingua cercava la sua. La trovò, nello stesso istante in cui le mani di Jake si posarono sui miei fianchi ponendo fine allo stupore che l’aveva colto. Mi prese in braccio ed allacciai le gambe alla sua vita. Affondai le mani nei suoi capelli, continuando a baciarlo come se fosse l’unica cosa realmente importante nella mia vita, come se fosse lui lo scopo della mia vita, come se lui fosse la vita stessa. Jacob iniziò a muoversi verso il letto mentre le sue labbra presero ad accarezzare e mordere il mio collo. Pochi istanti dopo ci ritrovammo, entrambi ansanti, sdraiati sul materasso. Per degli attimi infiniti i suoi occhi si persero nei miei. Intorno ai noi solo il rumore dei nostri cuori e dei nostri respiri accelerati. Presi ad accarezzargli il viso fermando la mia mano sulla sua guancia. Lui cercò le mie dita e le intreccio insieme alle sue mentre l’altra mano era posata sul mio fianco a palme aperte come a sfiorarne più pelle possibile. Tutto era immobile e palpitante di desiderio e, pervasa da quelle sensazioni nuove ed intese, finalmente pronunciai le parole che sconvolsero e cambiarono le nostre vite.
“Ti amo, Jake.” Vidi i suoi occhi brillare e un sorriso meraviglio dipingersi in volto. Mi baciò la fronte dolcemente e poi le palpebre che chiusi per godermi la sensazione di pace che quelle parole appena pronunciate avevano infuso in tutto il mio essere.  Quando li riaprii, trovai lo sguardo innamorato di Jake ad attendermi, felice come non l’avevo mai visto.
“Ti amo anche io, Bells.” sussurrò roco prima di riprendere a baciarmi con passione sempre più crescente.
Persi completamente la cognizione del tempo, era come se una bolla ci avvolgesse mentre tutto il resto scompariva. Stavamo vivendo un attimo eterno in cui esistevamo solo noi e le sue mani che danzavano sul mio corpo, da prima esitanti, quasi impacciate e poi sempre più desiderose. La pressione delle sue carezze aumentò ed io sentii i nostri vestiti diventare un inutile fardello che impedivano al mio corpo il contatto con il calore tanto anelato del suo. Con un enorme sforzo di volontà mi staccai dalle sue labbra e mi misi in ginocchio sul letto. Afferrai i bordi della mia maglietta mentre Jake mi fissava stupito.
“Bells che stai…”
“Shhhhhh”. Lo zittii con un bacio a fior di labbra prima di sfilarmi lentamente l’indumento. Sentii le mie guancia ardere mentre Jake mi guardava con un misto di incredulità e venerazione. Gli sorrisi, una volta che la mia maglietta era scivolata via nascondendo, imbarazzata, il viso contro il suo petto. Lui posò le mani sulle mie spalle allontanandomi appena dal suo corpo e sollevando il mio viso verso il suo. Baciò dolcemente le mie gote arrossate e mi sussurrò all’ orecchio:
“Sei bellissima… la cosa più bella che abbia mai visto in vita mia.”
Mordicchiai il suo labbro inferiore mentre con un po’ più di coraggio portai le mie mani tremanti a giocare con il bordo della sua tuta . Jake le fermò nelle sue e mi aiutò a far scivolare via i pantaloni. Ci ritrovammo entrambi seduti, io avvolta dalle sue gambe lunghe e muscolose. La sua mano sinistra accarezzava la mia schiena dall’ alto verso il basso, provocando in tutto il mio corpo brividi di piacere sconosciuti. Con l’altra mano sfiorava i miei capelli, portando poi una ciocca che mi nascondeva il  viso dietro l’ orecchio.
“Non dobbiamo… possiamo… io posso aspettare.”
Soffiò esitante a pochi centimetri dalle mie labbra. Mi soffermai ad osservare ogni più piccolo dettaglio del suo volto: il mento con quella piccola fossetta che ancora riusciva, in certi momenti, a conferirgli un aria da bambino, la mascella dritta e decisa, gli zigomi marcati, fino a trovare  le piccole fiamme di fuoco che danzavano nei suoi occhi neri. Per una volta fui io a scrutare dentro di lui e mi sentii pronta.
Non c’era spazio dentro di me per i dubbi o paura. Era stata troppo vicina a perderlo quella notte e adesso lo volevo in tutti i modi possibili.
“Sei tu quello che amo.” Era l’unica risposta che avrei potuto dare per confermargli le mie nuove certezze.
Lo sentii deglutire forte e poi le sue labbra incontrarono le mie.
Le sue mani, che toccavano il mio corpo con crescente sicurezza, si spostarono dalla mia schiena ai fianchi, accarezzandomi le cosce, sfiorando la stoffa dei jeans.
Poi lentamente iniziò a sbottonarli abbassandosi per baciarmi l'ombelico.
Eravamo entrambi in biancheria intima e io sentii la sua eccitazione sfiorarmi e poi premere contro di me.
La sua mano tornò sulla mia schiena fino ad incontrare il bordo del reggiseno.  Lottò alcuni istanti con la chiusura e lo sentii sbuffare, esasperato. Potevo quasi indovinare i suoi pensieri. Sorrisi e portai le mani sopra le sue aiutandolo.
Adesso ero nuda sotto i suoi occhi e, per una volta, fu lui ad arrossire. 
E in quell’ attimo d’imbarazzo rividi il mio Jacob.
Il ragazzino con cui aggiustavo le moto in garage, quello che con un sorriso sapeva riscaldarmi il cuore e l’anima.
Fu solo un attimo e il suo sguardo divenne quello di un uomo.
Con decisione iniziò a baciarmi il seno.
Sospirai forte affondando le unghie nei muscoli delle sue gambe, il respiro mozzato ed eccitato.  Senza smettere di baciarmi mi fece sdraiare. 
Incontrò i miei slip e li afferrò, facendoli scivolare lungo le mie cosce.
Ormai gemevo incontrollata ma, coraggiosamente, lo liberai dai boxer.
Gli baciai il petto, risalendo fino al collo.
Sentendolo gemere ritrovai un po’ di sicurezza, fino a quando non lo sentii sopra di me.
D’istinto dischiusi le gambe,  i nostri bacini aderivano perfettamente, ma io a quel punto, volevo di più. Lo volevo sentire dentro di me, volevo fondermi con lui.
Jake afferrò il mio ginocchio portandoselo sul fianco e io  feci altrettanto con l’altra gamba, ora potevo percepirlo forte e duro contro di me.
Si fermò, cercò il mio sguardo e cominciò a spingere, appoggiò la fronte contro la mia, il cuore batteva impazzito e la sua voce mi arrivò spezzata e distorta dall’ eccitazione.
“Non voglio farti male.”
Gli baciai le labbra morbide e calde.
”Non…non voglio…che ti fermi.”
Prese le mie mani e le baciò. Si ritrasse, poi, con un movimento deciso, si spinse a fondo dentro di me. Spalancai gli occhi ed incontrai il suo sguardo.
Gli occhi aperti di Jake fissi nei miei, le sue iridi nere che mi trasmettevano tutto il suo amore mi aiutarono a ritrovarmi. Iniziammo a muoverci insieme, i nostri gemiti soffocati si confondevano, il mio bacino assecondava il suo.
Stavo facendo l’amore con Jacob.
E, all’improvviso, tutto divenne rosso e caldo.
Iniziai a tremare, la mia schiena si inarcò per andargli incontro un’ultima volta. Chiusi gli occhi finché sentii il suo corpo rilassarsi contro il mio e il cuore iniziare a decelerare lentamente.
Jake fece leva sulle braccia ma io lo trattenni facendogli appoggiare la testa sul mio petto, le mie mani ad accarezzare i suoi capelli umidi.
Rimanemmo così per diversi minuti, poi rotolò su un fianco portandomi con lui e avvolgendomi completamente nel suo abbraccio.
“Ti amo.” disse baciandomi la fronte
“Ti amo.” Un bacio sulle palpebre
“Ti amo.” Un altro bacio sulle labbra.
Sorrisi beandomi di quella sensazione nuova e perfetta e prima di lasciarmi andare al sonno sentii la mia voce ancora roca dirgli in un sussurro.
“Sei sempre stato abbastanza avevo solo paura di capirlo.” E l’oblio della notte ci avvolse, in quel letto in cui insieme eravamo divenuti adulti.

 
NOTE AUTRICE.

Come prima cosa un enorme grazie a cenerella per avermi aiutato a rivedere questo capitolo e per avermi dato dei preziosi consigli.
Che posso dirvi?  Alla fine è successo ma Bella cambierà ancora idea?
Appuntamento a lunedì prossimo con l’ultimo capitolo.
Grazie a tutti per essere ancora qua con me.
Un bacio

Noemi

 

   
 
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