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Autore: Lirio    30/12/2006    14 recensioni
- E tu vuoi dirmi che riuscirai dove io fallisco da ben due anni ?
- Si. E ti dirò di più ci metterei non mesi ma giorni.
- Ah davvero? Allora visto che la sai così lunga provaci. Avanti trova un modo in … 40 giorni!
- Mi stai proponendo una scommessa Zabini?
- Perché no?
- Va bene ci sto!- Ron guardò la sua ragazza come se di colpo avesse scoperto di stare con una lumaca carnivora.
Restauro di The player
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Blaise Zabini, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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The player

Dopo tanto tempo alla fine ho deciso di rivedere “The player” e di renderlo il più corretto possibile. E’ l’unica fan fiction lunga che abbia mai finito, è quella che mi ha divertito di più scrivere e a cui ovviamente sono più affezionata. Non so se ritornerò mai nel mondo delle fan fiction, attualmente sto lavorando ad una mia serie che spero vedrà luce prima di Natale. Buona lettura, divertitevi con The player. =)

 

 

                The player

 

 

 

A Hogwarts era risaputo che Blaise Zabini era il re incontrastato e imbattuto - come lui modestamente sottolineava- delle scommesse. Non puntava sempre ma le volte che lo faceva vinceva maledettamente sempre. La sua immensa e sfacciata fortuna ebbe inizio una domenica mattina di novembre, quando era in programma la prima partita della stagione di Quidditch. In campo: Grifondoro contro Serpeverde. Dire che l'atmosfera era elettrica era riduttivo.

Chiunque fosse pratico di Hogwarts era sicuro di poter vedere a quell'ora un marasma di gente tutto tranne che discreto, accalcarsi intorno al tavolo grifondoro e più precisamente intorno a un certo irlandese dai capelli biondo paglia e il sorriso furbo.

Sia la vittoria Serpeverde che quella Grifondoro veniva data 2 a 1.

 

-        50 falci che il boccino lo prende Harry!-

-        3 galeoni che lo prende Draco!-

-        25 falci sulla vittoria grifondoro 330 a 60!-

-        2 galeoni anch'io sullo tesso punteggio!-

-        Ron, tu punti?-

-         No passo...- disse tetro il rossino guardandosi le tasche vuote.

-        Dean?-

-        10 galeoni sui nostri ovviamente, 310 a 70!-.

In sala era un susseguirsi di voci e di soldi che passando di mano in mano finivano tra quelle avide di Seamus Finnigan, l'irlandese più famoso di Hogwarts.

Alla vista di tale calca, delle cui intenzioni non limpide non c'era da dubitare, un ciclone ricciuto e saccente, corrispondente al nome di Hermione Granger, si precipitò tra la folla come un generale tra i disertori.

-        Ma tu guarda... Ronald cosa ci fai qui?- interloquì in una perfetta imitazione di una furiosa Molly all'indirizzo di un improvvisamente impaurito rosso.

-        Herm! Non è assolutamente come sembra! Non sto neanche puntand...-

-        E voi qui ! Non mi sembra questo il luogo adatto per certe cose!-

-        Hermione non fare così, sai bene che sul regolamento non c'è niente che vieti questa dilettevole attività- le disse il suddetto irlandese con l'espressione più sincera e candida al mondo, anche se il ghigno che si era lasciato sfuggire tradiva qualsiasi apparenza di candore.

-        Dilettevole un accidente Seamus! Questo giro lucroso di soldi è ...è...-

-        Puntate! Puntate per gli infortuni!- disse un assistente.

-        4 galeoni per incidente Potter!-

La ragazza scandalizzata si voltò verso il rosso, quasi fosse colpa sua.- Hermione tesoro, io non ho puntat...- cercò nuovamente di dire con voce piagnucoloso-sepolcrale. Hermione gliela avrebbe fatta pagare anche se non centrava niente."Ragionevole dubbio" avrebbe detto.

Ma la mora con un'occhiata che avrebbe fatto incenerire senza bacchetta la foresta proibita, lo zittì ed esclamò rivolta nuovamente a Finnigan: - Scommettete anche sugli incidenti?-

-        6 galeoni Malfoy in infermeria!-

-        13 galeoni che Potter va in infermeria!-

L'irlandese fece spallucce e sfoderò un tale sorriso d'angelo che nessuno si sarebbe meravigliato di veder comparire aureola e ali. La ragazza non potendo fare nulla pestò forte un piede per terra.

-        Beh Seamus prima o poi farò approvare la regola che vieta le scommesse! Su questo si che ci puoi scommettere!- e come una furia prese Ron per un braccio e se lo trascinò dietro.

-        Tesoro ti giuro che non ho fatto niente...- ma la ragazza impassibile continuò a camminare per  allontanarsi dalla folla. - Herm, amore...-.

Dall'altra parte della sala, dei ragazzi dalla divisa verde -argento ridacchiavano per lo spettacolino a cui avevano appena assistito.

-        Hn. Patetico...- fu il commento della voce strascicata di un ben noto biondo- Ad ogni modo, non trovi che sia ridicolo scommettere su chi vincerà? E' ovvio che prenderò io il boccino e che vincerà Serperverde- aggiunse il biondino rivolto a un altrettanto famoso ragazzo dalla pelle scura e dai bellissimi occhi neri.

-        Naturalmente. Vincerai e farai vedere a sfregiato i sorci verdi....- disse un assorto Blaise che non prestava neanche la minima attenzione al discorso del biondo. Dall’altra parte della sala un inquietante Antony Dolohov gli stava lanciando sguardi furtivi.

Blaise sospirò. Aveva contratto un debito con questi quando, per salvare da pestaggio sicuro un novellino della loro casa, che doveva dei soldi a Dolohov, si era offerto di saldare il debito al posto suo. Peccato che lui 40 galeoni non ce li aveva! Si maledì ancora una volta per essere l'unico serpeverde della sua casa a non sapersi fare i fatti suoi. Il fatto era che quel bimbetto aveva un’aria talmente spaurita e talmente idiota che non aveva potuto non intervenire. Poi quando aveva provato a chiedere al suo amico Draco se gli prestava 40 galeoni (la sua paghetta era sfumata per acquistare un regalo per il suo biondo amico), questi gli aveva risposto che se lo poteva pure scordare, che non erano affari suoi se si era rincretinito a fare azioni samaritane e che l’acquisto della sua lozione per capelli, guarda caso del costo di 40 galeoni, aveva la precedenza. L’amicizia! Puah!

Improvvisamente però ebbe una magnifica intuizione, proprio guardando il tavolo delle scommesse. “Visto che non me li vuoi dare, beh me li farai guadagnare 40 galeoni, mio caro Draco”- Ehm....e lui perderà i 20 galeoni che ha scommesso sulla nostra disfatta -.

La frase ebbe subito effetto, Draco si voltò verso di lui come al rallentatore, sfoderando un'espressione oltraggiata.

-        Che cosa? Potty ha osato scomettere...-

-        370 a 60. Weasel invece ha scommesso che saresti finito in infermeria. - aggiunse mentendo spudoratamente. Il biondino si morse il labbro inferiore.-  Naturalmente solo 3 falci-.

All'espressione impietrita di Draco facevano da contorno i mormorii di disapprovazione e le imprecazioni del resto della squadra, che essendo tutti seduti allo stesso tavolo, non avevano faticato a cogliere le parole di Blaise.

-        Ah… e Marcus, dovresti proprio fargliela pagare, hanno scommesso che finivi in infermeria anche tu - la faccia di Marcus Flitt era tutta un grugno.

-        E tu come sai tutte queste cose?- chiese a un certo punto Azazel Mcnair, portiere di Serpeverde.

Blaise indicò eloquentemente una ragazza che civettava con Finnigan- Dalla Brown, ovviamente-.

-        Squadra agli spogliatoi! – disse perentoriamente il capitano della squadra, più furente che mai.

-        Blaise, ci vediamo dopo- disse apparentemente impassibile il biondo ma con uno sguardo negli occhi molto, molto assassino.

-        Si  certo - disse il moro e lo salutò pigramente con la mano.

Non appena Draco se ne fu andato Blaise si guardò furtivamente intorno, controllando non ci fosse quella pettegola di Pansy nei paraggi. Constatato di avere via libera, con non chalance si diresse verso la calca al centro della sala, proprio quando l'irlandese stava chiudendo il banco.

-        Finnigan, aspetta un momento. Scommetto 40 galeoni su partita sospesa!- l'irlandese rimase per un attimo sconcertato, un po' perchè la somma non era indifferente, un po' perché era da anni che a Hogwarts non si sospendeva una partita. Tuttavia non era da lui rifiutare un pollo che si gettava nella sua rete. Perciò sorrise e prese nota della puntata.

 

 

Che l’umore di Draco fosse pessimo lo si poteva notare sin dagli spalti, così come quello di Flitt il cui “ giocate sporco” fu perfettamente udibile anche da quella distanza. Fu una delle partite più sporche di tutti i tempi. Blaise ghignò soddisfatto: la partita venne sospesa dopo neanche mezz'ora di gioco. La faccia di Seamus al momento di sganciare la grana era sinceramente colpita. Quello fu l'inizio della carriera di Blaise come scommettitore. Non perse mai una scommessa e divenne in pochissimo tempo uno dei top client dell'irlandese. Tuttavia Blaise non scommetteva spesso, né era possibile individuare uno schema per capire con che criterio sceglieva le partite a cui partecipare. Invano Finnigan, il cui giro di scommesse comprendeva campi più interessanti di quello sportivo, cercava di farlo partecipare a quel certo giro, avendo notato che quando scommetteva Blaise gli affari erano era più vertiginosi.

-        scommetto ** galeoni che Piton porta i mutandoni!-

-        scommetto ** galeoni che Paciock ci mette 3 ore per scendere dal platano picchiatore!-

-        scommetto ** galeoni che Harper ci mette 90 secondi a venire!-.

A Hogwarts si scommetteva davvero su tutto. Blaise però non si lasciava coinvolgere in simili quisquilie, “scommettere con classe" era il suo motto. Meglio lasciare rami così poco edificanti del giro di scommesse, a gente di cattivo gusto come Zacharias Smith o Daphne Greengrass.

E per chi era del settore e anche per chi non lo era, Blaise venne ben presto identificato come The King, il padrone di Hogwarts, l'incontrastato re del gioco.

 

 

 

 

-        Blaise non pensi sia ora di ammettere che hai sangue veggente che ti scorre nelle vene?- disse una mattina di gennaio un seccato Draco Malfoy. La serpe bionda se ne stava davanti allo specchio ad allacciarsi elegantemente la cravatta.

-        Ha ha ha… - le risate venivano dall’interno del bagno da cui poco dopo uscì Blaise semi vestito - Non meno di una settimana fa ti ho fatto vedere l’albero genealogico della famiglia Zabini e hai potuto controllare tu stesso che non è così-

-        Tsè , e chi mi assicura non fosse fasullo -

Blaise alzò le spalle - Puoi sempre fare una ricerca in biblioteca no? Così ti liberi di ogni dubbio!-

Il biondino corrucciò le labbra sottili, mentre si metteva il mantello sulle spalle.

-        Sei ancora arrabbiato per quella faccenda eh?- aggiunse il moro facendo sussultare l'altro - Sinceramente Draco: era prevedibile. Anche un cieco lo avrebbe capito-.

Qualche settimana prima Draco e Blaise avevano avuto una leggera “divergenza di opinioni”. Blaise sosteneva, per chissà quale assurdo motivo, che l'eterissimo Theodore Nott fosse stracotto del suddetto biondino. Draco aveva educatamente ma energicamente replicato che era un pazzo visionario- traduzione aveva urlato istericamente-. Blaise con quell’antipatica aria saccente che assumeva quando sapeva di avere ragione, aveva detto infine le parole profetiche “scommetto 40 galeoni che ho ragione io!”.

Draco era sbiancato e gli era servito tutto il suo contegno Malfoy per non svenire di paura. Quando Blaise scommetteva 40 galeoni su qualsivoglia cosa, quella cosa come d'incanto accadeva. Non lo faceva sempre, ma quando lo faceva quel farabutto ci azzeccava. Quella volta non aveva fatto eccezioni.

-        Dovresti sapere ormai che ho sempre ragione- aggiunse paternalmente il moro.

-        E l’insopportabile tra i due sarei io?- disse stizzito il biondo alzando il sopracciglio nella tipica espressione Malfoy che non prometteva nulla di buono.

-        Dai scherzavo...-

Draco però aveva ancora il broncio- Non c’è niente per cui scherzare! Ti ricordo che è a me che Nott ha fatto la dichiarazione d’amore, in sala comune per giunta, davanti a tutta la nostra casa!-

-        Oh Draco, collo di cigno, fiore di giglio, i tuoi capelli sono come la luce di primo mattino...-

-        Blaise! Ti sei imparato a memoria il suo discorso…- esclamò orripilato il biondino.

-         I tuoi occhi sono come il cielo d'autunno, le tue dita perfette, come quelle di un pianista…-

-        …-

-        per me sei il sole che mi scalda, la luna che rasserena le mie notti, il tuo nome è poesia…. E io ti am...-

-        (levicorpus!)-

-        ARGH! Draco!-

-        Hn… te la sei cercata -

-        Fammi scendere sai che soffro di vertigini….- piagnucolò il moro.

-        No! -

-        Per favore...-

-        Ciao Blaise, ci vediamo a lezione.- e fischiettando allegramente, Draco si dileguò.

 

 

 

 

Scocciato e parecchio trafelato Blaise Zabini correva lungo i corridoi nel tentativo di arrivare in tempo per la lezione di trasfigurazioni, convinto di essere in ritardo. E già si immaginava una lavata di capo da parte della vecchia MacGranitt quando allo svoltare dell'ultimo angolo invece di un corridoio deserto, trovò invece l'ingresso dell'aula ghermito di studenti. Avevano fatto un cerchio intorno a quella che sembrava una vera e propria zuffa alla babbana. Non fu molto sorpreso  di vedere che i protagonisti erano Harry Potter e il suo amico Draco. Succedeva spesso di quei tempi. Scosse la testa.

-        Oh, ciao Zabini. Ti aspettavo da un pezzo - disse Ronald Weasley che assisteva indifferente allo spettacolo.

-        Weasley, ciao! Siamo alle solite?-

-        Alle solite…devo ammettere che il gancio destro del tuo amico sta migliorando-

-        Merito degli allenamenti da battitore di questa settimana. Comunque anche Potter non è niente male con quel suo atterramento a forbici. Uh! Questa era cattiva! Dai forza Draco alzati!-.

Di quei tempi ormai non era poi troppo difficile trovare studenti di Serpeverde e di Grifondoro impegnati a conversare civilmente. Anche se si trattava di Blaise Zabini e Ronald Wealsey.

Dopo la caduta di Voldemort, molti contrasti si erano appianati. Certo Blaise non avrebbe mai sospettato che un giorno avrebbe conversato amichevolmente con “Weasel”, ma il miracolo era stato reso possibile proprio da quei due, Harry Potter e Draco Malfoy. Il fatto che litigassero ad ogni occasione per i motivi più futili, aveva fatto scaturire un senso di solidarietà reciproco nei due ragazzi, i quali più volte si erano trovati a separali e impedir loro di commettere cazzate di grandezze colossali.

-        Come mai non sei ancora intervenuto?-

-        Beh aspettavo te, sai quando non si è in due è un tantino complicato separarli e io non ci tengo ad immolarmi. Poi dovevo un favore personale a lui…- e così dicendo indicò Seamus Finnigan che con il suo inseparabile libretto, annotava le puntate.

-        Già, quei due faranno la sua fortuna se continuano così- aggiunse sospirando il moro.

-        Si ma forse, con un po’ di fortuna, i colpi presi ventileranno i loro cervelli-

-         Eh ora speri troppo Weasley!-

-        Miseriaccia… ma la smetteranno mai quei due di odiarsi?-

-        Odio dici…? No….Questa è tensione sessuale allo stato puro. Dai retta a me Weasley, qui ci vorrebbe una bella scopata, e dopo vedrai come andranno d’accordo, se hai capito cosa intendo - disse maliziosamente strizzando un occhio, mentre il rosso rideva- Su questo si che ci scommetterei-

-         Dici davvero Zabini? Guarda che ti prendo in parola e ti annoto sul mio book- disse Seamus sbucando apparentemente dal nulla.

-        Finnigan! Vuoi farmi avere un infarto?- esclamò sussultando il moro.

-        Non farei mai del male al mio giocatore preferito! Ah Ron grazie, ritieni pure il nostro debito annullato- Ron sorrise sollevato alla notizia.

-        Sapete ultimamente gli affari vanno a gonfie vele, i due si scannano quasi ogni settimana e ormai c’è un business su chi vince, quanti giorni in infermeria…- disse con un sorriso a trentadue denti l’irlandese.

-        Ma tu non ti fermi proprio mai?- chiese vagamente interessato Zabini.

-        No…. Ho le mie ragioni naturalmente. Comunque dicevi tensione sessuale…E ci scommetteresti?-

-        Oh no, voi non scommetterete proprio su un accidente! Anche se sulla tensione sessuale Zabini ha ragione, non sono disposta a fare sconti!-

-        Certo che ho ragione – replicò il serpeverde quasi infastidito.

-        Hermione, che piacere! - disse l'irlandese, nascondendo il libretto delle scommesse dietro la schiena. La bruna lo guardò malissimo e diede inizio a ennesima discussione. Ron, che all'apparire della sua ragazza si era fatto piccolo piccolo, con una reazione a scoppio ritardato sbottò- Davvero Herm lo pensi anche tu?-

-        Fra tre giorni si terrà un consiglio e… eh? Penso anch’io cosa?-

-        Pensi anche tu si tratti di tensione sessuale?- chiese candidamente Ron.

-        Naturale, è talmente evidente! Quei due si mangiano con gli occhi, probabilmente da anni -

-         Così tanto? - esclamò scandalizzato il rosso- Non sarebbe ora di fare qualcosa?-

-        Impossibile - si intromise Blaise- Ho pensato, mi sono scervellato per lunghe notti e non ho trovato una soluzione. E vi assicuro che il mio cervello è sopraffino. Draco è irremovibile e Potter...-

-        Harry è un testone! - dissero in coro Hermione e Ron.

Approfittando del cambio di argomento, Seamus si defilava come un anguilla tra la folla.

-        Nonostante tutto però, io non sarei così pessimista, Zabini.- dichiarò la bruna- Una soluzione forse c’è -

-        No, è impossibile -

-        Niente è impossibile, per chi sa usare il cervello!-

-        Stai per caso insinuando che io non lo sappia usare Granger?- (Seamus Finnigan era ormai arrivato dall’altra parte della folla).

-        No …non ….- ma poi Hermione si fece coraggio e sbottò- Beh si. Forse non hai pensato troppo a lungo Zabini! Forse a te fa comodo che quei due si azzuffino, così puoi scommetterci sopra!-

-        Ehi voi due…- cercò di intervenire Ron.

-        Zitto!- dissero in coro Blaise e Hermione. La disputa tra titani aveva finalmente inizio. Non lo aveva mai detto apertamente ma era risaputo che Hermione Granger dava la colpa delle scommesse a Zabini, perché quando giocava lui il giro aumentava. Ciò era deducibile dall'ardore, al limite dello stalking, con cui gli toglieva punti alla minima infrazione. Era altrettanto risaputo come questo rompesse letteralmente le scatole a Zabini.

-        E tu vuoi dirmi che riuscirai dove io fallisco da ben due anni?-

-        Si! E ti dirò di più: ci metterei non mesi, ma giorni!-

-        Ah davvero? Allora visto che la sai così lunga, provaci! Avanti trova un modo in…40 giorni!-

-        Mi stai proponendo una scommessa Zabini?-

-        Perchè no?-

-        Va bene ci sto!- Ron guardò la sua ragazza come se di colpo avesse scoperto di stare con una lumaca carnivora.

-        Oh Ronald non fare quella faccia, è a fin di bene!- disse lei anche se non sembrava troppo convinta.

-        Esattamente. E dimmi Granger cosa mettiamo in palio?-

-        Naturalmente sottolineando che il beneficio più grande l’otterranno Harry e Malfoy (Seamus ormai aveva ripreso la sua attività come se nulla fosse)…Se ci riesco e quindi vinco, tu non scommetterai più. Mai più. E mi aiuterai a far approvare la regola che vieta le scommesse -

-        Oh. Giochiamo duro… d’accordo Granger, allora se vinco io e tu non ce la fai, lascerai perdere questa faccenda della regola…e darai immunità alla sottrazione di punti a tutti noi serpeverde!-.

Hermione parve ripensarci un attimo, ma poi si morse il labbro e con sguardo risoluto disse:

-        Accetto!- e lei e Zabini si strinsero la mano.

-        Benissimo…40 giorni a partire da oggi Granger! Weasley sarà meglio che li separiamo, la      MacGranitt sta arrivando -

-        Certo...- disse ancora allibito il rossino.

-        Oddio! Seamus! Mi sono distratta e... – disse  la mora cercando di oltrepassare il marasma di gente. Ma Seamus era già al riparo al di là della folla.

-        Su coraggio Draco, andiamo! – disse Zabini mentre con un incantesimo gli fermava l’emorragia al naso.

-        Non finisce qui sfregiato!- disse alzando un pugno mentre veniva trascinato via da Blaise, verso  l'infermeria.

-        Scappa pure, prima che finisca di deturpare il tuo visino delicato Malferret!- rispose Harry mentre veniva trascinato in infermeria per un altro corridoio.

-        Mi stai dando dell’effeminato!? Tu..!-

Ron e Blaise si scambiarono un'occhiata della più pia comprensione, prima di scomparire dalla rispettiva visuale e sussurrare quasi contemporaneamente “ tensione sessuale”.

-        Eh?- dissero Potter e Malfoy altrettanto contemporaneamente nei due diversi corridoi.

-        Niente Harry, niente- disse il rossino.

Blaise Zabini si limitò a ghignare.

  
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