Videogiochi > Final Fantasy XII
Segui la storia  |       
Autore: Darkvayne    13/06/2012    2 recensioni
Vi siete mai chiesti se è possibile trasformare la determinazione in odio?un uomo ci riuscì,il suo nome era Noah Von Ronsemburg,meglio conosciuto come il Giudice Magister Gabranth.
Questa è una storia che scrivo al fine di colmare una grande fetta della vita di uno dei miei personaggi preferiti,il Giudice Gabranth,con una storia da me inventata.La storia copre un arco di tempo che parte dalla sua infanzia a 10 anni,fino ad arrivare al termine degli eventi di Final Fantasy XII.La storia è essenzialmente frutto della mia fantasia e viene raccontata dagli occhi e l'anima di Gabranth.
Si tratta del mio primo racconto e spero che lo gradirete,accetto in tal senso critiche e giudizi al riguardo.
Il vero scopo però di tutto ciò non è solo quello sopracitato,no,il vero scopo è condividere con tutti il mio pensiero su esso,e per farvi scoprire il Giudice Gabranth,ma non il Giudice Gabranth che avete visto nel gioco originale,ma la sua intera storia che risiede nella mia mente.
Perchè questo non è altro che il racconto di un povero sognatore che non è capace di tenere a bada la propria mente.
Buona lettura.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gabranth
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-AVRESTE POTUTO UCCIDERVI!-Gridò la mamma.
-COSA VI è PASSATO PER LA TESTA?VI AVEVO DETTO CHE NON DOVEVATE ANDARCI E CI SIETE ANDATI,DA OGGI FINO ALLA SETTIMANA PROSSIMA SIETE SEGREGATI QUI IN CASA E NON SOGNATEVI NEMMENO DI USCIRE!-e detto ciò ci fece andare immediatamente nella nostra stanza.
-Inizio a pensare che la mamma sia schizzofrenica-dissi.
-Che vuoi dire?-
-Beh,quando siamo tornati all'alba era tutta esuberante e piangeva dalla felicità,ci ha abbracciati e ti ha curato la ferita alla fronte,e ora come se nulla fosse inizia a sgridarci senza pietà,c'è qualcosa che non quadra-.
Basch si grattò il mento e diede un'occhiata verso la porta aperta e che ci consentiva di vedere la mamma che cucinava nell'altra stanza mentre canticchiava.Era una dolce melodia e nonostante la sfuriata di prima da parte sua,riusciva ad infonferci una sensazione di quiete e pace.Madri.
Dalla cucina si sentiva il lieve brusio dell'acqua che bolliva,e un dolce olezzo giungeva fino a noi allietando i nostri sensi.
-Sta cucinando dei Frutti di Cactus e dei Frutti dolci,e prima l'ho vista tagliare una grossa bistecca di Behemot-.Affermò Basch.
-Adoro quei piatti e anche a te piacciono molto ma non capisco cosa voglia dire-.
-Beh,sta cucinando i nostri piatti preferiti-.
-E con ciò?-
-Suppongo che sia davvero felice di vederci sani e salvi nonostante ci abbia sgridato senza pietà-.
-Ma è davvero schizzofrenica allora!-
-No,è solo una madre-.
-Forse hai ragione,quindi le mamme sono schizzofreniche?-
-Non saprei,dovrei studiare le mamme per saperlo bene-.
-Dovremmo chiederlo anche agli altri se le loro madri sono schizzofreniche-.
 
Basch mi osservò per qualche istante.
 
-Noah-.Mi disse.
-Penso che questa sia la conversazione più inutile che abbiamo mai fatto-.
-Si vede che non abbiamo proprio niente da fare eh?-
-Già,non possiamo nemmeno uscire in cortile-.
-Cosa facciamo allora?-
Basch si sedette sul suo letto e si grattò il mento pensieros,mentre io mi diressi verso la finestra della nostra camera.Da li era possibile vedere quasi l'intero villaggio,eravamo una piccola comunità che viveva nella regione di Landis,ci trovavamo confinanti con Dalmasca e Archadia.
Per quanto il nostro piccolo villaggio fosse isolato da tutta Ivalice,grazie ai viandanti che passavano da queste parti di tanto in tanto eravam venuti a sapere che gli imperi di Archadia e Rozaria erano in conflitto, e presto avrebbero attaccato i territori a loro confinanti per espandersi.Così ci suggerivano spesso di muoverci da questo villaggio sperduto e anadare verso zone più pacifiche come Bujerba,ma nessuno qui aveva intenzione di farlo,gli anziani dissero che così come un seme viene piantato nel terreno una volta che esso è cresciuto resterà sempre in quel punto fino alla morte e che noi eravamo così,e mai e poi mai saremmo fuggiti dalla nostra patria tradendo il nostro orgoglio.
Mi appoggiai alla finestra e iniziai a scrutare bene il nostro villaggio,notai che oggi c'era un certo fermento nella nostra zona,solitamente era tutto relativamente calmo,i padri andavano a cacciare o a lavorare i campi,e le madri sbrigavano le faccende di casa e in alcuni casi si occupavano anche degli anziani.
Quanto a noi bambini eravamo quasi del tutto autonomi durante la giornata,badavamo a noi stessi e ci ritrovavamo in gruppi per giocare e raccogliere bacche.
Perfino la cura dei bambini dai tre anni in su toccava a noi,appena  bambini imparavano a parlare e a camminare venivano portati dagli altri bambini perchè iniziassero a essere più autonomi e ad apprendere il gioco di squadra.Perchè in effetti l'intero villaggio era una squadra,anzi un sistema,un efficente sistema di prosperità,in cui ogni individuo ha il proprio preciso compito.
Secondo una legge degli anziani tutti i ragazzi dai sedici anni in su,maschi o femmine che fossero dovevano entrare nel corpo militare del villaggio e dovevano starci fino ai ventidue anni.
Basch invece non vedeva l'ora di entrare nel corpo militare del villaggio,adorava e stimava ognuno di loro,diceva che se abbiamo prosperato per tanti anni lo dovevamo anche a loro,e che un giorno avrebbe fatto si che la sua fama di guerriero sarebbe arrivata alle orecchie di tutti.A tale scopo lui si allenava ogni giorno nel combattimento e nella strategia,costringendomi anche a dovermi allenare insieme a lui sebbene non mi piacesse particolarmente.
Vedere Basch prodigarsi anima e corpo nel suo sogno mi faceva sentire davvero piccolo.In effetti lui è sempre stato un esempio per tutti noi bambini del villaggio,era abile nella lotta,era in grado di utilizzare bene il suo cervello,era buono e leale con tutti,insomma un vero e proprio paladino.
Gli allenamenti di Basch con il passare del tempo iniziarono a contagiare parecchi dei bambini del villaggio e pian piano anch'essi iniziarono ad allenarsi insieme a mio fratello.La cosa che più mi sorprendeva di tutto ciò era l'attitudine al comando che mio fratello possedeva,sembrava nato per fare quel genere di lavoro,e anche tra gli adulti si stava facendo un nome,tanto che spesso gli anziani lo chiamavano per fargli svolgere piccoli incarichi,e in breve l'intero gruppo me compreso si era trasformato in una sorta di squadra di supporto cittadino.
E devo ammettere che mi piaceva davvero,le parole di ringraziamento,i piccoli premi,i complimenti,tutto ciò faceva si che ognuno di noi si prodigasse anima e corpo nelle piccole mansioni che ci venivano affidate.E così in breve Basch fondò ufficialmente la "Legione dei guardiani",che lui stesso capeggiava.
Con il passare del tempo gli incarichi che ci venivano affidati divennero sempre più importanti,e talvolta anche un po pericolosi.Ci capitava spesso che i contadini ci assoldassero perchè sterminassimo i vari ratti mannari che torturavano il loro raccolto.
Tuttavia questo non durò moltissimo,poichè fino a pochi mesi fa uno dei membri della Legione se n'era andato dopo una lite con Basch,si chiamava Kroop.
Ricordo che il periodo del loro litigio fu davvero un inferno per noi della Legione,Kroop e Basch erano i migliori guerrieri del nostro gruppo,e per questo erano sempre stati rivali,ma un giorno vi fu una lite davvero tremenda per chi sarebbe dovuto essere il capo della Legione,e da li non si parlarono più per quasi un mese.Alla fine Kroop disse che doveva parlare faccia a faccia con Basch davanti a tutti,ci aspettavamo o meglio speravamo che gli avrebbe chiesto perdono per quanto accaduto,ma in breve ci rendemmo conto che così non era.Comunicò che avrebbe abbandonato la Legione e che portava con se chiunque gli fosse stato fedele,compreso quel leccapiedi di Dunkan.
Da allora crearono a loro volta un'associazione a noi rivale chiamata:"L'esercito della giutizia",e da allora rivaleggiano con noi per essere i migliori in città.
Per quanto riguardava me non avevo particolari sogni,ero invidioso di Basch che aveva trovato la sua strada,ma io?cosa avrei potuto fare?avrei dovuto cercare un'ambizione da realizzare oppure avrei dovuto per sempre rimanere all'ombra del mio gemello?
Perchè era sempre stato così,sono sempre stato alla sua ombra,l'ho sempre ammirato,e invidiato per quello che era,perchè per quanto mi sforzassi non sarei mai stato in grado di essere come lui.Mai.
Come facevi fratello come facevi?e come ci riesci tuttora?come?dovevo saperlo,dovevo...io dovevo sapere.
-Basch...-
-Che c'è Noah?-
-Volevo chiederti...-
All'improvviso dalla cucina arrivò una voce.
-è PRONTOOO-.
-Andiamo Noah-.
-Basch aspetta devo chiederti...-
-Dopo Noah,dopo,ora dobbiamo solo pensare a gustarci il pranzo!coraggio andiamo-.Rimasi fermo,lo guardai andare avanti,avanti,sempre avanti,per quanto io corressi mi sei sempre avanti fratello,sempre.
Quando giunsi in cucina Basch era già seduto e la mamma stava portando in tavola le altre pietanze.
Mi sedetti anche io e iniziammo a pranzare.
Fu un lauto pasto,e il sapore di Torta ai Frutti Dolci mi aveva lavato tutta l'amarezza che sravo provando poco prima,lasciandomi invece con una splendida sensazione di pace.Parlammo,ridemmo,scherzammo,e alla fine anche questo rito giornaliero terminò.
Restammo a tavola a dividerci gli ultimi sorsi di succo di Cactus,mentre narravamo alla mamma della nostra avventura nella foresta.
-Il Guforso era enorme,ma siamo riusciti a sconfiggerlo!-disse Basch.
-Davvero?e come avete fatto?-chiese incuriosita la mamma.
In quel momento tutta l'amarezza nei confronti di Basch tornò a reclamare il suo posto nel mio cuore e non resistetti.
-Tu Basch-.Dissi
-Sei stato tu a ucciderlo,non io,io non ho fatto nulla-.
-Ma che stai dicendo?guarda che...-
-Sta zitto,io non ho fatto niente-.Mi alzai dalla sedia e mi diressi verso la nostra stanza.
-Sei stato tu fratello,sei sempre tu-.
Proprio in quel momento qualcuno bussò alla porta,Basch si alzò a sua volta e aprì la porta.
Si trattava della vicina di casa la signora Brunild.Immediatamente corse verso la mamma sedendosi a fianco a lei e ignorando totalmente mio fratello.
Probabilmente doveva parlarle di uno dei suoi soliti pettegolezzi.La mamma ascoltava interessata,mentre Basch se ne stava in silenzio ad osservarmi da lontano.
-Bambini-.Disse la mamma.
-Venite qui-.Ubbidimmo.
-Andate fuori a giocare-.
-Ma siamo...-
-FILATE!-Ubbidimmo.
Ed ecco l'ennesima prova che le madri sono schizzofreniche,magari faceva parte del lavoro chi lo sa?
Ad ogni modo una volta riconquistata la libertà corremmo immediatamente verso la nostra base,si trovava ai margini della città in un piccolo capanno affidatoci dai contadini come premio per averli aiutati con il raccolto e aver sconfitto tutti i ratti mannari li presenti.Quando ce la mostrarono era in condizioni pietose,la Legione dei Guardiani dovette lavorare sodo per rndere decente quel tugurio,ma alla fine avemmo la nostra base.
Finalmente raggiungemmo i campi,mi piaceva passare il tempo ad osservarli, sembrava di stare in un immenso oceano d'orato formato dalls spighe di grano,le vedevi ondeggiare e sentivi il vento che ti accarezzava il volto,per me quel luogo non aveva prezzo,forse proprio per questo fui così felice che la nostra base si trovasse li.Mi ero fermato ad osservarli come facevo tante volte,e Basch inaspettatamente fece lo stesso.
-Noah...-
-Che c'è Basch?-
-Perchè hai detto che non era anche merito tuo?-
-Perchè non lo era ovviamente-.
-D'accordo ma c'eri anche tu e non sei scappato di fronte al Guforso,sei comunque un'eroe-.Osservai negli occhi mio fratello,per la prima volta riuscì a percepire l'affetto che provava per me,riuscivo a sentire che i suoi sentimenti erano sinceri.Provai vergogna per essere stato invidioso,vergogna per essere stato così debole.
-Basch...-
-Si?-
-è inutile girarsi al passato per una cosa che non hai fatto,solo io devo pentirmi,per non aver combattuto,per essere stato un codardo-.Basch rimase in silenzio ad osservarmi,era visibilmente scosso dalla mia affermazione.
-Basch,finalmente ho capito-.Dissi.
-Cosa?-.
-La differenza tra te e me-.
-Ossia?-.
Feci un lungo sospiro e lo guardai negli occhi.
-Tu non ti arrendi,sei determinato,coraggioso,forte,per questo riesci ad essere un capo,io sono solo un moscerino in confronto a te,ma ti prometto che un giorno anche io avrò un sogno da inseguire proprio come te-.Sorrisi.
-Hai già un'idea di che sogno vorresti inseguire?-
-Non saprei,so solo che non intendo arrendermi,farò proprio come te fratello-.
Basch mi mise una mano sulla spalla e mi sorrise nuovamente,aveva gli occhi lucidi.
-Grazie Noah-.
 
Ci incamminammo nuovamente,raggiungendo finalmente la base.
Ma appena entrati il nostro sangue si fermò,era tutto sparito.Tutto.Il tavolino per le discussioni,la dispensa per le caramelle,le sedie,tutto.
C'era solo il vuoto più totale.Rimasi senza parole,cos'era successo?ma soprattutto chi era stato.
-è stato Kroop...-disse una voce singhiozzante.Ci girammo di scatto,e in un angolino eccolo li,Donovan,un membro della Legione,inginocchiato a piangere in un angolino.Era pieno di lividi qua e la e non riusciva ad alzare lo sguardo.Basch corse immediatamente verso di lui.
-Che è successo Donovan?-Nessuna risposta,solo il rumore delle lacrime del nostro amico,e dei suoi singhiozzi.
-Chi ti ha ridotto così?Donovan?-
Donovan alzò lentamente il volto e osservò Basch negli occhi,ma subito si rimise a piangere.
-Ti fa così male?coraggio le spiegazioni a dopo,ora ti dobbiamo curare le ferite-.Donovan alzò lo sguardo nuovamente,e finalmente trovò il coraggio di parlare,la sua voce era flebile e impercettibile.
-S-sono stati loro,Kroop e la sua banducola,sniff,sono venuti qui e hanno detto che voleva vedervi per farla finita.C'ero solo io,e ovviamente ho cercato di mandarlo via,ma subito ha chiamato la sua truppa armata di bastoni e mi hanno malmenato-.
-è per questo che piangi?ti hanno fatto così male?non pensarci-.Il pianto di Donovan stava artigliando il mio cuore,sembrava una bestia sofferente,cosa potevo fare?cosa?mi sentivo impotente,mentre un mio amico stava soffrendo.
-No basch-disse Donovan-Non è un dolore fisico quello che provo,la vera ferita è in fondo al mio cuore,non sono riuscito a proteggere la base,e loro l'hanno distrutta,per colpa mia tutto il nostro lavoro è andato perduto,sono solo un vigliacco,per questo piango Basch,perchè non posso fare altro!-
Basch rimase in silenzio,non sapeva cosa dire,non sapeva cosa fare,ma io sapevo bene cosa fare,lo sapevo bene,ero stufo di aspettare,ero stanco di tutto questo,non volevo mai più sentirmi impotente,mai più,per una volta volevo essere fiero di me stesso,ma soprattutto volevo che Basch fosse fiero di me,era ora di far capire chi ero.
-Noah,io porto subito Donovan a casa,vai subito a vedere se...Noah?-Basch si guardò intornò,lo vidi anche uscire dal capanno,ma non mi voltai,non mi voltai,andai incontro alla mia scelta.
Corsi,corsi come poche volte nella mia vita,corsi per tutta la città,fino a giungere sulle rive del fiume Thanur.Nella base dell'Esercito della Giustizia.
Ormai stava calando il sole,e la sua luce meravigliosa si stagliava sulle acque del fiume accarezzando dolcemente la vista degli spettatori,ma la mia vista era ora accecata falla rabbia,riuscivo a vedere solo una cosa,un fuoco.Un fuoco poco lontano da me,appena dietro alla loro base.
Mi avvicinai,sentii le grida,le risate,le parole.
Corsi verso di loro e vidi loro che brindavano con succo di Frutto Dolce e festeggiavano allegramente.
-CHE DIAVOLO AVETE FATTO ALLA NOSTRA BASE?!-Gli gridai con tutto il coraggio che avevo in corpo,saranno stati in dodici o tredici,alcuni erano anche più grandi di me.D'un tratto sentì una risata dietro di me,una risata che conoscevo bene ormai,era Kroop.
-Ciao Noah-.
-Kroop...-
-Non te la sarai presa per quel piccolo scherzetto che vi abbiamo fatto vero?siamo amici no?-
Sentii la rabbia che mi scorreva nel corpo intimandomi di saltargli addosso,era accompagnato per altro da quel leccapiedi di Dunkan.Cercai di calmarmi e gli posi la domanda per la quale ero venuto.
-Dov'è la nostra roba?ridaccela!-lo fissai e lui fece altrettanto.Ci fu qualche attimo di silenzio e improvvisamente Kroop si rimise a ridere.
-AHAHAHAHAAH!!!Noah...Noah...Noah...sembra che tu ce l'abbia un po di coraggio nascosto dentro quella testa piena di codardia che ti porti dietro eh?beh se rivuoi la tua roba prendila pure,è tutta li vedi?-indicò il fuoco e per un attimo ebbi l'impressione che il mio cuore si fosse fermato.
-Ah giusto...dimenticavo,ci mancava la legna per il fuoco e ci siamo presi la libertà di usare la vostra roba...spero che non ti dispiaccia...-
Rimasi in silenzio,dalla rabbia alla disperazione,era tutto inutile,non potevo fare nulla,e lui lo sapeva.
-Allora Noah?non rivuoi indietro la tua roba?-
Rimasi in silenzio.Kroop smise di sorridere e si girò facendo marcia indietro.
-Lo sapevo,sei il codardo di sempre,non c'è speranza con te-.
Sentii l'impulso di piangere,dove sei fratello dove sei?perchè non mi aiuti?io da solo non posso farcela...non posso...
-Sei davvero un codardo,tu e tuo fratello siete uguali in tutto e per tutto-.Ebbi un balzo al cuore,la mia disperazione si trasformò nuovamente in rabbia,gli corsi dietro e lo presi per una spalla.
-Non osare parlare male di lui...-Kroop volse leggermente il volto.
-Altrimenti?-
-Altrimenti te ne farò pentire-.
Kroop si girò del tutto e mi guardò negli occhi,un largo sorriso apparve sul suo volto.
-E così vorresti farmi pentire eh?rendiamo le cose interessanti,ti sfido,se vinci tu,ci impegnamo a ridarvi la vostra roba,se vinco io la Legione entra far parte dell'Esercito come schiavi,ci stai?-
Abbassai leggermente lo sguardo,cosa dovevo fare?non potevo vincere,e lo sapevo,e in questo modo se lo avessi sfidato avrei condannato i miei compagni...ma non potevo arrendermi ora,dovevo combattere fino alla fine,non si sarebbe ripetuto l'episodio del Guforso,stavolta Noah Von Ronsemburg avrebbe combattuto.
-Accetto-.
-AHAHAHAHAAHAH,ALLORA CE L'HAI DAVVERO UN PO DI FEGATO, ci vediamo stasera al centro della foresta di Dhullahann,e vedi di non mancare o avrò la vittoria a tavolino pivello,hehehehehehehehe,vuoi davvero poco bene ai tuoi amici e a tuo fratello per condannarli alla schiavitù eh?mi raccomando ti aspetto!-
 
E anche lui se ne andò.E poco a poco anche tutti i suoi amici se ne andarono,e io rimasi fermo,a guardarli tutti,uno per volta che se ne andavano.
E quando anche il tuo peggior nemico se ne va,allora capisci di essere davvero solo,ma è quando si è soli che bisogna combattere.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Final Fantasy XII / Vai alla pagina dell'autore: Darkvayne