Il mio villaggio, Esferi, si trova ai piedi di una montagna sacra, difesa dagli spiriti naturali che la abitano. Nonostante la sua posizione, non vi sono pericoli che la possano danneggiare, grazie ai monaci e alle antiche tradizioni che ancora forti vengono seguite dal mio popolo. Gli spiriti ci hanno benedetto, offrendoci la loro benevolenza e con essa la loro protezione. Esferi non è proprio la tipica meta dei viaggiatori, sono pochi coloro che si fermono all'interno della locanda, i rari pellegrini sono semplici studiosi interessati alle antiche tecniche ritualistiche dei monaci. Il tempio dei monaci che si trova sulla montagna, insegna oltre che le arti magiche ritualistiche anche l'antica arte del combattimento. Infatti i nostri monaci guerrieri sono tra i più forti delle 9 regioni, loro sostengono che sia perché seguono ancora le vie antiche delle arti.

Io fin da bambina ho imparato l'arte del combattimento e le basi della magia, anche se vorrebbero portarmi a livelli più elevati vista la mia predisposizione naturale e visto il mio segno. Ebbene qui a Esferi viene seguita l'antica arte dei segni zodiacali, ovvero per ogni anno vi è un segno zodiacale che ne fa da padrone. Io sono nata nell'anno del serpente e come tale mi sono state impartite le lezioni più elevate in tutte le discipline, come tutti coloro che sono nati nell'anno del serpente. Anche se le lezioni più difficili vengono impartite ai nati nell'anno del drago, ma non ho mai potuto conoscere un drago, è ben più di 1 secolo che non si fanno vivi nel nostro villaggio e secondo quello che dicono i monaci non è un buon segno.

Mi chiamo Rien e faccio parte del clan Ombra di Tenebra, secondo quello che si tramanda da ormai antiche generazioni all'interno del mio clan l'antico capostipite fu il serpente che possedeva gli occhi del drago. Nessuno sa esattamente cosa fosserò questi cosiddetti "occhi del drago", gli anziani sostengono che si trattasse di una tecnica di combattimento, altri che siano solo delle armi forgiate dagli artigli o dalle zanne di un drago e infine ci sono quelli che sostengono semplicemente che si tratti di una magia, arcana e potente. Ma alla fine sono tutte ipotesi e non ci è dato sapere la verità, visto che la mia famiglia è tra le più antiche del villaggio e durante una battaglia che si combattè proprio all'interno di queste mura fu bruciato il tempio dei monaci e molte abitazioni dove erano custoditi tutti i manoscritti e le informazioni risalenti alle famiglie. Perciò tutte le informazioni che possediamo ci arrivano da mio nonno, visto che fu lui e i suoi compagni a combattere i barbari che cercarono di appropriarsi del nostro villaggio e della nostra fonte primaria di guadagno, ovvero il mithril.

Ma l'aria ultimamente è strana e i monaci sono inquieti, hanno sospeso le lezioni e spesso si riuniscono con gli anziani per discutere di quello che succede al di fuori della nostra patria. A quanto siamo riusciti a scoprire noi giovani è scoppiata una grande guerra, ancora non ne conosciamo le cause o i motivi, ma se gli anziani sono così spaventati dalla faccenda significa che la cosa potrebbe colpirci direttamente e questo non porterà nulla di buono. I migliori ritualisti usati durante le battaglie arrivano proprio dal nostro villaggio, come le migliori spie o informatori, anche se siamo principalmente un popolo tranquillo. Per evitare di essere schiacciati dall'esercito dell'impero abbiamo dovuto sottostare alle loro barbare leggi. Grazie però al antico trattato, formulato e sottoscritto dagli antenati, il nostro popolo deve essere lasciato libero di vivere la propria quotidianità, pagheremo i giusti tributi e in caso di attacco all'impero le nostre forze sarebbero state messe al servizio dell'impero, ma solo in caso di guerra. Grazie a questo trattato, che la leggenda narra fu opera di un drago, il nostro villaggio ha sempre vissuto pacificamente, mettendo raramente al servizio dell'impero le proprie forze belliche.

Ma nell'aria si sente il cambiamento, la preoccupazione dei monaci e degli stessi spiriti. L'odore che si sente ultimamente è quello della guerra, i più di noi che sono sensibili ai cambiamenti naturali sono coloro che più sono vicini al proprio segno, che diventano un tuttuno con la creatura che incarniamo. Non si tratta però della tipica guerra, una guerra di potere, è diverso in tutto il suo insieme.

Osservo sempre il villaggio dalle mura del monastero che si trova sopra al villaggio, è tutto così inquieto che non posso stare tranquilla, devo stare qui e osservare i cambiamenti nei loro dettagli. La quotidianità è mutata, i gesti e la normalità non sono più le stesse, il villaggio sta cambiando. Il cielo, che solitamente era ricoperto dalle lievi nuvole cariche di neve si sono fatte grigie e cupe. L'odore di fresco è carico di un qualcosa che mi fa male alle viscere, mi fa salire la nausea e la rabbia.

«Rien! Vieni qui ad aiutare, abbiamo bisogno del tuo aiuto per spostare i manoscritti nella camera del anziano.»

I monaci stanno spostando tutti i libri antichi, le pergamente e i manoscritti all'interno della camera del monaco anziano, per la loro sicurezza, così che se noi venissimo totalmente cancellati rimarrebbe qualcosa che ricordi la nostra esistenza. Un pensiero decisamente positivo e rassicurante per ciò che si avverte nell'aria.

Così riportata al mondo reale, sono costretta ad aiutare i monaci a trasportare più di un centinaio di scritture che contengono la nostra storia, in un posto che si spera venga scoperto in futuro in caso della nostra disfatta. E con questo allegro pensiero mi rimetto al lavoro.