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Autore: Lilian Luna Potter    15/06/2012    0 recensioni
Tutti i ragazzi salirono sul treno, eccetto Rose. Lei non possedeva poteri. Stranamente li perse nel momento in cui nacque. Nessuno osa conversare con lei di questo argomento, perché Rose... è una ragazza sensibile.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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-Commenti dell'autrice-

Ciao a tutti! Allora... questo capitolo, smuoverà un po' le cose. Spero vi piaccia. Vorrei ringraziare chi mi segue\preferisce\ricorda. Bona lettura a tutti!

 

Un regalo inaspettato

 

Erano appena le sette di mattina, e Scorpius, si svegliò, com'era solito fare per lui, molto presto. Ma si alzò per un motivo preciso. Anche Albus si destò a causa del rumore che provocava l'acqua del rubinetto.

''mamma mia che sonno'' pensò. Dopodiché si voltò verso il letto dell'amico che, a sua insaputa, era vuoto.

''Ma dov'è Scorpius?'' chiese a se stesso.

Così, decise di lavarsi e vestirsi per cercare il proprio amico. Dopo mezz'ora sentì un rumore di porta che si chiudeva. Allora capì. Il biondo, era uscito. Albus, si affrettò a infilarsi il magione e a uscire anche lui, per seguire Scorpius, possibilmente senza farsi scoprire.

Appena uscito, Albus si guardò intorno, cercando tracce dell'amico, e vide che quest'ultimo stava seguendo una strada che portava ad una vecchia cartoleria il cui nome era '' Lo Zampillo''.

Quando arrivarono a Lo Zampillo, Scorpius entrò, mentre Albus, rimase fuori.

 

-Prendo questo, signore-

-Mi faccia vedere, ragazzo.-

-Si signore, tenga-

-Un album di cuoio rosso, copertina in pelle e fogli dell'epoca, è sicuro di volerlo acquistare?-

-Si, signore-

-D'accordo, sono 50 sterline. Grazie,e stia molto attento a quell'album, non è uno qualunque.-

-Lo terrò a mente Sig.Spillet, arrivederci!-

 

Albus, aveva ascoltato tutta la conversazione, tra il Sig.Spillet, il gestore della cartoleria,un anziano signore, che adora i ragazzi, ed il suo amico Scorpius, che uscì proprio in quel momento con un pacchetto di normali dimensioni. Non si accorse della presenza del moro, ma di diresse a casa, con in volto una, un'espressione soddisfatta e felice allo stesso tempo.

 

-Ehi, Rose? Rose, tesoro, Tanti auguri...!-

-Che?Ah, mamma, grazie!-

Rose, era stata svegliata dalla madre Hermione, qualche ora dopo. Era i giorno de suo compleanno e la mamma, voleva portarle la colazione a letto.

''Che bello essere nati il 23 dicembre'' pensò lei, dopo che Hermione lasciò la stanza '' se si nasce il 23, è come celebrare 3 feste di seguito'' e si portò alla bocca un biscotto. Finita la colazione, poggiò il vassoio sulle coperte e raggiunse il bagno, dove, ancora una volta, si dedicò al culto dei suoi amatissimi capelli rossi.

Giusto il tempo di lavarsi e vestirsi, che una ragazza, anch'essa dai capelli color Weasley, corse ad abbracciare Rose, dicendole:

-Tanti auguri Rosieeee! La mia cugina preferita compie 14 anni! Che bello!-. Era Lily, che quella mattina, si recò presto a casa della cugina.

-Grazie Lily, grazie! Non mi stritolare però- le disse di rimando, ma la piccola Potter non l'ascoltò e la portò al piano inferiore, dove salutò anche suo zio Harry e sua zia Ginny, la nonna e il nonno Molly e Arthur. C'erano anche zio George, Charlie, Billy, Percy e zia Angelina, Fleur e zia Audrey, con tutti i cugini e cugine, che la soffocarono dagli abbracci.

Rose, dopo aver concluso gli innumerevoli saluti, decise di disegnare in giardino, quindi fare la cosa che adorava di più. Il sole mattutino le illuminava il viso ed i suoi lucenti capelli le ricadevano sull'orecchio e lei li spostava sempre. Passarono diversi minuti. Quello che stava cercando di disegnare, era il suo fiore preferito: l'anemone.

D'un tratto si sentì sussurrare all' orecchio:

-Tanti auguri!-

La ragazza si girò e vide Scorpius che le sorrideva, dandole il suo regalo di compleanno.

-Grazie, Scorpius- rispose lei mentre le guance le diventavano di un colore rosso papavero. Afferrò il pacchetto rettangolare e lo scartò: conteneva un bellissimo Album rosso ciliegia, fatto in cuoio con un fiore ricamatovi sopra. Era proprio l'anemone! Rose, restò alcuni istanti a guardarlo, poi si girò verso il biondino :- E' meraviglioso, grazie davvero, non so come...- voleva dire, ma il ragazzo la interruppe:- Non devi ringraziarmi- e le sorrise di nuovo. Il si sedette vicino a lei, osservando il disegno che stava facendo e la tecnica e la cura con cui lo realizzava. Era meravigliato. Tutti e due si vergognavano di parlare, e non vedevano l'ora che quel silenzio fosse rotto da qualcosa o qualcuno, e così fu, perché finalmente Albus, si era buttato sopra a Rose, ricoprendola di abbracci.

-Roooooooose Buon compleanno!!!!!!!!!!!!!-

-O no, non ti ci mettere anche tu con questi abbracci soffocanti!- gli disse scherzando.

 

La festa pomeridiana continuò per molto, finché non arrivò sera e si dovette iniziare a preparare il tendone, per il vero festeggiamento di quello speciale giorno. I Weasley ed i Potter, ritenevano che il quattordicesimo anno, fosse uno dei passaggi importanti della vita, così organizzarono anche una festa serale.

 

Qualcuno bussò alla porta della camera di Rose.

-Chi è?- chiese lei.

-Sono Roxanne, posso entrare?- chiese una voce femminile da fuori.

-Fai pure...- rispose la ragazza.

Nella stanza entrò una ragazza dai capelli corti, rossicci e mossi. Gli occhi erano abbastanza grandi ed il colore era castano molto chiaro. Era una Weasley. Figlia di George e Angelina, sorella di Fred.

Si sedette sul letto, vicino alla cugina, che fissava la finestra con uno sguardo sognante.

-A che stai pensando?- chiese Roxanne a Rose.

-Vedi quell'uccellino, Roxy?- domandò l'altra. Roxanne annuì e Rose proseguì- Non noti qualcosa? Vicino a lui ci sono altri due piccoli uccellini. Ma... lui, si sente diverso e vorrebbe essere come loro.- disse sconsolata indicando un nido con tre canarini.

-Dove vuoi arrivare con questo? Senti Rose... il fatto che tu non abbia poteri, non vuol dire che tu sia diversa da noi, sei una maga! Non lo capisci? Il sangue che ti scorre nelle vene è magico! Tu sei una Weasley, e non è mai vissuto un Weasley babbano e sta certa che non nascerà mai-

Dopo qualche secondo di silenzio, Rose abbracciò la cugina ringraziandola del conforto. -Rosie, dobbiamo prepararci per la tua festa, vieni che ti do il vestito e ti sistemo i capelli.- disse infine Roxanne alla cugina quattordicenne.

Si recarono in bagno e Rose, si fece la doccia, mentre l'altra, preparava il vestito e la piastra per i boccoli.

Appena Rose uscì dalla doccia, Roxanne le asciugò i capelli e acchiappò due piccole ciocche con cui ci fece due trecce che si incontravano dietro la testa della ragazza. Poi le pettinò i capelli e ne avvolse la parte finale, nella piastra, dalla quale, dopo pochi secondi, scesero rossi e lucenti boccoli. Poi, le due cugine ritornarono nella camera, dove Rose indossò il bellissimo vestito da sera:

Un vestito bianco, con il busto stretto che terminava in una fascia e iniziavano a ricadere dei tessuti trasparenti, lunghi fino alle ginocchia. Vicino alla fascia c'erano tre roselline rosse. Quello, era un abito semplice, ma stupendo.

Dopo che finirono di prepararsi, raggiunsero il cortile di casa Weasley, ove stava il grande tendone, usato per il matrimonio di zio Billy e zia Fleur. Rose fece il suo ingresso nel tendone e tutti si zittirono e si girarono per guardarla. Quel silenzio, che durò poco, fu interrotto da un grande applauso e la festa ricominciò.

Rose si guardò intorno, e vide Scorpius parlare con Albus. Anche Scorpius si voltò verso di lei e si sorrisero a vicenda.

-Scusa un attimo Al, torno tra qualche minuto- gli disse

-Fai con comodo, io vado a salutare Louis e Fred- gli rispose.

Scorpius, cominciò ad avanzare verso Rose, e le fece cenno di seguirlo. Uscirono dal tendone ed entrarono nel cortiletto, colmo di fiori e si fermarono là. La ragazza, si sentiva molto bene alla presenza del biondo.

-Bella serata, vero?-le disse

-Già...- rispose timidamente Rose

Scorpius si avvicinò alla rossa e le guance gli stavano diventando sempre più rosee. Le prese la mano e la guardò negli occhi:- Rose io...- voleva dirle, ma si arrestò per un attimo e cercò di avvicinare le sue labbra a quelle di Rose. A quest'ultima il cuore le batteva a mille e non sapeva per quale motivo, anche lei volle bacarlo. Le loro bocche ormai erano a meno di un millimetro di distanza, ma Rose gli sussurrò

-Scusa Scorpius, devo andare...- e fuggì dal ragazzo, dentro il bosco.

Scorpius rimase li, fermo, a guardare Rose allontanarsi da lui. Non sapeva perché, ma aveva cercato di baciarla. ''Ma cosa mi è preso?!'' pensò il ragazzo.''aspetta, ma quello non è il bosco di cui mi aveva parlato Albus? Che aveva detto a proposito...-Ci sono molte creature strane e mostri che solo un mago professionista può affrontare, è un misterioso bosco. Credo venga chiamato The Wood Of Fear, Devo andare a prenderla, cavolo! E' proprio una stupida!''

Scorpius corse il più velocemente possibile verso il bosco a cercare Rose. La foresta era composta da fitti alberi. Solo in un punto penetrava della luce lunare, che si dice, ogni notte, illumina l'amore di chi viene baciato in quel punto.

-ROOOOOOOOOOOOOOOOOOSE! ROSE DOVE SEI!- urlò il biondo. Ad un certo punto si sentì un grido di una ragazza -OH NO!- disse Scorpius.

Il ragazzo corse ancora più veloce verso il punto del grido appena sentito. La vide, ma non solo lei... anche quello che sembrava essere...-Un lupo mannaro! Rose Spostati di lì!-

Rose gridò un'altra volta. Il lupo mannaro le stava per mordere un braccio, quando Scorpius si buttò su di esso gridando:- NON OSARE TOCCARLA!- e lanciandogli incantesimi. Non funzionavano, ma d'un tratto si sentì un'altra voce dire:- STUPEFICIUM- . Scorpius si girò e vide Ron con una bacchetta in mano puntata contro il lupo, che ormai era deceduto.

-Come sta?- chiese al biondo

-Non ha niente di grave, solo un graffietto- rispose Scorpius mostrando un piccolo graffio sulla guancia di Rose.

-Io devo ritornare alla festa, a quanto pare Hugo si è rotto un piede, devo correre. Ma vedo che mia figlia sta in buone mani, almeno credo.- proseguì Ron e ritornò al tendone, mentre Scorpius guardava Rose, svenuta dalla paura. Il suoi capelli le incorniciavano il viso. Era proprio bella, illuminata dalla luce lunare.''Siamo nella zona della luce lunare...'' pensò. Poi prese Rose in braccio e la portò a casa.

  
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