CAPITOLO 2: “Scusa,non volevo..” alzai gli occhi e vidi davanti a me un ragazzo dagli occhi color del mare. Aveva un’aria familiare,assomigliava a....aspetta.....lui era Niall Horan. “Niente,tranquilla!” Non riuscivo ancora a crederci,Niall Horan,quell’Niall Horan mi aveva parlato. Volevo dirgli qualcosa,ma mi mancava il fiato. Lui ruppe il silenzio: “Va tutto bene? Ti vedo un po’ sconvolta!” “S-si va t-tutto bene.....e tu?” “Bene grazie” mi rispose con un sorriso. Ricambiai. “Allora......” “Mi chiamo Alessandra,ma preferisco essere chiamata Ale dagli amici” “Allora Ale,vuoi venire a fare un giro con noi?” Solo in quel momento mi accorsi anche degli altri. “Oh ciao,ragazzi.Certo,ma prima dovrei chiedere a Walter se posso!” “Chi è Walter?” Chiese Zayn. “Zayn,saranno affari suoi!” Disse Liam. “Hahaha,tranquilli.Walter è un amico di famiglia che mi ha ospitato per questi 3 mesi,che starò a Londra” “Ah,pensavamo fosse il tuo fidanzato!” Disse Louis,con aria sollevata. ---------- Arrivammo in centro Londra e io per quasi tutto il tempo parlai con i ragazzi del più e del meno,quando una voce femminile chiamò Harry: “Hey tesoro,come và?” Mi girai e vidi una bionda corrergli incontro e Harry a braccia aperte,pronto per accoglierla tra le sue braccia. Aveva una maglia con attaccato un cartellino con scritto “Emma Ostilly,Model of London”. Si abbracciarono e sbaciucchiarono per un po’. “Ale,che ne dici di lasciare questi due piccioncini in pace?” Mi disse Niall. “Certo,lasciamoli sbaciucchiare ancora per un po’!” “Bene.Ragazzi noi andiamo allo Starbucks,ci vediamo dopo.” “Uh,Niall e la sua nuova fiamma.” Disse scherzosamente Louis. Forse si era accorto di certe occhiatine che ci mandavamo. Ci dirigemmo verso lo Starbucks ---------- "Ecco due frappucini.”Esclamò il commesso. Li presi e mi diressi verso il tavolino dove il biondo era seduto. “Eccoli.” “Finalmente,stavo morendo di fame e di sete!” “Hahahaha,hai sempre fame tu,vero?!” Ridemmo. Ad un certo punto Niall diventò serio,mi prese la mano. “Ale,volevo dirti una cosa....” Stava per finire la frase quando qualcuno irruppe nella caffetteria urlando il suo nome.