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Autore: Lovey Dovey    17/06/2012    2 recensioni
Salve come avrete capito questa storia ha come coppia Severus e Hermione. Hermione torna per il settimo anno ma porta con se un segreto. Cosa nasconderà la nostra eroina? Scopritelo insieme a me in questa Fanfiction. Basta un semplice clic!
Buona lettura da Lovey Dovey.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Daphne Greengrass, Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Draco/Luna, Harry/Ginny, Hermione/Severus, Lavanda/Ron, Pansy/Theodore
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Prima Lezione

Parte 1

 

 

Quel giorno si sarebbe tenuta la prima lezione che le ragazze avrebbero avuto con Hermione. Dafne, Ginny e Pansy era agitatissime e anche molto eccitate, non vedevano l'ora di poter iniziare. Verso l'ora di pranzo Ginny, Harry e Ron ricevettero una lettera. Dentro quelle lettere c'era scritta l'ora e il luogo per il loro incontro, poche righe che dicevano tutto, dopo che i tre ragazzi ebbero letto le lettere presero fuoco. Ginny alzo gli occhi verso il tavolo dei Serpeverde, ma non vide l'amica e neanche Malfoy. Poi torno al suo piatto continuando a pensare a ciò che avrebbero fatto quella sera.

 

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Nel frattempo nella Stanza delle Necessità c'era un ragazzo che cercava di non morire, per mano dell'amica/allenatrice.

-Draco come te lo devo dire se rimani senza bacchetta devi sapere o combattere corpo a corpo o usare la magia senza la bacchetta. Capisco che tu non vada pazzo per i metodi babbani ma devi farcela.- disse Hermione schivando con troppa facilità il colpo di Draco.

-Va bene cinque minuti di pausa.- disse Hermione vedendo Draco che a mala pena stava in piedi per tutti i colpi presi nella lotta.

Hermione prese la sua bacchetta e usò un incantesimo che fece guarire d'un tratto Draco e fece rammendare i vestiti strappati.

-Hermione un giorno mi dovrai insegnare questo incante...- non ebbe neanche il tempo di finire la frase che Hermione stava per cadere a terra.

-Non te la consiglio- disse lei abbozzando un sorriso nervoso e stanco

-Hermione cos'hai fatto?

-Non ti devi preoccupare per me. Mi daresti la pozione. Grazie

-Dovresti riposare

-Lo farò, promesso

-Quando? Quando Hermione? Non ce la farai con tutti noi- disse preoccupato Draco.

-Devi stare tranquillo, va bene ti prometto che mi riposerò al più presto.- disse lei rimettendosi in piedi con l'aiuto di Draco.

-Ora torniamo ad allenarci

-NO!

-Draco...

-No Hermione, no per poco non ti reggi in piedi

-Va bene allora useremo il molliccio che il professor Silente ci ha dato per gli allenamenti.

-Va bene

-Draco devi riuscire a fare un Patronus senza l'utilizzo della bacchetta

-Ci proverò

-No, non ci devi provare, ci devi riuscire. Io ho fiducia in te. In poche settimane sei riuscito a imparare molto, ma ancora devi imparare di più. E' anche per questo che ti ho affidato i ragazzi.

-Va bene

-Allora vai...- Hermione fece con la mano aprire un armadio a qualche metro di distanza da loro.

-Patronus- disse Draco quando si concentro a dovere. Il molliccio venne investito da una grande luce che lo fece ritirare nell'armadio. Hermione lo applaudi e Draco stanco per l'allenamento si accascio su una poltrona che l'amica aveva chiesto al Stanza delle Necessità. Hermione si avvicinò a Draco e gli porse un po' di cioccolato che Draco guardò stranito.

-Il cioccolato aiuta in questi momenti.- poi rivolta alla stanza- Vorremmo un pranzo per due.

Davanti ai due comparì un tavolo imbandito con molte delizie di vario genere.

-Bene ora riposiamoci un'ora che poi dobbiamo andare a lezione e poi...

-E poi ti metterei a letto!

-Draco... ne abbiamo già parlato. Non ti devi preoccupare per me

-Invece mi preoccupo, dormi poco, mangi poco... ormai sorridi anche poco- disse il ragazzo dispiaciuto per la vita che stava conducendo Hermione. Lui era già stanco, figurarsi Hermione!

-Va bene mi riposerò. Durante le vacanze Natalizie, va bene?

-D'accordo

-Ora mangiamo che mi è venuto un appetito pazzesco.

E ridendo e scherzando Hermione e Draco finirono di pranzare e si prepararono ad andare alle lezioni pomeridiane, avevano ancora due ore di Pozioni con i Grifondoro.

La classe era in un silenzio religioso. Si sentivano solo i rumori che provenivano dai pentoloni.

-Signor Paciock ha intenzione di fare saltare un'altra volta l'aula?-chiese acido il professore.

-No signore

-Allora le consiglio di mettere una sola ala di pipistrello- disse Piton passando a guardare altri alunni

-Signor Weasley, capisco che lei è ormai un caso perso ma l'avverto che se metterà ancora radice di Mandragora la sua pozione potrebbe farla diventare rosso come i suoi capelli

-Signorina Zabini buon lavoro- disse guardando dentro il pentolone dell'alunna, che lo ringrazio con il capo.

-Stessa cosa per il signor Malfoy e il signor Zabini.

-Grazie, professore.

E così passo l'ultima ora di quella giornata. I ragazzi uscirono dall'aula.

-Signorina Zabini ci vedremo sta sera alle 20:00, giusto?

-Si professore.

-D'accordo può andare

Hermione salutò il professore e andò nella sua sala comune. Vedendo i suoi amici gli disse di salire in camera sua. Una volta dentro, Hermione come l'altra volta fece apparire delle poltrone.

-Allora so che state morendo dalla voglia di farmi delle domande. Avanti!

I ragazzi guardarono la porta ma loro non avevano sentito niente, poi essa si apri e fece scorgere i tre Grifondoro. Ora capirono perchè Hermione aveva fatto comparire altre sedie accanto alle loro.

-Allora ora che ci siamo tutti. Chiedetemi quello che volete sapere.

Tutti i ragazzi si accalcarono e si fece una confusione infernale. Grazie al cielo Hermione aveva previsto tutto ciò e aveva insonorizzato la stanza. Però dopo 10 minuti che continuava Hermione, Pansy,Dafne e Ginny non ce la facevano più e Ginny fece finire il trambusto.

-RAGAZZI CON CALMA, UNO ALLA VOLTA!- urlò per farsi sentire.

-Oh. Grazie.

-Allora prima tu Blaise- disse Hermione

-Ho due domande fondamentali. 1) Perché il ministero ha scelto te? 2)Cos'altro ci nascondi?- chiese il fratello a Hermione.

-Allora il ministero mi ha scelta perchè si è accorto che durante la guerra non davo il meglio di me. Invece all'altra domanda non potrei rispondere, ma ho chiesto il permesso a Rebecca, quindi ve ne posso parlare.- disse Hermione guardando tutti e soffermandosi su Draco che fremeva dalla voglia di sapere la verità.

-Quattro anni fa mi arrivo una lettera d'oro che mi invitava a diventare una Domion...- disse ma fu interrotta da Pansy

-Ma quelle combattenti sono solo una leggenda per bambini

-No Pansy, anche io la pensavo così, ma quando ebbi in mano quella lettera... beh ho capito che era reale. Comunque venni invitata in questo istituto segreto, da allora a ora ho fatto molta strada ora ho finito il mio corso da tre anni. Mi hanno concesso di fare due anni in tre mesi, perchè ero la più brava del corso certo ho dovuto fare venti volte la fatica che fa Draco con me...- appena detta quella frase Draco cadde dalla sedia. Non ci poteva credere, lui solo con il suo allenamento aveva dolori da per tutto. Non voleva neanche immaginare le torture che aveva patito Hermione.

-Draco tutto bene amico

-Si, ma ora penso che tua sorella non sia umana

-Perché?

-Quando ti allenerai come mi alleno io, lo capirai

-Comunque, stavo dicendo, così quando il ministero mi fece allenare e mi insegno cose nuove io ero sempre pronta. Ora come ora sono impegnatissima, ma sia il Ministero che le Domion ha lo stesso scopo eliminare The Black Shade. Io vi insegnerò tutto ciò che dovrete sapere per le nostre “battaglie”.

Quindi voi ragazze imparerete: L'arte del ventaglio; Il linguaggio del ventaglio; Ad usare le armi babbane; Usare i modi di comunicazione babbana; L'arte della seduzione, non che ce ne sia bisogno però; Il corpo a corpo; Ed a usare la magia senza bacchetta. In poche parole sarete della armi letali per i nemici- disse la ragazza. Finendo il discorso i ragazzi la guardavano come se le fossero un' alieno.

-Ora se nessun altro mi deve chiedere niente. Io e le ragazze andremmo alla prima lezione.

-Una cosa Hermione. Noi che faremo- chiese Theo che si era ripreso dallo stato di shock.

-Di voi si occuperà Draco- disse guardando l'ultimo erede della casata dei Malfoy.

-Si ci penserò io a voi.

-Andiamo! Voi non venite?- chiese Hermione riferita ai ragazzi

-Si stiamo arrivando

-Va bene, te la ricordi la parola d'ordine no?

-Si.

 

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Hermione aveva portato le ragazze nella Stanza delle Necessità.

-Allora oggi inizieremo con una specie di “esame”. Saranno messe alla prova la vostra velocità, la forza fisica, l'astuzia e l' ingenio. Per oggi niente magia per nessun motivo oggi dovrete lottare per la sopravvivenza fisica e mentale. Io vi aiuterò solo in caso di ferite profonde. Mi dispiace essere così “spietata”, ma per allenarvi e vedere le vostre potenzialità devo per forza essere così dura. Allora dovrete trovare tre medaglioni ciascuna. Questo sarà il sentiero. Io ho creato una specie di spazio temporale, in esso un'ora nel nostro tempo equivale a un minuto e voi starete li un'ora.

-Cosa? Ma Hermione...

-Pansy, vuoi diventare più forte. Aiutare Theo nelle sue missioni invece di stare a scuola in ansia, vuoi essere alla pari con lui? Allora dovrai lottare, lottare e lottare per poi poter vince- Pansy doveva ammettere che l'amica sapeva convincere le persone.

-Siete pronte. Allora datemi le bacchette e mettetele qui.- disse facendo vedere una scrivania, dove le ragazze depositarono le loro bacchette.

-Bene ora entrate.

 

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Quando le ragazze varcarono quella porta si ritrovarono in luogo fantastico.

Era un bosco meraviglioso in Autunno. I raggi del sole entravano e si insinuavano tra le foglie verdi, gialle, rosse e arancioni, creando uno spettacolo paradisiaco. Il vento accarezzava i capelli delle ragazze. Poi la voce di Hermione risuono.

-Ragazze non vi fate ingannare. Niente in questo mondo è come sembra!

Dopo la voce scomparì e loro si guardarono intorno.

Ginny vide uno dei medaglioni, ma sfortunatamente per lei lo vide anche Pansy. Pansy però non si era resa conto che vi era una trappola e per poco non veniva uccisa da una delle frecce che venivano da neanche loro sapevano dove. Stava per prepararsi all'impatto ma questo non si presentò mai, d'un tratto si sentì leggera come se stesse volando, apri gli occhi e vide Ginny che ormai a terra le sorrideva.

-G-grazie

-Prego. Comunque credo che Hermione voglia che noi collaboriamo.

-Sei sicura?- chiese Dafne. Ginny si sorprese Dafne Greengrass per quel che ne sapeva non era di certo una gran chiacchierona.

-Se il suo modo di pensarla sul lavoro di squadra, allora si ne sono sicura.

-Giusto Ginny!-questa era Hermione dopo queste parole Hermione non le parlo più.

Dafne, Ginny e Pansy diventarono molto affiatate, lavorando insieme era riuscite a prendere quasi tutti i medaglioni, gliene mancavano solo uno. Era distrutte si psicologicamente e corporalmente, ma dovevano farcela mancava solo un ostacolo.

-Ragazze sono distrutta- disse Dafne

-Lo so lo siamo tutte, ma ricordatevi per chi lo facciamo. Hermione ha bisogno di noi!- disse Pansy

-Allora vediamo di prendere questo medaglione.

Il paesaggio cambiò ancora ora erano il una pianura di neve bianca. Si erano infatti rese conto che ogni tanto il paesaggio cambiava il bosco, il lago, la spiaggia, perfino un paesaggio spaziale e senza gravità. E ora eccole qui che si preparavano per l'ultima sfida.

-Sembra facile cerchiamo questo medaglione nella neve dovrebbe rispendere di più, no?

-Si è vero, ma ricordiamoci che niente qui è come sembra- disse Ginny ricordando le parole dell'amica.

Dafne aveva intravisto qualcosa di dorato nella neve.

-Ragazze l'ho trovato è la giù!- disse indicando un punto lontano qualche metro.

-Va bene ma stiamo attente, Ginny hai portato quel legnetto?

-Si tieni- e glielo porse a Pansy. La ragazza lo butto proprio dove la Serpeverde le aveva indicato. In un istante tutto il paesaggio cambio. C'erano fiamme ovunque, Dafne, Pansy e Ginny si voltarono in un impeto di terrore. Ad un tratto le ragazze sentirono dentro di loro un calore molto particolare. Quando riaprirono gli occhi si guardarono. Quasi non si riconoscevano! Ginny aveva i rossi capelli legati in una alta ed elegante coda che le faceva risaltare di più i suoi occhi azzurri, indossava un vestito intero senza bretelle, anche esso rosso come il fuoco. Era truccata con rossetto rosso e ombretto del medesimo colore come le unghie, e per ultimo portava attaccata al collo una gemma di colore rosso.

Dafne invece aveva i capelli biondi legati in elegante doppia-coda, indossava un vestito lungo fino a sotto il ginocchio, color viola, che la faceva sembrare elegante e aggraziata. Il suo trucco consisteva in un ombretto viola-lilla, lucidalabbra con brillantini viola e del medesimo colore vi erano le unghie. E come Ginny portava al collo una gemma viola.

Stessa cosa successe a Pansy. Lei aveva i capelli corvini slegati che le arrivavano oltre le spalle. Il suo abbigliamento consisteva in un topo con allacciatura dietro il collo e con una scollatura ampia, il quale lasciava vedere l'ombelico, portava una gonna che dal ginocchio sinistro scendeva in diagonale, il suo abbigliamento era di color verde-acqua. Anche l'ombretto era color verde-acqua e il lucidalabbra con piccoli brillantini color verde-acqua e del medesimo colore aveva anche le unghie. E come le amiche portava al collo una gemma di colore verde-acqua.

Le ragazze si guardarono esterrefatte. Poi la sentirono di nuovo, la voce di Hermione.

-Ragazze per il momento vi posso dire solo una cosa lasciatevi guidare da ciò che l'istinto vi dice di fare, non ragionateci troppo e fatelo.

-Sentito ragazze dobbiamo fare ciò che l'istinto chi dice- disse Pansy

-Si, il mio istinto mi dice che abbiamo davanti il nostro nemico.

Pansy e Ginny guardarono dove Dafne indicava e vi videro un... bambino?

Ok la cosa era strana e inquietante cosa ci faceva li un bambino?

Le ragazze non ebbero neanche il tempo di finire di formulare quel pensiero che il bambino si trasformo in una specie di Minotauro.

-Beh a me non mi sembra più poi così innocente, come sembrava 5 minuti fa. - disse Pansy e le due annuirono in senso di accordo.

Il Minotauro si avvento addosso a Pansy, che evitò saltando in alto, molto in alto, ma non ebbe il tempo di chiedersi cosa fosse successo. Senti il calore di poco prima ora la opprimeva e distinto mise le mani davanti a se da esse usci un pompata potente di acqua, che stordì il nemico, ma esso non ebbe il tempo di riprendesi perchè si ritrovo il un vortice di aria che lo stava facendo soffocare, lanciato da Dafne e siccome ancora non bastava il vortice venne infiammato da Ginny che aveva lanciato due palle di fuoco. Il mostro cadde a terra morto e anche lui come gli altri si ritrasformò in una manichino magico che scomparve dopo pochi secondi. Le ragazze si guardarono esterrefatte, poi solo il buoi.

 

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La prima a riprendersi fu Dafne che si guardò in torno e vide Hermione trafficare con delle pozioni.

-Dafne finalmente ti sei svegliata- disse l'amica voltandosi sorridendo all'indirizzo suo e delle altre due amiche ora si stavano riprendendo.

-Va bene credo che vorrete sapere che è successo, no?

-Beh si, all'improvviso ci siamo ritrovate con vestiti non nostri e con le mani che prudevano dalla voglia di scatenare cicloni, di lanciare pompate di acqua e palle di fuoco, tu non vorresti delle risposte?- chiese tutto d'un fiato Pansy.

-Allora state sedute- Hermione tirò fuori quattro gemme le prime tre erano quelle che le ragazze si erano ritrovate al collo e poi ce ne era un'altra blu notte, che apparteneva a Hermione.

-Queste gemme sono come degli attestati per quelle che sono diventate Domion, quindi ben venute nel mio mondo. Comunque per le trasformazioni vi posso solo dire che con quelle siete riuscite a raggiungere il vostro essere più completo, con quelle trasformazioni voi utilizzate tutto il vostro potere. Una raccomandazione ragazze questo potere se non utilizzato bene potrebbe scatenarsi contro le Domion. Comunque ho chiesto al professor Silente se domani mattina poteva farci uscire a Hogwarts per andare da Rebecca.- disse Hermione. Le ragazze era un miscuglio di emozione, sorpresa, felicità, curiosità e anche un po' di paura.

-Ora ragazze anche i ragazzi hanno raggiunto la loro massima potenza solo che loro non hanno dei vestiti fichi come i nostri- disse bisbigliando e scherzando. Peccato che Draco e i ragazzi si stavano avvicinando e sentirono quella infelice frase lasciare la bocca di Hermione.

-Si ma noi abbiamo un tatuaggio- disse ghignando Draco

-Anche io ne ho uno- disse ora un po' risentita Hermione

-E dov'è?

-Non si può vedere se non mi trasformo

-Allora trasformati

-D'accordo ma l'hai voluto tu- disse lei

Prese la sua gemma e se la mise al collo. In quel momento tutti videro solo una gran luce dorata avvolgere Hermione e quando essa scomparve tutti rimasero a bocca aperta era... bellissima, no che non lo fosse di solito ma in quel momento rispecchiava un angelo venuto dal paradiso e un diavolo tentatore che risaliva dall'inferno. In quel momento nessun uomo sarebbe stato indifferente a tanta bellezza in una sola donna. E di questo le ragazze ne risentirono e decisero che appena tornate al dormitori i fidanzati pagassero quello spettacolino. Però dovevano ammettere che Hermione e molto, molto bella.

Hermione aveva i capelli ondulati e setosi che le cadevano sulle spalle. Il suo vestito era corto sopra il ginocchio con l'allacciatura dietro il collo, e aveva la scolatura ampia sia sul davanti che dietro la schiena il vestito era color blu notte con piccoli brillantini bianchi in tutto il vestito come se essi fossero stelle brillanti nel cielo notturno. Come trucco aveva un ombretto blu notte anche esso ricoperto di brillantini, le labbra era tinte del medesimo colore anche esso con brillantini, e anche le unghie avevano lo stesso destino.

In oltre le sue scarpe erano diverse da quelle delle ragazze che erano delle ballerine, lei aveva uno stivale, con gli stesso giochi di colore, che le arrivava poco più sotto del ginocchio con tacco alto.

-Vedi Draco è qui il mio tatuaggio- disse Hermione facendoli vedere dietro la schiena vi era un'aquila il suo Patronus.

-Anche le ragazze ne hanno uno, il tatuaggio rappresenta il nostro Patronus- disse come un'insegnante ai suoi alunni, cosa che non si allontanava dalla realtà.

Poi tornò normale e si prese la sua tracolla piena di libri.

-Ora devo andare e mi raccomando bevete le pozioni che ho preparato sono sul tavolo poi andate nelle vostre stanze, li ho fatto portare da un elfo del cibo, mangiate e andate a dormire, mi raccomando. Domani inizieranno i veri allenamenti- disse Hermione con un sorriso incoraggiante, prima di chiudersi dietro la porta della Stanza delle Necessità.

I ragazzi si guardarono l'un l'altro terrorizzati, l'unico che ancora manteneva il suo ghigno era Draco che aveva fatto capire ai ragazzi cosa voleva dire allenarsi, con Hermione Jane Zabini.

-Ma io sono distrutto!- si lamentò Ron

-E ancora non hai visto proprio niente Ron- disse Draco

-Quello di oggi sarà una passeggiata al parco, rispetta a quello che ancora vi aspetta.

-Ok è ufficiale mia sorella si vuole liberare di noi tutti in un colpo solo- disse Blaise un pizzichino terrorizzato.

-Sono d'accordo con Blaise, ma non capisco che cosa le abbiamo fatto di male- disse Theo ancora un po' dolorante per via di quel “esame”.

-No, ragazzi non possiamo arrenderci così ricordate per chi lo facciamo?- chiese Harry.

-PER HERMIONE- dissero tutti in coro, ma accorgendosi di quella strana sincronia scoppiarono a ridere.

-Ok però ora pigliate le pozioni che vi ha preparato Hermione- disse Draco tornando un po' più serio

-Amico non ti ammiro tu hai dovuto sopportare tutto ciò prima di noi- disse Theo dandoli un pacca sulla spalla

-Si, ma ormai mi sono quasi abituato. Quasi perchè con gli allenamenti di Hermione una persona non si abitua mai.- disse lui sorridendo

-Wow hai avuto coraggio a continuare- disse Ron scuotendo la testa

-Lo faccio per la mia migliore amica

-E noi tutti non saremo da meno- disse Dafne

-Si amore non lo saremo, ma ora andiamo a riposarci.

-Guardate che voi non siete gli unici distrutti

-In effetti hanno ragione le ragazze. Hermione è stata più dura di me- disse Draco

-Più dura di te?!?- dissero in coro i ragazzi guardando le fidanzate e amiche

-Si lei desidera la perfezione per questo oggi all'ora di pranzo mi ha detto che farete cambio di istruttore, ogni giorno.-disse ghignando, vedendo le facce di terrore dei ragazzi e quelle di sollievo delle ragazze.

-Noooo, ma allora ci vuole davvero morti- disse Ron facendo ridere tutti.

 

Spazio Autrice

 

Lo so, lo so è molto lungo rispetto a gli altri capitoli e c'è un po' di confusione, a questo proposito se non capite qualcosa recensite e io cercherò di fare chiarezza su quello che la mia mente pazza elabora. Recensite per qualsia cosa vi passa per la mente, sono pronta a tutto anche alle recensioni negative così potrò migliorarmi. E come sempre spero che questo capitolo vi sia piaciuto!

 

Kiss Kiss Lovey Dovey.

  
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