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Autore: Fierb    17/06/2012    10 recensioni
questo capitolo parla di Louis e della band. ma sopratutto di Louis. avete capito che parlo di louis? sono un ragazzo, quindi, recensite roba tipo 'yo, sei un figo' ciao cammelli.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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YO RAGA, YO.
GRAZIE A TUTTI PER LE RECENSITO DEL LAS CAPITULOS.
YO. SONO FIGUS.
NO NIENTE, QUESTA VOLTA HO SCRITTO IL CAPITOLO IN MINUSCOLO, INFATTI ORA PARLO IN MAIUSCOLO AHAHAHAHAHA.
RINGRAZIO DAVVERO TUTTI PER LE 9 RECENSIONI, PENSAVO DI FERMARMI A 5 MA OK u_u
SALUTO, DAVVERO CON AFFETTO E LOVE, IL MIO LOUIS TOMLINSON CHE, SINCERAMENTE, LEGGE LE MIE STORIELLE MA NON DICE MAI NIENTE, STO CAZZONE.M
I SHTO SHQUAGLIANDO QUINDI, AMATE STO CAPITOLO E RECENSITE.
PS: NON HO RILETTO QUINDI CI SARANNO ORRORI (?) GRAMMHATICHALI.
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Era appena entrato in casa, dando un calcio alla porta, ormai mezza sfondata.

Era entrato e aveva buttato giù tutti i quadri, tutti i mobili.

Aveva preso la piastra che lui stesso aveva regalato ad eleanor perché la vecchia di si era rotta e diceva che non aveva mai tempo per comprarla..STRONZATE. L'aveva presa e l'aveva aperta in due, con tutte le forze che aveva.

Tutti i regali, le borsette, le scarpe, i gioielli, se li era ripresi e a ripensare a tutti quei ricordi con semplici regali, lo faceva piangere.

Era ferito.

Deluso.

Si era illuso perché, nel vero amore, ci aveva sempre sperato come aveva sperato che eleanor potesse procurarglielo, procuragli quell'effetto di vero amore puro, dove niente e nessuno, li avrebbe distaccati.

I passanti vedevano una casa distrutta, con Louis nel balcone del secondo piano, che buttava dei trucchi giù, fino a un computer, rosa.

Pensate che adesso, aveva finito?

Oh, no.

Restava un ultima cosa da mandare all'aria.

Il loro amore.

prese un pennarello e, nello specchio, su metà muro della loro camera, scrisse un semplice 'Vaffanculo' un semplice 'Troia' un semplice 'Chiudi le gambe che la tua vagina scoppierà da quanta aria si prende'

per poi correre, con le tasche piene di gioielli, con dei tacchi in mano, insomma, se quella non era una scena divertente per tutti quelli che conoscevano Louis, per quelli che non lo conoscevano, cosa avrebbero pensato?

A: un ladro

B: un coglione con il cuore spezzato

C: uno fuori di testa.

D: la A, la B e la C tutte assieme.

Ma, diciamoci la verità, chi non conosce Louis Tomlinson è proprio fuori dal mondo.

 

Pochi minuti dopo si ritrovava a bussare a una porta bianca, dove, qualche giorno prima, era la porta della casa che condivideva con il proprio migliore amico.

Il suo Hazza.

Louis era sudato, aveva gli occhi rossi, stringeva i denti dal nervoso, dalla tristezza. In mano aveva ancora i tacchi rosa della modella.

E cercava di non pensare più, all'orribile scena fino a che, la porta bianca, si aprì e mostrò Harry in tutto il suo splendore... il petto nudo e dei boxer neri, wow.

'Avevi ragione' disse, abbassando la testa e tenendo i denti serrati

'Non dovevo andare con lei' continuò, dopo.

Harry non aveva osato dire niente.

Lo aveva stretto tra le braccia, per poi chiudere la porta, ancora con lui, stretto su un braccio che sfogava il pianto, il nervoso, la delusione e l'illusione che si era portato fino a quel punto.

'Sei troppo per lei' disse Harry, guardandolo dritto negli occhi per poi prendere i tacchi che aveva Louis in mano e dire 'Questi li usiamo in caso devo vestirmi da puttanella a carnevale'

E in quel momento, Louis, quel triste Louis, sorrise, sorrise davvero tanto.

Harry riusciva sempre, e ripeto sempre, a farlo sorridere.

Ed era per questo che l'aveva amato fin dal primo istante.

Per lui, Harry, è come un secondo fidanzato, ora spostato al primo posto.

'Dovevo darti ascolto' disse Louis ritornando a soffrire.

'No, non dovevi. Non eri obbligato. Nessuno avrebbe potuto pensare che sarebbe successo tutto questo e, cazzone, puttanella mia, sorridi. Perché questo sorriso è amato da tutti. Compreso me.'

ed eccoli, assieme.

Ecco l'amore, quello vero.

Non importava se Louis si era appena mollato tragicamente.

Lui aveva ancora una persona da amare per sempre e portava il nome di Harry Styles.

'Ci sarai per sempre?' disse Louis, con un filo di voce.

E quel cazzone di Harry, per una volta, fece il dolce 'Il per sempre non esiste. Io e te siamo un infinito.'

e gli accarezzò la guancia sudata per poi veder nascere un sorriso.

Quel sorriso che lo fa rabbrividire, gli fa pensare a quant'è bella la vita, quel sorriso che sogna già da appena sveglio.

Bromance. La chiamano.

Ma la loro non è semplice Bromance.

La loro è pura Larry stylinson e in tutti questi due anni, mai, mai, e poi mai, si erano vergognati di ciò che potevano risultare davanti alle telecamere o semplicemente tra amici.

 

Ma fu qualcosa, a distogliere quegli sguardi.

Fu il cellulare di Louis a rompere quell'affetto.

 

'Da: Hannah Walker

Messaggio: Un anno e ancora rabbrividisco a pensarci di nuovo assieme... perché hai smesso di inviarmi messaggi? Louis, non rispondevo per paura, per odio, per mancanza di qualcosa che solo tu riuscivi a darmi. La gente, qui, mi chiede ancora di te e rispondere con un 'non lo sento da mesi' fa un male atroce

Avevamo detto per sempre. Eh, quante cazzate.'

 

E il cuore di Louis, perse ogni minimo battito.

Non respirò più, finché, le lacrime uscirono spontanee dai suoi occhi.

  
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