SSSALVE C:
Allora, questa è la mia prima FF, quindi non so se vi piacerà o meno e.e
Magari potete dirmi se vale la pena continuarla o se posso buttarmi dal balcone insieme al pc c:
Vabbè, vi lascio. 
BUONA LETTURA, E SE VI VA, LE RECENSIONI SONO BEN GRADITE.


Cap. 1 – Strani incontri.

«Ellie! Svegliati! Andiamo, mi avevi promesso che oggi venivi a correre con me!»
«Mmmh, ancora  5 minuti Kate.» La ragazza era consapevole di aver promesso alla propria migliore amica di accompagnarla al parco, ma non trovava proprio le forze per alzarsi dal suo letto, che evidentemente quella mattina era più caldo e comodo rispetto gli altri giorni. Kate si innervosì, andò in cucina e riempì  una bottiglietta con dell’acqua. Ellie dovette quindi svegliarsi con una spiacevole doccia ghiacciata. «Kate, santa miseria, ma ti sei bevuta il cervello per caso?» Kate rise compiaciuta e ricevette un ‘Fottiti!’ come risposta. Ellie andò in bagno e si preparò per la corsa mattutina, raggiunse Kate in cucina e uscirono di casa. Vivevano da sole da circa un anno a Londra, in un piccolo appartamento, dopo aver ricevuto dai genitori un inaspettato consenso. Arrivarono al parco a piedi, distava circa 10 minuti da casa loro, ma Ellie, con la sua solita fortuna, si ritrovò per terra con un ragazzo sconosciuto sopra di sé. «Ma porca puttana guarda davanti a te quando cammini, idiota!» Sbottò Ellie. «s-scusami, non volevo.» Il ragazzo si alzò visibilmente imbarazzato e aiutò Ellie ad alzarsi. «Insomma Ellie, non vedi che non l’ha fatto apposta? Ma povero.» Kate era sempre così, gentile e protettiva con tutti, e non sopportava le persone che si inquietavano per niente. «Come ti chiami?» Si rivolse poi al ragazzo, sorridendogli. «Liam. E tu sei?» «Kate, piacere. Ehm, scusa da parte sua, ma sai di prima mattina non connette molto» rispose lei mentre lanciava un’occhiataccia all’amica, che sbuffò irritata. «Non è colpa mia se le persone mi vengono addosso così.» disse lei guardando Liam. Questo si portò una mano dietro la testa imbarazzato e chiese ancora scusa. «E tu sei?» disse Ellie notando un ragazzo riccioluto dietro Liam che li guardava divertito. «Oh scusate, io sono Harry, un amico di quello che hai aggredito.»  Sorrise e porse la mano a Ellie, che lo guardava con un sopracciglio alzato. «Ah-ah, divertente il ragazzo.» gli afferrò la mano menefreghista, ma il riccio, prima che lasciasse la sua mano, la tirò a sé,  facendo combaciare i loro corpi. «Hai qualcosa da dire per caso?» sogghignò lui. Ellie affogò nei profondi occhi verdi del ragazzo, erano forse i più bei occhi che aveva mai visto. Dopo qualche secondo, tornò in sé e rispose acidamente al ragazzo. «Anche se fosse?» «Non me ne importerebbe minimamente.»  «Pff, meglio così.» disse mentre si allontanava da lui. «Allora Kate, vuoi restare qui tutta la mattina o possiamo andare?» Kate annuì e salutò Liam e Harry prima di essere praticamente trascinata via dall’amica. Verso le 10 tornarono a casa esauste. «Vado a farmi una doccia.» disse Ellie all’amica che annuì. Lasciò scivolare il getto freddo della doccia sul suo corpo nudo, adorava scacciare i pensieri e rilassarsi almeno per 10 minuti. Scese di sotto con solo un asciugamano che le copriva il corpo ancora bagnato, ma trovò una spiacevole sorpresa. C’erano Harry e Liam che chiacchieravano con Kate. Ellie si schiarì la voce per attirare l’attenzione dei tre. «Che ci fanno loro qui?» disse indicando i due ‘intrusi’. «Quando sei caduta hai perso il portafogli e te lo abbiamo riportato.» disse Harry stringendosi nelle spalle con un sorriso malizioso sul viso. Ellie aveva delle belle gambe che venivano sempre ammirate da tutti, e in quel momento erano ben scoperte. «Togliti quel sorriso cretino dalla faccia, ora.» lo aggredì lei, salendo le scale per andare a vestirsi. Tornò di sotto e per fortuna i due ragazzi se n’erano già andati, non li avrebbe sopportati ancora per molto. Non le avevano fatto niente di male, ma avevano qualcosa che la infastidiva molto, neanche lei sapeva dire cosa. Pranzarono e nel pomeriggio andarono a fare shopping. «Oh mio Dio Ellie, guarda quel negozio! Devo entrarci per forza, è stupendo!» «Oh andiamo Kate, sarà il sessantesimo negozio in cui entri. I miei piedi implorano pietà!» Kate sembrava impazzita, appena usciva da un negozio si catapultava in un altro, e la povera Ellie non ce la faceva più a seguirla. «Vai tu, io ti aspetto fuori.» disse mentre si avviava verso una panchina libera vicino alla fontana del centro commerciale. Mentre camminava, si scontrò con un ragazzo. Due volte in un giorno, fantastico. Fece per urlargli contro, ma si accorse che era Harry, il ricciolo del parco. Sbuffò e sussurrò un ‘perfetto’. «Che c’è Ellie, non sei felice di vedermi?» le chiese lui con un ghigno, prima di essere fulminato da una sua occhiataccia assassina.