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Autore: fefyMeT    18/06/2012    1 recensioni
Un Liam Payne diverso dalla vita reale.
Il bullo della situazione, ecco.
Ed una ragazza solare che fa di tutto per cambiarlo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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» Terzo Capitolo - Pensiero fisso.

Continuavo a fissare Sarah cercando di capire qualcosa ma la vedevo totalmente avvolta nei suoi pensieri. Misi la mano davanti alla sua faccia scuotendola per attirare la sua attenzione.
-" Uhm..che c'è?" disse scuotendo la testa e tornando a rivolgermi delle attenzioni.
-"Okay, non faccio domande..ho già capito tutto!" guardandomi attorno notai Louis avvicinarsi ad Harry e insieme a lui un ragazzo biondo con gli occhi pieni di gioia avvinghiato in un pacchetto di patatine. Presi la mano di Sarah e ci avviammo verso loro prendendo parte alla loro conversazione. La vedevo diventare rossa non appena il ricciolo le rivolgeva parola o faceva uno dei suoi sorrisetti ammaliatori. Intanto nella mia testa passarono delle immagini di Liam e dei suoi occhi spenti, mi torturavo a pensare cosa avesse dentro che lo torturasse a tal punto di picchiare i suoi compagni di classe solo perché fanno battute o qualcosa che lo infastidiscono. Ha qualcosa di misterioso, mi incuriosisce e nonostante tutti mi giudicheranno male io continuerò a stargli vicino, magari prendendo qualche altro pugno..perché no?! Ripensai alla sua frase: "Non pensare che cambierò per le tue parole."
Continuava a rimbalzarmi nella mente. Io non avevo assolutamente intenzione di cambiarlo, volevo solo fare uscire il vero Liam.
Senza nemmeno accorgermene mi ritrovai sulle spalle di Louis.
-" Lou? Ma che stai facendo? " dissi ridendo.
-" Ti eri incantata e volevo sbloccarti un po' " mi mise giù e risi ancor più forte vedendo Harry rubare le patatine al biondino che a quanto avevo capito si chiama Niall. La guancia cominciava a farmi male, mi poggiai al muro tenendo la mia mano ferma su di essa cercando di fermare il dolore. -" Portatemi del ghiaccio vi prego. " dissi con difficoltà, Lou e Sarah andarono in infermeria mentre Harry e Niall erano ai miei lati ad accarezzarmi le spalle cercando, a modo loro, di tranquillizzarmi. Vidi Liam dietro il muro , i nostri sguardi si incrociarono per puro caso e notai i suoi occhi spaesati e quasi preoccupati per me.
Tutto questo durò una frazione di secondo, lui si voltò come se niente fosse e tornò ad organizzare non so che cosa con i suoi leccapiedi. Vidi Sarah tornare col fiatone e col ghiaccio in mano, lo presi e lo poggiai alla mia guancia.
-" Ragazzi non è nulla, non dovete preoccuparvi così tanto. " dissi sorridendo. " Ma Louis? " lo cercai con lo sguardo e lo vidi in lontananza con una signora alta e snella in camice bianco, pensai subito fosse l'infermiera della scuola.
Si avvicinò a me abbassandosi al mio livello e mi sorrise. Aveva un rossetto rosso alle labbra e un filo di matita agli occhi, era giovane e aveva un sorriso che metteva allegria a sol guardarlo.
-" So che non è nulla di grave ma va a casa a riposarti, tieni comunque il ghiaccio per un po' eh " Mi accarezzò la guancia mantenendo il suo sorriso così gioioso. "dico io ai prof che sei andata via, non preoccuparti" e cominciò ad incamminarsi verso l'infermeria.
-" Allora devo andare a casa, spero solo che i miei non facciano storie." mi alzai e salutai tutti con un bacio sulla guancia e un abbraccio. "a domani!" urlai e corsi verso casa. Mi buttai sul letto tenendo la borsa del ghiaccio sulla guancia, fortunatamente i miei genitori non erano ancora rientrati a casa dal lavoro. Aprii il cassetto per prendere il mio ipod e trovai un biglietto.
- SIAMO DOVUTI PARTIRE URGENTEMENTE PER LAVORO, I GENITORI DI SARAH SI PRENDERANNO CURA DI TE, SCUSACI PICCOLA. TORNEREMO PRESTO. -
Come il solito erano ripartiti. Ne ero sollevata per la questione del pugno ma ero quasi sempre sola e non sapevo se loro capissero che mi sentivo totalmente abbandonata. Attesi il ritorno di Sarah affacciata alla finestra, il mio stomaco cominciava a brontolare e non potevo far altro che trattenermi, non avevo assolutamente voglia di far prendere fuoco casa solo per provare il piacere di sentirmi cuoca per un giorno. Di fronte casa mia c'è una bella villetta, solitamente era deserta ma oggi c'era un grosso camion con la scritta 'Trasloco' davanti che cominciava ad andar via. Vidi poi un ragazzo di spalle dall'aspetto familiare e con lui una ragazza bionda con i capelli a caschetto, si somigliavano molto. Lei prese uno zaino, quello zaino..era decisamente di Liam! Glielo lanciò addosso e gli urlò contro qualcosa. Vidi lui abbassare il capo e cominciare a camminare senza una meta precisa. Scesi le scale immediatamente e uscii dal cancello oltre il giardino, lo rincorsi e lo fermai.
-"Liam!" dissi col fiatone.
-"Sai di essere una scocciatura?" mi rispose secco.
-"Non ti libererai mai di me,lo sai?" si voltò quasi di scatto ma non ebbi paura della sua reazione, avevo già ricevuto un pugno da lui. Mi prese per il collo e mi poggiò al muro, mi mancava quasi il respiro ma cercavo di non far notare il fatto che ero in difficoltà.
-"Non ho bisogno di aiuto,tanto meno del tuo." mi lasciò e cominciai a tossire. "Non perdere tempo con me,sono senza speranze e ti porterei in una strada sbagliata e..non sfidarmi più" la freddezza di quel ragazzo cominciava a rabbrividirmi, mi sembrava un cucciolo in difficoltà ed io mi sentivo sua madre in quel momento. Lo fermai stringendo il suo braccio con la mia mano destra e poi lo voltai verso di me abbracciandolo. Sapevo che me ne sarei pentita di quell'abbraccio prima o poi. Non reagiva, stava lì immobile e sentivo il suo cuore battere velocemente.
-" FEDEEEEEEEEEE!! " sentii urlare Sarah e Liam mi spinse indietro facendomi cadere e scappò via.

LIAM

Durante le lezioni oggi mi sentivo pieno di rimorso, non avevo alcuna intenzione di farle del male. Causo problemi ad ogni persona che ho intorno e tutti mi hanno creato questa fama come il bullo della scuola e sto cercando di entrare bene nella parte. La mia fase da bullo è come una campana di vetro per me. Mi avviai verso la nuova casa con le mani in tasca e il viso rivolto in giù dando calci ai vari sassolini che intralciavano il mio cammino. Vidi il camion del trasloco allontanarsi al mio arrivo e il sorriso finto di mia sorella svanì appena mi vide. Mi lanciò lo zaino gridandomi che non avrebbe cucinato per me. Me ne andai senza dir nulla, lei era il mio punto debole e forse si sarebbe aggiunta anche Federica, si. Lei ha qualcosa di speciale, non mi teme..non mi temerà mai. Ha coraggio da vendere, forse tutto il contrario di ciò che sono io. Ripresi la mia solita camminata lenta quando venni bloccato da lei, eravamo anche vicini adesso. 'Cazzo, ti dovrò sopportare anche quì adesso' pensai. Ascoltai le sue parole e cercai di fare il duro cercando quasi di strozzarla. L'abbraccio infine fu inaspettato. Non lo ricambiai, fu come se il mondo si fosse fermato all'improvviso. Sentii dei brividi, il cuore cominciava ad accelerare e sentivo come se stessi per sudar freddo. Non avevo mai provato una sensazione del genere e avevo anche paura di affrontarla quindi la spinsi via da me e ricominciai a proseguire per la mia strada. Mi fermai al Mc Donald's che mi veniva di strada e ordinai un Menu' McChicken da portare via. Mi fermai nel solito parchetto dove facevo la mia corsa e i miei soliti addominali, mi sedetti su una panchina e cominciai a mangiare. 'Sta volta sembrava che il panino non volesse più finire, avevo come lo stomaco aggrovigliato dalla situazione. Come poteva una semplice ragazzina rammollirmi in questo modo?
Feci i miei soliti giri di corsa e infine mi distesi su una panchina buttandomi dell'acqua in faccia quando sentii in lontananza una voce di mia conoscenza dire: 'Payne, sei sempre il solito rammolito!'
Mi girai di scatto e vidi lui, Zayn Malik.
  
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