Il secondo e ultimo capitolo!

Se posso dare un consiglio, immaginate di guardare la televisione...

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Notizie tratte dal telegiornale.

Il cameraman inquadra la giornalista. Sullo sfondo si vede un edificio dal quale esce del fumo, un camion dei pompieri al lavoro, una calca di curiosi che cerca di avvicinarsi ma è tenuta a distanza di sicurezza dalle forze dell'ordine e dalle transenne. Nell'angolo a destra dell'inquadratura si intravede un'ambulanza.

Giornalista: “Gravissimo incidente stamattina all'Università. Si è verificata una fortissima esplosione alla Facoltà d'Arte e durante le discussioni delle tesi. Si era inizialmente pensato che la causa dell'esplosione fosse dovuta alla rottura improvvisa dei condotti del gas, ormai vecchi, ma la realtà è ben diversa. Uno studente, D., ha volontariamente (la giornalista rimarca l'avverbio) fatto esplodere una copia a grandezza naturale del David di Michelangelo con circa cinquanta candelotti di dinamite, questo è quanto ci è stato raccontato, stando alle prime indiscrezioni. Lo studente si sarebbe difeso dicendo che quell'esplosione è la sua tesi di laurea; anche se ormai appare chiaro a tutti che si tratta di attentato terroristico ai danni di un'istituzione pubblica. Lo studente sarà interrogato dalla polizia dopo che gli saranno prestate le prime cure mediche da parte dei volontari della Croce Rossa, che subito è intervenuta sul posto. Lo studente è accusato di (la giornalista legge da un foglietto): attentato terroristico, appropriazione indebita di materiale esplosivo, plagio di opera d'arte, omicidio volontario premeditato e ferimento aggravato.” (L'inquadratura si sposta leggermente per far vedere la folla che si divide per far passare le barelle e la giornalista si ferma un attimo per permettere la ripresa, poi riprende).

Giornalista: “Sfortunatamente ci sono state delle vittime. I morti – nove in tutto – sarebbero gli amici più stretti dell'attentatore...” (Da una barella compare un braccio pieno di piercing che alza il dito medio).

Pain: “MORTI UN CAZZO!”

Giornalista: “... nove feriti (la giornalista rimarca il sostantivo), sembra che per ora non ci sia nessuna vittima.” (La giornalista professionalmente si riprende dall'imbarazzo). “L'edificio è stato fatto evacuare dalla Protezione Civile e dichiarato inagibile. Attualmente non si sa quando sarà possibile riprendere le lezioni. L'area è stata sottoposta a sequestro e la Procura ha avviato un'indagine.” (Pausa. La giornalista riceve una comunicazione all'auricolare).

“... ecco... mi dicono che sta per uscire l'attentatore...” (Nell'inquadratura si vede una barella sulla quale si riconosce, nonostante il volto esterrefatto e tumefatto, il Presidente della Commissione di Laurea. Al suo fianco si vede un ragazzo biondo con i capelli legati e un po' bruciacchiati e il viso nero per il fumo, ma è incolume. Parla e gesticola verso il Presidente.)

Deidara: “Come sarebbe a dire bocciato?!? Non si può bocciare alla tesi di laurea! La mia era un'innovazione, ma non capite?!? Non è mai successo che uno studente non passi la tesi! Farò ricorso! La trascinerò in tribunale e lì vedremo che avrà ragione! Ha capito Presidente? Mi sta ascoltando? Presidente? Presidenteeeee...”