Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: m4ryb4m    19/06/2012    1 recensioni
Ciel è contenta del suo lavoro e della sua vita. Anche se ultimamente la sua situazione sentimentale non è delle migliori. Ed ecco che le viene affidato un nuovo incarico, alquanto insolito per lei. Potrà ridarle la spensieratezza e allontanarla dai pensieri poco piacevoli? Buona lettura! ^^
Genere: Romantico, Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Saluto per l’ultima volta i lettori di questa mia storia. Come avrete senz’altro capito dal titolo, questo è l’ultimo capitolo. Chissà se chi seguiva la storia all’inizio avrà l’occasione di scoprire come andrà a finire. Ci tengo molto a ringraziarvi di nuovo per le vostre recensioni.
Un grazie enorme a:
avril96, lucia lair e Fra The Duchess (che aveva già letto la storia anni fa ma che l’ha apprezzata ancora! ^.^)
Un abbraccio!!
Maria
 
*
 
“Ciel, sbrigati o faremo tardi alla presentazione!”
“Arrivo, solo un attimo” finisco di darmi una pettinata e corro in salotto, dove qualcuno mi porge la borsetta.
“Sei bellissima, come sempre”
“Grazie, Alex!” esclamo gettando le braccia al collo al moro.
Lui mi stringe brevemente, poi prendendomi per mano cammina frettolosamente verso la porta “Su, sbrighiamoci o faremo tardi. E non so se sia un bene che proprio colei che presiede la conferenza faccia tardi”
“A Rocket ci hai già pensato tu?” gli domando sorridente, adoro vedere l’espressione giocosa del mio ragazzo.
“Sì, ha un posto d’onore nel sedile posteriore della mia auto”
“Bene.” Seguo Alex fuori dalla porta e prima di salire in macchina mi volto a guardare la villa nella quale ci siamo trasferiti da quando viviamo insieme. È triste che Rocky non possa correre spensierato per il giardino, però almeno Ciambella, può godere di quello spazio.
Una volta in macchina mi volto a guardare il mio cagnolino avvolto in una coperta.
Sono passati quasi due anni dall’incidente, ma la sua salute fortunatamente non è peggiorata. Certo, ormai il volpino non è giovane e il suo pelo non è lucidissimo, però fa ancora le feste ogni volta che vede me o Alex, anche se verso quest’ultimo dimostra gelosia a volte.
“Cuccioletto mio, sei pronto ad assistere all’inaugurazione del centro che porterà il tuo nome?”
Anche se non capisce abbaia contento all’udire la mia voce dalla tonalità allegra.
“Sei emozionata, piccola?” mi domanda Alex posandomi una mano sulla gamba.
“Un pochino…ho paura di dire qualcosa di sbagliato davanti a tutta quella gente, poi il fatto che ci sia la televisione mi agita ancor di più. Ricordi appena ci eravamo messi insieme quante ne abbiamo passate?”
“Non ci pensare” mormora il bassista voltandosi verso di me e fissandomi con sguardo rassicurante “Quella volta ce la siamo cavata e la situazione era molto peggiore”
“Già. Il fatto di Davide, l’incidente di Rocket, tutte quelle brutte voci sul mio conto in giro e sembrava quasi che gli Eye fossero destinati a passare per il solito gruppo che voleva solo farsi pubblicità”
“Invece si è risolto tutto. Davide si è preso la sua bella condanna e ha dovuto pagare, Rocky ora è ancora con noi e per il fatto del gruppo, beh, la pubblicità ce l’hanno fatta i giornali, più che il servizio fotografico in sé.”
Annuisco e guardo fuori dalla finestra.
Arriviamo al centro qualche minuto dopo e il vedere tutte quelle macchine parcheggiate davanti all’edificio mi mette una certa agitazione addosso.
“Io credo che me ne tornerò a casa” sussurro in un orecchio al moro, che porta Rocket in braccio.
Lui si passa il peso del cagnetto su una mano e con l’altra mi cinge la vita “Sta tranquilla, Ciel. Andrà tutto alla perfezione, sei fantastica oggi e nessuno potrà fare a meno di adorarti.”
“Sei il solito bugiardo, tu!” rido insieme a lui, poi acceleriamo il passo verso la sala delle conferenze.
Quando entriamo e vedo tutta la gente già seduta, il mio cuore pare saltare un battito. Tutti quei volti che ci osservano mentre percorriamo il corridoio centrale e le parole che colgo di tanto in tanto, mi rendono orgogliosa ma mi spaventano anche un po’.
Poi, poco prima che io salga sul palco Alex mi sussurra in un orecchio “Ricordi il giorno del nostro primo incontro? Questa sala era così diversa, quasi deserta”
Non posso fare a meno di annuire e sorridere al ricordo di quell’intervista. È stato a causa di quello che è cominciato tutto. Ed ora, siamo arrivati alla conclusione, la fine di questo primo atto della nostra vita insieme.
Una volta sul palco tutti applaudono, dopodiché comincio a parlare.
“Signore e signori, grazie a tutti per essere venuti. Ho deciso di tenere il discorso di apertura del centro “Amici di Rocket” qui, dove ho cominciato il mio lavoro in questo campo. Quello della salvaguardia e la protezione dei diritti degli animali. In questi anni ho avuto molte esperienze, alcune più belle” il mio sguardo si sposta verso i miei colleghi. Marco, Chiara e Federica mi sorridono radiosi “Ho conosciuto persone fantastiche grazie al mio lavoro. Vi ringrazio tutti ragazzi.” Il mio tono si fa un po’ più triste “Ho anche avuto delle brutte esperienze, di cui ora non parlerò per non rovinare l’atmosfera gioiosa di questo giorno di festa” I miei occhi smeraldo si spostano su Rocket, ancora in braccio ad Alex “Infatti il mio volpino, Rocket è ancora vivo e spero che le violenze che ha subito durante la sua vita servano come testimonianza ed impediscano il ripetersi di azioni così crudeli su delle creature indifese.”
Faccio una pausa e il mio sguardo incontra gli occhi azzurri di Alex. Un sentimento grandissimo mi stringe il cuore, con voce rotta dall’emozione riprendo “C’è un’ultima cosa che vorrei dire prima di continuare con l’illustrarvi tutte le attività di cui si occuperà il nuovo centro. È qui presente, oltre alla mia famiglia, che saluto dal più profondo del cuore,” Indugio qualche istante su mia madre, mio padre, André, Jean e Michel, che rispondono al mio saluto sorridenti e movendo le mani. “Il mio compagno, Alex. Tutti lo conoscete perché è un musicista di successo. Un paio d’anni fa erano circolate delle bruttissime voci sul conto della nostra relazione, ma sono qui anche per smentirle.” Alzo la mano sinistra e mostro l’anello che porto al dito, con un piccolo diamante incastonato alla perfezione sull’oro bianco finemente lavorato “Fra qualche mese ci sposeremo” dico semplicemente.
Tutti cominciano ad applaudire e dal gruppo dei miei colleghi si alzano delle parole di auguri.
Anche quando la sala torna nel silenzio, resto un attimo senza dire una parola, a contemplare quella scena.
Tra queste persone sono presenti coloro che mi vogliono bene, che credono nella causa che porto avanti ormai da tanti anni e anche, come Rocket, quelle creature che grazie al mio lavoro e al lavoro di altri sono stati salvati da una fine orrenda.
Finito il mio discorso introduttivo scendo dal palco per lasciare la parola a qualcun altro e mi siedo di fianco ad Alex.
Mi prende una mano e si sporge per posarmi un lieve bacio sulle labbra.
Si, sono proprio soddisfatta e contenta del mio lavoro e della mia vita.
 
Fine
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: m4ryb4m