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Autore: Hagne    21/06/2012    3 recensioni
"Quando un Re senza trono, ridotto in schiavitù, torna alla ribalta.
Quando degli dei, infrangendo le regole, compiono una blasfemia.
Quando ciò che non dovrebbe esistere nasce, cresce e uccide.
Allora nasce questa storia.
Una storia di amore, odio, rancore, e crescita.
Perchè il confine tra bene e male è labile, precario, e non sempre ciò che sembra giusto, lo è davvero"
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Heart Of Everything '
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“And it hurts to know the truth 
Are you looking for savior, chasing a dream 
Love turned to hate 
Now I'm crossing the border 
Sealing my fate but I'm not afraid “


[…]

“I've been drowning in sorrow 
Chasing tomorrow 
Running away 
Now you're crossing the border 
Sealing tomorrow 
But you're not afraid “

( Sinèad- Within Temptatiion)









Il disgusto e la delusione  degli altri lo avevano perseguitato fin dall’infanzia  , fin da  quando suo padre Odino soleva lanciargli un occhiata di rimorso e rammarico  prima di accarezzare la testa bionda di Thor . 
Thor il grande . 
Thor il figlio perfetto . 
Thor il dio onnipotente ,  mentre lui  , nascosto nelle nicchie dei corridoi ,  osservava le divinità di Asgard gioire per un bambino prodigio che lui riteneva rumoroso , narcisista e saccente . 
La sufficienza che leggeva negli sguardi dei suoi fratelli lo aveva sempre irritato , costringendolo a trovare riparo nei sotterranei per non sentire più addosso il peso di un vita solitaria che non avrebbe voluto vivere  se avesse saputo quanto l’odio altrui lo avrebbe ferito , dilaniato , costretto a diventare un mostro che bramava sangue e distruzione . 
E se un bambino timido e silenzioso non aveva saputo combattere il raccapriccio , il disgusto delle altre divinità , il Re senza Trono sapeva come smorzare la smorfia orripilata degli dei . 
Proprio come il disgusto con il quale il grande dio dei fulmini fissava la piccola creatura alle sue spalle . 
La sua mano fu più veloce della sua lingua , e quando Thor si accasciò a seguito del lampo elettrico un sorriso raccapricciante si aprì sul volto sfregiato del dio degli inganni .
- Risparmia i tuoi moralismi per altri , fratello ! La tua misericordia con me non attacca ! – ruggì frustrato , preparandosi a caricare un altro colpo quando qualcosa di caldo , di bollente si arpionò al suo braccio destro , sbilanciandolo un poco .
E quando vide le braccia candide del Tesseract stringersi con decisione attorno alla sua vita qualcosa si mosse nel suo petto  . 
Un fastidioso formicolio che intensificò quell’odiosa agitazione nello stomaco che faceva contrarre i suoi arti in uno spasmo incredulo , acuendosi tanto da dolergli quando la sentì bisbigliare il suo nome una , due , tre volte , come un’invocazione .
Ma se le orecchie della divinità sapevano riconoscere solo la vibrazione dello sdegno e della delusione nelle corde vocali altrui , fu qualcos’altro a farlo irrigidire , spaventato . 
Perché il Tesseract lo “abbracciava” con dolcezza e lo chiamava con un affetto e devozione che Loki ignorava , non conosceva , e al quale non seppe come rispondere , se non sfiorando con titubanza la testa d’arcobaleno della creatura . 
Seppe di aver agito  “bene”  quando la vide sollevare il viso di scatto con un sorriso che lentamente parve spegnersi , mano a mano che gli occhi di Astrid seguivano l’orribile cicatrice pallida che segnava l’angolo della sua bocca , dilungandosi a mezzaluna sopra la palpebra destra  della divinità . 
E c’era tanta sofferenza negli occhi di lei ,  tanta di quell’agonia che Loki sobbalzò ,  pensando di essere stato colpito al fianco tanto fu il dolore che gli artigliò il lato sinistro del busto . 
Ignaro del fatto  che era solo il suo cuore a singhiozzare per quella dolce tristezza che la creatura trasmise nelle dita sottili e morbide , delicate come un soffio di vento quando andarono a posarsi sulla sua guancia destra . 
- Paura – soffiò il Tesseract a labbra socchiuse , portando l’altra mano a cingergli l’altra porzione di viso , e quando Loki si trovò avvolto dalle morbide mani della piccola cominciò a sentire caldo , tepore , amore .
Sfiorò le dita di lei con occhi sgranati , dilatati dall’incredulità , incurante delle urla , dei pianti degli esseri umani , perché non c’era nulla di più importante , in quel momento , di quelle mani  e di quella voce che continuava a ripetere il suo nome . 
- Come puoi ancora difendere quella ‘cosa . 
Loki la vide irrigidirsi nel riudire la voce della divinità dei fulmini , adombrarsi nel captare , nel capire quanto disgusto riservassero quelle parole , e l’odio per una vita di ingiustizie e soprusi fu nulla in confronto allo sguardo ferito della creatura che si era stretta a lui con occhi bassi .
Quando Thor cadde carponi sotto la bastonata con la quale l’immagine riflessa di Loki gli aveva falciato le gambe il dio degli inganni stirò le labbra in un sorriso crudele , cingendo la vita del Tesseract con un lieve gorgoglio che fece indietreggiare Pepper , ancora confusa dal boato e dal modo protettivo con cui la divinità copriva Astrid . 
- Ti ho detto di tacere – sibilò feroce , immergendo una mano dei capelli della creatura per percepirne la presenza , il calore , perché sentiva freddo , lo aveva sempre sentito . 
Dentro di sé , un freddo glaciale che seccava il sangue e rinsecchiva i suoi arti inariditi dall’odio .
- Il tuo destino è quello di perdere , fratello . Il male non potrà mai vincere sul bene  . 
Un ondata d’odio accese le iridi chiare di Loki , ma ancor prima di sentire lo scudo di metallo cozzare contro il fianco destro fu un altro spostamento d’aria a convincerlo a non scostarsi per evitare il contatto . 
E quando Astrid abbandonò la presa il dolore lo fece urlare dalla rabbia mentre Lady Sif tirava a sé il Tesseract e Capitan America tornava eretto con un mezzo sorriso sulle labbra .
E Astrid urlava , gridava e si contorceva con voce squillante e isterica , allungando le mani sull’uomo che ancora una volta si era alzato , che ancora una volta tornava a guardarla con il sangue sul viso e sulle mani , ma che non smetteva mai di guardarla , mai . 








°°°







Le faceva male il petto .
Non riusciva a respirare bene , e la gola le bruciava . 
Le mani della creatura strette attorno alla sua vita le facevano male , ma non quanto avrebbe creduto , perché c’era qualcosa che la spaccava a metà,  dentro  , una rabbia che le gonfiava il petto e la faceva urlare .
Perché “Loki” era a terra , con il viso “rosso” , circondato dalla creatura “dorata” e dagli uomini “neri” . 
Tutti contro di lui .
E la creatura dorata parlava di bene , parlava di giustizia , ma lei sapeva cos’era la giustizia , glielo aveva insegnato papà Bruce , glielo aveva fatto capire lo zio Tony , e quella non era giustizia . 
Massacrare un uomo non era “giusto” .
Far del male a Loki non era “giusto”. 

- No ! Lascialo stare ! – gridò disperata , allungando le mani verso la  “creatura” blu che aveva ripreso in mano lo strano cerchio di metallo che aveva fatto male a Loki . 
- Ti prego ! – lo supplicò ancora  , stringendo le palpebre sugli occhi lucidi quando la creatura la guardò per una manciata di secondi prima di tornare a fissare l’uomo a terra . 
Ma non c’era comprensione negli occhi della creatura , non c’era gentilezza come in quelli di papà Bruce .
C’era solo silenzio . 
Un orribile silenzio . 
- No ! Per favore ! 
- Cerca di stare ferma ! – la zittì con un sibilo la creatura che la stringeva alle sue spalle , ma un tonfo sordo la costrinse a torcere il collo per vedere cosa l’avesse fatta zittire , e quando Pepper la guardò con dolcezza nonostante la creatura la stesse strozzando sgranò gli occhi per l’orrore . 
- Attaccatelo ! 
- Non ho niente contro di te midgardiana , ma prova ancora ad aiutarla , e ti ucciderò senza pietà . 
La creatura dorata urlava . 
La donna che la stringeva sibilava . 
E nessuno li aiutava . 
Non lei , imprigionata in una morsa dolorosa . 
Non Loki , atterrato da un pugno che gli ruppe la mascella .
Non Pepper , soffocata da una stretta che  a lungo andare avrebbe potuto portarla alla morte . 
Non c’era nessuno che potesse aiutarli , e loro non volevano ascoltarla , non avevano neanche provato a capirla , a starla a sentire . 
Uno strano ronzio cominciò a zittire tutte quelle voci  , un lungo sibilo che risucchiò ogni suono e la prosciugò di ogni sensazione . 
Feccia .
- Cosa diavolo ti prende ? – la riprese la donna con voce bassa e mordace , ma non la sentiva , non sentiva più nulla se non un leggero formicolio alle dita e un calore che dallo stomaco risaliva a lunghe ondate fino al suo viso .
Sono solo feccia .  
Guardò Loki e la creatura “dorata” che lo teneva alzato per il collo e lo guardava con disgusto , con raccapriccio , e qualcosa si spezzò dentro di lei , come il polso che la teneva imprigionata e che portò Lady Sif ad urlare per il dolore . 
E quando la sua mano sfiorò lo stomaco della creatura dorata un ondata di energia pura scaraventò Thor contro un lampione , accecando gli uomini “neri” che la circondavano .
Continuava a non respirare bene ma non si sentiva più sola , non si sentiva più “vulnerabile” , e benché non capisse le parole di quel sibilo che continuava a ronzare nella sua testa , comprese con un basso ringhio che era una parola “brutta” ma “giusta” . 
Perché tutti loro erano “feccia” , solo e unicamente “feccia” , proprio come quella voce canticchiava a bassa voce dentro il suo cranio , e non meritavano nulla se non il dolore , non meritavano  la sua “comprensione “ , non meritavano le cose “belle” che papà Bruce le aveva insegnato . 
Non meritavano nulla se non il suo “odio” . 
Quando Hogun vomitò sangue lei non si sentì in “colpa” come papà Bruce le aveva spiegato  si sarebbe dovuta sentire dopo aver compiuto una brutta azione , non era “rammaricata” , non era “mortificata” , ma sorrideva senza accorgersene , come non aveva mai fatto , tanto che le dolevano gli zigomi e gli occhi . 
E più lei vedeva il “rosso” imbrattarle le mani e il viso , tanto più quel sibilo diventava una voce da “uomo” , bassa e sinistra , accompagnata da un respiro freddo che le soffiava l’orecchio sinistro . 
Hanno fatto del male al tuo “Loki” tornò a parlare la voce , morbida e viscida come la scia vischiosa di un rettile  , ma vera , perché diceva cose “giuste” . 
Perché Loki era dietro di lei , ancora a terra , ancora ferito , mortalmente ferito . 
E la fissava con quei punti luminosi che lei aveva imparato ad amare , il viso bianco deturpato da una cicatrice orrenda che lo segnava come l’unghiata di una bestia , per colpa della creatura “dorata”.
- Pagherai per quello che hai fatto  ! – ringhiò la creatura alle sue spalle , brandendo il suo martello e zoppicando sulla gamba buona che lei non aveva maciullato con un fiotto di energia , ma lei fissava Loki , il suo Loki . 
- Non saresti neanche dovuta esistere , abominio !
Uno scatto nervoso la fece vibrare come una corda mentre i suoi occhi non abbandonavano quelli di Loki .
Uccidilo . 
- Il tuo posto non è tra i vivi !
Uccidilo . 
- Non hai il diritto di essere qui! 
Uccidilo . 
Tutto girava come impazzito attorno a lei .
Loki , Pepper , non riusciva più a guardarli senza sentirsi male , come se qualcosa l’avesse afferrata e la facesse ruotare su se stessa ancora e ancora , tanto da farla vomitare . 
- Non ti lascerò plagiare mio fratello !
Uccidilo . 
Ci fu un fischio ad anticipare il boato che esplose nella sua testa , nei suoi occhi e nei palmi delle sue mani , un frastuono che annientò ogni suono , frammentò ogni immagine oramai divenuta sfocata . 
Eppure vide lo stesso gli occhi di Loki farsi grandi , enormi , ma non la fissavano più come prima , non guardavano più lei .
Non scrutavano il suo volto ma le unghiate rosse che dallo zigomo destro si allungavano verso il labbro inferiore , seguendo la mano mostruosa che vedeva riflessa negli occhi di lui . 
Te lo porterà via . 
La cosa dalla voce d’  “uomo “ le voleva bene , come papà Bruce , come lo zio Tony, perché la accarezzava , la abbracciava , e anche se Loki non ne sembrava felice , anche se lui la fissava come la creatura “dorata” , come tutti loro , non lo odiò . 
Perché lui era suo , suo e di nessun altro . 
- Pagherai per tutto quello che hai fatto .
Uccidilo ! 
- Mio .
Uccidilo !









°°°








Quando Pepper si sentì sollevare in aria gonfiò i polmoni dell’ennesimo urlo , ma quando riconobbe il rosso cromato dell’armatura di Tony si morse le labbra a sangue per non farlo .
- Vedo che si sono dati molto da fare .
La donna inghiottì a vuoto , accucciandosi tra le braccia dell’eroe ,  sull’orlo delle lacrime ,  mentre Hulk si accostava a loro con passi goffi e rigidi , richiamando lo sguardo impaurito della segretaria . 
- Cosa c’è ? Ti sei appena innamorata di me , ammettilo – la canzonò lo scienziato , ma la mancata battuta severa di Pepper ,  così come l’assenza del  solito tono petulante tardò ad arrivare anche quella volta  .
- Sei ferita ? – si premurò allora di chiederle Tony , perduto oramai il sorriso nell’accorgersi che Pepper stava tremando tra le sue braccia .
- Io…- singhiozzò lei  prima di interrompersi e prendere un respiro – io sto bene  , ma Astrid è …
Il ruggito di Hulk assalì entrambi come la sbuffo d'aria di un monsone , ma gli occhi neri che la fissavano non erano occhi di bestia , occhi di mostro  , ma d’uomo , di un padre dilaniato dalla preoccupazione . 
- Cosa ha fatto la ragazza-lampadina ? 
- Lei …- l’urlo straziato di un uomo della S.H.I.E.L.D appena  fuoriuscito dalla nube di fuliggine la interruppe , ma un altro grido , questa volta di donna , non le consentì neanche di continuare . 
- Cosa diavolo sta succedendo ? 
- Astrid .
Tony Stark arcuì così tanto le sopracciglia da sentirsele volare via ,  come se Pepper vi avesse soffiato sopra ,  come le candeline di compleanno  , tanto l’uomo si sorprese nel sentire quella sentenza . 
- Astrid ? Cosa cerchi di dire Pepper ? Lo scricchiolo ha forse fatto tutto questo ? – e allargò la mano per abbracciare i tre grattaceli distrutti e le strade ribaltate che si ergevano loro innanzi , ma anziché rispondergli , lei preferì distogliere lo sguardo e fissare un punto imprecisato . 
- Ora non scherziamo , lei non potrebbe mai …
- Giù !
Lo scudo metallico avrebbe potuto decapitarlo se Tony non lo avesse neutralizzato subito con un raggio d’energia , e non ci fu bisogno di osservare l’arma per capire a chi appartenesse . 
Perché quella voce flemmatica lui la conosceva , non la amava particolarmente , ma la conosceva  , e quando Capitan America sbucò dalla nube di fuliggine lo fece  volando , sfracellandosi contro l’auto che Tony  osservò con una punta di divertimento . 
- Quella calzamaglia ti ingrassa  – lo accolse lo scienziato con voce garrula , ritrovandosi con le iridi chiare dell’eroe d’America puntate addosso con ferocia e un briciolo di sarcasmo . 
- Anche io sono contento di rivederti – ribattè Capitan America con una punta di ironia , tornando in piedi a fatica e con una smorfia di dolore ad irrigidirgli la mandibola forte . 
- Vedo che non sei messo molto bene .  Cosa ti ha fatto quell’antiestetico taglio al sopracciglio , se mi è permesso chiedere ? – continuò Stark , imperterrito , incurante di come Hulk cominciasse a perdere la pazienza al suo fianco e di come Pepper si fosse irrigidita tra le sue braccia . 
- Un mostro – fu la risposta piatta dell’uomo , curvatosi come per placcare la venuta di qualcosa , di qualcuno . 
- Un mostro ? E quale …
- Quello !
Quando il fascio di luce azzurra si schiantò con un fischio contro l’eroe ,  l’orribile scricchiolio di ossa sbriciolate fece sobbalzare Pepper e Stark all’unisono per lo spavento , ma se lo scienziato sgranò gli occhi per la sorpresa , Pepper non si scompose . 
Perchè lei aveva visto cos'era successo ad Astrid , aveva assisstito orripilata all'inquieto vibrare delle palpebre su degli occhi che non erano neanche più umani , non erano più niente se non due voragini all'interno delle quali vi era luce . 
Luce negli occhi , luce nelle mani , nei capelli e sulla pelle , ma una luce sbagliata , feroce , fredda come il viso inespressivo con il quale Astrid aveva osservato Capitan America prima di afferrarlo per la gola e sollevarlo in aria . 
Il rantolo soffocato dell'uomo sembrò scuotere lo scienziato dallo shock , ma ancor prima di richiamare la ragazzina fu Hulk ad abbozzare un passo e ad attirare la sua attezione . 
Quello di Bruce Barner non era stato altro che un borbottio incomprensibile , strascicato , ma Astrid sembrò tornare in sè per una manciata di secondi , il tempo necessario affinchè i suoi occhi tornassero umani . 
Un pugno di millesimi che le permisero di ammorbidire la piega delle labbra per sussurrare un 'papà che Astrid trasformò in un ringhio quando udì' in lontananza un urlo maschile , un grido di dolore che riportò la ragazzina dentro la nube di fuliggine . 
- Loki , dobbiamo proteggere Loki - blaterò Pepper d'improvviso , drizzandosi tra le braccia di Tony con occhi spiritati .
- Cosa ...
- Astrid sembra legata a lui , non so ancora perchè , ma è diventata così dopo averlo visto ferito - continuò disperata , aggrappandosi all'armatura con mani tremanti , e sebbene il pensiero di difendere quell'odioso alieno non lo entusiasmasse , Tony non potè che sbuffare un grugnito prima di seguire il grido femminile che fece scattare Hulk come un toro in corsa . 
E quando Thor venne schiacciato a terra dall'enorme mano del dottore ,  Astrid crollò a terra con un braccio sanguinante , la mano destra stretta attorno alle dita fredde e bianche di Loki . 
- Vedi ? 
Con una smorfia contrariata il miliardario ossservò come la ragazza-lampadina , la sua ragazza-lampadina stesse ancorata all'uomo disteso su un cumulo di detriti , tanto simile ad un bambino che stenta ad abbandonare la presa dal suo peluche preferito , ma più che quell'insolito quadretto , fu un altro particolare non molto confortante a farlo irrigidire . 
Erano circondati da tre divinità , un'orda di militari , un Capitan America un pò ammaccato e una silenziosa Vedova Nera , immobile e troppo occupata ad osservare Astrid per far caso all'occhiata inquisitoria dello scienziato . 
Era evidente che Astrid non era in sè , che avrebbe potuto far loro del male , ma Tony Stark avrebbe preferito  spararsi ad un piede che ferirla , per questo le si avvicinò dopo aver nascosto Pepper dietro le proprie spalle con cautela . 
- Astrid . 
Lei non rispose , continuava a tenere occhi e mani incollate a Loki , ferito gravemente ma ancora capace di incenerirlo con un occhiata al vetriolo .
- Ragazza-lampadina . 
Vi fu un fremito nelle spalle della ragazzina , una specie di singhiozzo trattenuto che portò Capitan America a sollevare lo scudo per attaccarla , ma un ringhio di Hulk che continuava a trattenere il dio dei fulmini e il raggio di Tony Stark fu un ottimo deterrente . 
- Non ci provare neanche .
Lo scienziato non aveva sibilito, o ringhiato , o anche solo ruggito il suo dissenso , aveva solo parlato con voce pacata , dura , severa , e fu proprio la serietà del suo tono a far storcere le labbra alla Vedova Nera . 
- Sei dalla sua parte ? 
Lui le lanciò un occhiata di sbieco , allungando una mano ad Astrid  , con calma . 

- Io non sono dalla parte di nessuno , ma toccate la ragazzina , e non potrete incolparmi di nulla se vi ritroverete con un buco di tre centimetri in mezzo alla fronte . 
Sempre pacato , sempre atono , ma ugualmente sinistro e minaccioso , tanto che la spia russa indietreggiò di qualche passo.
- Come puoi difendere quella cosa ?
Capitan America lo aveva vomitato , lo aveva rigettato con disgusto , la 'cosa . 
Hulk liberò un basso ringhio mentre Tony Stark stringeva  le labbra in una linea dura prima di accorgersi con una certa sorpresa che le labbra di Astrid avevano cominciato a muoversi , a sussurrare qualcosa . 
Ma l'eroe d'America continuava a lanciarle maledizioni , a definirla 'cosa , a criticarla , fino a quando Tony non lo zittì con la forza di un suo pugno metallico . 
- Fa silenzio . Non riesco a sentirla . 
Perchè Astrid bisbigliava senza voce , ma ripeteva qualcosa in maniera quasi ossessiva , un termine che se fece aggrottare la fronte ai presentì ,  ferì lo sguardo dello scienziato .
 Formaggio . 
- Ci sono io Astrid . Siamo venuti tutti hai visto ? C'è Pepper , e c'è anche quel rompipalle di tuo padre . E tu non vuoi ferire me o papà Bruce , vero?
La litania si interruppe quasi subito , e ora Astrid non guardava più Loki ma lo scienziato , e papà Bruce che teneva inchiodato la creatura "dorata" , e Pepper , tanto spaventata da farla sentire in colpa . 
E quando i suoi occhi tornarono normali , umani , la ragazzina sorrise morbidamente , incurvando le spalle e guardandosi intorno con aria spaesata . - Va tutto bene . Andrà tutto bene - continuò lo scienziato con voce tenera , dolce , paterna , allungando la mano che Astrid osservò con titubanza , osservando prima lui e poi Loki . 
- Loki è ferito . 
Lei lo aveva sussurrato ,  e sembrava sul punto di piangere , ma il sorriso conciliante di Pepper la tranquillizzò . 
- Anche lui starà bene , lo cureremo e starà bene . 
Era indecisa , era evidente dal modo in cui si dondolava  sui talloni e stringeva  la presa attorno alle dita di Loki che , benchè ferito , teneva la schiena ritta e il mento alto . 
- Volevo chiedere scusa . 
Nessuno sembrò capirla , neanche quella volta , nè le divinità o gli uomini che assistevano con diffidenza e ritrosia alla scena , nè Loki , insospettito dalla mano che l'uomo tendeva al Tesseract , tutti tranne lui.
- Lo so . Non è colpa tua .
Astrid era spaventata , terrorizzata , con Loki tutto "rosso" , accerchiata da uomini cattivi , ma non sentiva più quella voce , e lo zio Tony non sembrava arrabbiato con lei . 
- Mi dispiace . 
- Non hai nulla da ...
Fu un attimo . 
Un baluginio argentato . 
Un fischio acuto . 
E Astrid sgranò gli occhi con le labbra dischiuse in un urlo silenzioso , i polpastrelli che sfioravano il palmo ruvido dell'uomo come per cercare sostegno . 
Ma nessuno capì , nessuno comprese fino a quando un urlo disumano ,un grido squarciò il silenzio , dissipò la confusione . 
Lo strepito di disperazione con il quale Loki si gettò in avanti , tendendo le braccia insanguinate per afferrare il corpo appena afflosciatosi in silenzio .Pepper si portò le mani alle labbra con un urlo d'orrore e gli occhi lucidi fissi sulla freccia conficcata tra le scapole di Astrid , abbandonata a labbra e palpebre schiuse tra le braccia tremanti di Loki che continuava ad urlare , ed urlare ed urlare fino a quando un ringhio animale non sovrastò il suo dolore . 
- No . 
Fu un sussurro quello di Tony Stark , un flebile e smorto sfiato che Hulk zittì con la rabbia del suo urlo prima che occhio di Falco  dall'alto del grattacielo venisse gettato giù dalla furia del mostro verde . 
Ma Astrid continuava a rimanere immobile , bianca e silenziosa tra le braccia di Loki , gli occhi dilatati e la pupilla tremolante che pulsava come una vena , seguitando il battito di quel cuore che galappova nella sua gabbia toracia , tuonava e urlava .
E fu il caos . 
Pepper fece appena in tempo a vedere Capitan America caricare verso la divinità nordica in ginocchio prima che un lampo di luce accecasse tutto e tutti , gettandoli nella confusione . 
Quando Pepper azzardò però  a schiudere le palpebre ,  si stupì di stare volando tra le braccia di Tony Stark , ma soprattutto , si irrigidì nel vedere Loki , il Dio degli inganni ,  volare dabbasso  con Astrid tra le braccia , sorretto dallo scienziato che lo reggeva per il collo del mantello.
- Cosa...
- Dobbiamo portarla al laboratorio . Curarla - spiegò lapidario il miliardario , lanciando un occhiata di sbieco alla divinità che trainava come un sacco di patate . 
- E tu fa attenzione a non farla cadere . 
Loki emise un sibilo basso ma non osò ribattere , limitandosi a storcere la bocca nel percepire una fitta acuta alla spalla , ma non osò allentare la presa, o rilassare le braccia .
Perchè avrebbe potuto perdere la presa visto il sangue raggrumato sulle sue ferite e sulla schiena del Tesseract , e non si sarebbe messo comodo con la consapevolezza che il suo benessere avrebbe  messo in pericolo  lei . 
E benchè l'arrendevolezza non fosse una delle sue virtù , Loki si lasciò scaricare sulla torre che un tempo aveva distrutto ,  senza un fiato , crollando in ginocchio per la fatica ma non lasciando andare il corpicino bianco tra le sue braccia . 
- Cerca di non fare danni - lo aggredì Tony prima di correre in laboratorio , lasciando Pepper sola con il prigioniero intergalattico .
- Non preoccuparti , non ti torcerà un capello . Fa tanto il duro , ma l'opinione di Astrid è molto importante per lui . 
La femmina aveva chiamato il Tesseract con un nome vero , un nome normale . 
Astrid . 
La fissò con sospetto prima di guardarsi attorno e accondiscendere con i fatti appena accaduti . 
Gli Avengers lo avevano catturato ,  ma non gli avrebbero fatto del male , perchè Astrid non avrebbe voluto , perchè a lei erano affezionati .
Ed anche se l'idea che qualcun'altro avesse avuto contatti con lei lo irritasse  , Loki non si mostrò recalcitrante ma solo diffidente . 
- Stupidi Midgardiani - sibilò a bassa voce , pensando di non essere stato udito , ma quando l'uomo di latta tornò nella stanza con una bottiglia di rum lo guardò con aperta ostilità .
- Ti ho sentito ! E ti tengo d'occhio , David Copperfield . 







Continua...

Sessione estiva d'esami . Una dannazione , ma oggi ho avuto l'ispirazione , perciò eccomi qui . 
Ad occhio e croce , per la fine della storia mancano cinque o sette capitoli , di preciso ancora non so , ma sarà intorno a questo numero . 
Ringrazio chi ha letto , recensito e aggiunto tra i preferiti . 
Poichè sono di fretta, risponderò alle vostre deliziose recensioni nel prossimo capitolo , ma vi ringrazio comunque di cuore per la vostra gentilezza . 
Un saluto , Gold Eyes 
  
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