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Autore: daddy9322    24/06/2012    0 recensioni
Questa storia racconta di Elden, un ragazzo che vive una vita tranquilla e spensierata insieme a suo zio Borm, nel piccolo villaggio di Tank, ai confini meridionali del regno di Vanat.
Un giorno però la sua esistenza cambia quando fa la conoscenza di un misterioso personaggio, che gli chiede di seguirlo e di viaggiare con lui in quanto il giovane è il portatore di un grande destino che sconvolgerà gli equilibri della loro epoca. Incominciano per Elden una serie di vicissitudini che lo porteranno ad incontrare svariati personaggi e a visitare numerosi luoghi tanto diversi dal suo paese natale. Questo è l’inizio di tutto, il preludio della vicenda che lo condurrà a diventare l’unica speranza per gli abitanti del regno di Vanat.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella mattina Elden si svegliò all’alba.
Le nuvole del giorno prima stavano lasciando gradualmente spazio ad un limpido cielo ed un pallido sole stava spuntando all’orizzonte.
Era un ragazzo di sedici anni, aveva i capelli biondi, mossi e piuttosto lunghi e gli occhi di un azzurro intenso. Era magro e piuttosto alto per la sua età.
Si alzò a fatica e scese dal letto, si vestì ed andò in cucina a fare colazione. Viveva in una piccola casa con suo zio Borm ai margini del villaggio di Tenk.
Dopo aver mangiato del pane secco ed un bicchiere di latte scese in cantina. Qui Borm era già impegnato di buon ora nel suo lavoro.
Egli era un piccolo artigiano e come tale realizzava utili oggetti in legno per gli abitanti del villaggio.
Nel momento in cui sopraggiunse Elden, l’uomo stava fabbricando uno sgabello che gli era stato ordinato il giorno prima.
Vedendolo Borm lo salutò e il nipote ricambiò con un gesto della mano, poi domandò: << Hai bisogno di aiuto qui zio? >>
<< No, affatto. Piuttosto, che ne dici di andare in centro a comprare della carne? E’ un po’ che non la mangiamo non credi? I profitti ultimamente stanno andando bene, quindi credo che possiamo permettercela >>
<< Già, hai ragione, ma non credi sia meglio utilizzare i soldi in un altro modo? >>
<< Non sono d’accordo, qualche volta anche poi possiamo concederci degli sfizi, non credi? >>
<< Si, credo tu abbia ragione >>
<< Bene, allora recati subito da Salon e compra delle bistecche >>
Erano una famiglia piuttosto povera e raramente potevano permettersi di acquistare prodotti costosi come la carne. Quel giorno però, Borm aveva deciso di fare uno strappo alla regola.
Elden allora prese un sacchettino di pelle dove vi erano delle monete, percorse le scale ed uscì dalla casa.
Il sole si stava alzando nel cielo e un caldo estivo afoso cominciava a diffondersi nell’aria. In fondo si trovavano nelle terre del sud del regno di Vanat, era naturale che ci fosse quella temperatura durante quella stagione.
Elden percorse con passo svelto e deciso la breve strada che lo separava dal centro del villaggio. Dopo alcuni minuti arrivò di fronte alla macelleria di Salon. Entrò e si piazzò davanti al bancone.
<< Ciao Elden, quanto tempo >> lo salutò festoso il macellaio.
<< Salve Salon >> ricambiò il saluto il ragazzo.
<< Se sei qui significa che sei venuto ad acquistare della carne immagino, se no cos’altro >> e dopo aver detto questo, scoppiò in un fragorosa risata.
<< Ovvio, è per questo che sono venuto da te >>
Il macellaio era un uomo molto altro e robusto. Era calvo, aveva gli occhi color castano chiaro, un mento molto pronunciato e un naso aquilino. Nonostante questo aspetto un po’ burbero e in qualche modo inquietante, era una persona allegra e solare. Elden compro due bistecche di mucca ed usci dalla macelleria, dopo aver salutato Salon. Sulla via del ritorno percorse una stretta stradina che costeggiava una fila di case. Ad un certo punto di fronte a lui, apparve una figura incappucciata che aveva appena svoltato l’angolo e che gli stava andando incontro. Era molto alto e piuttosto magro ed indossava un mantello nero. L’unica parte scoperta del suo corpo erano le mani, vecchie e raggrinzite e una parte del viso che era coperta da numerose rughe. Si muoveva grazie ad un bastone scuro che teneva nella mano sinistra. La sua camminata era comunque piuttosto lenta e poco fluida.
Questo almeno fu quello che poté notare Elden. Non l’aveva mai visto, era sicuramente uno straniero ed era anche sospetto considerando il suo abbigliamento.
Quando le loro strade si incrociarono, passarono a circa un metro di distanza l’uno dall’altro. I due all’apparenza non si considerarono minimamente.
Poco dopo però il ragazzo si girò per osservare ancora una volta la figura misteriosa. L’uomo camminava per la sua strada, con la sua solita andatura traballante. Elden allora si girò e riprese la sua marcia.
Stava per arrivare a casa quando incontrò sul suo percorso una guardia che lo fermò e gli chiese: << Hai mica visto una figura losca che si aggira per il villaggio? >>
L'uomo era magro e non molto alto, con capelli e occhi neri. Indossava una cotta di maglia e un elmo di ferro, elementi che costituivano la divisa dell'esercito del regno.
Il ragazzo stava per rispondere che aveva appena incontrato un uomo sospetto quando il soldato lo interruppe dicendo: << Aspetta. Prima dimmi, cos’hai nel sacchetto >>
<< Della carne, ma questo cosa ti interessa? >> rispose stizzito Elden.
<< Non fare l’insolente con me ragazzino, non ti conviene. E poi sono io a fare le domande qui, non tu. E comunque devi sapere che a noi dell’esercito danno sempre dell’orribile zuppa da mangiare e di carne ne vediamo molto poca. Credo proprio che mi prenderò la tua. E ora dimmi, hai visto o no l’uomo che ti ho detto? >>
Elden si sentì ribollire di rabbia: << Come sarebbe che ti prendi la mia carne? L’ho pagata molto e non ho intenzione di dartela. Anche se sei dell’esercito reale non puoi comportarti come credi >>
<< Ma chi diavolo pensi di essere? Hai bisogno di una bella lezione, così imparerai a comportarti degnamente verso gli adulti >> e detto questo estrasse la sua spada.
Elden tremò di paura ma nonostante questo la sua collera non diminuì. In cuor suo odiava le guardie del regno di Vanat per via del comportamento di superiorità e di controllo totale che esercitavano sugli inermi cittadini del villaggio. Da quando poteva ricordare era sempre stato così, l’esercito comandava e i cittadini non potevano contestare nulla del loro operato. Considerava questa condizione davvero ingiusta e di questo avviso era suo zio Borm.
L'uomo si fece avanti e disse: << Tranquillo non ti ucciderò, ti lascerò solo qualche ferita in modo che tu possa pagare l’affronto che mi hai appena fatto subire >>
“Ma quale affronto, questo qui è solo un esaltato” pensò in quel momento Elden.
E fu allora che desiderò con tutto il cuore che quel soldato pagasse per il suo comportamento, che soffrisse almeno quanto aveva fatto soffrire tutti i cittadini del villaggio in quegli anni in cui era stato di guardia a Tenk. Chiuse gli occhi e si concentrò su quell’unico pensiero. All’improvviso udì un forte tonfo e poi subito un altro, come quello di qualcosa che cade al suolo con forza.
Riaprì gli occhi. L’uomo era riverso a terra privo di conoscenza. Che cosa aveva fatto? Era stato lui? Il soldato sembrava che fosse stato spazzato con estrema forza contro il muro di una casa e in seguito fosse ricaduto sul terreno. Elden non credeva ai propri occhi. All’improvviso si sentì stremato e cadde a terra. Poco prima di svenire, riuscì ad intravedere una figura che camminava verso di lui. Si trattava dello stesso uomo incappucciato che aveva visto poco prima. Egli gli si parò davanti e lo guardo per diversi attimi. In quel momento però ad Elden mancarono completamente le forze, gli si chiusero gli occhi e svenne.
  
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