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Autore: NancyGrangerWeasley    09/01/2007    6 recensioni
- Ti capisco ‘Mione, anche a me succede la stessa cosa, solo che tu trovi consolazione in un libro di 1000 pagine- sorrise Harry- e comunque un giorno mi spiegherai come hai fatto ad innamorarti di Ron ok?- - E tu come… ?- -Hai detto che quelle parole ti feriscono di più dette da lui no? E poi non bisogna essere Merlino per poterlo capire!- disse Harry come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco un nuovo capitolo, scritto con un po’ di sofferenza dato che sono a casa con la febbre…. Però non volevo lasciare sulle spine chi ha letto la mia ficcy e soprattutto chi ha recensito, spero continuiate a farlo.

 

 

 

Ron ed Hermione camminarono spediti verso la Salagrande evitando accuratamente degli stupidi dandosi entrambi degli stupidi. Si sedettero uno di fronte all’altro e iniziarono a fare colazione in attesa che qualcuno scendesse a fare colazione. Poco dopo Harry scese e guardò dubbioso Ron per capire se era ancora arrabbiato con lui.  La risposta arrivò subito perché Ron lo fece sedere vicino a lui ed iniziarono a parlare come niente fosse. Hermione attese l’arrivo di Ginny per poter parlare un po’ e non sentirsi sola.  La colazione grazie agli altri impedì a Ron e Hermione di parlare. La mattinata non fu affatto tranquilla perché Ron ed Hermione inevitabilmente stavano vicini e l’imbarazzo aumentava anche al solo pronunciarsi qualche parola. Le prime due ore di Pozioni passarono molto lentamente, soprattutto per Harry e Ron. I due migliori amici avevano un’ora libera, mentre Hermione dovette recarsi nell’Aula di Aritmazia. Ron tirò un lungo sospiro di sollievo quando la vide svoltare l’angolo e salire verso l’aula di Aritmazia. Harry lo guardò parecchio dubbioso mentre varcavano entravano in Salacomune decisi a dedicare un’ora a fare assolutamente nulla e quindi rilassarsi.

- Ti prego non farmi domande, è già imbarazzante da sé…- disse Ron vedendo la faccia dubbiosa e curiosa del suo amico.

- D’accordo, spero solo che non abbiate litigato di nuovo perché non lo sopporterei. Diventate tutti e due insopportabili lo sai?- rispose Harry sedendosi comodamente nella poltrona più vicina all’ingresso della Salacomune e Ron dopo averlo imitato rispose con uno strano sorriso soddisfatto sul volto leggermente arrossato:

- No no, questa volta non abbiamo litigato, al contrario…insomma, io la stavo per…baciare-

 

- Frena frena, tu stavi per baciare Hermione?- domandò quasi arrabbiato il moro.

 

- Bhè, sì… Hai qualcosa in contrario?- domandò Ron interrogativo

 

-  No! Ma perché non l’hai fatto?-

 

- Purtroppo è arrivata la McGranitt, puoi immaginare come ci sono rimasto male, insomma la stavo per baciare, ti rendi conto? Io Ron Weasley stavo per baciare Hermione Granger…-

 

- Me ne rendo conto perfettamente… Mi domando soltanto perché la McGranitt doveva interrompervi sul più bello-

 

- Me lo chiedo anch’io cosa credi? Insomma da quanto tempo desidero di baciare Hermione, ormai saranno cinque o sei anni. Spero solo che lei non si sia pentita di avermi quasi baciato-

 

- Secondo me non si è pentita, anzi…- mormorò Harry sorridendo e incrociando le braccia al petto guardando Ron e la sua faccia interrogativa.

 

- Harry, qualcosa mi dice che tu sai qualcosa che io non so-

 

- No, ti sbagli, io non so nulla- rispose Harry facendo il finto innocente

 

Ron scrollò le spalle sospirando immergendosi per un attimo nei suoi pensieri. Pensava a come sarebbe stato baciarla, assolutamente bello e così semplice. Gli ritornò in mente il Ballo del Ceppo, probabilmente fu in quell’anno che si rese conto di cosa volesse dire amare una persona. Prima vedeva Hermione in un modo… diverso. La vedeva come una ragazzina seccente che stava dietro ad Harry per farsi un amico, ma era ovvio che non era così. Lei era diversa da come appariva, era sensibile, dolce, forte, intelligente, semplice…. Ora era sicuramente a lezione intenta a prendere numerosi appunti dove immergersi per almeno quattro volte al giorno per non poterli dimenticare neanche nel prossimo secolo.

 I 60 minuti passarono veramente velocemente, infatti i due Grifondoro dovettero recarsi subito nella Serra numero 3 per una nuova lezione di Erbologia. Hermione era già lì che li aspettava in compagnia di Dean, Seamus e Calì. Quando Ron la vide affiancata ai suoi due compagni di stanza gli venne voglia di prenderli a pugni entrambi.

“Contegno Ron, solo i tuoi compagni di stanza e stanno al suo fianco solo perché devono attendere l’arrivo della professoressa. Non c’è niente di male, devo far finta di niente. Harry mi guarda in modo strano, evidentemente si vede sul mio viso che qualcosa non và. Calma e sangue freddo… Ci avviciniamo e i quattro stanno lì e Hermione mi fissa ancora imbarazzata…. Mi da una pezzetto di carta, probabilmente un messaggio da recapitarmi in privato. Non lo leggo ora anche se la tentazione è sicuramente forte, fortuna che arriva la professoressa Sprite e apre le porte della serra per fare entrare noi e i Serpeverde che attendevano la lezione ad accurata distanza da noi Grifondoro… Non sento cosa dice la professoressa, ci sono delle piante carnivore di cui dobbiamo occuparci, ma non lo faccio con impegno, guardo Hermione che mi sta di fianco concentratissima sul suo lavoro. L’ammiro… Quando deve fare qualcosa di importante non pensa ad altro. Esco dalla serra      perchè mi sono fatto male ad un braccio, colpa della pianta carnivora… Ero troppo impegnato ad osservarla e ora mi ritrovo pieno di morsi di quella maledetta pianta. Vado da Madama Chips che mi medica accuratamente anche se arrabbiata dicendomi di stare più attento e chiedendomi più volte- Dove hai la testa?- bella domanda mi viene da rispondere dato che penso solo a Hermione… A proposito, il biglietto. Mi stando su uno dei tanti lettini e lo apro velocemente per poi leggere una calligrafia chiara e distinta”

 

Ciao Ron,

senti volevo chiarire delle cose riguardo a questa mattina, sai a cosa mi riferisco. Ci incontriamo davanti alla Torre di Astronomia alle 23.00 di questa sera. Cerca di non mancare per favore.

                          Tua Hermione.

 

“Incredibile, Hermione Granger che esce dalla Salacomune dopo il coprifuoco per incontrare il sottoscritto. Non è possibile… Ora sono nel panico… E se volesse semplicemente dirmi che è stato un errore causato da un momento di debolezza? Scaccio il pensiero sperando che non riguardi questo. Lo spero davvero tanto, non posso pensare che mi dica che non vuole che io e lei… Miseriaccia a me e ai miei pensieri negativi! Pensa al positivo e basta.”

 

*******************************************************************************************************

Hermione Granger osserva Ron voltargli le spalle e dirigersi all’interno del castello per andare in infermeria.

 

“Chissà a cosa stava pensando…” si chiede mentre esce dalla serra accompagnata da Harry ed insieme si recano all’ultima lezione della mattinata: Difesa contro le Arti Oscure. Lupin era il nuovo professore fisso e ad Harry non dispiaceva affatto anche se ogni tanto si doveva assentare per le sue faccende con la luna piena. Entrarono in aula, Hermione accanto ad Harry pensava a Ron sperando ardentemente che si sarebbe ripreso presto e che sarebbe venuto al suo appuntamento di questa sera. Lupin spiegava lanciando dei sorrisini ad Harry ed Hermione di tanto in tanto. Hermione prendeva appunti facendo credere a tutti che il suo unico pensiero era la lezione che stava volgendo, ma più di una volta si lasciava trascinare dalla sensazione che avrebbe avuto nel baciare Ron.

 

- … quindi per la prossima volta gradirei solo di fare un po’ di pratica con il vostro compagno di banco o con un vostro amico per essere pronti alla verifica che si terrà lunedì prossimo, potete andare- disse Lupin svegliando dai suoi teneri pensieri Hermione. Sistemò la borsa e con Harry andarono in Salagrande per il pranzo. Ginny li raggiunse oco dopo e Hermione si accorse che Harry le lanciava sguardi dolci. Sorrise tra sé iniziando a mangiare le prime cose che le vennero in mano, dato che la sua mente era altrove. Il pomeriggio passò lentamente o così sembro a Hermione ansiosa di vedere se Ron sarebbe venuto dato che non aveva avuto modo di vederlo visto che era stato tutto il pomeriggio nell’infermeria della scuola. Le 22:30… Hermione si preparò adeguatamente indossando la sua spilla da Caposcuola assieme alla solita divisa e i capelli lasciati sciolti. Ora le piacevano di più, erano meno crespi da quando si erano allungati e le ricoprivano quasi tutta la schiena. Uscì furtiva facendo attenzione a non fare rumore. Aveva portato  con sé il mantello dell’invisibilità di Harry dopo averglielo chiesto, per non farsi vedere, anche se oramai era ben troppo alta e c’era il pericolo che le si vedessero i piedi perciò dovette muoversi china. Raggiunse dopo 5 o 10 minuti, Hermione non ci fece caso, la torre di Astronomia. Entrò nella porta centrale, ma di Ron neanche l’ombra.

 

“È ancora presto…”cercò di convincersi mentalmente mentre si sedeva sul bordo della finestra ad osservare fuori il paesaggio circostante. Non le piaceva quel posto, affatto… Ma voleva non farsi beccare da nessuno mentre superava il coprifuoco. Il mantello le stava accanto mentre i minuti passavano superando le 23:00 di 10 minuti.

 

“Non verrà…” si rattristò lei non vedendo il bel rosso arrivare.

 

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“Se non mi muovo rischio di non trovarla più” correva a perdifiato non preoccupandosi del fatto che poteva essere beccato. Spalancò la porta della Torre di Astronomia e se la trovò davanti pronta ad andarsene.

 

- Se in ritardo- sbottò irritata la ragazza.

 

- Mi dispiace, Madama Chips vigilava continuamente l’infermeria e non riuscivo a scappare- rispose lui guardandola dubbioso per vedere se era ancora arrabbiata.

 

- Se è così allora….- mormorò appena abbassando il capo imbarazzata dal fatto di averlo rimproverato.

 

Ron si chiuse la porta alle spalle e attese che lei iniziasse a parlare, cosa che non accadde subito.

 

- Ecco io volevo parlare di questa mattina- iniziò lei tenendo ancora lo sguardo rivolto verso il pavimento.

 

-Sì, già lo sapevo-

 

-Sì, scusa-

 

- Credi che stavamo per fare una cosa… sbagliata vero?-

 

- Io… non lo so… Pensavo che forse tu te ne saresti pentito-

 

Ron la guardò accigliato, come poteva pensare che si sarebbe pentito?

 

- Io credo che… dovremo rifletterci un po’… siamo amici-

 

“Ma che miseriaccia sto dicendo? Stupido, stupido e ancora stupido!”

 

- Infatti noi siamo amici da tanto tempo e siamo cresciuti quindi siamo capaci di capire quello che… proviamo-

 

- Già-

 

-Cosa facciamo? Continuiamo come se non fosse successo niente perché in effetti non è successo niente no?-

 

“Bella mossa Hermione!Complimentoni!”si disse lei mentre pronunciava tali parole e alzava lentamente il viso verso Ron.

 

- Se vuoi questo per me va bene-

 

“No, che non va bene Ronald Weasley! Digli che ti piace, coraggio, tira fuori delle parole dolci e fai quello che hai sempre desiderato fare… Non, non ce la faccio, sono un codardo!”

 

- Bene-

 

- Bene-

 

- Allora andiamo?- propose Hermione indicando il mantello che teneva tra le braccia. Ron annuì soltanto e si misero entrambi sotto il mantello anche se stavano moto stretti lì sotto. Sentivano ognuno il respiro dell’altro e stare così vicino era imbarazzante per entrambi. Quando rientrarono in Salacomune tirarono un sospiro di sollievo e si congedarono andando ognuno nei rispettivi dormitori.

 

 

 

Ecco ultimato il capitolo un pò piccolo a dir la verità, sorry.Ringrazio chi ha recensito e scusate se non vi rispondo singolarmente, ma sto davvero male per via della febbre… Grazie a tutti e lasciate ancora commentino^_*

 

 

 

 

                                                                                  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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