Pensieri
di Claire Young
Salve,
sapete chi sono io? Sono
Claire, Claire Young. Credo che solo poche di voi mi conoscano con
questo nome, ma molti mi definiscono “L'imprinting di
Quil” e a
dirla tutta, questo nomignolo neanche mi piace. Non mi piace essere
definita un oggetto, non mi piace affatto. Non potete capire come mi
senta quando le persone mi chiamano in questo modo.
A
volte guardo invidiosa le altre ragazze, non le ragazze che sono come
me oggetto di imprinting, ma quelle umane. Quando le guardo
acconciarsi i capelli, truccarsi, mettersi quel vistoso ombretto e
vestirsi in modo carino soltanto per attirare l'attenzione del
proprio ragazzo, beh mi sale il magone.
La
loro è una sfida continua, ogni giorno. Le vedo passeggiare
accanto
al loro ragazzo e quando quest'ultimo non le fa un complimento per il
loro aspetto, loro mettono il muso fin quando non si sentono dire
scusa. Fin quando il loro ragazzo non l'afferra e le trascina a
sé,
guardandola negli occhi per poi baciarla.
Ed
io sto lì a fissarli da lontano, nascosta dietro un cespuglio, mentre il mio ragazzo ha a che fare con
le sue
questioni da lupo, consapevole di non poter
mai avere tutto quello. Io non potrò mai avere una sfida
come la
loro. Qualunque cosa io faccia, Quil mi guarderà sempre
adorante, mi
“amerà” sempre e so che non
potrà mai tradirmi.
Se
io mi facessi bella, mi truccassi e mi vestissi in modo carino, a lui di
certo non importerebbe, perché l'imprinting
è fatto per scegliere la
persona con la quale portare avanti la specie, non per essere un
amore vero e proprio.
Se
io mi lanciassi in un secchio di spazzatura, mi vestissi di stracci,
comunque continuerò a piacergli perché in fondo
io devo solo
portare avanti la specie. Ecco a cosa servo, solo a sfornare dei baby
licantropi. Nient'altro che questo.
Se
non fosse arrivato Quil, io sarei stata inutile, perché non
sono
così carina come la Stephenie mi descrive nei pensieri di
Quil.
Ragazze,
visto? Non è solo il licantropo a soffrire dell'imprinting
ma anche
il soggetto dell'imprinting, solo che alcune persone non ci
riflettono sopra e dovete sapere che io ci soffro per questo, pur non
essendo una persona in carne ed ossa.