Autore: My Pride
Fandom: One Piece
Tipologia: Flash Fiction [ 581 parole fiumidiparole ]
Personaggi: Nami, Monkey D. Rufy
Tabella/Prompt: Primavera › 14. Bouquet
Humanity Face 10&Lode: #04. Guance
Genere: Generale, Sentimentale, Fluff, Introspettivo
Rating: Verde
Avvertimenti: Heterosexual, Slice of life, What if?
V Notte Bianca: Ce la fai a non pensare al cibo per almeno mezzo minuto? @ nemofrommars [ maridichallenge ]
30 modi di amare, più qualche delizia: Pacchetto sweet › Cioccolata
The season challenge: Primavera › Fiori
ONE PIECE © 1997Eiichiro Oda. All Rights Reserved.
Quando avevano raggiunto un'isola, erano sbarcati e Rufy le aveva chiesto di andare a mangiare qualcosa assieme - solo loro due, non con tutta la ciurma - come se fosse una sottospecie di appuntamento, Nami era rimasta lì per lì perplessa dalla decisione presa dal Capitano.
Forse se le avesse semplicemente detto di voler andare a pranzo l'avrebbe presa in tutt'altro modo, lasciando che quella singola richiesta scorresse come al solito senza darvi peso poi più di tanto, ma era stata proprio la parola «Appuntamento» uscita dalle labbra di Rufy a far capitolare improvvisamente il suo cuore.
Sotto lo sguardo sconvolto di Sanji, che aveva cominciato a maledire il Capitano in tutte le lingue del mondo e a blaterare che al Raftel ce lo avrebbe fatto arrivare lui a suon di calci in culo se solo avesse osato alzare un dito su di lei, Nami aveva seguito Rufy e il suo naso, cominciando a sentirsi euforica ogni momento che passava. Era stata una novità bella e buona, quella, quindi aveva voluto per una volta fantasticare sul perché Rufy le avesse chiesto una cosa del genere. Quando avevano raggiunto la locanda e si erano seduti, però, la povera navigatrice era rimasta così di sasso dal fatto che il Capitano volesse semplicemente mangiare, che le erano quasi cadute le braccia.
Nami strinse un pugno sul bordo del tavolino, traendo un lungo sospiro come se volesse calmarsi. Okay, lo sapeva fin troppo bene com'era fatto quello scemo, però... dannazione, erano là dentro da più di un'ora e quell'idiota aveva soltanto mangiato. «Rufy», cominciò pacatamente, sentendo una vena pulsarle pericolosamente sulla fronte e storcendo il naso nel sentire un pezzetto di carne sporcarle entrambe le guance. «Ce la fai a non pensare al cibo per almeno mezzo minuto?»
Come se fosse stato appena svegliato da un lungo sonno, il ragazzo sollevò il capo dal piatto mezzo vuoto che aveva dinanzi, ingoiando tutto intero il cosciotto di carne che aveva sorretto con la destra fino a quel momento. «Prima ho chiesto del sake!» parve essere la sua attenuante, e fu a quel punto che la navigatrice, lasciandosi sfuggire un'esclamazione frustrata, decise di alzarsi e di mollarlo lì, andando a pagare ciò che il ragazzo aveva ingurgitato prima di uscire come una furia dalla locanda. Che finisse di mangiare da solo. Lei ne aveva abbastanza.
«Ohi, Nami, aspetta!», la chiamò, e la ragazza ebbe appena il tempo di voltarsi verso di lui prima che dei fiori rossi e gialli le arrivasse praticamente ad una spanna dal naso, e si accigliò non poco nel rendersi conto che, con un braccio allungato verso di lei e un sorriso a trentadue denti dipinto in viso, Rufy le stava offrendo un bouquet che aveva preso da chissà dove e persino quello che aveva tutta l'aria di essere uno scatolo di cioccolatini. Nami sbatté le palpebre più volte, sorridendo a poco a poco a sua volta. «Non arrabbiarti più e fallo più spesso», soggiunse Rufy, al che la navigatrice sollevò lo sguardo dai fiori per osservare lui.
«Cosa?»
«Sorridere», rispose con fare ovvio. «Sei più bella quando sorridi».
Nami avvampò, afferrando il mazzo di fiori prima di dargli le spalle e far finta di niente. «Sta' zitto e datti una mossa, torniamo alla nave», replicò, sentendo nelle orecchie la risata cristallina di Rufy. Sentì il sangue colorarle maggiormente le guance e strinse il bouquet contro il suo petto, affrettando il passo come se volesse distanziare il Capitano. Doveva però ammettere che, per una volta, quello scemo l'aveva decisamente sorpresa.
_Note inconcludenti dell'autrice
Altra piccola storia scritta di getto per la Quinta Notte Bianca di maridichallenge - a quest'ora ormai conclutasi -, con il prompt gentilmente offerto da nemofrommars
Sto cominciando a prenderci un pochino la mano, con questo pairing, per quanto molto spesso non riesca a capire esattamente come muovere i personaggi e farli interagire fra loro
Mi è più facile farlo con Zoro e Sanji, purtroppo, forse proprio perché sono abituata a muovere personaggi un po' rozzi, chiamiamoli in questo modo, ecco
Comunque sia, spero vivamente che questa storia vi sia piaciuta e che vi abbia fatti in parte sorridere :)
Alla prossima. ♥
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