Anime & Manga > D.Gray Man
Segui la storia  |       
Autore: Bethan Flynn    29/06/2012    2 recensioni
Non era possibile. Non poteva essere lui.
Non adesso che finalmente, dopo dieci anni, era riuscita se non a scrollarsi di dosso il peso di quella colpa che l’aveva sempre schiacciata, perlomeno a conviverci.
Howard Link. Il cognome c’era, i due nei pure, gli occhi grigi anche.
Non li aveva mai dimenticati, e non li avrebbe dimenticati mai.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Link, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Si può sapere perché non vuoi vederlo? Quel poveretto ti sta cercando- il maestro fuma come un turco sulla veranda, mentre lei gli versa il tè. Rie lancia un’occhiata di fuoco che si infrange contro le lenti degli occhiali dell’uomo.
-Mi odia. Starà cercando vendetta, è comprensibile- dice secca, ma la voce le si abbassa di tono, come sempre quando le parole mal rispecchiano ciò che il cuore le sta urlando.
-A me non è sembrato affatto assetato di sangue- gli occhi azzurri si risollevano precipitosamente verso quelli scuri di Cross.
-Lo hai visto?- chiede incredula. Un cenno affermativo –si, ma sapendo la tua posizione al riguardo l’ho mandato via- dice, tracannando un sorso di tè, ma solo dopo averlo innaffiato di rhum.
Rie annuisce, sollevata. Non vuole vedere Howard, non vuole vederlo mai più.
Ha sulla coscienza il peso della distruzione di due famiglie, la propria, per via della sua compatibilità con l’innocence, e la sua, per l’incapacità a controllarla.
Non vuole sentirselo rinfacciare da altri, lo rimpiange già lei ogni giorno di più.
-Rie, dovrai superarlo prima o poi. Non hai colpe- le parole del maestro, anche se dette già molte volte, la colpiscono in maniera brutale, tutt’altra cosa dalle interazioni che Howard era in grado di fare con i suoi pensieri.
Era come se la sentisse.
“Basta, smettila di pensarci” si ripete, cercando di articolare una risposta, ma Cross la previene di nuovo.
-Eri una bambina, e non è un mistero per nessuno cosa stesse cercando di farti quell’uomo- sentì una vibrazione d’ira nelle ultime parole di Cross, e un brivido le corse lungo la schiena, mentre le immagini vivide di quel momento le tornavano alla mente.
Ripensandoci, col senno di poi, capisce cosa vuol dire il maestro, ma non è tanto per James che rimpiange ciò che ha fatto. Un uomo di quel genere meritava solo la fine che ha avuto, pensa.
No, è per Howard, è per aver distrutto la famiglia di Howard, che il senso di colpa non l’abbandona mai.
-Piuttosto, domani partiamo. Abbiamo una nuova missione- la voce aspra del maestro la riporta alla realtà.
Giusto, la missione.
Rie benedice quell’impegno continuo in battaglia, l’unica cosa che riesce a distrarla dalla vita, in quel momento, è la morte.

-----

-Maledizione, Generale! Questo non è un gioco! Se scoprono che lei c’entra con la fuga di Rie, e che pure il sottoposto di Lvellie è coinvolto, ci saranno un sacco di guai per tutti!- la mano del supervisore Komui sbattè violentemente sul tavolo pieno di bottiglie vuote, ma agli occhi accesi dell’uomo rispose il solito sguardo freddo e calcolatore di Cross.
-Era l’unico modo, Komui. Sai cosa sarebbe successo se Lvellie l’avesse trovata- disse secco, scolandosi un altro bicchiere –quell’innocence è speciale, è la testimonianza dell’evoluzione della materia sacra, della sua volontà propria- scandì, enfatizzando ogni parola –non vorrai un’altra Hebraska, eh, Komui?- lo apostrofò seccamente, sbattendo il bicchiere sul divanetto macchiato. Il cinese rimase in silenzio per qualche istante, poi alzò nuovamente gli occhi –potreste andarci di mezzo voi, o addirittura Allen. Possibile che non ve ne importi niente? E’ il vostro allievo, dopotutto!- la sua voce si era alzata di un paio d’ottave, mentre Komui perdeva nuovamente le staffe.
Finalmente Cross lo fissò negli occhi con uno sguardo meno imperturbabile, quasi ostile –anche Rie è mia allieva. Mi preoccupo di tutti e due allo stesso modo- ma sapeva benissimo di mentire.
Per quanto fosse affezionato a Mana e ad Allen, e per quanto volesse proteggerlo, Rie era speciale.
Non avrebbe mai e poi mai permesso che Lvellie la trasformasse in una cavia.
Non avrebbe fatto lo stesso errore due volte.
Il supervisore sospirò, passandosi una mano nei capelli –è inutile discutere con lei, Generale. Mi auguro solo che sappia quello che sta facendo- concluse secco, poi uscì con un inchino frettoloso.

Rimasto solo, Cross si scolò il resto della bottiglia, pensieroso.
Sperava solo che quel biondino fosse riuscito a portarla abbastanza lontano, e in un luogo abbastanza schermato dai rilevatori dell’Ordine, pensò.
No, non gli importava delle conseguenze che tutto ciò avrebbe avuto su di lui, sempre ammesso che l’avessero scoperto.
In effetti, non aveva pensato a come, sparendo anche Link, avrebbe potuto andarci di mezzo Allen. Solo il cielo sapeva di cosa erano capace Lvellie e la sua schiera di clericali corrotti.
Sospirò profondamente, scompigliandosi i lunghi capelli rossi.
Non gli importava delle conseguenze, ma avrebbe tanto voluto rivederla, prima che lo scoprissero.
Da quando Allen era entrato all’Ordine, lui e Rie erano rimasti fianco a fianco per altri tre anni. La sua assenza così totale quasi lo frastornava.
Si, avrebbe voluto parlarle ancora una volta, per dirle tutto quanto.

---

-Ehi, Allen- al richiamo di Lavi rispose un mugugno soffocato dai mitarashi dango.
-Come credi che farai con Lvellie? Intendi continuare a fingere che i rapporti siano scritti da Link? Quei due lavorano insieme da anni, conoscerà benissimo il suo stile- l’albino alzò le spalle, inghiottendo rumorosamente –non ho scelta- disse –se non faccio così, Lvellie scoprirà che Link è scomparso, e non penso sia una grande idea lasciare che succeda- disse, tornando a concentrarsi sui fogli che aveva davanti.
-Dunque… secondo te risulta esagerato se scrivo che ho mangiato due scatole di mitarashi dango più sei della terza? Eppure Link registrava anche quando Tim mi mordeva un orecchio… sarà meglio scriverlo, al massimo lo prenderà per eccesso di zelo- riflesse, intingendo la piuma nel calamaio.
Lavi sospirò rassegnato. Tutti si ostinavano a portare avanti quella messinscena, lui compreso, pur di proteggere Rie. Capiva benissimo cosa sarebbe potuto succedere se la ragazza fosse stata trovata da Lvellie, ma davvero non capiva perché Link era sparito con lei.
Che legame avevano, quei due?
“Pensa, Bookman” si disse. Non capiva poi perché gli interessasse tanto, ma sentiva che c’era qualcosa che non tornava in tutta quella storia, a partire da ciò che aveva sentito origliando alla porta della sezione scientifica, quando Komui aveva parlato col Panda.
“Sai anche tu quale fu l’unico cubo di innocence in grado di possedere una volontà propria, e che fine abbia fatto” aveva detto il supervisore.
Di che volontà parlavano? Forse di quella che l’innocence aveva mostrato divenendo compatibile di Rie per poi utilizzare il corpo di quella bambina come veicolo, come arma?
Forse, quel cubo d’innocence voleva essere trovato? Si era attivato come se possedesse un’intelligenza pensante?
La sola ipotesi gli metteva i brividi, se poi pensava che ce n’era stato anche un altro nella storia e alla fine che poteva aver fatto…
-Finito!- l’esclamazione giuliva di Allen lo distolse dai suoi pensieri.
Afferrò il foglio sospirando e si alzò in piedi –vado a darlo a Komui- disse. L’albino annuì, grato. Doveva farsi vedere in giro il meno possibile: la versione ufficiale era che lui e Link fossero in missione assieme a Rie.
Improvvisamente, la porta si spalancò e ne entrò una Linalee terrorizzata. I ragazzi balzarono in piedi.
-Che succede, Lina?- chiese subito Allen.
-Ci attaccano! I Noah sono dentro l’Ordine!- gridò la ragazza, afferrando entrambi per una manica –dovete venire, subito!- non se lo fecero ripetere un secondo e corsero a perdifiato dietro di lei.




Note dell'Autrice:

So che questo capitolo è un po' corto, lo so. Ma sennò veniva ventimila pagine e la mia riserva di capitoli si sarebbe accorciata drasticamente, quindi abbiate pietà ç__ç
Non mi dilungo in note perchè devo tornare a studiare, me misera!
Rispondo ai commenti ^^

rose princess: eeeeehm, ne avrai di motivi per arrabbiarti in questa fanfiction XD se pensi che le cose fra Rie e Link saranno semplici ti sbagli di grosso, sono nota per il sadismo con le mie protagoniste! *faccia malefica* ma spero (no, non lo so nemmeno io ancora ç-ç) di riuscire a dare almeno a loro due una conclusione felice, visto che il finale della mia storia precedente mi ha lasciata psicologicamente distrutta T^T

DarkAngel_: ma ciao *__* come mi sono mancate le tue recensioni *momento di commozione* ç_ç sono felice che Rie ti piaccia, a me convince sempre meno mano a mano che vado avanti D: D: ho bisogno di una scarica di autostima per la mia povera protagonista T_T non farti venire un collasso che siamo solo ai primi capitoli...e la storia ne ha moooooooolti di più! ^____^

Grazie a chi legge/segue/recensisce, scusate la brevità ma lo studio, ahimè, mi chiama ç__ç

La vostra disperata Bethan
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > D.Gray Man / Vai alla pagina dell'autore: Bethan Flynn