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Autore: Enkai D Higan    30/06/2012    9 recensioni
E se qualcuno entrasse nel mondo di One Piece?
Cosa succederebbe?
Questa ragazza riuscirà a realizzare il sogno che aveva sin da piccolina, ovvero conoscere il ragazzo che le ha rubato il cuore? Più precisamente, lo Zolfanello che le ha riempito petto e testa.
Lo scoprirete solo nella prossima puntata! No, non è vero.
Vi racconterò della storia di Higan e delle sue avventure che ha vissuto al fianco di un Mugiwara e di Pugno di fuoco.
Richiesta pazienza, fantasia e recensioni!
Un minuto per far felice un'autrice o un autore.
Genere: Avventura, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Ma cosa stava facendo?! Era malridotto! Non aveva possibilità... Voleva forse farsi uccidere?! Il mio povero Ace...
E in mezzo ai piedi ci si era messo anche Kizaru! Come se non bastasse!
Rufy era, peraltro, impegnato con un Sengoku dorato e gigante e io e Marco dovevamo vedercela con la scimmia gialla.
Di Aokiji nemmeno la traccia. E, forse, era nascosto da qualche parte a sonnecchiare. Cosa molto probabile per uno come lui, ma per niente normale durante il corso di una guerra.
< Oumh... Mi dispiace davvero tanto farvi fuori... Tanto, tanto... > A quell'affermazione probabilmente sarcastica La Fenice complicò le cose con la sua arroganza. < Mi stai prendendo in giro, forse? Lascia passare almeno lei, brutta scimmia! Il nostro compagno è in pericolo! >
< Sei maleducato e nervosetto... Oumh... Di qui non passerà nessuno. > Dio come mi faceva irritare.< E' FORSE UNA COLPA ESSERE INNAMORATA DI UNA PERSONA E VOLERLA SALVARE A COSTO DELLA VITA?! > < Oumh... Amare... Un verbo bello e orribile allo stesso tempo. > Commentò l'Ammiraglio. < Basta. Falla PASSARE! Non costringermi a farti fuori. E sai che- > < Oh... Ma non c'è bisogno di queste minacce! Oumh... - Rispose voltandosi verso di me. - Prego. Vai a salvare il tuo amichetto. - Continuò facendomi cenno di proseguire. - So cos'è l'amore. Conosco anche il dolore che si prova... Mmmh... Se riesci a salvarlo... Non vedo perchè non potete viverlo...E poi io sono anche impegnato con questo qui... Oumh... > < Corri Higan! CORRI! Prima che questo cerebroleso cambi idea! Porta via Ace dalle grinfie della cagna magmatica! >
 
Restai leggermente interdetta, ma mi ripresi subito.
Mi lanciai nella corsa contro il tempo che vedeva la vita di Ace in bilico. In un equilibrio piuttosto precario. Mi regolava solo l'istinto in quel momento. 
Non mi sarei mai stancata. I miei sentimenti mi davano una forza e un respiro smisurati. Chiusi prepotente i miei occhi e focalizzai tutte le mie paure.
Ogni passo segnava un secondo guadagnato. Non posso pensare che potrei non riuscirci. Che potrei non rivederlo mai più. Non ce la faccio.
Le mie gambe si muovono da sole ed hanno preso un proprio ritmo. Il sangue sembrava confluire con l'adrenalina, la paura, l'emozione, il terrore e la speranza.
Non sentivo più nulla in quel momento. Tutto il trambusto e il rumore che proveniva dalla mischia e la cozzaglia di marines e pirati non contava più nulla.
Mi importava solo di correre da lui. Riuscivo a malapena a pensare lucidamente, ma quel poco di raziocinio era occupato dalla disperazione e dalla pura paura di perderlo, che potesse scomparire come era giò successo.
Di perdere colui che ho amato dalla prima apparizione. Colui per il quale avrei fatto qualsiasi cosa.
Aprii gli occhi con uno sforzo fisico immane. Ma potevo sentire tutta l'energia che quell'amore mi stava dando.
Un passo. Pochi metri. Ero arrivata. 
Ti vedevo affaticato e sovrastato dalla potenza dell'infame bastardo.
Un salto. Un calcio. Sono riuscita a colpirlo e a spedirlo lontano.
Guadagnai una manciata di secondi, del tempo, poco, ma a me basta per vedere che stai ancora bene.
Un poco malconcio, ma eri vivo. Respiravi, non avevi un foro nel petto e non perdevi sangue, se non dalle ferite superficiali.
 
Non sono mai stata tanto contenta. L'istinto ha obbligato quel poco di ragione ad avvicinarmi a te e chiudere amorevolmente le mie braccia al tuo collo.
Sentii le tue mani deboli sfiorarmi la schiena per poi stringermi, con tutti i muscoli, in una morsa dolce e stupenda. Magnifica e perfetta.
Inizio a piangere come un'idiota, cercando di nascondermi nell'incavo della tua spalla.
< Ho...Ho avuto paura di-di perderti...! Ammettilo! T-Tu attenti alla mia vita! Vuoi farmi morire... Perchè sei corso contro questo abietto...Perchè? Non potevi aspettarci...? >
< Mi hai colpito in un punto debole... Io non so che cos'è... che mi prende di te. E' dolce una fobia fatta dal terrore di legarmi troppo a qualcuno. Ho voglia solo di stare con te... Mi hai attaccato con uno dei veleni più piacevoli... Credo di... Essermi innamorato. Di te. Quando mi sei apparsa davanti... Non so... sono uscito dall'agonia e dalla realtà. E mi hai portato con te in un posto sconosciuto. Ma quando Sakazuki ti ha ferita, io... Non ci ho visto più. Nessuno può farti del male. - L'aveva davvero detto? No... Era la mia immaginazione, ne ero sicura. Io mi limitavo ad ascoltare la mia fantasia, con gli occhi sgranati. Incredula, stupefatta, sorpresa, meravigliata... Era imprevedibile quel ragazzo. Non avrei mai creduto a simili parole.- Ripeto. Non so cosa mi prende di te. Voglio stare insieme a te. Quando ti ho chiesto chi ti piace... Io... L'ho fatto perchè mi iniziavi già a fare uno strano effetto. Mi sei entrata dentro come un fulmine. E senza che io ti conoscessi. - Afferrò il mio viso tra le mani, sciogliendo l'abbraccio, e guardando nei miei occhi spalancati e increduli, ma decorati da un sorrisetto appena accennato. - Ti dico tutto ciò perchè... Come sai anche tu, potrei non farcela. E forse morirò. E non voglio avere alcun rimpianto. >
Mi guardava con disperazione e terrore. Paura di un rifiuto. Com'era sempre stato abituato durante la sua vita prima di incontrare Barbabianca. 
< D-Dimmi che non è solo per gioco. > Mi avvicinai al suo viso.
< Non lo è affatto... >
< Dimmi che non mi faresti mai stare male. Ti prego. > I nostri nasi si sfioravano.
< Non lo farei mai. Anche a costo della vita... >
< D-Dimmi... Quello - Una lacrima accompagnò quella richiesta.- ...Che provi per me. Perchè non ci credo. > Le nostre labbra potevano toccarsi.
< Ti amo. > 
Un respiro e un sussurro sulle mie labbra. I nostri battiti si unirono in un uno solo.
Stavamo per assaggiare a vicenda le nostre labbra. Eravamo distanti un soffio. Poi l'incredulità.
Un tonfo. Un rumore sordo. Alle spalle del moro. I suoi occhi spalancati. Un suono argentino di una goccia che cade a terra.
Guardo in basso: un puntino rosso.
Sento uno strano bruciore vicino i miei addominale. Abbasso lo sguardo.
La visione che mi si presenta davanti è raccapricciante a dir poco.
Akainu. Sakazuki. Il bastardo. L'infame. INFAME! Dietro il mio Ace.
Un pugno di magma all'altezza del tatuaggio dell'enorme Jolly Roger stupendo.
Tremavo. Piangevo. Stringevo i denti. Ero paralizzata. Ringhiavo.
Aveva osato. Ci eravamo distratti. Avevamo infranto la prima regola del combattimento. Ferma, congelata, fissavo lo sguardo del moro, sigillato prepotentemente dalle palpebre. Accompagnato da un leggero tremore dei denti, serrati e maledettamente visibili in un sorriso al contrario.
Non pensavo a nulla. Mi limitavo a rimanere paralizzata. Poi notai Rufy e Marco che correvano verso di noi.
Ace era immobile, in piedi, ancora davanti a me.
 
Il pugno di magma ancora nel suo corpo, come a bruciare ben bene l'interno. Urlai. Urlai come una pazza disperata.
< LASCIALO STARE! LASCIALO STAREEE! > 
Ritirò il braccio e lo ritramutò il carne vera. < Vedi ragazzina? Quando il destino è scritto non puoi cancellarlo. Tutti i pirati e tutti i codardi devono sparire da questo mondo! Solo quando saranno scomparsi dalla faccia della Terra la giustizia regnerà sovrana. >
< Se vuoi che la giustizia regni allora è la gente come te che deve darsi fuoco! > La Fenice era all'estremo livello di rabbia. Kizaru era sparito. Ma non mi importava nulla di lui, e non avevamo nemmeno il tempo di preuccuparci per un ammiraglio in quel momento.
Marco tenne lontano per alcuni minuti Sakazuki, malmenandolo come meglio riusciva ed incassando i colpi rigenerandosi.
Sengoku occupato contro un Garp furioso e incontrollabile. Rufy doveva vedersela con Onigumo balzato fuori da non si sa dove.
Ed io accanto ad Ace. A me il ruolo più difficile. Stavo morendo dentro. La sofferenza stava mano a mano sgranocchiando la mia anima.
Le lacrime erano incontrollabili, insieme ai singhiozzi.
< Ormai... La mia voce non riesce più a farsi sentire. Nessuno mi udirebbe, a parte te Higan... Quindi, ti prego di comunicare queste parole anche agli altri... A Marco, agli altri ragazzi, a Rufy... E ascoltale bene anche tu. Fino ad oggi... Un buono a nulla come me, con il sangue del demonio che gli scorre tra le vene... E' stato amato da tutti voi. Non lo meritavo... Ho sempre pensato che non sarei mai dovuto nascere. Che sono solo un rifiuto umano, non degno di avere una vita. - Le mie lacrime si arrestarono per pochi istanti, lasciandomi con un dolore che non poteva trovare una valvola di sfogo. Davvero non l'avrei rivisto mai più? Non ci credevo. Non ci volevo credere. Era una realtà troppo crudele e fredda. Fatta da una tensione palpabile e un ingiustizia cattiva e cruda. - Ma... Tu. Tu mi hai fatto ricevere l'amore che solo una ragazza può dare. >
< T-Tu non puoi. Non ne hai il diritto. Non hai...Il diritto... Di morire. No-Non puoi! Avevi detto che non mi avresti mai fatta stare male... Bugiardo. Perdonami ti prego! Non sono riuscita a salvare nè te nè il Babbo... Perdonami... > I miei occhi erano inondati e gonfi.
Come era possibile? Il più brutto incubo che potessi fare. Io ero lì per salvarlo! Cosa mi stava a significare il fatto che stesse agonizzante a terra, con un foro nel petto?!
Strinsi i pugni, ringhiando. 
< M-Mi faresti un favore e-enorme? >
Annuii disperatamente.
< Potresti... farmi provare... Le sensazioni che solo un bacio vero sa dare...? >
Sbarrai gli occhi. Voleva che lo... ?!
Non esitai. In quel momento il mio poco raziocinio era sparito.
Mi avvicinai verso quel viso perfetto e leggermente sorridente e ci guardammo negli occhi un'ultima volta.
Feci combaciare le mie labbra con le sue, ermeticamente. Sembravano fatte apposta le une per le altre.
Incorciai le mie dita con le sue, come a voler dire che l'amavo. E che quel gesto per me era doloroso e stupendo allo stesso tempo.
Le mie lacrime non si fermavano. Continuando la loro imperterrita corsa sulle mie guance. 
Ero nuovamente a cavalcioni sui suoi addominali, cercando di fermare l'emorragia con la mano libera.
Sentii una carezza sul fianco, un brivido. Poi sempre più pressione proveniente dalle sue labbra.
Ebbi l'impressione che si stesse alzando, ma la scacciai subito. Era impossibile. E non volevo illudermi.
Ma il senso di "freddo" per nulla normale attorno al foro stava sparendo, lasciando spazio al calore. Quello che caratterizzava Ace. Quello Piacevole.
Quello stupendo e confortevole. 
Sentii delle mani stringermi delicatamente le cosce, come a volermi spingere ancora di più verso il mio moro.
Ma...non era un impressione. No, decisamente no. 
Si stava...Si stava alzando!
Portai istintivamente una delle mani al suo viso, carezzandolo leggermente e l'altra a cingere il suo collo.
Mi afferrò per le gambe, sotto le ginocchia, prendendomi in braccio.
 
Era in piedi. ERA IN PIEDI? Ma come era possibile?
Ma in quel momento non mi passò nemmeno per l'anticamera del cervello l'idea di aprire gli occhi e staccarmi da quelle labbra che sapevano di fuoco e fragole.
Aprii leggermente le labbra, permettendoci di assaggiarci a vicenda. Un bacio da favola.
Dentro di me ero un tumulto di emozioni. Tutte contemporaneamente. Calma, tranquillità, felicità, AMORE.
Però dovevamo riaprire gli occhi. Dovevamo separarci. E continuare a combattere, per poi scappare e riprendere quello che avevamo lasciato in sospeso.
 
Dopo qualche secondo eravamo fronte contro fronte, a riprendere fiato e a guardarci negli occhi, entrambi con una coppia di onici neri, brillanti ed emozionati.



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ZALFE MIEI PICCOLI AMORINI!
Cosa vedono i miei occhi? Appaiono 10 recensioni selvatiche. Usare fuga? mh... no. Usare ringraziamenti stile "Leccapiedi"? Sì.

Grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie!





Alloraaa? Che ve ne pare del nuovo chappyno? XD Ci è voluto un po', anche perchè mi hanno trascinata una settimana in Trentino ^_^ Perchè non mi hanno abbandonata dove i monti e le capre mi facevano "Ciao"? Mi sa che c'era Marjuana nell'aria.
Va bhè. Mi scuso per il ritardo D:


Che dire? Fatemi sapere cosa ne pensate! E per eventuali errori di grammatica non esitate a avvertirmi perchè sono le 2:18 e ho riletto velocemente TT.TT Immaginate la mia faccia xD
Tengo gli occhi aperti a fatica! XD
Un grazie speciale va a : LaCla e Martychanfantasy! Ormai le considero "Amiche di penna" XD
Vi bacio tutte! PS: Se vi chiedete degli sbalzi di tempi verbali, Sì, è voluto. Non so perchè. Mi piaceva. E ho voluto testare!
Notte ^^
   
 
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