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Autore: harryslies    01/07/2012    0 recensioni
Arrivata davanti a scuola vide un ragazzo seduto sulla scalinata che si guardava intorno. Appena la vide si alzò in piedi e le corse incontro.
«Louis!», gridò Emily praticamente saltandogli addosso.
«Emily, quanto mi sei mancata», disse Louis stringendo a sé la ragazza.
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«Mi dispiace di averti lasciato in quel modo qualche giorno fa, senza dirti neanche una parola», disse Emily abbassando lo sguardo.
«Ti prego, non mi ricordare quel momento», disse Harry ancora visibilmente scosso. «Cosa pensiamo di fare?», fece il riccio mentre, con la mano destra, sollevò il mento di Emily.
«Non credo di essere in grado di sopportare, oltre ai problemi derivanti dalla scuola, anche le delusioni d’amore», fece Emily prima di enorme sospiro.
«Quindi è davvero finita?», chiese Harry, quando anche l’ultimo briciolo di speranza che gli era rimasto iniziava a svanire.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era già passata una settimana dall’inizio della scuola e tutti i pomeriggi Emily li aveva trascorsi con Louis dimenticando leggermente Amelia e Beth. Sapeva che quelle pazze delle sue amiche si stavano preparando mille domande riguardo Louis e quel pensiero la faceva sorridere: era felice di averle nella sua vita insieme a Louis.
Quel pomeriggio Emily sarebbe andata a casa di Louis per trascorrere l’ennesimo pomeriggio insieme. Aveva scoperto che Louis non abitava molto distante da lei e questo la riempiva di gioia: sembrava fossero tornati a quando avevano dieci anni.
Emily si diresse abbastanza velocemente verso casa di Louis perché le aveva detto che avrebbero passato un pomeriggio fantastico e inoltre aveva in serbo per lei una bella sorpresa.
Dopo qualche minuto di esitazione suonò il campanello di casa Tomlinson. Appena la porta si aprì, vide il volto sorridente di Louis che immediatamente la fece entrare. Rimase incantata dalla bellezza di quella casa che già da fuori era favolosa.
«Allora che fai? Vuoi rimane sulla porta tutto il tempo?», disse Louis riportando Emily sulla terra.
«Scusami, la tua casa è davvero favolosa», rispose Emily.
«Lo so, sono felice che ti piaccia», sorrise Louis. «Harry, muovi il culo e vieni qui».
«Come? Perché c’è anche lui?», sussurrò Emily.
«Ciao», disse il riccio mettendo in mostra il suo magnifico sorriso.
«Ciao», rispose fredda Emily al saluto del ragazzo.
«Harry, tu fai accomodare Emily, io vado a controllare la torta», disse frettolosamente Louis prima di scomparire in cucina.
«Che torta?», chiese curiosa Emily.
«Louis ha voluto farti una torta e mi ha chiamato per aiutarlo, ma siamo entrambi negati in cucina», disse sorridendo Harry.
«Okay», disse Emily ridendo insieme al ragazzo.
«Vuoi darmi le tue cose? Le metto in camera di Louis», disse il riccio prima di salire di corsa le scale. Tornò qualche secondo dopo sorridendole.
«Vieni, andiamo a vedere che sta combinando Louis in cucina».
Emily lo seguì sorridendo: ripensò velocemente a ciò che era successo in quei pochi minuti e rimase davvero sorpresa dalla gentilezza di quel ragazzo che aveva sempre odiato con tutto il suo cuore.
Entrati in cucina videro Louis trafficare con lo zucchero a velo e lanciare varie stoviglie nel lavandino per liberare il tavolo. Dopo avergli dato una bella pulita, abbracciò Emily e la fece accomodare vicino a Harry e offrì ai due un bel pezzo di torta al cioccolato.
«Siamo sicuri che non si avvelenata?», disse scherzando Emily.
«Io non ho messo veleno», dissero in coro Harry e Louis facendo ridere Emily.
«Alla fine non è poi così male», disse Louis.
«È davvero buona, non sapevo foste così bravi in cucina», rispose Emily mangiando un altro boccone di torta.
«Non intendevo la torta. Intendevo dire che Styles alla fine non è tanto male».
In quel momento sia Emily sia Harry quasi si strozzarono con la torta e diventarono rossi come due peperoni. Emily corse in aiuto di Harry, che sembrava stesse per morire, dandogli qualche pacca sulla schiena.
«Ma hai battuto la testa per caso? Stavi per farci morire e ovviamente fai sempre le tue solite osservazioni che non stanno né in cielo né in terra», disse Emily guardando dritto negli occhi Louis.
«Ma guardatevi, siete stupendi insieme. Tu che abbracci lui e lui che fa il gentiluomo».
A quelle parole, Emily tolse subito la mano dalla schiena di Harry che, fortunatamente, era ancora vivo.
«Tommo, sei un coglione».
«E tu sei sempre una ragazza molto fine. Scommetto che ora non pensi più che Harry sia un montato, un donnaiolo, un coglione, un poco di buono…».
«Abbiamo finito?», disse imbarazzata Emily.
«Si. Vado a stendere dato che la lavatrice dovrebbe aver finito e se non lo faccio mia madre mi uccide», disse Louis.
«E mi lasci qui da sola?».
«Non sei da sola, c’è il dolce Styles qui con te», Emily si voltò verso Harry, che ancora una volta mostrava il suo grande e bel sorriso.
Emily rimase leggermente spiazzata, non credeva che Louis l’avesse fatto davvero, non credeva che Louis l’avesse lasciata con quel ragazzo a lei completamente sconosciuto. Emily odiava trovarsi in situazioni imbarazzanti come quella, così iniziò a giocherellare con il cucchiaino nel piatto.
«Vuoi un altro pezzo di torta?», chiese il riccio.
«No grazie, dopo due sono già piena», sorrise controvoglia Emily.
La ragazza osservò il riccio allungarsi sul tavolo per raggiungere il piatto con la torta e notò con piacere che aveva proprio un bel fisico: era davvero un bel ragazzo ma per lei rimaneva sempre uno dei quattro imbecilli della sua scuola. Allo stesso tempo non riusciva a capire come potesse essere stato così gentile con lei, non sembrava neanche lui.
«Il comportamento che ho ha scuola è una sorta di scudo».
«Buono a sapersi, non mi devi spiegazioni», disse fredda Emily.
«Perché sei così fredda con noi?».
«Non mi piacete e non voglio avere niente a che fare con voi».
«Cazzo», disse il riccio. Emily si voltò e vide il ragazzo intento a pulirsi la maglia, sporca di cioccolato.
«Non sai neanche mangiare», disse sorridendo Emily.
«Non è divertente, questa è la mia maglia preferita».
Emily si alzò e prese un pezzo di carta, lo bagnò leggermente e si diresse verso il riccio.
«Aspetta, lascia fare a me».
Emily gli alzò la maglietta e di nuovo fu colpita dal magnifico fisico di quel ragazzo: in quel momento sperava di non essere arrossita, sarebbe stata la fine.
Con piacere notò che la macchia stava andando via ma non riusciva a pensare ad altro che al ragazzo che aveva davanti a sé, al suo fisico e al magnifico profumo che emanava.
Ad un tratto Emily alzò il suo sguardo che andò immediatamente a perdersi nei profondi occhi verdi del riccio che sfoderò ancora una volta il suo bellissimo sorriso.
«Smettila di sorridere in questo modo», disse ridendo Emily.
«Perché? Cosa c’è che non va nel mio sorriso?».
«È stupendo», sussurrò Emily.
«Che coppia stupenda che siete», urlò Louis entrando con un salto in cucina.
Emily e Harry si voltarono spaventati.
«Sei un coglione Tommo», disse Harry.
«Sono d’accordo con lui», disse Emily.
«La balla della lavatrice funziona sempre», disse orgoglioso Louis.
«Come?», disse Harry.
«Non siete molto svegli. Vi pareva normale che io potessi andare a stendere? Era una balla per farvi stare da soli ed io ero proprio qui dietro che vi spiavo. Sono un genio», concluse Louis prima che Emily gli saltasse addosso seguita a ruota dal riccio.
 
 
I tre ragazzi trascorsero il pomeriggio chiacchierando, tirandosi i cuscini e guardando un film. Emily rimase tutto il tempo sdraiata sopra le ginocchia di Louis mentre Harry la fissava ogni secondo. Un’altra cosa che Emily non sopportava era essere fissata dalle altre persone, come se cercassero di leggere i suoi pensieri e i suoi segreti più profondi.
Poco dopo la fine del film, Emily recuperò il suo iPhone che si era incastrato tra i cuscini del divano in una delle tante lotte che l’avevano vista protagonista quel pomeriggio.
«Oddio, è tardissimo», strillò la ragazza. «Devo andare a casa di corsa».
«Vado a prendere le tue cose», disse Harry correndo in camera di Louis.
«Va bene, ci vediamo domani a scuola», disse Louis abbracciando Emily.
«Vado anche io Lou, è tardi anche per me», disse il riccio salutando l’amico e uscendo di casa insieme ad Emily.
«Tardi anche per te? Pensavo fossi il tipo che rimane fuori casa tutta la notte e ritorna alle otto del mattino», disse Emily scendendo gli scalini davanti casa di Louis.
«Ti accompagno a casa».
«Come?», chiese stupita Emily.
«Ti accompagno a casa», ribadì il riccio.
«Non ho bisogno della scorta», disse Emily.
«Lo so, ma dato che sono un gentiluomo ti accompagno fino a casa».
«Va bene», disse Emily. Era stanca e non aveva voglia di rovinare la bellissima giornata che aveva trascorso; inoltre sapeva che Harry l’avrebbe seguita finché non avesse messo piede in casa.
«Quindi conosci Louis da sempre?», chiese il riccio.
«Si, da molto tempo», rispose Emily.
«Fin dal primo giorno che ci siamo incontrati ha sempre parlato bene di te, ti descriveva come una ragazza fantastica, carina, divertente, a cui piace ridere e alla quale piacciono le persone che la fanno ridere. Mi sei simpatica».
«Grazie», disse Emily imbarazzata.
«C’è una possibilità che tra noi due ci possa essere un’amicizia come quella che tu hai con Louis?».
«Ehm, non lo so», disse stupita Emily.
Non sapeva cosa dire, quel ragazzo la stava sorprendendo ogni secondo di più.
Emily iniziò a pensare che forse Harry non era così tremendo come aveva sempre creduto; non sembrava proprio lui, non c’era niente di odioso, di stupido, di insopportabile che le ricordasse l’Harry, suo compagno di scuola.
«Sono arrivata», disse Emily indicando la villetta dietro le sue spalle. «Ci vediamo».
«Ciao», disse il riccio.
Emily tirò fuori dalla borsa le chiavi di casa e aprì il cancelletto, probabilmente i suoi genitori non erano ancora arrivati dato che non vedeva nessuna luce accesa dentro casa. Richiuse gentilmente il cancelletto dietro di sé e iniziò a percorrere il vialetto. Mentre camminava continuava a sentirsi osservata, sperava che Harry non fosse rimasto ancora lì a guardarla.
«Emily», la chiamò il riccio raggiungendola davanti alla porta di casa.
«Dimmi», disse la ragazza.
«Ehm, volevo dirti che mi sono divertito oggi pomeriggio, spero anche tu».
«Molto», disse sorridendo la ragazza. «Ci vediamo domani a scuola, Harry», continuò Emily abbracciando leggermente il riccio che ricambiò il gesto.
Emily rimase sulla porta di casa finché il riccio non uscì dal vialetto; poco dopo Harry si voltò e Emily ricambiò il saluto a distanza prima di vedere scomparire i ricci del ragazzo scomparire dietro l’isolato.
Entrata in casa, Emily non poteva credere di aver trascorso un pomeriggio con uno dei ragazzi che aveva sempre odiato: lui per lei era un completo sconosciuto, uno sconosciuto che l’aveva accompagnata a casa come se fosse una bambina. Non voleva avere niente a che fare con quei quattro ma poi si ricordò di Louis: gli era sembrato così felice insieme a loro.
In quel momento Emily decise che si sarebbe impegnata a sopportare lui e gli altri tre solo ed esclusivamente per Louis.




Alluuuuur (:
Ecco il secondo capitolo, lo posto presto così si capisce più o meno come potrebbe continuare la storia (forse, bho, non lo so)
Ringrazio quell'unica persona che ha messo la mia storia tra le preferite, grazie mille (:
Spero che vi piaccia questo capitolo, non sono ancora magnifici ma siamo solo all'inizio (:
Fatemi sempre sapere che ne pensate tramite una recensione, per capire se devo continuare a scrivere oppure se è meglio che mi dia all'ippica.
Ho anche un giochino da proporvi: sapete dirmi da quali canzoni arrivano i titoli dei capitoli? :D
Spero che qualcuno indovini (:
Intanto, buona lettura :D
Un bacio, Elisa (:
  
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