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Autore: xnotinvisible    03/07/2012    6 recensioni
«Facciamo una promessa.» esclamai.
«Certo, dimmi tutto!»
«Tra un anno tornerò a Roma sempre con questo genere di gita..»
«..tra un anno, io sarò qui ad aspettarti.» completò la frase con un sorriso.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Sono a casa!» esclamai, stanca dal lungo viaggio in pullman, entrando in casa.
La nonna era in cucina e si affacciò, sorridendo, dalla porta. «Ciao tesoro mio! Com'è andata?»
«Meglio di quanto potessi mai immaginare!» qualcosa nel mio tono di voce o nella mia espressione la fece insospettire, poichè subito dopo mi chiese «C'è lo zampino di qualche ragazzo, eh? Come si chiama?»
«Harry.»
Sorrisi ancora, inconsapevolmente, ripensando alle piacevoli ore trascorse con lui. Il suo sorriso, le sue fossette, i suoi riccioli, le sue braccia muscolose, il suo profumo..dovevo smetterla, assolutamente. Non potevo innamorarmi di un ragazzo che, per una promessa, avrei visto una volta all'anno. Sempre se avesse rispettato quel patto per me tanto importante.
Mi aveva accompagnata fino al pullman, per poi salutarmi con un abbraccio, un bacio sulla fronte e un bigliettino con su scritto il suo numero di cellulare.
Ero da sempre stata una ragazza timida, quindi dubitavo che l'avrei mai usato, se lui non avesse fatto il primo passo di certo non l'avrei fatto io.
Dovevo ammettere che mi mancava. Era una cosa stupida, veloce, idiota e magari senza senso ma mi mancava davvero. E il pensiero che avrei dovuto aspettare ancora un anno, la bellezza di 365 giorni, per vederlo mi uccideva.
In quel momento la pesantezza della situazione mi cadde addosso, come un secchio pieno di farina gettato in testa per uno scherzo di Halloween.
Avevo sbagliato ad affezionarmi in così poco tempo ad Harry, eppure non riuscivo a pentirmi di averlo fatto. 
Mi aveva aiutata, era stato comprensivo e gentilissimo con me.
«E' carino?» la voce della nonna mi riportò alla realtà.
Per quanto tempo avevo pensato?
«Ha tantissimi capelli ricci e scuri, delle fossette meravigliose, un sorriso che è la fine del mondo e  i suoi occhi..beh, i suoi occhi..» balbettai. Non riuscivo a trovare le parole adatte per descriverli.
Stai facendo la figura dell'imbecille, complimentoni Dafne.
«Ho capito, ti piace.»
Sentii un improvviso calore invadermi le guance. 
In quel momento la vibrazione del mio cellulare interruppe il momento. Quanto potevo amarlo in quel momento? Quanto?
«Nonna vado di sopra, scendo per la cena.» dissi velocemente.
«A dopo.»
Corsi in camera mia, per poi sdraiarmi sul letto e prendere la borsa per rivedere una foto, la nostra foto.
Davanti a me corsero le immagini del giorno precedente.

 
«Ci restano solo dieci minuti!» esclamai, guardando l'orario e accorgendomi di come fosse volato il tempo.
«Lì c'è una cabina per le foto, ce ne facciamo alcune?»
«Il tempo è poco..»
«Solo due! Per favore!» disse, sporgendo il labbro e facendo la faccia da cucciolo. Scossi la testa e lui mi prese la mano, per poi correre verso quella cabina.
Mi sedetti sulle sue gambe, lo sgabellino era solo uno.
Mi circondò le spalle con un braccio e io, circondando la sua vita, poggiai la testa nell'incavo del suo collo, sorridendo.
Prima foto: fatta.
All'improvviso mi diede un bacio sulla guancia e io mi ritrovai a sorridere come una stupida.
Seconda foto: fatta.
Uscendo fuori, le prendemmo.  «Sono bellissime!» esclamò, davvero contento.
Annuii e le dividemmo: io presi la seconda, ovviamente, lui la prima.

 
All'improvviso il mio cellulare vibrò.
Un nuovo messaggio da un numero che non era memorizzato in rubrica. 
Estrassi il foglietto su cui Harry aveva scritto il suo numero dalla tasca dei miei jeans e li confrontai: non erano gli stessi.
Povera illusa.
Gettai il cellulare sul letto per andare in bagno a fare una doccia, senza preoccuparmi di quell'sms. In quel momento l'unica persona che avrei voluto sentire era lui, evidentemente non aveva lo stesso bisogno.
Rimasi sotto la doccia per circa 30 minuti, mi avvolsi in un asciugamano e tornai in camera mia.
Il cellulare vibrò un'altra volta. Era l'avviso sempre di quel messaggio.
Sbuffai e decisi di leggerlo.
"Ciao piccola, sono Harry. Quel deficiente di Louis mi ha fatto cadere il telefono nel water e sono stato costretto a cambiare numero. Sei arrivata a casa? :)"
Ciao piccola, sono Harry.
Ciao piccola.
PICCOLA.
Stavo morendo o cosa? Il mio cuore aveva deciso di perforarmi il petto?
Con mani tremanti gli risposi.
"Ciao Harry! Sì, da quasi un'ora :) grazie del pensiero."
Attesi con ansia la sua risposta, che non si fece attendere per fortuna.
Come avevo potuto avere dubbi su di lui? 
Erano spariti in quel nano secondo.
"Ma figurati! Ti va di parlare un pò? :)
"Ma che domande sono?! Certo che mi va!"
"Perfetto! Che stai facendo?"
Da lì partì una chiacchierata che non durò un'ora o due, ma bensì tutta la giornata fino a quando andai a dormire.
"Harry ora scappo a dormire, ci sentiamo domani se ti va. Buonanotte e grazie ancora una volta di tutto!"
Il suo messaggi arrivò dopo pochissimi secondi.
"Buonanotte e smettila di ringraziarmi. A domani piccola."
Per la prima volta in tutta la mia vita mi addormentai con il sorriso stampato sulla faccia. Ero felice. E questo grazie a lui.
 
La sveglia squillò puntuale alle 6.45. Doveva iniziare una nuova settimana di scuola e io non ero pronta a ritornare alla realtà, ritornare a tutte quelle facce tutte uguali piene di odio e superiorità.
Aprii piano piano gli occhi, feci colazione, mi lavai, indossai velocemente dei vestiti per poi salutare la nonna e andar via.
Durante il tragitto sentii il cellulare vibrare.
Era Harry. "Buongiorno Daf! Non è che potresti tagliarti i capelli, indossare le lenti a contatto e andare a scuola al posto mio?"
Ridacchiai, era un caso perso, l'avevo capito fin dal primo momento.
All'improvviso sentii dei passi provenire dalla mia destra. Alzai lo sguardo.
Erano Kate e le sue ancelle. Vestite tutte uguali, minigonna (se così poteva essere chiamata) bianca, scarpa con un tacco vertiginoso rosa e una camicietta rosa che non lasciava spazio all'immaginazione.
«Adesso la sfigata ride anche da sola!» esclamò divertita colei che si considerava l'ape regina.
«Kate, quando la smetterai di prendertela con me?» chiesi, raccogliendo tutta la pazienza che avevo.
«E tu quando la smetterai di capire che, a causa di quelle serie di cose che sai fin troppo bene, sarai per sempre da sola?»
Gli occhi diventarono immediatamente lucidi e le lacrime stavano per fuoriuscire ma le ricacciai indietro, non dovevo piangere davanti a lei, non dovevo farmi vedere debole di nuovo.
«Preferisco essere da sola piuttosto che avere come amiche persone false, ipocrite e vuote come te!» sbottai, per poi voltarmi e continuare il mio percorso verso scuola.
, era vero, ero sola. , per delle cose successe in passato.
, avevo raccontato ad Harry un mucchio di balle sulla mia vita sociale.
Decisi di passare dal bagno prima di andare a lezione.
Appena misi piede in quella specie di stanzino con dei lavandini e alcuni water, tutti se ne andarono, anche coloro che erano in giro.
Ovvio, ero entrata io.
Mi sciaquai velocemente la faccia ma sentii il mio telefono squillare.
Senza neanche preoccuparmi di controllare chi fosse, risposi. «Pronto?» 
«Dafne! Allora sei viva!» Una volce calda mi riscaldò il cuore, era lui.
«Ciao Harry! Scusami se non ho risposto al messaggio ma ho incontrato delle amiche per strada..sai...»
«Tranquilla, nessun problema. Sei a scuola?»
«Yes! Sono nei bagni, fra due minuti devo andare a lezione, alla prima ora ho storia. Tu?»
«Non lo so! Io sono ancora nel letto, fra pochissimo mi alzo e corro a scuola, qualcosa mi dice che sono in ritardo ma fa nulla.»
Risi di gusto. La campanella suonò.
«Harry sta suonando la campanella, devo proprio andare, scusami.»
«Smettila di farti tanti problemi per ogni minima cosa! Ci sentiamo dopo?»
Sorrisi. «Sì.»
«Ti chiamo appena finisco, a dopo piccola e buona giornata.»
«Anche a te, a dopo.»
Lui era con me, in un modo o nell'altro.
E questo mi bastava.




Eccomi!
Ad una settimana esatta dalla pubblicazione del primo capitolo ho aggiornato, sono o non sono una brava bambina? HAHAHAH
Ma facciamo le serie uwù Da questo capitolo si inizia a capire qualcosa di Dafne, il personaggio principale.
Secondo voi che cosa nasconde? E perchè ha mentito ad Harry?
Grazie di cuore a tutti coloro che hanno aggiunto la storia tra le preferite, seguite e ricordate.
Grazie di cuore a tutti coloro che hanno avuto la pazienza di recensire.
Grazie di cuore a tutti coloro che, come me nella maggior parte dei casi, sono lettori silenziosi.
Ci vediamo martedì prossimo, spero davvero che questa storia vi piaccia tanto quanto piace a me!
Vale :)
  
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