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Autore: Iclemyer_Penguin    03/07/2012    2 recensioni
Questa storia racconta il passato di Blaine Anderson. Mi girava in testa l'idea già da qualche mese e poi l'ho buttata giù. Credo che sia bello sapere qualcosa in più su di lui, anche se totalmente inventato. Spero vi piaccia!
-Grazie ad Anna per la revisione.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La mattina seguente Blaine si sveglio quando ancora Rachel era immersa nei suoi pensieri. Erano entrambi rannicchiati su loro stessi, probabilmente per il freddo visto che si erano addormentati senza coprirsi. Blaine subito andò in bagno e si lavò la faccia, sospirò e pensò alla sera precedente. Quel bacio non gli sembrava ancora vero nonostante avesse sulle labbra ancora il sapore di Cameron. Tornò in camera e si stese sul letto, iniziò a guardare il soffitto tempestato di stelline che la notte si accendono poiché assorbono luce durante il giorno. Sembrava volesse addormentarsi ma non ci riusciva. Così scese dal letto e iniziò a rovistare nella sua borsa in cerca del cellulare. Poi si ricordò che l’aveva lasciato nella tasca dei pantaloni, che giacevano sulla sedia a destra del letto e così andò a prenderlo. Infilò una mano nella tasca e toccò il cellulare che sfilò delicatamente; ma sentì anche un oggetto stropicciato, come se avesse accartocciato un foglio e lo avesse dimenticato in tasca. Estrasse anche quello e poi lo srotolò per capire cosa fosse.


Su quel foglio c’era scritto un numero, quel numero. «Cameron Hughes»C’era scritto poco sotto. Blaine rimase a fissare quel foglio per una decina di minuti prima di riprendere conoscenza. Segnò il numero sul cellulare e poi si stese nuovamente sul letto. Aprì l’editor per i messaggi e scrisse infinite volte un messaggio da inviare, senza però trovarne uno adatto. Alla fine si decise e scrisse.


«Ho trovato questo numero in tasca, chissà chi me l’ha messo!»
Schiacciò il tasto invio e aspettò che Cameron gli rispondesse, nel frattempo anche Rachel si svegliò, andarono a fare colazione ma Blaine voleva ancora mantenere il segreto sul numero quindi non disse nulla e mise il cellulare nel borsone. Blaine di lì a poco sarebbe tornato a casa, ma voleva ancora trascorrere del tempo con Rachel. Finita la colazione le ragazza gli propose «Ti va di vedere il palco nel seminterrato dove di solito mi esibisco? Magari ci scappa anche un duetto.» «Oh, certo, molto volentieri Rach.» Disse Blaine e così scesero sotto, Rachel era eccitata all’idea di mostrare il suo tempio sacro a qualcuno che, come lei, posizionava la musica al primo posto.


«Wow, mi piace questo posto.» Disse Blaine e così


« Disse Blaine guardandosi attorno, era un posto molto ospitale, come il resto della casa, ma aveva quel non so che di magico che lo rendeva speciale.  «Mi fa piacere che ti piaccia, Blaine. Guarda qui –E indicò un raccoglitore con infinite canzoni, che iniziò a sfogliare, finché non trovò quella che voleva- Mi stavo esercitando su questo duetto con i miei, ma loro pensano solo a fare gli scemi e mi fanno arrabbiare.» Rachel indicò il resto di “Broken Strings”. Blaine  guardò Rachel, sorrise. «È una canzone bellissima. Per me si può fare; è uscita da poco, ma più o meno il testo lo conosco!» «Oh, tranquillo, anch’io non sono esperta ancora!» Sorrisero entrambi e poi si posizionarono dietro i due microfoni, poi Blaine disse «Rach, come mai hai scelto questa canzone? Non è un po’… deprimente?» «Lo so, però mi affascinano queste canzoni, sai com’è..»


Sorrisero nuovamente e poi iniziò la musica, entrambi esitavano molto nel cantare, dovevano abituarsi alla melodia e dovevano imparare bene il testo. Però dopo un po’ di esercizio e molte prove riuscirono a farla abbastanza bene.
«Running back through the fire
When there's nothing left to save
It's like chasing the very last train
When it's too late»


La cantarono pensando entrambi ad una persona. Blaine pensò inevitabilmente a suo fratello, Cooper, con il quale non aveva un buon rapporto, litigavano sempre, ma era l’unico della famiglia che conosceva il suo segreto. Rachel invece pensò ad un suo vecchio amico, del quale si era innamorata, ma a causa di svariate incomprensioni la loro amicizia era terminata.


Finirono la canzone un po’ amareggiati, ma soddisfatti del risultato. «Alla fine ce l’abbiamo fatta.» Disse Blaine guardando Rachel, che si avvicinò e lo abbracciò forte. «Già, grazie Blaine. È stato bellissimo.» Sciolsero l’abbraccio e poi Blaine guardò l’orologio. «Oh, cavolo. I miei mi uccideranno se non arrivo a casa tra dieci minuti. Devo sbrigarmi.» Salì sopra e prese le sue cose, salutò velocemente i Signori Berry e Rachel e scappò via. Si dimenticò totalmente di aver inviato un messaggio a Cameron, quindi non prese il cellulare dal borsone, ma Lui aveva già risposto.

Arrivato a casa subì una ramanzina non troppo calma da parte dei suoi genitori, che gli proibirono di uscire di casa per due interi giorni, se non per andare con loro. Blaine salì le scale e si rifugiò in camera sua; mise la musica a tutto volume e si stese sul letto, a pensare. Proprio in quel momento si ricordò del messaggio inviato a Cameron, corse a prendere il cellulare e vide «Un Nuovo Messaggio.» Aprì subito il messaggio e lesse cosa c’era scritto.

«Già, chissà. La prossima volta direi che dovresti stare più attento, potrebbero metterti altre cose in tasca.»
«Ma io sono sempre attento, forse sei stato così bravo da farmi distrarre! ;)»

Iniziò così un lungo messaggiare tra i due, a Blaine piaceva, era l’unica cosa buona di quel giorno, che aveva degli alti e bassi indescrivibili.

«Mi ritengo fortunato a questo punto.»
«Oh, tu dici?»
«Certamente. Pensi forse il contrario?»
«Come potrei mai pensare il contrario io? Ragiona.»
«Giusto, piccoletto. Noto che sei molto sagace.»
«Non l’hai notato solo tu a dire il vero, solo che io non noto questa qualità in me.»
«Si nota abbastanza invece. E devo dire che ti ammiro, davvero.»
«Davvero? Mi ammiri?»
«Certo. Non si trovano molte persone come te in giro.»
«Lo prendo come un complimento! :)»
«Infatti lo è, totalmente. ;)»
«Grazie Cameron. Invece devo confessarti che tu mi sei sempre sembrato… Diverso.»
«Ah, sì? Forse non ci conoscevamo come ci conosciamo ora.»
«Già, decisamente.»
«;) E allora, ti sei ripreso da ieri sera?»
«Sì, cioè. Sì mi sono ripreso. Invece tu?»
«Più o meno.. Saranno stati i bicchieri si troppo, credo.»
«Uhm.. A quanto ho visto io non hai bevuto più di due bicchieri. Mi nascondi qualcosa.»
«Mi controlli anche ora? Guarda guarda il piccoletto, che occhi lunghi che ha.»
«Oh, puoi giurarci. Quando devo vedere una cosa non c’è nulla che mi possa impedire di farlo. Dovresti avere paura di me.»
«Avere paura di un ragazzo come te? Suvvia, è impossibile.»
«Uhm.. In effetti hai ragione.»
«Ahahahah molto sicuro di te, vedo.»
«Quanto basta, sennò poi è troppo.»
«Bravo, bravo. Sappi che finiremo quel che abbiamo iniziato ieri sera. Non accetto un “No” come risposta.»
«Non mi tiro di certo indietro, io.»

Una chiamata improvvisa interruppe la loro conversazione, andata avanti per un paio d’ore, e perché Cameron rispondeva tardi, e perché Blaine non sapeva cosa scrivere. Comunque Blaine sbiancò non appena vide sullo schermo del cellulare «Chiamata in arrivo. Cooper.»

«Cosa cavolo vuole questo?»
Disse espressamente Blaine, prima di rispondere al cellulare. «A cosa devo questa chiamata, carissimo?» Blaine non sopportava affatto Cooper, lo oscurava, sempre. Trovava il modo di oscurarlo sempre e di far notare tutti i suoi difetti, in qualunque modo, qualunque situazione. «Indovina chi arriverà dopodomani a Westerville?» «Oh, no. Hai una pausa dalle riprese?» «Puoi dirlo forte, fratellino.» «Non immagini quanto sono contento.» Disse Blaine a denti stretti, lui veniva sempre nei momenti meno opportuni, sembrava lo facesse apposta, per rovinare tutto. «Ti manco vero?» «Ovvio, come sempre.» «Anche tu manchi. Ti porterò una sorpresa, sappilo.» «Sorpresa? Sono impaziente di vederla!» «Tutto a tempo debito, fratellino.» «Devo ammettere di essere molto curioso, sì.» «Quando mai Blaine Anderson non è curioso? Dimmelo.» «Ahahahah hai ragione fratellone. Sono fin troppo curioso.» «Concordo.. E mamma e papà come stanno?» «Oh, se la cavano, come sempre.» «Uhm.. Sempre la stessa storia, non è così?» «Già, sempre la stessa storia, purtroppo.» «Mi dispiace, Blaine. Ora devo andare però. Ci vediamo tra due giorni. E sorridi, mi raccomando. Ti voglio bene.» «D’accordo, Coop. Ci vediamo, te ne voglio anch’io.»

Finalmente, per la gioia di Blaine, la chiamata finì. Però, stranamente Cameron non aveva ancora risposto. Erano già le 7:25 pm e visto che doveva restare chiuso a casa, decise di farsi una doccia. Come al solito mise le canzoni sul suo cellulare in riproduzione casuale, lo rilassavano molto e si divertiva a canticchiare ogni tanto. Casualità o no, quel giorno una delle canzoni in riproduzione era «Sunday Morning» del suo gruppo preferito, i Maroon 5. Ci calzava a pennello. Era una domenica uggiosa quella, molto nuvolosa, ma fortunatamente non pioveva. Blaine la riconobbe non appena sentì le prime note. Sogghignò e poi iniziò a canticchiare.

«That may be all I need
In darkness she is all I see
Come and rest your bones with me
Driving slow on Sunday morning
And I never want to leave»

In quel preciso istante Cameron rispose, la musica cessò per dar spazio al beep del messaggio, per poi ripartire. Blaine sentì un colpo al cuore. Si lavò velocemente i capelli, di solito ci metteva molto tempo poichè per lui era un esigenza avere i capelli in ordine, e uscì dalla doccia. Si sistemò in quattro e quatt’otto e poi prese il cellulare per vedere il messaggio.

«Benissimo. Che ne dici di domani?»

Blaine ci mise un po’ per realizzare tutto quello che stava succedendo. Poi però prese un bel respiro e rispose.

«Perfetto. A che ora? E soprattutto.. Dove?»

Blaine sapeva benissimo che stava correndo un rischio più grande di lui, ma voleva davvero vederlo; non importava se i suoi gli avevano proibito di uscire, lo doveva fare.

«Quando vuoi tu. Io sono sempre disponibile. E avevo pensato al parco, però la zona meno frequentata, non so se la conosci.»
«Nel primo pomeriggio? Oh, intendi la Zona Blu? Certo che la conosco.»
«Benissimo. Tre e mezzo va bene? Ci vediamo all’entrata del parco.»
«Okay, perfetto. Alle tre e mezzo lì. Cerca di essere puntuale però ;)»
«E tu cerca di esserci, sei molto propenso a saltare gli appuntamenti o meglio, le lezioni.»
«Ancora con questa storia? :o»
«Puoi giurarci carino :P»
«Sei veramente malvagio.»
«Per questo ti piaccio.»
«Ne sei così sicuro, Mister Male?»
«So che è una delle tante cose. ;)»
«Sei un montato, questo è risaputo.
»
«Tu lo dici, e ti piace.»
«Quindi ora tu affermi che mi piace tutto di te?»
«Non stai dicendo il contrario, bello. ;)
»
«Uffa.»
«Sei arrabbiato, piccoletto?»
«Abbastanza.»
«Uh, sei adorabile.»
«Pft. Non ci credo.»
«Ahahahah, non sai mentire, caro. Non è colpa mia.»
«Sono semplice, e sincero io.»
«E ti ammiro per questo.»
«Oh, grazie. Perché tu non lo sei?»
«Non sono semplice. Ma sono sincero.»
«Buono a sapersi.»
«Beh, ora devo andare. Mi stanno aspettando. A domani. Non mancare.»
«Ci sarò. Divertiti qualunque cosa tu stia facendo. A domani. ;)»

Erano le 10:25 pm e Blaine non aveva ancora cenato. Era troppo preso ad aspettare i messaggi di Cameron e a trovare una risposta che non risultasse troppo sdolcinata. Non aveva affatto fame, il che era strano, quindi andò a letto. Sperava solo di dormire sogni tranquilli, in vista della giornata che doveva affrontare.


Iclemyer’s notes.

Prima cosa, mi scuso per il ritardo ma non ero in vena di pubblicare e di scrivere quindi ho preso una piccola pausa.
Seconda cosa, spero che vi piaccia. ;)

Questo capitolo mi piace troppo, non so perché ma vorrei essere Blaine in questo momento.
Beh e nulla, c’è qualcuno che torna, qualcuno che arriva.

E per ora fila tutto liscio.

Alla prossima ;)
E fatemi sapere se vi piace u.u
                                                                                                                                                                                                                                                                                              
  
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