Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: jehan du moulin    18/01/2007    9 recensioni
-Volete smetterla di fare casino?-
-Scusa Dean! Ma si può sapere che ti ha preso Har?-
-Mettiamola così, ho sognato una ragazza... bella, bellissima, di cui conosco solo lo sguardo... così... bello... così... dolce... così... triste... e... l’unica cosa che so, è che l’ho già vista!
So che vedo quello sguardo ogni giorno... ma non so di chi sia.. non me ne rendo conto. Ora TU mi aiuterai a trovarla...-
-Io?-
-Sì, tu-
-Ci sto..-
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Dean Thomas, Draco Malfoy, Harry Potter, Neville Paciock, Ron Weasley, Seamus Finnigan | Coppie: Draco/Harry, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il pomeriggio si prospettava tranquillo.
Le lezioni erano finite in anticipo per un motivo ai ragazzi sconosciuto, ma nessuno si era lamentato con troppa forza.
Hermione si era limitata ad una spiegazione sbrigativa ("Collegio docenti ragazzi, non c'è altro da dire") e Ron era rimasto al suo fianco, taciturno come al solito, guardando con insistenza il pavimento, come se da un momento all'altro potesse aprirsi ed inghiottirlo con tutto il suo imbarazzo.
La cosa aveva sorpreso più o meno tutti, chi più chi meno, c'era chi aveva commentato animatamente il disappunto (per lo più corvonero), altri mollemente appoggiati allo schienale della sedia, guardando i due prefetti rigirare attorno al problema, e altri ancora che programmavano nel dettaglio le ore acquisite per il ripasso degli esami imminenti.
In quanto a lui, era rimasto nel suo angolino, precisamente nel lato destro dell'aula, seduto sul tavolo, con la camicia fuori dai pantaloni, morbidamente appoggiato al vetro della finestra, mentre un lieve e fastidioso umidiccio giocava coi suoi capelli, baciati dai caldi raggi solari, creando un mix di caldo-freddo insolitamente piacevole, ignorando i volgari commenti di Seamus e Dean, seduti al suo stesso banco, riferito alle due Corvonero sedute di fronte a loro, che li guardavano indignate.
Così come non si sorprese quando Ron, pochi minuti dopo, tornando al banco, gli sorrise sornione proclamando di essere finalmente riuscito a chiedere alla moretta di uscire, non si sorprese quando Hermione, mentre camminavano uno accanto all'altro sull'erba bagnata da un lieve strato di rugiada, iniziò a raccontare nei dettagli la riunione dei Prefetti e Capiscuola che si era tenuta l'ora prima.
A quanto pareva il Ministro fresco di qualche anno aveva imposto nuove riforme che si stavano lentamente attuando.
Primo:
Avrebbero costruito un'Istituto Privato e a Pagamento, poco distante dalla stessa Hogwarts, dove coloro che potevano permetterselo avrebbero potuto eseguire uno studio approfondito delle materie ritenute importanti dai genitori ("E figurati se Malfoy non ha commentato col suo solito tono che era più che giusto... sarà il primo ad infilarsi lì dentro" aveva commentato sprezzante)

Secondo:
Un nuovo regolamento della scuola vietava assolutamente le uscite nel parco non autorizzate, e con supervisione di un'insegnante ("Indovina chi è il responsabile delle autorizzazioni imposto dal Ministro?")

Terzo:
Eliminava materie superflue come 'Cura delle Creature Magiche' ("A suo dire si può studiare perfettamente anche sui libri... pfui, idiota") e ne inseriva di nuove e innovative come:
'Politica Babbana & Politica Magica' o 'Economia & Tassi di Cambio' e dal settimo anno istituiva dei corsi facoltativi come 'Medimagia' o 'Lingue' ("Comprende qualcosa come trecentocinquantaquattro lingue, assurdo").

Inutile dire che Harry non aveva ascoltato una sola parola della ragazza, così quando la ragazza, in un sospiro, emise la sentenza finale, il ragazzo fece un balzo.

- Fra i Prefetti e Capiscuola si pensava ad un'Occupazione -

- Cosa?- era caduto pesantemente dalle nuvole atterrando come un sacco di patate sul duro prato.

- Un'Occupazione Harry - cercò di fargli capire - A Londra ne avrai sicuramente sentito parlare - ma ancora dava segno di non comprendere - Quando gli studenti prendono illegalmente possesso dei locali della scuola, impedendo il regolare svolgimento delle lezioni? - tentò su una via semplice, che non coinvolgesse termini troppo difficili.

- Oh, ma certo! Un'Occupazione! Certo... certo... come no...- vago, sempre vago Harry! Se menti nel dettaglio se ne accorgerà!

- Quindi che posizione prendi?- saltò su improvvisamente il rosso, risvegliato dal suo letargo. Harry odiò con tutto il cuore l'amico. E dire che l'aveva quasi scampata! L'occhiata fulminea che gli lanciò sarebbe stata in grado di bruciare un albero a tre metri di distanza, ma la ragazza lo guardava perplessa, in attesa di una risposta coerente.

- Beeeeh...-

- Harry ma che hai stamattina? Troppo caffè o troppe seghe?- sembrava seria, o spazientita, ma lo sguardo color cioccolato non dava segno di voler cedere, così, il moretto, seppur di mala voglia si sforzò di trovare una risposta. - E non fingere di essere scandalizzato-

- Un mix immagino non sia contemplato...- in tutta risposta ebbe il sopracciglio alzato di Hermione, perplesso, e perfettamente in grado di capire.

- Che ti prende Potter?- sospirò.

Harry sbuffò profondamente, cercando un sostegno morale nell'amico poco lontano, il quale, però, da leale traditore qual'era scosse la testa, sillabando poi con le labbra una semplice scansione di sillabe.
'DI. GLIE. LO'

- Harry James Potter spiegami qual'è il problema - iniziava a spazientirsi, e in quel momento entrambi i ragazzi, nelle loro menti bacate, poterono notare quanto la ragazzina assomigliasse a Molly Weasley quando sgridava i Gemelli per qualcosa di incredibilmente geniale, o incredibilmente stupido. E come per loro, anche per Harry non c'era scampo.

-Diciamo che....- iniziò stando sul vago, tenendosi a debita distanza e abbassando lo sguardo, mentre si massaggiava il collo reclinato in avanti con la mano sinistra.

- Di chi?- il ragazzino si chiese se non fosse quello l'intuito femminile di cui aveva tanto sentito parlare. Come, sempre, in qualsiasi momento, Hermione riuscisse infallibilmente a capire quale fosse il problema, senza alcun bisogno di spiegazioni.

- Non lo so-

- Come prego?- sbatté appena le palpebre.

- Non so chi sia. Vedo solo il suo sguardo. Perfetto- sbuffò scrollando le spalle, senza trovare spiegazione migliore di quella.
A pochi metri da loro vi era il lago, con le sue increspature argentee, mentre placido e silenzioso nascondeva in sé creature misteriosamente ambigue, custodi di segreti e di preghiere di amanti nascosti nel buio.
Si riscosse presto da quei pensieri, tornando a fissare Hermione.

- Ammetterai che è strano - osservò obbiettiva la ragazza.

- Grazie Granger. Il suo aiuto mi è stato indispensabile. Perchè io non c'ero mica arrivato prima!- sbottò leggermente irato.
Odiava fare pensieri profondi come quello di poco prima.
Sfigato e pure poeta.
Ora poteva anche tagliarsi le vene.

- Bene - esordì la ragazza, battendo le mani una contro l'altra - Direi che possiamo metterci all'opera, se non c'è altro da aggiungere!- un guizzò entusiastico sfavillò nello sguardo scuro.
Hermione Granger adorava le sfide. Soprattuto se impossibili, e il bello era che le vinceva sempre, e tutte.

- Opera? Per cosa?- le stettero dietro i due ragazzi, mentre la Griffoncella avanzava veloce, verso l'ombra del salice.

- Per trovarla. Muovetevi. Fra poco devo andare! Il collegio sarà finito e io e Mr 'Io Sono Perfetto Perchè Dovrei Protestare Non Si Addice Al Mio Comportamento Da Lecchino' dobbiamo andare a vedere cos'hanno deciso!- si fermò guardando il moro - Perchè è una ragazza, vero?-

- Sì, certo... credo- ma lei lo fissava ancora poco convinta - Beh... ne sono quasi sicuro-

- E' quel 'quasi' che ti fotte sempre tesoro- tornò ad avanzare. - E se fosse un maschio? La cosa ti darebbe fastidio Potter?- continuò, l'aria da esperta. Le sembrava un gioco forse? Giri la ruota o compri una vocale? Più o meno la logica sembrava quella.

- Ecco...-

- Forza Harry! Non è come rispondere se per la Pozione di Fecturianum ci vuole o meno l'Aconito! Devi semplicemente seguire l'istinto (cosa che fai anche a Pozioni a quanto pare) e decidere!- sembrava innervosirsi.

- Io... io credo di no...- sussurrò appena, mentre il viso diveniva di un acceso rosso porpora.
Sentì le braccia esili della ragazza che si stringevano sulla sua nuca, mentre la cosa che lo preoccupava di più doveva ancora venire.
Ron.
Alzò lo sguardo color speranza verso di lui, respirando profondamente e facendosi coraggio.

- Doveva esserci un motivo più radicale sul perché hai mollato mia sorella - gli tirò una pacca sulla spalla - La storia di Voldemort non reggeva nemmeno un po' fratello- ricambiò quel sorriso sentendosi improvvisamente più leggero.

Solo una cosa poteva guastare quel momento.
Quella cosa aveva un nome.
Iniziava per D e finiva per RACO MALFOY.
E quella cosa stava avanzando verso di loro, strappando violentemente Hermione dalle sue braccia.
Quello sguardo da sbruffoncello, viziato, da chi si crede superiore, da idiota, quello sguardo che il Grifoncino odiava con tutto se stesso.
Strano però, gli sembrava di averlo già visto in occasione del tutto diversa che non riusciva a ricordare.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Dopo la settimana passata ad Occupare nella mia scuola mi sono sentito ispirato.
Ho conosciuto gente nuova, quindi perché no?
Quale occasione migliore per conoscere qualcuno che si è sempre visto sotto una luce strana, oscura.
Che ne dite?
Dedico questa fic a Stateria, l'ho scovata fra le sue preferite, mentre venivo incantato dalle sue.
I miei complimenti!

+jehan+

  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: jehan du moulin