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Autore: eleanor89    19/01/2007    4 recensioni
Breve fic sulla coppia Naruto/Hinata, prima i pensieri di lei, poi quelli di lui. Vedrete Hinata che comincia ad essere stufa di chi la tratta con superiorità o con indifferenza. E inizia lentamente a mostrare i segni della sua stanchezza e della sua rabbia. Fino all'esplosione finale.
Genere: Romantico, Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Questo capitolo piacerà a chi dice che Naruto dovrebbe svegliarsi un po’… tipo io

Questo capitolo piacerà a chi dice che Naruto dovrebbe svegliarsi un po’… tipo io..
grazie per i commenti ^^
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Quando mi sveglio scopro di essere al buio, in un letto caldo e sconosciuto.
Cos’è successo?
Mi pare di ricordare di essere svenuta…
E prima?
Bevevo… sarò svenuta dopo aver bevuto troppo?
Qualche immagine mi passa per la mente.
La festa.
La lotta.
Sakura.
Balzo seduta, mi tocco, ma le ferite sono scomparse. Sento la voce di Naruto-kun da qualche parte, fuori dalla stanza. L’altra mi sembra quella della Hokage.

-Quindi sta bene?

-per la centesima volta, si sta bene. Però dobbiamo prendere dei provvedimenti, è ovvio. Su di lei e Sakura. Ti prometto che non sarà nulla di tanto grave però. Ascolta pensaci tu a tenere Hinata tranquilla, sai com’è la gente di Konoha. E lei è… piuttosto fragile in questo periodo e le male lingue..

-Naturalmente.-

Sono così fragile? Beh a giudicare dal casino che ho combinato si. E la povera Sakura starà bene?
Non era questo che volevo. Volevo solo essere più sicura di me, più amata.
Ma non mi sembra che quasi uccidere qualcuno lo porterà a rispettarti. Ho sbagliato tutto.
Quella non ero io. Non esiste più. E neanche ciò che ero prima ero io.
Chi sono?
Naruto-kun apre la porta della stanza, e attraverso la luce che filtra da fuori vede che sono seduta:

-Hinata-chan? Sei sveglia vero?-

-Si.-

Accende la luce, ed istintivamente mi copro il viso con le coperte.

-Scusa.-

-Niente.-

-Posso restare o preferisci…-

-No, resta ti prego.-

Siamo tesi, lui porta una sedia accanto al mio letto.

-Come sta Sakura?-

-E' all’ospedale, ma sta bene, la dimettono stasera stesso, Tsunade-obaachan vi ha curate entrambe.-

Mi vengono le lacrime agli occhi, povere noi… che abbiamo fatto? Così, senza neppure un motivo...
Mi abbraccia e non lo respingo.

-Perdonami… io… io…-

mi stringe a se.

-E tu potrai perdonare me?-

-Per cosa?-

-Sono rimasto a guardare senza fare nulla, anzi senza neppure accorgermi dei tuoi problemi… tu… sei sempre stata un’amica con me, io invece… sono stato sempre troppo occupato… egoista e insensibile.-

Mi dimentico di piangere e mi stacco da lui.

-NON È VERO! Cosa ci potevi fare tu? Nulla! anzi hai fatto moltissimo, è grazie a te se ho cominciato a credere di più nelle mie possibilità, a sperare… è solo che non ce la facevo più! Essere sempre lasciata sola perché non abbastanza forte, i miei che mi odiavano, persino mia sorella, perché sono una vergogna per loro… tu, Kiba, Shino e Neji-niisan siete stati gli unici a non odiarmi in questo periodo e a non trattarmi con superiorità! E poi tu mi hai sempre dato il buon esempio! Sono io che ho perso la testa! Ma se non fosse stato per voi l’avrei fatta finita già da tempo di certo!-

-Non dirlo neanche!-

-E' la verità! Chi non mi trattava come un essere indegno di esistere mi guardava solo con pietà… è una cosa orribile, preferisco essere detestata che compatita! Ma tu non mi guardi così… tu sei gentile, e sei al di sopra di queste cose Naruto-kun!-

Mi fermo. È la prima volta che ammetto tutto questo, e mi copro il viso con le mani per la vergogna. Lui con delicatezza mi prende una mano e la allontana dal mio viso.
Mi guardi negli occhi, e mi tranquillizzo.

-Cosa posso fare? Farò qualunque cosa per farti stare meglio…-

com’è dolce… è come un sogno che si avvera.

-Non lo so…-

-Dimmi qual è il tuo desiderio più grande ora, qualche tuo sogno.-

Il mio desiderio più grande è baciarti ora. Passiamo al secondo.

-Vorrei vedere Sakura, non possiamo andare all’ospedale?-

-Per… fare pace?-

-Non scateno risse in ospedale io.-

Sorrido e lui scoppia a ridere. Ridi per me? Per quello che ti ho detto io? Che gioia!

-Sembri allegra! Meno male, non ne potevo più di vederti cupa in questi giorni!-

Arrossiamo tutti e due…

-E poi…-

-Si! dimmi!-

-Non voglio tornare a casa. Non voglio più vedere il clan Hyuuga, eccezion fatta per Neji-niisan…
vorrei diventare più forte, e non essere più disprezzata da nessuno. Questi sono i miei sogni ma come vedi per questo non credo tu possa aiutarmi…-

Stai zitto. Fa quasi impressione vederti così serio. Non è da te stare fermo a pensare…

-E vo-vorrei che tu fossi sempre felice, e mangiassi ramen e ti allenassi come sempre, e so-sorridessi pensando a me anche se sarò lontana!-

Ecco. L’ho detto. Fai un sorriso a trentadue denti.

-Sei sempre così dolce, Hinata!!! Ma non è detto che io e te staremo lontani!-

Io sono arrossita e non riesco a parlare. Certe cose non cambiano mai…

-Penso proprio che me ne andrò da Konoha per un po’. Per allenarmi e diventare forte. E per vivere...-

Ti alzi e dici:

-Facciamo così. Cominciamo dal primo desiderio. Ecco questi sono i vestiti che Neji ha preso dalla tua stanza, mettili e…-

-E?-

-E andremo da Sakura-chan!-

Sparisci misteriosamente per mezz’ora… i vestiti che avevo alla festa sono stracciati e sporchi di sangue… perciò metto i soliti. Mi guardo in uno specchio e scopro che la matita è sbavata un po’, ma non sembro il panda che credevo. Miracolo dei trucchi che mi ha prestato Ino-san... Ma come fanno?
Mi guardo attorno, è la camera di Naruto-kun. È un po’ disordinata, credo abbia tentato di mettere via qualcosa mentre dormiva per farla apparire presentabile… non lo facevo così tanto premuroso! Vedo che sul lavandino c’è una ciotola di ramen da riscaldare. Fantastico sul preparagli una cenetta coi fiocchi un giorno, con la musica in sottofondo, lui che mi abbraccia e…

-Sei pronta?-

Salto quasi contro il tavolo, per poco non rovescio un cartone di latte. Per fortuna ha parlato da fuori, sono tutta rossa… e riprendo a balbettare definitivamente.

-Si Na-Naruto-kun!-

È allegro, e mi sento meglio.
Arriviamo davanti alla porta della stanza di Sakura, mi sento peggio.
Lui mi supera e comincia ad aprire, mentre la sua mano sinistra va indietro e cerca la mia. La prende per darmi coraggio. Mi sento volare…

-Ciao Sakura-chan! E tu sei giù qui?-

-bada ai fatti tuoi!-

Sasuke-kun sta accanto a Sakura. Lo vedo dalle spalle di Naruto-kun, da cui poi mi decido ad uscire.
Una mano di Sasuke-kun scatta davanti a Sakura per proteggerla.

-Calma, siamo in pace!-

Vedo che Sasuke-kun si rilassa, Sakura arrossisce, e lui imbarazzato va verso la finestra, forse si è reso conto solo ora di quello che ha fatto. Poi fissa Naruto-kun con disprezzo e lui ride.
Non riesco ancora a capire se scherzano o cosa...
Poi Sakura fa qualcosa che nessuno si aspettava, tanto meno io.
Allunga le mani verso di me, invitandomi ad abbracciarla. Invito che accolgo subito, e come sempre piango. Lo fa anche lei.

-Scusami! Avevo bevuto! Forse avevo fatto di peggio, devo aver preso qualcosa… e non ricordo neppure nulla! mi hanno raccontato tutto gli altri!-

-Sono io che ho sbagliato tutto…-

-No, siete stata sceme tutte e due.-

Mi giro e vedo Tenten-san, che ha appena parlato, e insieme a loro Ino-san e Temari-san. Dietro ancora stanno entrando tutti gli altri. Ino-san si avvicina a Sakura, e so già come andrà a finire.
Da una manata alla testa di Sakura, mentre Tenten-san colpisce me.

-Stupide! Cretine! Ci avete fatto prendere un infarto!-

Urla lei, mentre Shikamaru-kun e Choji-kun che stavano entrando, ci ripensano e spariscono. Quando è arrabbiata se la prende sempre anche con loro, ormai hanno imparato.
I ragazzi rimasti ci salutano e fanno gruppetto tra loro vicino alla finestra, accanto a Sasuke-kun e Naruto-kun, dove cominciano a chiacchierare.
Comincio a parlare a raffica, come non ho mai fatto, e racconto velocemente dei miei problemi a casa, del fatto che me ne andrò, e piango di nuovo.
Anche Sakura.

-Avevo litigato con Sasuke-kun, poi ti ho vista così carina alla festa, e vi siete allontanati… ho provato ad avvicinarmi ma vi ho visti sul divano, poi mi devo essere ubriacata, non lo so più… avevo litigato di brutto con mia madre, perché dice che non sono adatta a fare la kunoichi, infatti non è neppure venuta a trovarmi all’ospedale…-

-Neanche i miei…-

a quel punto inizia a piangere Ino-san.

-Che cosa triste! E poi tu Hinata-chan torni vero? E presto anche!-
Hinata-chan?
-La finiamo di piangere? Quando vedo la gente piangere io mi…-

comincia Temari-san che si sta asciugando gli occhi.

-Oh, ragazze…-

la situazione al che peggiora, perché mi sento tra amiche, per la prima volta, e mi commuovo di più. Tenten-san, che è la più orgogliosa, si allontana di scatto dandoci le spalle.

-E basta piangere! Mi state contagiando!-

Stanno entrando Shikamaru-kun e Choji-kun.

-Ma che succede?-

Poi ci vede.

-Perché state piangendo?-

-Nee-san?-

Chiama Kankuro-san scioccato, mentre per la prima volta vedo Gaara-sama e Neji-niisan a bocca aperta, loro che sono sempre così impassibili.
Ci giriamo tutte verso i ragazzi alla finestra, che ci fissano senza capire.
Ci guardiamo tra noi.
Scoppiamo a ridere tra le lacrime,risate di cuore.
Lo spalancarsi di occhi maschili nella stanza aumenta considerevolmente.
E noi che ridiamo come matte.
Per la prima volta sono felice in mezzo a tante persone. In fondo l’amicizia secondo me rappresenta questo, non tanto non piangere mai, quanto saper farti sentire bene tra le lacrime, piangere per le tue, e tirarti su.
Qualche minuto dopo io e Naruto-kun usciamo assieme dall’ospedale.
A tradimento mi dice:

-Adesso passiamo a casa tua--

-Cosa?

-I tuoi non ci sono, me l’ha detto Neji. Entriamo, e prepari un bagaglio da portarti dietro...-

-Ah si.-

-…Io il mio l’ho lasciato a Kakashi-seinsei.-

-Si. No! Aspetta cosa? mi accompagnerai?-

-Non solo, ma resterò li con te. Ho già avvertito il sensei che sparirò per un po’. E se andiamo nel villaggio che mi ha segnato in questa cartina troveremo ero-senn... Jiraya. Potrebbe allenare anche te! O pensavi avessi dimenticato gli altri tuoi desideri?-

Mi fermo in mezzo alla strada. Non posso permettergli un sacrificio così grande e immotivato.

-Ma sei impazzito? E il tuo di sogno? Diventare Hokage? E Sakura e Sasuke-kun? E…-

mi prendo le mani e ammutolisco imbarazzata.

-Qdue se la caveranno senza di me per un po’. Io mi allenerò insieme a te e il mio sogno lo realizzerò comunque. Potremmo tornare per il torneo dell’anno prossimo e dimostrare quanto siamo migliorati! E poi… io voglio stare con te Hinata… se a te va bene… voglio proteggerti e starti vicino… tutto il resto viene dopo.

È tutto rosso anche lui. A me gira la testa, certo che mi va bene! Io lo amo!
Sono paralizzata.
Lui si avvicina a me.
Questa volta non sto sognando.
Chiudo gli occhi.
Il mio primo bacio.



Fine capitolo! Il prossimo se tutto va bene dovrebbe essere il penultimo… ah sappiate che (anche se non ve ne frega) la parte all’ospedale dove le amiche piangono vedendo piangere Hinata e Sakura è mooolto autobiografica! E vi assicuro che trovarsi per strada in tre a piangere per una, con fidanzato di questa che arriva e ci fissa così:O_O è meraviglioso!!!! Anche per me l’amicizia è poter piangere insieme senza timori! (da quì il titolo del capitolo metaforico e non) Commentate please!!!!


   
 
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