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Autore: Impossible Prince    06/07/2012    1 recensioni
Dalla redenzione alla sacralità della vendetta, quando Dio ti volta le spalle sei tu a dover essere la giustizia divina in Terra.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella fu l’ultima sera in cui lavorai nel bordello.
La vicenda fu soffocata nel denaro contante, elargito senza troppi complimenti dal Vaticano, l’uomo, ormai diventato il mio nuovo ragazzo, fece in modo che i soldi arrivassero tutti a me, perché la mia famiglia, rea di non aver vigilato abbastanza, non se li meritava.
Nel frattempo terminai gli studi, e quando io avevo 18 anni, Matteo ne aveva 32.
Eravamo stufi di vivere lì, sotto gli occhi di tutti, guardati male l’uno perché aveva picchiato un prete, io perché avevo accusato un prete che poi è stato picchiato.
Migliaia e migliaia di lettere di solidarietà arrivarono a Don Cristoforo che ottenne anche il ricevimento dal Papa in persona.
Il locale venne chiuso per qualche mese e ora che ci penso non era neanche la prima volta che succedeva.
Forse, altri preti rapivano bambini che venivano scoperti.
Finita la maturità e passato qualche mese, grazie ai soldi decidemmo di scappare negli Stati Uniti, lontandi dal Bigotto Paese e dalla Città Eterna.
Partimmo senza avere una dimora precisa, all’avventura.
Potevamo perdere tutto, essere derubati, uccisi e i nostri corpi diventare parti di indumenti o mobilia della casa di qualche schizzato, oppure potevamo rischiare e continuare ad essere una coppia normale.
Con i soldi cominciammo a pagare l’affitto e nel frattempo cercammo un lavoro, ma la crisi imperversava e trovare occupazioni, anche part time, non era semplice, anzi…
Avevamo trovato una piccola villetta a Burbank, nella periferia Nord di Los Angeles, una zona per residenti ad alto reddito.
Noi potevamo permettercelo perché… beh, qualche anno prima ci fu una strage che portò alla decapitazione dei cinque figli, l’impiccagione della moglie e lo squartamento del marito; come se non bastasse i criminali riempirono la piscina di benzina e gli diedero fuoco, sorte simile capitata anche al prato bruciato in certe zone facendo disegnare delle piccole croci.
I veri colpevoli non si scoprirono mai anche se le autorità hanno sempre sospettato sia Mafia sia dei Ku Klux Klan.
Fu così che con 300 dollari riuscivamo a portarci a casa l’affitto per due mesi, mica male no?
Nel frattempo avevamo anche cambiato identità, il mio nuovo nome era Elizabeth Cornish mentre Matteo divenne Gabriel Owen, per assicurarmi che di non esser riconosciuta cambiai anche colore dei capelli da biondo a rosso ramato chiaro e ne approfittai per cambiare togliermi i codini che mi costringevano a tenere per avere finalmente i miei capelli sciolti.
Nessuno sapeva che eravamo italiani, ai nostri vicini, con cui avevamo instaurato sin da subito un ottimo rapporto avevamo detto di essere Canadesi, con parenti in Quebec,
Volevamo dimenticare il Bel Paese e tutto ciò che ne faceva parte: evitavamo Little Italy, i ristoranti italiani e gli abbigliamenti di stilisti del Bel Paese.
Passò qualche mese prima che Gabrel trovò un lavoro in un supermercato, a metà fra una guardia e un cassiere, orario notturno ovviamente.
Io…
Anche io lavoravo di notte, di giorno mi allenavo in casa. Ci eravamo costruiti una piccola palestra con tanto di pesi e sacco da boxe.
Ufficialmente lavoravo in un ufficio come donna delle pulizie. Doveva essere un ufficio molto grande dato che ci lavoravo dal tramonto all’alba. In realtà mi bastava mettermi una parrucca nera, dei falsi occhiali da vista e abiti succinti in pelle diventando Black Butterfly.
Pensavo di aver lasciato alcune cose indietro, lontane fisicamente da qui ma dal destino non puoi fuggire e fu così, con il parere favorevole del mio ragazzo, tornai ad essere la ragazzaccia che pensavo fosse morta a Roma.
Perché se ci sono precetti che mi sono chiari è che a Dio non puoi mentire; e se ai suoi occhi sono una cattiva ragazza lo sono sempre stata e sempre lo sarò. Perché continuare a mentire allora?
   
 
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