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Autore: _joy    06/07/2012    2 recensioni
Mika è una strega, frequenta Hogwarts, è in Serpeverde, è una Black. Le parole che la definiscono potrebbero essere: stirpe, orgoglio, purezza di sangue, amicizia, lealtà. Una principessa del mondo magico che sa benissimo di esserlo. Almeno finché le sue certezze non subiscono una brusca scossa in un pomeriggio di sole, quando incontra un ragazzo bello e affascinante ma, ahinoi, babbano: Ben Barnes
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Di magia e di babbani'
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Allora.
Io vorrei capire per quale stramaledetto motivo mi caccio sempre in situazioni assurde.
Ora, c’era bisogno che accettassi quella ridicola scommessa?
Sbuffo, guardando la mia immagine riflessa nello specchio del bagno del cinema (bagno orrendo, per la cronaca), ma dentro di me so che non riesco a resistere alle sfide, di nessun genere.
E poi, a Claire piace molto Dean Thomas, checché ne dica.
La porta si apre ed entra proprio Claire.
«Senti Mika» mi dice, con urgenza «Non fai davvero con questa cosa della scommessa…giusto?»
«Come sarebbe, non faccio davvero? Abbiamo sempre “fatto davvero” quando abbiamo fatto delle scommesse tra noi»
«Sì, ma…» abbassa la voce e arrossisce «Bè…Dean Thomas...insomma, in non so...»
«Lo so. È per questo che Mindy ha alzato la posta e io devo baciare quel babbano. Solo per te, sorella»
«Ma...ma…insomma, non posso! Sta nella mia Casa!»
«Tesoro, andiamo, sai quante ragazze correvano e corrono dietro a Blaise? Se ragioni così non si va da nessuna parte»
«Ho capito, però…»
Geme, quando vede che sono inflessibile.
«Lo so che lo bacerai davvero, quel Ben, solo per farmi fare questa cosa»
Io sorrido, angelica.
«Certo che lo farò davvero. Ho dato la mia parola. E la parola di una Black vale oro»
Le strizzo l’occhio e la spingo fuori dal bagno, dopo essermi data un’ultima controllata allo specchio.
Non credo che questo tizio disdegni un bacio, ma io voglio essere comunque impeccabile.
«Sta per iniziare il secondo tempo del film» mormora Claire «Sarà meglio che vai ora, perché immagino che all’uscita sarà assediato dalle fan, di nuovo»
Io sospiro.
«Ma Mindy dov’è? Non posso baciarlo se voi non siete lì a guardare»
«Indovina? È andata a cercare Rob…» alza gli occhi al cielo.
E poi la vediamo. Mindy e altre quattro o cinque ragazze hanno accerchiato Robert, che penso sia appena uscito dal bagno. Lui ride e scherza e la mia amica la guarda bramosa. Intorno, ci sono dei giornalisti che scattano qualche foto e fanno qualche domanda.
A me quell’attore non convince, ha proprio l’aria di un furbetto.
Mi trattengo dall’intervenire perché tanto so benissimo che questa è una cosa senza futuro: Min sarà contenta oggi e poi stop. Basta. Si torna alla vita normale, con ragazzi normali (cioè, maghi normali).
E poi vedo Ben. Mette un attimo la testa fuori dal bagno degli uomini ma poi rientra e richiude subito la porta.
«Ok, babbano avvistato. Chiama Mindy» indico il bagno con la testa a Claire.
Lei fa un cenno a Min ma lei scuote il capo.
«Oh, dai, Min!» sgrano gli occhi, esasperata.
Prima mi propone una scommessa assurda e poi si defila così.
Ma lei ci fa ciao-ciao con la mano e si stringe a Robert per l’ennesima foto insieme.
Claire le fa il gesto di vomitare e a me scappa da ridere.
«Ok Claire, sarai tu la mia testimone, visto che Mindy non si muoverà di lì, a quanto pare. Facciamo questa cosa e poi andiamocene, ok?»
Lei guarda l’orologio e annuisce.
«Sì, andiamo ora. Appena finito il film ci aspetta la Passaporta per tornare a scuola»
Facciamo un largo giro per evitare fotografi e fan e ci avviciniamo al bagno da cui ho visto affacciarsi il babbano.
Spingo piano la porta e, mentre ci affacciamo oltre la soglia, sento delle voci concitate.
«Senti, davvero, sono stanco. Basta con questi discorsi. È sempre la stessa storia»
«Ma orsacchiotto miooooo! Io sto solo dicendo che…»
«Tamsin, ascolta, lo so cosa stai dicendo. Ma te l’ho già spiegato che io non voglio rendere pubblico…»
«Ma amoruccio mio, tesoro bello, tu mi ami, vero? Stiamo insieme, vero? È così, vero? Perché non vuoi mai farti vedere con me? Non è giustooooo…io sono qui e tu sfili sul red carpet senza di me, ti siedi lontano da me, non mi parli, mi lasci da solaaaaa….amoruccio mio però, però così non è giustoooo…»
Oddio.
Che voce fastidiosa.
È leziosa e miagolante come quella di Mirtilla Malcontenta, il fantasma che infesta i bagni delle ragazze (e non solo) a Hogwarts.
Claire arriccia il naso.
Mi sporgo per vedere meglio e osservo Ben, in piedi davanti ai lavandini, con una tizia bionda che gli sta attaccata a una manica del vestito, in una fedele imitazione della Piovra gigante del lago di Hogwarts.
È alta e vestita come una babbana che va a fare la spesa al supermercato. Credo.
Non che io frequenti abitualmente i supermercati babbani, ma sono attenta alle ricerche di moda e costume.
Comunque, è alta e magra, ma è una che sembra carina (carina, e non bella) a colpo d’occhio. E basta. Perché quando la guardi meglio inizi a vedere i difetti.
Le gambe non dritte. Gli occhi cattivi. L’espressione scialba.
Non che io sarei capace di andare oltre la voce stridula, ma si sa che i maschi non ragionano come noi.
La tizia sta insistendo. Sostiene che la sua vita è rovinata dalla noncuranza con cui lui la tratta e che lei non riesce neppure più a dormire bene la notte.
Chiaramente questa tizia, oltre che mal vestita, non è neppure particolarmente intelligente.
Perché si vede benissimo che lui è molto seccato.
E poi: ma si è visto mai pietire qualcosa in questo modo, quando il qualcosa è l’attenzione di una altra persona? Dell’altro sesso, poi?
Cara, non ci siamo. Non ce n’è.
Lui fa uno sforzo visibile per mantenersi gentile.
«Tamsin, ascolta, te l’ho detto mille volte. Voglio che la mia vita privata resti privata. Io qui sto lavorando. E voglio che i giornalisti parlino di me per i film che faccio e non per la persona che è al mio fianco»
«Cucciolotto mio però se dicessimo a tutti di noi io sarei taaaaanto felice….non vuoi fare felice la tua cerbiattinaaaaaa?»
Hug.
Se c’è una cosa che non sopporto, sono le donne zerbino.
Claire la pensa come me, evidentemente, perché mi bisbiglia:
«Vai, tesoro. Fagli vedere che le streghe bionde sono fatte di un’altra pasta»
Io le strizzo l’occhio, mi sistemo il vestito e mi faccio avanti.
«Scusate»
Mi avvicino e loro si voltano a guardarmi.
Lui aggrotta la fronte e credo mi abbia riconosciuta: penso non sia usuale per lui che le fan gli lancino occhiate di fuoco non lussuriose.
Lei si irrigidisce subito e mi squadra da capo a piedi. Io le faccio un sorrisetto insolente (scusate la poca modestia: so di essere carina. E, a differenza di questa tizia, sono ben vestita e, soprattutto, ho un cervello).
Ora.
La mia idea iniziale era quella di baciarlo senza pensarci troppo e dirgli poi che era una scommessa, grazie mille, addio.
Ma ci ripenso al volo. Perché lei è davvero, davvero odiosa: ci detestiamo a vicenda, alla prima occhiata.
Lo capisco subito. E non so resistere.
Sorrido a lui in modo seducente:
«Ciao, Ben»
Lui resta un attimo spiazzato e libera il braccio dalla presa dell’oca bionda. Che subito si aggrappa di nuovo.
Cerco di non mettermi a ridere mentre mi avvicino.
«Hai la cravatta in disordine» mormoro, allungando una mano a sistemarla.
Poi mi alzo in punta di piedi e gli sfioro le labbra con un bacio veloce.
Lui sbarra gli occhi.
La tipa lancia un urlo belluino. Penso l’abbiano sentita persino i pipistrelli.
«Ma tu, tu…brutta…ma chi seeeeeeeiiiiii????»
Probabilmente le verrà un colpo. L’omicidio di babbano, anche se accidentale, è illegale?
Ci penserò poi.
Sorrido ancora a lui, ignorando lei, e mi allontano facendo due passi indietro. All’ultimo, allungo la mano e prendo delicatamente la sua (La piovra s’è staccata per inveirmi contro con maggiore libertà).
«Vieni. Devi rientrare»
Sorrido mentre cammino all’indietro e lui muove un passo.
L’arpia gli si butta addosso. E la sua voce ora non ha proprio niente di mieloso.
«Tu, brutto bastardo!! Maledetto stronzo! Mi tratti così e intanto te la fai con questa troietta…»
Per sua fortuna, non faccio in tempo a fare nulla.
Ma c’è un lampo di luce e poi la vedo tenersi il viso tra le mani.
Ehm…cosa sono quei tentacoli che vedo spuntare?
Ben è allucinato.
«Tamsin…ma che…»
Claire ci passa accanto sfiorandomi il braccio e si avvicina alla tizia. Io tiro la mano di Ben.
«Dai, vieni»
Lo trascino fuori dal bagno e i nostri occhi si incontrano per un attimo, i suoi completamente smarriti. Arpo piano la porta e guardo fuori. C’è il solito capannello di gente.
Mindy mi vede subito e mi sorride. Io le strizzo l’occhio.
Poi esce Ben e io mi volto verso di lui.
Bene, ora o mai più.
Accosto il corpo al suo e gli metto una mano sulla guancia.
Lui sgrana gli occhi (poveretto, che giornata!) ma non fa in tempo a scostarsi quando poso le labbra sulle sue.
So che deve essere un bacio vero. Conosco le mie amiche.
Quindi forzo le sue labbra senza il minimo romanticismo e lui, probabilmente spiazzato, quasi non fa resistenza.
Io, per sicurezza, gli tengo il viso tra le mani per impedirgli di voltarsi.
Il tutto non dura più di qualche secondo, ma è sufficiente perché non ci siano dubbi.
Quando mi allontano da lui, sento l’urlo di trionfo di Mindy alle mie spalle. Ma non solo quello.
Mi volto e vengo accecata dalle macchine fotografiche.
Ma che succede?
Mi sento afferrare un braccio.
«Ma tu…chi sei? E che cavolo sta succedendo?»
È Ben.
E sembra infuriato.
Ma tutto evolve nel giro di due secondi.
Mentre i giornalisti si avvicinano, scattano foto, gridano domande (“Ma è la tua ragazza?” “Da quanto tempo state insieme?” “Chi è?” “È un’attrice anche lei?”), Claire esce dal bagno, mi afferra per il braccio e mi tira via.
Mindy si allontana da Robert (“Ciao, bello!!”) e trotta via. Imbuchiamo l’uscita e schizziamo in un vicolo vicino.
«Fuori le bacchette, ragazze»
Ma, malgrado i passi concitati, nessuno entra nel vicolo. Dopo poco, dobbiamo muoverci, perché rischiamo di perdere la passaporta.
Mentre corriamo per stradine secondarie verso il punto di ritrovo non ci ferma nessuno. Bene.
Arriviamo trafelate, rassicuriamo la Prof, e ci stringiamo tutti attorno a un vecchio copriteiera.
Mindy sgomita un po’ e poi bisbiglia:
«Allora, bacia bene?»
«Come faccio a saperlo? L’ho praticamente aggredito!»
Lei ridacchia e poi sento lo strappo che segnala la partenza.
Torniamo a Hogwarts.
 

   
 
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