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Autore: Scream_Out_Loud    06/07/2012    4 recensioni
Per leggere la presentazione dei personaggi e la trama leggete il primo capitolo.
Per vedere il trailer cliccate qui: http://www.youtube.com/watch?v=ebUB4lk8IvI&feature=relmfu
Spero che la seguirete in tante!! :D
xxx :)
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Believe In Me'
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Capitolo 23.
If We Could Only Turn Back Time.

 
[Amber]
Ieri sera successe tutto quello che avrei potuto sognare. Ero mezza ubriaca ma sapevo ancora quello che facevo, reggevo molto bene l’alcool a differenza di Katy. Tornammo all’hotel alle 5… dopo la notte più bella di sempre… saremmo dovuti partire ma non avevo ancora fatto la valigia, sentii sbraitare Katy, che era maniaca della puntualità e già era preoccupata di non riuscire a lasciare la camera in tempo. Fui un po' perfida andandomene senza farmi vedere da lei, senza avvertirla, sapevo che era piuttosto ansiosa ma sarei stata via solo qualche minuto. Mi vestii rapidamente e uscii. Prima di andarmene dovevo fare un cosa importante.
I miei nonni erano di origini inglesi. Non li avevo mai visti, non li ero mai andata a trovare, non ho mai avuto una nonna che mi cullasse a differenza di ogni bambino. Non ho mai avuto la fortuna di avere una nonna che mi coprisse quando mi serviva, o con la quale parlare di uncinetto, non ho mai avuto un nonno che mi aggiustasse la bicicletta o che mi costruisse con il legno una casa di bambole. Sentivo la sua mancanza, ieri sera io e Louis parlammo a lungo, nonostante fossimo abbastanza ubriachi, forse l’alcool mi aiutò a essere più sincera con lui era come un filtro, una pozione che lasciava parlare la persona senza che potesse nascondere nulla. Gli spiegai che i miei nonni si erano trasferiti a Londra tre anni prima che io nascessi e che morirono entrambi lì. Morirono una settimana prima che mia madre mi desse alla luce. Anche se non lo davo a vedere, avrei desiderato tanto una nonna e un nonno. Quelli di mio padre era come se non ci fossero, dato che lo avevano ‘rigettato’ come figlio e non si facevano mai vedere se non il giorno della vigilia di natale, per darmi la mancetta e andarsene come niente fosse. Volevo lasciargli un fiore, ai nonni che avrei voluto avere, un biglietto dalla loro nipotina che non ebbero conosciuto; e così feci. Scrissi un bigliettino mentre ritiravo una rosa rossa e una bianca, al fioraio vicino all’albergo e poi un volta entrata nel cupo cimitero, trovai le loro tombe, una affianco all’altra, poggiai la rosa bianca sulla tomba di lei e quella rossa sulla tomba di lui. Mi inginocchiai e rimasi lì per troppo tempo, istintivamente iniziai a piangere e a parlargli, come se mi potessero sentire anche se so che non avrebbero potuto.
‹‹Nonna, nonno, sono orgogliosa di essere vostra nipote, non so se voi lo sareste altrettanto di me. Avrei voluto crescere insieme a voi, vedere i vostri occhi illuminarsi quando la vostra piccolina muoveva i primi passi, volevo che mi narraste storie come a ogni bambino, ma no. Non potevate. Ci avevate già lasciato. Forse è così che doveva andare. Forse io non vi dovevo conoscere e voi non dovevate conoscere me. Sappiate che anche se non vi ho mai potuti abbracciare, vi vorrò bene in eterno e spero, quando finirò di vivere di venirvi a trovare laggiù o lassù dovunque siate…›› iniziai a singhiozzare sempre più forte, e più sentitamente, sapevo che loro non mi potevano sentire, sapevo che non lo avrebbero mai potuto fare, e mi faceva tremendamente male. ‹‹Grazie›› non so perché li ringraziai, è come se sapessi che loro sarebbero stati i nonni dei film, i nonni sempre presenti, i nonni che amano i loro nipotini più della loro stessa vita. Rimasi ancora un po' lì in silenzio, mentre le lacrime copiose rigavano il mio viso.
 
[Louis]
Ieri sera prima che succedesse tutto il “movimentato”, Amber mi raccontò dei suoi nonni, venni a conoscenza del fatto che erano morti qua in Inghilterra e lei non li aveva mai conosciuti, potevo capire i suoi sentimenti al riguardo. I miei nonni ci sono sempre stati per me e senza di loro non so cosa avrei fatto. Quando Katy disperata chiese dove Amber potesse essere pensai a ieri sera. Mi aveva parlato di un cimitero qua vicino. Mi infilai una maglietta e le scarpe e corsi giù nella hall seguito a ruota da Zayn e Katy.
‹‹Scusi dov’è un cimitero qua vicino?›› chiesi ansimante.
‹‹Giri a destra e poi la prima a sinistra›› mi rispose cordialmente il ragazzo al bancone.
Katy mi raggiunse mentre mi precipitavo fuori ‹‹Louis!! Dove stiamo andando?!›› gridò per farsi sentire.
‹‹Al cimitero!›› gridai in risposta, senza fermarmi. Arrivammo proprio dove ci aveva detto il ragazzo alla hall. Il cimitero era deserto. Non sapevamo dove mettere le mani, erano i genitori di sua mamma quindi non sapevamo nemmeno il cognome per cercare la tomba. Quando smisi di ansimare per la corsa compiuta, sentii dei singhiozzi provenire poco più avanti. Seguii il rumore e trovai Amber, inginocchiata tra due tombe. China su se stessa che piangeva… quanto mi faceva male vederla piangere.
‹‹Amber›› la chiamai con voce sommessa. Lei si voltò e mi vide, si alzò e mi venne incontro abbracciandomi. Le accarezzai la testa cercando di calmarla mentre lei si stringeva a me continuando incessantemente a piangere. Dopo poco si calmò.
‹‹Louis, loro sono i miei nonni›› affermò. Sentimmo dietro di noi dei passi pensanti, mi voltai e notai Zayn e Katy senza fiato. Katy corse verso Amber e la abbracciò mentre Zayn riprendeva fiato, chinato sulle ginocchia.
‹‹Amber Dio mio dove sei stata!?!?›› sbottò Katy.
‹‹S-scusa Katy›› singhiozzò ancora un po' l’amica.
Rimanemmo un ventina di minuti lì, mentre Amber parlava dei suoi nonni, poi ritornammo tutti all’albergo, E incominciammo a fare le valigie.
Alle 10.30 stavamo correndo giù per le scale con le valigie in mano, un volta scesi trovammo i professori che ci guardavano in cagnesco. Così sotto il loro sguardo vigile e di rimprovero salimmo tutti sull’autobus, per tornare a Bradford.
Il viaggio fu tranquillo, tutti sonnecchiavano e chi era sveglio o ascoltava la musica o chiacchierava con il vicino.
Io rimasi a guardare Amber, mentre, stanca com’era, dormiva come un angioletto. Nel guardarla, a poco a poco si chiusero gli occhi anche a me.
 
[Zayn]
Katy era nel panico, non l’avevo mai vista correre così veloce, eh si che era atletica come ragazza. Mamma mia che corsa! Poi trovammo Amber, fortunatamente non era scappata.
Salimmo, in tremendo ritardo, sull’autobus. Destinazione: Bradford.
Il tragitto fu silenzioso. Ne io ne Katy spiccicavamo parola. La vedevo piuttosto tesa, e capivo perché.
‹‹ tranquilla, andrà bene ›› cercai di rassicurarla.
‹‹ no non andrà bene affatto ›› rispose, pessimista, lei.
‹‹ eh dai però così non mi aiuti! ›› replicai seccato.
Sospirò rumorosamente ‹‹ Hai ragione, che gli piaccia o no, lo dovrà accettare›› rispose cercando di convincere più se stessa, che me.
‹‹ Come e quando glielo diremo? ›› domandò preoccupata.
‹‹ Scenderemo dal pullman mano nella mano e li affronteremo insieme, ok?›› proposi.
‹‹ Ok, è un’ottima idea ›› affermò lei, dandomi poi un dolcissimo bacio a stampo.
Dopo la chiacchierata, si rilassò e si appoggiò alla mia spalla, lasciandosi cadere in un sonno profondo. La mia dormigliona.





#AngoloAutrice:
Ehilà ragazze! Vedo poche recensioni :( so che non mi dovrei aspettare molto ma spero che vi piacciano i capitoli, anche se li leggete senza recensire.
Per chi volesse scrivere cosa ne pensa, è liberissimo di farlo :) Anzi mi farebbe piacere!!
Per quanto riguarda i capitoli vi avverto che la storia è oramai giunta al termine.
- 2 capitoli!! :)
   
 
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