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Autore: JennySoul    07/07/2012    1 recensioni
Questa storia parlerà principalmente di due persone che si sono in un certo senso perse, parlerà del mondo della scuola, delle amicizie e di amori troncati. Allyson è una ragazza che affronta la vita sotto la continua pressione del padre, quando arriverà il suo LUI a riportarla a vivere davvero, sarà lui a SALVARLA. Non vi darò anticipazioni, spero solo che possa piacervi. Ecco un piccolo assaggio...
''Salve, mi chiamo Allyson ed ho 18 anni, studio in una scuola d’arte a Londra, oltre a fare materie normali come inglese, storia o chimica ci concentriamo anche sulla parte artistica. Non sono molto alta, ho gli occhi marrone scuro e lunghi capelli neri e lisci. Sì sono una banalissima ragazza, non ho nulla di speciale, tutti mi dicono che sono una brava ballerina, ma non ne sono poi così convinta. Vivo con mio padre e il mio fratellino di 7 anni, mia madre è morta dando alla luce Alexander, mio fratello.''
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2... QUESTA ME LA PAGHI, WATTSON.

Il suono della  campanella mette fine a quell’interminabili ora di noiosissima chimica, avanti a chi interessa sapere come si comporta uno ione? O della formula dell’ossigeno? Io cammino senza guardare dove stia andando, mi scoppia la testa a causa di tutte quelle stupidissime interazioni tra molecole e Becca che continua a farneticare cose come ‘’sì ok è uno stronzo e non mi degna di uno sguardo, ma quanto è fico Styles? ’’, fingendo di ascoltare tutte quelle chiacchiere, un tipo mi viene a sbattere facendomi cadere con il sedere a terra ed i libri addosso. Immediatamente tutti i passanti si fermano a guardarmi ridendo, mi rialzo pulendomi il sedere con le mani –‘’ehi tu, razza di idiota, potresti anche guardare dove vai’’ –‘’oh Wattson, abbassa il tono, non sono Johnson che si impaurisce di tutto’’ eccolo lì che ancora prova a fare il duro con me –‘’caro Malik, sei sempre in mezzo ai piedi’’ lui mi guarda con uno sguardo furente –‘’sei tu che rompi sempre le palle, levati da mezzo’’ passa oltre dandomi un’altra botta, una volta lontano gli urlo contro –‘’questa me la paghi Malik, me la paghi cara brutto idiota’’. Furiosa accelero il passo e mi dirigo verso il mio armadietto, lo apro violentemente e ci scaravento dentro il libro, per poi andare dritta alla lezione di danza classica. Ecco, l’unica cosa che riesca a liberarmi da ogni tipo di pensiero, l’unica cosa che mi faccia sentire davvero bene, l’unica cosa che riesca a farmi sentire ancora vicina a mia madre. Mia madre. Una donna bellissima, una ballerina eccezionale ed una mamma straordinaria e diavolo se mi manca. Senza neanche accorgermene, mentre eseguo gli esercizi, inizia a scendermi una lacrima lungo la guancia. Mi fermo improvvisamente perché inizia a mancarmi l’aria, mi gira la testa e chiedo subito all’insegnante di farmi uscire –‘’Mirs Smith, posso uscire un momento?’’ la donna è sempre molto autoritaria, ma saranno stati gli occhi lucidi ed il viso pallido a convincerla a farmi uscire. Sono con il body, le scarpette ed uno stupido e fastidiosissimo chignon che mi tira i capelli, inizio a correre per il corridoio della scuola con le lacrime che rigano il mio viso, fino a non sentire più le gambe, appoggio le spalle al muro e scivolo a terra, portando le ginocchia al petto e posando la faccia tra le mani, piangendo sommessamente. Ad un tratto sento una voce fastidiosa dirmi –‘’Wattson, come mai fuori? Neanche la tua insegnante ti sopporta?’’ alzo il viso e punto i miei occhi rossi e gonfi in quelli color nocciola del mio interlocutore –‘’cosa vuoi Malik?’’ lui sembra rimanere un attimo sorpreso nel vedermi piangere, un velo di preoccupazione sembra scendere sulla sua espressione strafottente, per poi continuare –‘’perché piangi Ally?’’. Un tuffo al cuore, erano due anni che non mi chiamava per nome, anzi due anni che non mi rivolgeva la parola se non per qualche ‘’levati dalle palle’’ oppure ‘’fatti i cazzi tuoi’’. Mi asciugo le lacrime e scuoto la testa, per poi alzarmi –‘’lascia stare Malik, non ti interessa, ora appena me ne andrò inizierai a sfottermi come sempre’’, prendo e me ne vado, lasciandolo lì senza dire una parola. Ma perché non capisci che mi manchi Zayn? Mi manca quel vecchio Zayn, quel timido ma folle ragazzo che mi strappava sempre un sorriso. Torno in aula e finisco la lezione con gli occhi delle altre puntati addosso, per fortuna il tempo passa in fretta ed io e Becca ci andiamo a cambiare per poi andare a mensa. Con i vassoi tra le mani ed una misera insalata sopra ci dirigiamo al nostro solito tavolo, dove troviamo già seduta Shandi, una nostra amica, che appena ci vede si sbraccia per chiamarci e appena ci sediamo esclama in un gridolino –‘’ragazze, oggi Niall mi ha salutata’’, io la guardo scettica e le dico –‘’oh wow, il bello addormentato non si starà mica svegliando?’’ Becca inizia a ridere, mandandosi il succo che stava bevendo per traverso, Shandi fa la finta offesa e mi dice –‘’ma quanto siete stronze oh’’ continuiamo a ridere e scherzare fino a quando passano accanto a noi i presunti padroni della scuola, io faccio finta di niente, mentre vedo Becca guardare qualcuno con gli occhi che le brillano, mi giro e sbuffo, chi altri poteva essere se non Styles? Con mia grande sorpresa però noto che anche lui la sta fissando e divertita mi rivolgo a Becca –‘’ehi ricci fantastici ti sta guardando’’, noto subito le guance di Rebecca avvampare dalla vergogna e dalla contentezza. Mi alzo per andare a buttare lo yogurt aperto ma che non mi va più, cammino tranquilla ma eccolo di nuovo pronto, passa e mi da una botta, questa volta non ci vedo più dalla rabbia e gli urlo in faccia –‘’mi spieghi che cazzo vuoi oggi eh Malik?’’ lui mi guarda divertito –‘’woo Wattson, piano con le parole, sei tu poi che stai sempre in mezzo alle palle’’ con uno sguardo funesto –‘’ma chi ti vuole stare intorno, ma chi ti sopporta brutto imbecille’’ gli volto le spalle e faccio per andarmene, ma lui continua –‘’ehi Wattson, hai messo proprio un bel culo sai?’’ io torno indietro, lo guardo sarcastica e gli rovescio il resto del mio yogurt in testa, poi prendo e me ne vado, con il mio sorrisetto di vittoria, lasciandolo solo con le sue imprecazioni.
Finalmente esco da scuola, seguita da Shandi e Rebecca, quando mi sento chiamare a gran voce –‘’Ally corri’’ mi giro di scatto e vedo Kate sbracciarsi e farmi cenno di raggiungerla, corro da lei e le dico –‘’che succede?’’ mi indica il vicoletto dietro la scuola –‘’stanno picchiando tuo cugino Josh’’ con il cuore in gola corro fino a ritrovarmi davanti ad una scena che mi fa rabbrividire. Corro da lui e mi getto su di Harry gridando –‘’lascialo stare’’ lui mi guarda perplesso per poi dire –‘’fatti gli affari tuoi’’ io continuo a tenergli il braccio e lui mi strattona facendomi finire in faccia al muro e facendomi sbattere la testa. Mi piego in due dal dolore e mi porto le mani alla nuca, sento Liam dirgli –‘’ma sei coglione? Ora anche le ragazze picchi?’’ Harry viene da me aiutandomi a rialzarmi –‘’ti prego Allyson, perdonami, non volevo’’ io mi scosto e lo guardo impaurita –‘’non mi toccare’’, in quel momento arriva Zayn che esclama –‘’ma che succede?’’ vedendomi con le mani in testa ed impaurita si avvicina e mi dice –‘’che hai combinato sta volta Wattson?’’ io lo incenerisco con uno sguardo e gli rispondo acida –‘’chiedilo al tuo amico, Josh andiamocene sbrigati’’. Mentre me ne vado sento Zayn urlare contro Harry, senza capire bene cosa. Torno a casa, mio padre è a lavoro e mio fratello oggi ha il rientro a scuola, corro in camera mia e mi butto sul letto, ripensando alla strana giornata scolastica, sono due anni che io e Zayn neanche ci guardiamo in faccia ed oggi ci siamo scontrati tutto il giorno. Con il sorriso di sfida di Zayn davanti gli occhi crollo addormentata, un sonno tranquillo, senza incubi o risvegli bruschi, fino a quando il cellulare inizia a vibrare e suonare, indicando che è arrivato un messaggio.

Messaggio ‘’ehi ciao, volevo dirti che mi dispiace per la reazione di Harry di oggi, anche lui si scusa…ehi Wattson, non farti strane idee, questo non cambia nulla, devi ancora pagarmi lo scherzetto dello yogurt. Ciao, Malik.’’

Rido disgustata dalla superbia e dalla presunzione di questo ragazzo, butto il telefono sul letto senza neanche rispondergli e mi scappa da ridere ripensando a lui ricoperto di yogurt alla fragola che gli gocciola dai capelli. Rido di gusto e ad alta voce esclamo –‘’Zayn-mrciuffoperfetto-Malik’’ se l’è meritato cavolo, ben gli sta.


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Yolo gente, questo capitolo non è un granchè scusate,
ma la storia sta iniziando a prendere vita un passo alla volta...
Ringrazio chi ha usato un pò del suo tempo per leggere il primo capitolo...
Chissà cos'avrà in mente il nostro Malik per vendicarsi...
Ok ora sparisco e non vi rompo più, se vi va lasciatemi una recensione,
anche se piccolina piccolina... lol
#YOLO

  
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