Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: chiupetta    08/07/2012    21 recensioni
Scrutai il mare nero centinaia e centinaia di volte al secondo, pur di trovare quella stella, quella stella tanto birbante da far capolinea nell’atmosfera terrestre.
Tanto stupida da voler consumarsi nell’impercettibile.
E finalmente arrivò.
Chiusi gli occhi e…
“Desidero che la mia vita cambi totalmente, desidero di poter essere un’altra ragazza, una qualunque, che non sia io.”
..Ma in quel preciso attimo, solo un’altra ragazza stava esprimendo lo stesso medesimo desiderio..
Genere: Fantasy, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Epilogo.

 

 

 

«Three years later»

 

 

 

 

 


Eley's chapter.

 

Quel giorno aprì gli occhi particolarmente fiacca.
Il cielo che si presentava fuori quelle quattro mura era una delle tante distese azzurre d'agosto.
Justin non aveva perso tempo ad alzarsi, il suo nuovo album lo teneva al meglio occupato in studio, ciò comportava sveglia alle otto spaccate e una tazza di latte freddo ogni mattina.
Alla sua routine mi ero persino abituata io.
Infilai i piedi nelle pantofole estive e mi diressi al piano inferiore, zampettando e facendo bene attenzione a scendere la scale, visto il carico che trasportavo.
Feci ingresso scrutando furtivamente in cucina.
Buon giorno!” bofonchiò ingurgitando corn flakes.
Trattenni una risata, ogni mattino era come non avesse mai toccato cibo.
Giorno Bieber.” mi avvicinai, scompigliandogli i capelli dolcemente, ed iniziando a versare del caffè macchiato.
Posso farti una domanda?” interruppi così lo scroscio del liquido infrangersi contro il bicchiere di ceramica.
Alzò le spalle in segno d'approvazione.
Se mangi così tanto la mattina, non rischi di vomitare in faccia al microfono?” iniziò a ridere, posando il cucchiaio sul vassoio argenteo.
Vedila così: c'è gente che pagherebbe per avere il mio vomito in faccia. E poi è pur sempre un lavoro, ho bisogno di forze io.”
Hai ragione.” mi diressi a passo felpato verso il soggiorno, sdraiandomi e pancia in aria e accendendo dal bottone verde la tv al plasma.
Subito comparse la pubblicità del nuovo album di Justin, l'intero pianeta aspettava la sua uscita; ed io non ero di parte, visto che si rifiutava categoricamente di farmi ascoltare anche una sola anteprima.
Con la coda dell'occhio lo vidi esultare dal tavolo della cucina, solita reazione ogni volta che in tv passava un accenno del suo duro lavoro.
Infine si alzò e buttò nel lavello la scodella e le posate sporche.
Quanto a me, stavo ancora sorseggiando il caffè ormai gelido.
Vado a vestirmi, se hai bisogno urla, d'accordo?” disse, sparendo poi al piano di sopra.
Restai nella stessa medesima posizione per almeno un quarto d'ora, durante il quale la televisione trasmetteva inutili televendite nell'attesa che Jersey Shore iniziasse.
Avevo deciso di fare un salto in cucina, la fame mi stava occupando lo stomaco, quando una forte, fortissima fitta mi colpì il ventre.
Sollevai di colpo la schiena, premendo le mani sul punto attaccato.
La mia espressione si rilassò un secondo, e proprio mentre il mio respiro sembrava essersi calmato, un'altra fitta mi colpì il basso addome.
E' ora.” pensai nel panico più evidente.
Ed ecco che si ruppero le acque, bagnando disastrosamente il divano color panna.
Calma, stai calma. Se non ti agiti tu, non si agiterà neanche Justin.” cercai di sollevarmi e mettermi in piedi.
Non avevo mai affrontato tutto ciò prima d'ora.
Lei o lui continuava a riempirmi la pancia di calci, temevo quasi di rimanere senza fiato, o di non averne abbastanza per chiamare l'unica persone presente in quella casa.
Mi trascinai a fatica e con affanno appena sotto le scale, quando presi un grosso respiro ed urlai con tutte le forze possibili.
Il bambino! Justin!” udì dei tonfi susseguirsi uno dopo l'altro, quando lo vidi in cima alle scale.
Viso totalmente sbiancato, labbra viola e occhi in piena.
Se prima la situazione era tragica, alla vista di Justin diventò quasi divertente.
Pregai di trattenermi e non ridergli in faccia.
Si precipitò di fianco a me, sorreggendomi in modo poco efficace, tanto che dovetti arrivare alla sedia più vicina.
Oh mio dio, non è possibile. Non sono bravo in queste cose, non sono psicologicamente pronto, non ce la faccio, oh no no no. Aiuto!” come non detto, era andato in panico.
Iniziò ad imprecare davanti le finestre come se qualcuno potesse sentirci.
Stai zitto! Adesso respira e corri a cercare le chiavi della macchina.” ci scambiammo uno sguardo d'intesa, poi mi baciò a stampo e scomparve in fretta e furia.
Dovevo stare calma, per me, per il bambino e per Justin, che fin ora era quello messo peggio.
Ricomparve pochi minuti dopo sventolandomi le chiavi in pieno viso.
Un'altra fitta mi costrinse a piegarmi e d'istinto mi presi i polsi tra le mani.
Cominciai a sudare freddo e boccheggiare.
Ogni mio peggioramento si rifletteva esattamente su Justin, che non faceva altro che piagnucolare e nascondere il tremolio delle sue gambe.
Ascoltami, oggi partorirò nostro figlio, devi aiutarmi. Al tre mi sollevi e ci fiondiamo in macchina.” annuì debolmente, asciugandosi il sudore e piegandosi, tenendomi il braccio pronto a scattare.
Uno...”
Serrai le palpebre; una carezza all'altezza della nuca.
Due...”
Riempì d'aria i polmoni; una stretta alla mano.
Tre!”
Riaprì gli occhi; una spinta verso l'alto.
Iniziamo a correre in direzione della porta d'ingresso, ed una volta aperta mi tuffai nel sedile passeggero della Range Rover.
Guardai con la vista appannata Justin salire al posto di guida, subito dopo sentì i primi segni di vita del motore.
Le ruote rombarono e il vialetto di casa scomparve in una manciata di secondi.
Dalla bocca emettevo i classici respiri affaticati di chi sta per partorire.
Il ragazzo che in qualche modo cercava di restare concentrato sulla strada, tremava come una foglia e a stento riusciva a trattenersi dal diventare la fontana di Trevi.
E se qualcosa dovesse andare storto?” mi domandò sconvolto.
Avrei voluto baciarlo, o abbracciarlo, ma la cintura di sicurezza e i dolori me lo impedivano a vista d'occhio.
Non succederà. Justin io ti amo, lo sai già questo.” mimò un ' sì ' con le labbra e ritornò incerto alla strada.

 

 

 

Appena il tempo di poggiare i piedi sull'asfalto, che già i paparazzi si accerchiavano in modo strategico.
Muoverci era diventato quasi impossibile.
Sapevano che la fidanzata di Justin Bieber avrebbe partorito a breve, perciò alcuni si erano addirittura accampati negli ospedali più vicini della zona.
Dopo varie suppliche di lasciarci in pace, Justin fu costretto a reagire male.
Andatevene o vi rompo il culo! Poi chiamo la polizia!” gridò, e dopo aver scaraventato a terra una sfortunata Canon, fummo liberi di fare ingresso all'Hospital.
Alcune persone in sala d'attesa, alla vista del cantante, si alzarono venendoci in contro.
Fortunatamente i medici ci trascinarono via capendo immediatamente di chi si trattasse.
La mia ragazza sta per partorire!” urlò, continuando a sorreggermi, sebbene fossi attorniata da quattro donne in camice bianco.
Camminammo per un lungo corridoio, quando un uomo in camice azzurro trasportò fuori una stanza una barella.
Sempre aiutata mi ci ritrovai distesa, questa iniziò a rullare sul pavimento spaventosamente veloce.
Il viso di Justin, terrorizzato più che mai, era il mio pensiero fisso, non smetteva di stringermi la mano, doveva persino correre per riuscire a tenere il passo dei medici.
Capì da sola di essere dentro l'ascensore quando le luci diventarono di un giallo spento e una sensazione di essere in trappola mi pervase le viscere.
Il classico suono d'arrivo fece spalancare le porte, e senza mai scogliere l'intreccio delle nostre dita, pregai che tutto andasse liscio.
Attorno me era un intreccio di visi, grida e confusione.
Confusione ovunque, a stento riuscivo a tenere le palpebre aperte.
La corsa si protrasse per due o tre minuti, poi finalmente mi trascinarono all'interno della sala parto.
Resti?” domandai a Justin con voce spezzata.
S-si, certo.”
Sicuro di volere restare?” annuì definitivamente.
Con mia sorpresa uscì dalla tasca l'Iphone e lo accese, voleva addirittura filmare.
Una donna sulla trentina, alta e con i capelli color ramato mi si piazzò davanti.
Dopo avermi spogliata e posizionata a dovere, iniziò a parlare.
Oggi facciamo nascere un bel bimbo... o una bella bimba. Adesso devi fare esattamente quello che ti dico.” aspettò la mia risposta affermativa che però non arrivò.
Respira, fai grossi e ampi respiri, non fermarti mai. Quella di oggi non sarà una passeggiata.”
Guardai un punto fisso, appena sopra la testa della dottoressa, ispirando ed espirando sforzatamente.
Quel poco dolore che riuscivo a percepire, per via della nestesia, era abbastanza imponente da comprimermi la cassa toracica.
Come se una lama affilata mi trafiggesse più punti contemporaneamente, rimanendo dentro lo squarcio.
Iniziai involontariamente a piangere.
Bene, quanto te lo dirò io dovrai spingere.” annunciò pronta la donna.
Ed io? Io ero veramente pronta?

 

 

 

 

 


Justin's chapter.

 

Mi chiedevo come riuscissi a tenere l'Iphone in mano, visto quanto tremassero le mie mani.
O addirittura, con quale coraggio pigiai il bottone verde per dare il via al video.
Le urla della mia ragazza riempirono la stanza, con un susseguirsi poi di singhiozzi smorzati.
A quel punto non riuscì a trattenermi e mi unì anch'io.
Forse l'emozione, sarei diventato padre.
Forse per il semplice fatto di farle compagnia, il modo in cui soffriva mi lacerava all'interno.
La voce della dottoressa si fece nuovamente spazio in quel rumore assordante.
Spingi ancora!” e così fece.
Slanciava la testa indietro e inarcava la schiena, buttandosi pochi secondi dopo a peso morto sul lettino.
Tutto ciò andava avanti da svariati minuti ormai, ed io non ero poi così tanto sicuro di resistere, o almeno non per molto.
Ecco, vedo la testa! Un'altra spinta!” il mio cuore perse un battito.
Giurai di aver percepito il pavimento mancarmi sotto i piedi.
Gridò, ed una lacrima le solcò per l'ennesima ed insostenibile volta la guancia.
Intavolai il presentimento di perdere per davvero conoscenza, visto che la sensibilità delle dita era ormai inesistente.
Sta uscendo, solo un'ultima spinta, promesso!” un urlo, l'ultimo, ed accadde tutto così velocemente.
L'aria si inebriò di un dolce pianto, così dolce da penetrarti dentro come una scossa elettrica.
Poggiai lo sguardo su quello di Eley che mi cercava come acqua nel deserto.
E' un maschio, è un bellissimo maschietto!”annunciò la donna.
Ma se ciò che pochi istanti prima sembrava andare alla velocità della luce, adesso pareva essersi immobilizzato.
Lasciai cadere l'Iphone sul pavimento.
Distinguere i volti e le persone mi era completamente impossibile, anche le apparecchiature mediche erano diventate un insieme di chiazze colorate.
Caddi in ginocchio e roteai gli occhi, serrando infine, definitivamente, le palpebre.
Mi addormentai con la consapevolezza di aver visto le mie due ragioni di vita sopravvivere.
Mi addormentai con la consapevolezza di avere una vita perfetta, impagabile, insostituibile.
Mi addormentai con la consapevolezza che tutto ciò che amo mi è sempre stato accanto e sempre ci sarà.
Mi addormentai con la consapevolezza che, al mio risveglio, avrei avuto una famiglia a cui pensare.
Mi addormentai felice, impaziente di mettere la parola “via” alla nostra vita.

 

Perchè questo è solo l'inizio.

 

 

 

 

FINE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 














L'avventura finisce qui .

 

Vi basti sapere che sto piangendo come una disperata e non ci credo ancora che questa fan fiction sia finita.
L'ho iniziata una sera, era tardi, e avevo voglia di ripartire su efp.
E adesso siamo arrivati alla fine.
Ho scritto questo capitolo con tutta me stessa, gradirei ricevere tante recensioni, specialmente da chi non ne ha mai lasciata una.
Magari scrivete cosa vi ha colpito di più di questa storia, perchè ci tengo davvero moltissimo.
Per il resto ringrazio tutte le ragazze che mi hanno sostenuta e recensita, vi amo con tutto il cuore.
Chi anche ha messo questa storia tra le seguite o le preferite, grazie mille.
Quanto riguarda a Selena: immaginatevi il suo futuro da sole! Magari ha incontrato Derek di persona e si sono fidanzati.
Insomma, date spazio alla fantasia.
Un'ultima cosa: per chi venisse il 23 marzo a Bologna, me lo scriva nelle recensioni, io ci sarò, magari potremmo incontrarci.
Eccomi qui che vi regalo l'ultimo saluto di questa fan fiction.
Jeley forever.
Pisello-v.


Swag.
;)

   
 
Leggi le 21 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: chiupetta