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Autore: Hey_Ashes    09/07/2012    1 recensioni
[Traduzione]
La vita nelle Zone si è rivelata un pò più facile da quando una certa persona è scomparsa rifugiandosi nel mondo al difuori della California. Certo, c'è Korse, e i Draculoidi ecc, ma sembrava almeno che un problema si fosse tolto di torno da solo. Non per molto. Destroya è sulle loro tracce, assetata di vendetta.
[AU! Killjoys!]
Genere: Azione, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Mikey Way, Nuovo personaggio, Ray Toro | Coppie: Frank/Gerard
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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-Chapter 4-
Blood they wash in the Money.

*Jet Star*

Cazzo, la testa gli faceva male da morire. Cercòdi guardarsi intorno, ma tutto quello che riusciva a vedere era oscurità. Nient'altro. Perchènon riusciva a vederci? Poi immediatamente una luce enorme lo abbagliò, ed udìmigliaia di urla. Abbassòlo sguardo sulle sue mani, e vide che i suoi guanti di pelle erano scomparsi. Al loro posto, la sua amata chitarra. Wow, era mancata. Era talmente occupato ad ammirarla (molto, molto vicino a darle un bacio, per essere onesti) che non si accorse del qualcuno che ripeteva il suo nome da diversi minuti. Aspetta. Poison? I suoi capelli erano neri. Che diavolo...? Perchèera lìcon lui? Le luci divennero progressivamente piùforti, e vide il resto della banda attornarlo. Ghoul aveva il vecchio taglio di capelli. Quello prima del disastro, per intenderci. Kobra aveva i capelli castani e portava gli occhiali.
...occhiali!? Woah, qualcosa non andava. Il campanello della memoria cominciòa suonare, ma non riusciva a capire di che razza di ricordo si trattasse. Non aveva mai incontrato Kobra, o Poison, prima del disastro. Perchèerano lì, ora? Conosceva Ghoul, sapeva che un tempo portava i capelli a quel modo, ma cosa ci facevano i fratelli lì? La testa gli faceva male.
"Ray! Cristo, dobbiamo iniziare a suonare, svegliati! Bulletproof heart, okay?" UrlòPoison per sovrastare le urla, sbracciandosi anche in direzione degli altri-

"Gravity, don't mean too much to me, I'm who I've got to be.." Erano le parole che Poison stava cantando, difronte ad una folla enorme. Perchèlo aveva chiamato Ray? Anche Destroya lo aveva fatto. Era il nome che continuava a rimbombargli in testa, ma perchè? Eralui questo Ray? Era il suo nome prima della catastrofe? Che pensieri strani. Troppo.

"We had our runaway scarves, got a photograph dream on the getaway mile.." Le sue dita scorrevano tranquille sulle corde, come se fosse naturale. G, A, D. Iniziòa chiedersi come conoscesse tutta quella roba. Tutte quelle persone stavano cantando la stessa canzone, agitando i pugni al cielo. Dio, era una sensazione incredibile, qualsiasi cosa stesse succedendo. Era il membro di una band formata dalle persone con cui stava piùvolentieri al mondo, ma erano tutti diversi. Giàil fatto che la musica fosse reale, e viva...lo trovava esilarante. La musica era proibita, a Battery City. Fottutamente ridicolo. Si sentiva cosìbene mentre suonava melodie ora sconosciute (dove cazzo le aveva imparate?) e desideròche durasse per sempre.

"How can they say, Jenny won't you come back home?" Comunque, chi era Jenny?

Jet portòlo sguardo verso il suo migliore amico e sorrise. Kobra sembrava tranquillo, nel suo elemento naturale, mentre Ghoul saltava ovunque, si rotolava per terra...Dio, non lo vedeva cosìfelice da tempo. Poison era il cantante. Si sarebbe potuto dire che amasse ogni singolo momento di quello spettacolo, cantando con il cuore in mano, giocherellando col microfono...assurdo. E in modo positivo.

"Is this our destiny? This world is after me, after you.." Wow, che ironia

"Away from here." E la canzone finì. Jet sentiva l'adrenalina a mille. Sorrise e scosse la testa, facendo sìche la massa informe di capelli che si ritrovava ne seguisse il movimento. La sua capigliatura afro! Gli era mancata: avevano cominciato ad appiattirsi, negli ultimi anni. Toccòla matassa di capelli con le dita e il suo sorriso divenne ancora piùgrande, trasformandosi poi in una risata a se stesso. Amava quella vita: non sapeva per quanto sarebbe durata ma non poteva fregargliene di meno, dal momento che era sicuramente meglio che ritrovarsi rinchiuso in una cella con la sola dolce compagnia di Destroya.

"Grazie, e buonanotte! E ricordate: cantate per i ragazzi e cantate per le ragazze.”Disse Poison per poi mandare un bacio alla folla e scendere dal palco. Lo seguì.

"Ragazzi èstato fottutamente fantastico! Dove siamo, comunque?" Chiese il riccio, rimbalzando ovunque come una pallina di gomma

"Ray, calmati, dobbiamo tornare in camerino." Ribattèil rosso -adesso moro.

Percorsero diversi corridoi di un bianco asettico, prima di giungere ad una porta con su appiccicata una foto. Wow. Era una loro foto. Era una cosa malata, assurdo, erano fottutamente famosi!

Appena tutti furono entrati Ghoul chiuse la porta a chiave, con un'espressione seria sul volto.

"Siediti, Ray." Ordinò, indicandogli una sedia lìaccanto. Confuso, Jet fece come gli era stato detto, ancora non del tutto abituato a sentirsi chiamare Ray.

"Senti, dobbiamo dirti alcune cose." Disse con la stessa espressione seriosa.

"Vai avanti..." Rispose Jet- Ray, impaziente.

"Tutto questo non èreale, non abbiamo tempo per le recite. Ray, questo èciòche eri un tempo. Ci hanno riempito di stronzate: pensavamo di non conoscerci, ma invece ci conoscevamo eccome. Destroya si èdivertita con i nostri ricordi usando qualcuna delle sue droghe e ci ha fatto pensare di non esserci mai incontrati prima del disastro, cosìcome ha incasinato altre cose. Vattene. Vattene, cazzo. Alzati e vai!" Stava urlando, adesso. Ma che cazzo...? Gee stava bene sul palco, adorava quello che faceva. Aspetta...Gee? Cristo, tutto stava tornando a galla. Gee...era l'abbreviativo di cosa?

"Cosa sta succedendo? Cosa intendi?" Tutti sembravano preoccupati, e stavano svanendo lentamente.

"Ray, usa la tua voce ogni volta che provano a  zittirti."

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Il volto di Kobra si trasformòin quello di Bullet Embrace, quello di Ghoul mutòin Neon Angel e Poison adesso era quel bastardo di Playground Eye. Gli risero in faccia quando si svegliòurlando, sudato ed esausto. Era un cazzo di sogno. Stavano giocando con la sua testa, gli stronzi.

"Hey piccolino.  Qualcuno ha avuto un brutto sogno, mh?" Disse la stronza, la stessa che si era divertita a passarselo con Neon Cuntangel come se si fosse trattato di un bambolotto.

"Che Dio lo benedica, Bullet. Esprimi un desidero mentre la tua infanzia muore, Toro. Ti sta scivolando tutto dalle dita, ah." Disse, ammiccando alla donna con le sopracciglia, che per risposta fece risuonare la sua voce irritante in una risata.

Gli importa soltanto se puoi sanguinare. Stringi i denti, affronta il dolore e annientalo. Puoi sopravvivere a tutto questo Jet Star. Hai bisogno di quel nome per farcela.

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*Party Poison*

"Sai, Bellezza, esattamente qui, esattamente adesso, ovunque, in Battery City, ci sono dei piccoli bambini." Sussurròal suo orecchio Destroya, accarezzandogli i capelli. Giaceva accanto a lui, e non poteva fare niente per allontanarla. Aveva solo voglia di piangere.

"E questi bambini hanno qualcosa che non va. Ogni giorno a mezzogiorno, alzano le braccia e aprono i loro piccoli palmi sporchi, come piccoli pugnali al cielo. Come se fossero posseduti. Credo di sapere perchè, tesoro. "Si inumidìle labbra ed iniziòad accarezzargli il fianco.

"Vogliono i Killjoys. Hanno formato una specie di banda: vogliono essere come voi, hanno visto la vostra ribellione in tv. Ti amano tanto quanto me. " E gli baciòil collo dolcemente. Lui non si era mai sentito cosìa disagio, e desideròdi morire lìe subito.

"E anche altre persone erano lì. Sai cosa gli èsuccesso?" Domandò, con le labbra che sfioravano il lobo del rosso, che morse delicatamente poco dopo.

"Sono morti. Ed ècolpa tua, dolcezza. Ma io posso salvarti. Posso portarti via con me e la BLI non ti daràmai piùfastidio. Potremo stare insieme per sempre. Puoi salvarti stanotte, giusto? Sbagliato. Saròil tuo detonatore, tesoro." E la sua mano scivolòlentamente al cavallo dei suoi pantaloni. Dio, no.

"Canta per me, baby. Canta fino ad impazzire."

 Fermati. No. Ti prego.

"Avanti tesoro, non hai parlato molto. Lo sai che la tua voce mi eccita." La sua voce era terribilmente sensuale. Ma non poteva pensare una cosa del genere: era la fottutissima Destroya, per l'amor di Dio!

"Avanti, saròla tua ragazza androide..." La mano della donna era nei suoi pantaloni ora, scorrendo velocemente sul suo membro. Cristo, non poteva muoversi: i suoi polsi e le sue ginocchia erano ancorati al lettino. Le lacrime si affacciarono agli angoli dei suoi occhi: non poteva sopravvivere ad una cosa del genere. Non di nuovo.

"Non. Canterò. Per. Te." Sussurròstringendo i denti e tentando disperatamente di non eccitarsi al tocco di Destroya.

"Oh, lo farai, mio piccolo Killjoy. Canterai fino a sputare fuori il tuo fottuto cuore per me, per i ragazzi, per le ragazze. Non era il tuo cavallo di battaglia, questa frase, una volta?" Si pietrificò, resiprando pesantemente. Cosa?

"Di cosa stai parlando?"

"Eri una maledetta superstar. Ma ècome se non lo sapessi, ovviamente. Ricordi quando ci siamo incontrati, dopo il disastro? Ti ho dato le pillole per il filtraggio della memoria. Ho cambiato una parte dei tuoi ricordi. Èstato abbastanza divertente, per dirla tutta. " Ridacchiò, muovendo la sua mano su di lui con velocitàcrescente, facendolo trasalire. "Ora canta per me.”

"Non sono il cantante che vuoi, non quello di cui stai parlando. Stai giocando con me." Ribattè, lottando il piùhe poteva ma non riuscendo in qualche modo ad evitarsi di inarcare i fianchi verso la mano della donna.

"Oh, giocheròcon te molto presto non preoccuparti..." Rise, baciandogli il collo con passione.

Voleva solo vomitare.

"Oh fanculo, baciami, animale!" Gridòpremendo con forza le proprie labbra su quelle del ragazzo per poi arrampicarsi su di lui e strusciare il bacino contro quello del suo prigioniero. No.

"NO!" Urlòquando venne nella sua mano. Lacrime salate,iniziarono a scendergli lungo le guance: non voleva che lei lo controllasse di nuovo, era successo fin troppe volte, prima.

Non poteva respingerla, doveva rimanere lìdisteso e soffrire mentre lo baciava e lo scopava come fosse stato una bambola, piangendo e chiudendo gli occhi per cercare di fermare quella tortura. Come faceva a sapere del suo passato? Aveva provato a combinare qualcosa con Kobra, come duo, ai tempi in cui (per quanto si ricordava) non sapeva neanche suonare Sweet Home Alabama con la chitarra. Per questo non ce la fecero. Ma gli piaceva cantare. Cercòdi allontanare quei pensieri provando a comporre un testo nella sua mente.

Sing it for the ones you that'll hate your guts, sing it for the deaf, sing it for the blind..

Faceva troppo male.

Every time that you lose it sing it for the world.

Sperava che finisse.

Use your voice every single time you open up your mouth.

Spalancògli occhi: suonava familiare. Troppo.

"Baciami, dolcezza."

Poison rifiutò.

"Ho detto baciami, o te ne pentirai." Disse gelidamente prima di mollargli un pugno ben assestato nello stomaco e schiaffeggiarlo. Ahi, si ricordòche Destroya aveva una certa attitudine per la lotta. Perchèquella stronza doveva essere cosìmalvagia ma allo stesso tempo (sfortunatamente) cosìbella? Era come se fosse l'antagonista perfetta. Bhè, lo era.

Non poteva descrivere come si sentisse al momento. Era stato praticamente violentato e torturato. E in piùgli mancavano suo fratello, il suo migliore amico e Ghoul. Si sentiva a pezzi, voleva essere da tutta un'altra parte e non dove si trovava in quel preciso istante, faccia a faccia con il suo terrore piùgrande.

Qualcuno mi salvi. Siete i cocci rotti della mia vita, ma ho bisogno di voi adesso. Piùche mai.

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*Kobra Kid*



"Vedi Mikey? Puoi scrivertelo sul braccio, èuna figata!" Gli disse suo fratello maggiore quando aveva circa sette anni. Stavano parlando di tatuaggi temporanei, o cose del genere. Ah, la vita spensierata dei bambini...èstranissimo quanto le cose cambino quando si cresce. Essere chiamato Mikey era giàabbastanza strano. Piano piano, i suoi ricordi tornarono a galla. Era strano: cose che non ricordava fossero mai esistite ora fluttuavano nella sua testa come se fossero sempre state lì.

"Gee, rallenta! Non riesco a starti dietro!" Aveva gridato mentre suo fratello correva via. Gee...

"Non posso rallentare, non ti aspetterò!" Aveva riso in tutta risposta, correndogli intorno agitando le braccia come un tarantolato.

"Fermatiiii!" Aveva piagnucolato con la sua famosa voce altalenante.

"Non posso fermarmi perchèsto ballando, sciocchino!"  Ridacchiòprima che il minore cadesse e si sbucciasse il ginocchio. Sobbalzò, quando ricordòil dolore: le cose fanno piùmale, a distanza di tempo.

"Va tutto bene Mikes, sono qui, mi prenderòcura di te." Disse, e si inginocchiòper pulire alla meno peggio dal sangue il ginocchio scorticato del fratello.

"Stai attento: quando crescerai, useranno il sangue per lavarci i soldi. Mi prometti che non ci cascherai?"

Il piùpiccolo era confuso, e si limitòad annuire a ciòche gli era stato detto.

--

"Kobra, posso cercare di mettermi in contatto con Dr Death dal tuo comunicatore?" DomandòGhoul, con gli occhi fissi sulla strada davanti a loro e i pugni ancora stretti.

"Uhm si, certo..." Rispose, non piùabituato a sentirsi chiamare Kobra dopo il suo viaggio nei ricordi.

Frugònella tasca della giacca con una mano e tiròfuori l'oggettino metallico. Lo passòal compago che annuìin segno di ringraziamento e iniziòa digitare il numero di Dr D.

"Site con me, Doctor Death Defying. Tutto bene, bambini?" Disse la voce bassa e familiare.

"Qui Fun Ghoul, Doctor, con Kobra Kid." Rispose.

"Dove sono gli altri due scapestrati?"

"Destroya..." Riuscìsolo a esalare

"Dimmi che non sei serio, Ghoul."

"E' un casino, lo so. Non sappiamo cosa cazzo fare..." Non riuscìa trattenersi dallo scoppiare in lacrime. Merda.

"Ghoul, modera i termini, e calmati. Non ècolpa vostra, quella èpeggio di uno Scarecrow. Èdifficile persino nascondervi da lei e i suoi scagnozzi. State lontani da lei e dalla sua grande palla di radiazione che comunemente chiamiamo Sole. Si sta rivoltando contro noi tutti, e non dobbiamo scordarci degli elementi che puòcontrollare. Rischiamo di affondare: siamo i suoi nemici numero uno. A chiunque riusciràa catturare verràfatto un lavaggio del cervello. Manipolazioni. Cose del genere."

Kobra clhiuse gli occhi e respiròprofondamente. Quello che Defying diceva aveva a malapena senso, a volte.

"Dovremmo provare a cercarli?"

"No, Ghoul, venite qui, dritti come fusi. Èun ordine. " E Dr Death chiuse la chiamata.

Love,  love, love won't stop this.

Altri ricordi di infanzia.

I'll keep you safe tonight.

Dio, gli mancava suo fratello.

Count to seventeen and close your eyes.

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*Fun Ghoul*


La verità era, che non importava quanto facesse male: era ancora innamorato di Destroya. Ma qualche anno prima era saltata fuori, incasinando tutto. Aveva flirtato con lui e lo aveva avuto, per poi fare la stessa identica cosa con Poion. 

"Possiamo scappare come se fosse ieri, Ghoul, tesoro, siamo i bambini di ieri. L'abbiamo fatto una volta e possiamo farlo di nuovo, non m'importa." Gli aveva detto prima di lasciare il deserto, sei anni prima.
Pensava che non l'avrebbe reincontrata mai più.
Si erano conosciuti al liceo, quando erano compagni di banco (non poteva ricordarsi quale fosse il suo vero nome, nella loro vecchia vita), ed erano cresciuti insieme. In fretta. Forse troppo in fretta. Erano scappati insieme il penultimo anno per iniziare una nuova vita insieme, e tutto era perfetto. Crebbero, si sposarono, ebbero due bambine. Due bellissime bambine. Scosse la testa, allontanando il pensiero delle sue bambine costrette a crescere a Battery City senza una mamma o un papà.
Ma il “vero amore”era solo un rimpianto. Il giorno del disastro vennero separati,  (ed èa questo punto che incontròi Killjoys ), ed era uscito devastato da quell'esperienza. Doveva andare avanti, in qualche modo. Ed èciòche fece: doveva solo vedere cosa il domani gli avrebbe serbato.
Ma un anno dopo la rincontrò. La sua anima gemella perduta, e se ne innamoròperdutamente una volta ancora. Era bella in un modo pericoloso, ma pareva essere piùinteressata al suo amico dai capelli rossi, stavolta. Diede di matto.
No, non voleva che altri ricordi di quel periodo tornassero a galla, e decise di distrarsi con Kobra.
"Kobra, tuo fratello staràbene. Staranno bene tutti e due, fidati di me.”  Le bugie fanno male.
"Mh." Fu l'unica risposta che ottenne.
Kid assomigliava a suo fratello per molti versi: l'espressione del viso di quando stava morendo dentro ma non voleva darlo a vedere, per esempio. Era assurdo quanto simili fossero.  Ah, Poison. Negli ultimi anni si era innamorato di lui poco a poco, ma per colpa di quella maledetta non aveva avuto alcuna possibilità.
Sei un colpo al cuore con i capelli tinti di nero.


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Ciao! Comincio col dire che non sono Hey_Ashes, ma sono xCyanide. Ash mi ha chiesto di mettere il capitolo perchè è in vacanza.
Allora, io questa parte la amo davvero e spero la amiate anche voi, anche perchè la cara ragazza che la sta traducendo è davvero bravissima... e anche pervertita, ma tralasciamo (sono reduce da un discorso sull'intro di Prison live, scusatemi LOL)
Ora... io direi che siccome lei vi adora talmente tanto da assoldare qualcuno per mettere il capitolo e non lasciarvi a bocca asciutta, voi dovreste essere così tanto gentili da lasciarle una recensione e farla contenta, che dite??

Alla prossima, xCyanide (nelle vesti di Hey_Ashes)
  
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