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Autore: SamaHell    10/07/2012    0 recensioni
Il futuro è la traccia lasciata dal passato, i nostri eredi sono il frutto dei nostri sforzi e delle nostre scelte. Uno specchio che intreccia anime nel tempo, legandole con un filo rosso e sottile. Un panorama che si contorce sotto i battiti di scelte e conseguenze che sotto sotto fingiamo che non ci appartengano.
E questo è il risultato di ciò che avvenne e la dimostrazione che una vittoria sul male non segnerà mai la sua dipartita totale.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Gli occhi di tutti erano puntati al soffitto dove luci dorate e candelabri levitavano armonicamente. I quattro tavoli delle case si stavano lentamente riempiendo, rimanevano vuoti i posti destinati al gruppo di ragazzini che tremolava, parlottava e ansiosamente fissava la preside, Minerva McGranitt, in piedi al centro della sala.
- Ragazzi! È mio grande piacere darvi il benvenuto ad Hogwarts. Prima dello smistamento voglio fare un in bocca a lupo a tutti voi e ricordarvi che, d'ora in avanti, vivrete con centinaia di altri fratelli. Che lo smistamento inizi! -
Albus riconobbe Neville Paciok, amico dei genitori, portare un consunto e rattoppato vecchio cappello con un taglio orizzontale molto simile ad una bocca.
Si sentì improvvisamente sfiorare il gomito da Rose da un lato e da Luis dall'altro.
- Accidenti Al, sono tra gli ultimi! - disse la prima.
- Io invece tra i primi! - sibilò il secondo.
Ramona Widget stava osservando avidamente ma si aggiunse anche lei - Tanto il banchetto non inizia se non ci siamo tutti! - . Scorpius alternò con preoccupazione lo sguardo tra Rose, Luis e Albus che si accorse di uno strano luccichio nei suoi occhietti pallidi. - Prima però, sentiamo cos'ha da dirci quest'anno il Cappello Parlante! - la McGranitt battè le mani e il vecchio cappello a punta si prese tutto il tempo per ridestarsi e masticare con la bocca stopposa.

Di dame e cavalieri è
Fatta la storia.
Coraggiosi e pavidi tra uomini comuni.
Io lo so, tanti ne ho visti
A grandi battaglie mi sono unito
E grandi Maghi ho potuto ammirare.
Tutti, sapete, come voi son partiti
E anche gli occhi più brillanti
Si son incupiti.
Attenti, vi dico.
Se sentite la sete, convien
Che acqua fresca beviate,
Piuttosto che assetarvi di gloria
E potere.

Subito dopo la stessa McGranitt stava già leggendo la lista dei nomi.
- Claudia Allpie -
Videro una ragazzina dai capelli biondo sporco e la corporatura massiccia infilarsi il cappello e gongolare.
- Tassorosso! - annunciò il cappello con sicurezza.
- Amanda Antsearch -
- Corvonero! -
Ad Albus pian piano lo stomaco s'attorcigliò e si chiuse in un silenzio meditabondo.
Poi si sentì strattonare e vide Luis scattare in avanti.
- Ludwig Vernon Dursley -
Luis scivolò, sbandando, verso la sedia. Dovette aiutarlo la McGranitt a indossare il cappello che, nonappena gli cadde sul capo sembrò ridacchiare.
- So perfettamente dove mandarti, ragazzo! Grifondoro! -
Luis, che aveva sentito le storie sulle case da Rose e Ramona, allargò un sorriso inebetito e trottò, improvvisamente aggraziato, verso il tavolo drappeggiato di rosso e oro.
Albus lo vide guardare speranzoso in sua direzione.
Prima di Albus fù Scorpius Malfoy ad esser richiamato.
- Mhn... Una famiglia dalla forte tradizione la tua. -
Una smorfia indurita solcò i suoi tratti delicati, togliendogli il sorriso.
- Oh! Vedo che la cosa non t'onora come dovrebbe! Di certo nel tuo caso posso capire ma sappi che assai onorevoli son stati i maghi Serpeverde. -
Il cappello si prese una pausa.
- Tuttavia, nel tuo caso, sei destinato ad onorare Grifondoro! -
Il suo viso si sciolse e, sorridente, corse a sedersi accanto a Luis.
Senza che se ne rendesse conto il cappello stava chiamando Simon Postwalz che fù smistato in Serpeverde e poi, come una ventata gelida, sentì - Albus Severus Potter -
Ad Albus sembrò di muoversi meccanicamente, senza accorgersene era già seduto col cappello sul capo.
- Un altro Potter. Mhn...quale dei due potresti seguire? -
Albus strinse così forte gli occhi che tutto divenne buio pesto.
- Vediamo...vediamo... -
Come a farlo apposta, il cappello indugiò più del solito e poi gracchiò - Grifondoro! -
Albus saltò giù e ridendo corse al tavolo tra gli applausi dei compagni, prendendo posto tra Luis e Scorpius.
Stava già chiacchierando con i compagni vicini e aspettava solo di essere raggiunto da Rose quando, dopo aver sbiascicato il suo nome, il cappello parlante annunciò - Corvonero - per Albus fù una doccia gelida.
Vide la cugina attraversare la sala sino al tavolo Corvonero, lanciando occhiate in sua direzione. Poco dopo anche Ramona la raggiunse.
- Peccato! Mi piaceva, Rose - azzardò Luis e Albus annuì, lentamente. - Già, peccato. -
Gli occhietti di Luis si sbarrarono quando i piatti iniziarono a riempirsi di cibi di ogni tipo, davanti a Scorpius una portata di frittele arrivò facilmente a coprirlo alla vista di chi aveva di fronte.
- Ragazzi! - Dal banco dei professori, apparso dal nulla in calce alla stanza, la preside McGranitt si alzò torreggiando tra i colleghi (tra cui anche il piccolo professor Vitious che si arrampicava su una pila di cuscini)
- Prima di iniziare... - squadrò in cagnesco due grossi Serpeverde che affondavano le dita nel pasticcio -...a mangiare - con un colpo di bacchetta il pasticcio divenne uno svolazzante pulcino pigolante.
- Voglio fare le premesse per il nuovo anno! L'anno precedente sono stati parecchi i casi in cui abbiamo dovuto ricorrere a stratagemmi ben più gravosi delle strillettere, quest'anno comunque eviteremo che Gazza ne approfitti - dalle file si alzarono risa che addolcirono il volto della preside. - Dunque da tutti voi mi aspetto, prima di ogni altra cosa, rispetto: per il prossimo, per la magia e per i professori. Adesso... - si sedette e affondò il cucchiaio nella zuppa, ingurgitandone una sorsata - Buon appetito! È ottimo, Sletcher - mormorò all'elfo domestico vestito di bianco con tanto di cappello da Chef.
Luis, prima di tutti, ingurgitò quanti più bocconi in un sol colpo.
- Qualcuno di voi si abbonerà al profeta? - stava chiedendo Scorpius - il chfe? - con la bocca piena Luis alternò lo sguardo tra Scorpius e Albus che risero.
- è una gazzetta, bhe, io credo che lo farò! - disse Albus.
- Si, già, conviene che lo faccia anche io! - confermò Scorpius.
- Avete visto quello li, ragazzi? - un ragazzino alto e secco stava indicando il tavolo professori -
Antoine McCollemar! É uno dei magnifici sette! -
Albus e Scorpius si tesero in avanti verso di lui - E cosa ci fà qui? -
- Sarà il professore di volo! -
Luis si affogò e Scorpius gli diede un colpo secco dietro le scapole - Vfooolo? - sbiascicò.
- Con uno dei più grandi giocatori di Quidditch! - ripetè il ragazzo alto che rispondeva al nome di Jora Kallagen.
- Q...quiddorch? - chiese Luis.
- Quidditch, si gioca sulle scope! - spiegò Albus.
- SCOPE?! - ancora una volta, Luis si affogò e il minuscolo Scorpius gli battè sulla schiena.
- I-io... Non potrei mai... -
- Oh, piantala Luis! Ho visto gente ben più...ehm... -
-Massiccia - lo aiutò Scorpius - ecco si, salire e volare su una scopa! - rassicurò Albus.
Chiacchierando e ridendo terminarono la cena sino a quando i prefetti non li portarono nei dormitori delle case, dove Albus, Luis, Scorpius e Jora avrebbero dormito assieme.
   
 
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