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Autore: reby    26/01/2007    8 recensioni
Ma a volte,il destino è davvero crudele.
Crudele con chi non se lo merita affatto.
Cambia tutto e tutti,dirige una partita di poker.
Infrange speranze, cuori, vite, senza curarsi di niente.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sora Takenouchi, Taichi Yagami/Tai Kamiya, Yamato Ishida/Matt | Coppie: Mimi/Matt, Sora/Tai, TK/Kari
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Avviso:fan di Tai&Sora non disperatevi dopo questo capitolo,e continuate a leggere i prossimi..

 

 

 

 

 

 

 

 

Ci sono persone che non cambiano mai.

Persone che il tempo non riesce a scalfire perché la loro anima rimane tale nonostante tutto.

Ma a volte,il destino è davvero crudele.

Crudele con chi non se lo merita affatto.

Cambia tutto e tutti,dirige una partita di poker.

Infrange speranze,cuori,vite,senza curarsi di niente.

Non guarda in faccia nessuno,

e nessuno ha il potere di fermarlo.

Distrugge ciò che di più caro possiedono gli uomini,i Sogni.

 

 

 

 

Dolore.

Cosa c’è di più lacerante,deteriorante del dolore?

Nulla.

O forse c’è chi il dolore non riesce a scacciarlo dalla propria anima,dal proprio cuore.

Chi vive con la consapevolezza che il dolore ormai sarà suo fedele compagno per tutta la vita.

Chi non riesce a rialzarsi dopo una brutta caduta,chi non riesce più a guardare avanti e continuare a camminare.

O chi non vuole.

Tai Yagami da ormai due giorni era un esempio di tutto ciò.Un perfetto esempio,scelto a caso in mezzo alla folla.Una grande folla che fa da pubblico a tutta la nostra vita.Ci osserva,ci giudica,a volte ci aiuta e ci consola,ma ci sono volte in cui la folla non può far altro che guardare.Guardarci sparire oltre il sottile velo che separa felicità e dolore.

Può rivelarsi tremendamente fastidiosa in questi momenti.

Perché quando inizi a incedere a passo sicuro lungo il sentiero buio e desolato della sofferenza,desideri rimanere solo,solo con le tue colpe,i tuoi risentimenti ma soprattutto il vuoto che una perdita lascia dentro il tuo cuore.

Quando qualcuno perde una persona cara,si prova compassione,quasi pena,però in fondo al tuo cuore,magari nell’angolo più isolato da tutto il resto,provi sollievo.

Sollievo perché quella perdita non sei tu a sopportarla.

E’ da egoisti.

Ma chi di noi non lo fa?

Nessuno.

Tai è sempre stato bravo a consolare.Il sorriso spontaneo stampato sul suo viso da eterno bambino,i capelli nel loro ostinato disordine,ma soprattutto la voglia di vivere e di vedere la luce anche dove non c’è,facevano di lui una grande persona.

Ma,come dice qualcuno “Finchè non lo provi non lo sai”.

E non c’è niente di più vero.

La vita aveva deciso di strappargli via un pezzo di cuore alla volta,ma questo era sopportabile perché gli rimanevano i sogni che lo tenevano ancorato alla speranza.

Purtroppo in questo caso,i sogni a poco a poco si sono rivelati soltanto una vana illusione.E il mondo,per Tai,era crollato.

 

“Tai vieni via ti prego,continuare a stare qui non ti aiuterà”

Nemmeno sentì la voce di sua madre,mentre continuava a restare immobile di fronte a quella lastra di marmo bianco che si ergeva davanti a lui.

Si lasciò guidare attraverso quel luogo impregnato di dolore,e in pochi minuti giunsero alla loro auto.Grigia,come il cielo.

Kari era seduta sul sedile posteriore,sul lato destro.

Guardava fuori dal finestrino,con le mani in grembo,tra le quali si intravedeva un fazzoletto rosa confetto,con una S ricamata sul bordo.Le nocche erano bianche,perché Kari stringeva convulsamente quel pezzo di stoffa,come se potesse servire a cancellare il dolore.

Ma la cosa più straziante,era vedere il suo viso sempre dolce e gentile,rigato da lacrime silenziose,e i suoi occhi persi nell’orizzonte lontano.

Tai entrò in macchina posizionandosi accanto alla sorella,ma senza sfiorarla.

Sua madre richiuse lo sportello.Era visibile anche sul suo viso la sofferenza,e i suoi occhi erano ormai rossi e gonfi.

Il signor Yagami era al posto di guida,e appena sua moglie si sedette,mise in moto e partì.

Il rombo del motore fu coperto da quello di un tuono,che ruppe il silenzio irreale.Appena fuori,Tai volse il capo all’indietro,ricordandosi la promessa.

“Prometti di non piangere quando succederà”

E così fece.Non una lacrima attraversò il suo volto dolente.

Non una sfuggì ai suoi occhi castani.

Dal finestrino vide alcuni ragazzi che ridevano e scherzavano sotto la lieve pioggia.Risate genuine,sorrisi sinceri.

E’ strana la vita.Nello stesso istante può esserci chi pensa di non sorridere mai più,e chi invece non fa altro.

A quei ragazzi non importava niente di quello che era successo.Non sapevano che era stata aggiunta una lapide di marmo candido al cimitero di Tokyo.

Loro erano la folla in quel momento.

Per Tai ora non esisteva nient’altro,se non lui,il dolore e il ricordo.

Ricordo che non si sarebbe mai spento.

Mai.

Infilò la mano nella tasca del cappotto marrone scuro,e si ritrovò in mano un ciondolo,con un tassello di un puzzle.Con una S rossa incisa.

Lo guardò per pochi minuti,e lo rimise con rabbia e tristezza nella sua tasca.

“Non devo piangere,le ho promesso che non l’avrei fatto” disse a se stesso.

Lasciò andare il capo contro il sedile,e chiuse gli occhi.

Voleva addormentarsi,aprire gli occhi e trovarla ancora accanto a lui.

Ma non era possibile.

Non più.

La pioggia scendeva ormai fitta quella mattina di gennaio,bagnando tutto.

Cadeva anche su quella lapide bianca,dove erano incise alcune brevi parole.

 

“Sora Takenouchi.

1989-2007

La mamma e i suoi amici la porteranno sempre nel cuore”.

E sotto,quasi invisibile,c’era un’altra scritta.

“Per sempre insieme,siamo e rimarremo tutti uniti”

 

 

 

 

Salve ragazzi!

Scrivervi alla fine non è il massimo,soprattutto dopo questo finale,ma pazienza..

Questa storia è nata scrivendo,non avevo intenzione di trasformarla in fan fiction,ma poi mi è venuta l’ispirazione ed eccola qui.

Come ho già detto,fans di Taiora non disperate,sono anche io una di voi!Quindi continuate a seguire la storia ;)

Gradirei qualunque tipo di commento,critiche comprese.

Le critiche fanno crescere e io ne ho bisogno sotto diversi aspetti..

Non scrivo da molto tempo,e sono ancora un po’ arrugginita..se trovate errori grammaticali sono giustificata ;)

Ora vi lascio,alla prossima

Sabry

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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