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Autore: ro_23luglio2010    12/07/2012    0 recensioni
Bè, mi presento. Mi chiamo Edoarda, nome decisamente troppo pieno di curve (?). Il mio nome è Edo. Sono una ragazza abbastanza ribelle che non si può definire “acqua e sapone”. Non è che mi truccavo o roba simile è solo che non ero affatto semplice, a partire dal mio aspetto. Avevo i capelli rossi naturale. Era solo un ciuffo più che altro; un ciuffo riccio che cadeva a destra, perchè il resto dei capelli erano rasati corti, a taglio maschile. Ho gli occhi chiari, ghiaccio per la precisione. Con le striature chiare e scure, proprio come il ghiaccio, che non è uniforme.
Ho le labbra carnose e la pelle chiara. Ho anche le lentiggini sul naso e sulle guance. Ho un piercing a spirale sul lato sinistro del labbro inferiore. Ne ho di diversi colori, mi piace cambiarlo spesso. Il più delle volte è nero, per dare un po' di scuro alla mia faccia chiara.
Ho qualche tatuaggio (piccolo) qua e là, ognuno con un preciso significato.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scansai Sara dalla mia traiettoria (?) e mi diressi in bagno. Tolsi il piercing dal labbro e gli orecchini. Ne avevo 4 sul lobo, 2 sulla parte superiore e uno al trago.

Mi infilai sotto la doccia e mi lavai. Mi avvolsi un asciugamano alla vita ed andai nella camera da letto. Indossai dei leggins neri di pelle, un maglione largo leopardato con un'altra maglia sotto, e degli anfibi neri a cui avrei abbinato un sciarpa di lana color senape. Rimisi piercing e orecchini e dopo aver asciugato i capelli andai in cucina per fare colazione. Trovai una sara sorridente a pistrigliare ai fornelli. Lei aveva indossato una gonna di tessuto grigio con le righe/quadratini azzurre con sotto delle calze nere. Un maglione accollato grigio, degli stivaletti grigio striato e un giubbotto di pelle smanicato nero. Lei avrebbe abbinato sopra un cappellino alla francese azzurro. Io non ero un tipo da cappelli.

-quali sono i programmi di oggi?- dissi io addentando la prima frittella che sara aveva spostato dalla padella al piatto.

-bè.... abbiamo la giornata libera quindi penso che ora faremo un po' di shopping e nel pomeriggio ci trasferiamo nella nostra vera nuova casa. Ah! Non occorre che ci troviamo lavoro perchè i miei ci spediranno un po' di soldi al mese-

Eh già, ho dimenticato di dirvi un paio di cose. Siamo qui a londra da ieri sera e siccome il viaggio è stato stancante ci siamo sistemate approssimativamente in un hotel nella periferia di londra. I genitori di sara sono dei pezzi importanti ma sono molto simpatici, al contrario della maggior parte delle persone ricche. Così ci hanno comprato una villa nel centro di londra.

-ehm... ok. Ma non staremo tanto vero? Sai che non mi piace fare shopping per più di 2 ore-

-si, lo so. Cercherò di fare le scorte in questo poco tempo v.v-

-poco tempo?! 2 ore sarebbero poco tempo?! Bho non ti capisco...-

-se è per questo neanch'io capisco te- disse mentre portava il piatto con le frittelle a tavola.

Dopo aver finito di mangiare lavammo i denti ed uscimmo dall'hotel. Usammo un taxi per raggiungere il centro e poi facemmo tutto a piedi, ovvio :'D.

Eravamo in giro da un'oretta circa. Sara aveva in mano un sacco di buste, dai vestiti alle scarpe, dai cappelli alle sciarpe, dalle borse ai fermagli. Insomma un po' di tutto. Io invece non avevo ancora niente. Sara appena vedeva una cosa carina subito la comprava. Io vedevo un mucchio di cose carine ma preferivo tenere da parte i soldi per qualcosa che DAVVERO avessi voluto.

Stavamo camminando tranquillamente quando sara vide un vestito verde acqua in una vetrina. Si girò verso di me con una faccia da cucciolo.

-uffa ok, ma è l'ultimo negozio in cui entriamo!- dissi io abbastanza poco entusiasta. Lei mi abbracciò e corse dentro.

La vidi parlare con una commessa. Io ero rimasta fuori ancora e la mia voglia di entrare era pari a 0. Decisi di camminare ancora in cerca di qualche negozio che potesse attirare la mia attenzione. Sentii una folata di vento e un brivido di freddo mi accarezzò la schiena, così mi chiusi (?) nel maglione portando le mani nelle tasche di esso. Immersi il mento e la bocca nella sciarpa e chiusi gli occhi. Adoravo l'inverno, anche se faceva freddo. Mi piaceva chiudermi in abiti larghi e pesanti e avvolgermi una sciarpa al collo.

Ad un certo punto ecco un negozio bellissimo: P.T.&M. Doveva stare per Piercing Tatoo e Music già che le cose in vendita riguardavano ciò. Insomma era il mio negozio. Entro. Non c'è nessuno.

-buon giorno- dico sorridendo. Chissà magari esce un commesso dal nulla. Nessuno che mi caga. Vabbè meglio... passerò inosservata.

Faccio un giro qua e là quando un oggetto meraviglioso si impossessa della traiettoria del mio sguardo (?). Mi avvicino. È fantastico! È una chitarra classica. Va dal rosso al marrone e presenta qualche striatura. È semplicemente perfetta. In italia suonavo quella dei miei amici ma ora non avevo niente da fare nel tempo libero.

-bella vero?- disse una voce alle mie spalle.

Mi girai di scatto spaventata.

-oddio ma sei scemo?!- mi scontrai con due occhi marroni. Mi guardava un po' male, forse sono stata troppo sgarbata.

-oh, scusami- dissi abbassando la testa arrossendo.

-ahahah non preoccuparti, anzi scusa tu, ti ho fatto spaventare-

-bè in effetti...- dissi dondolandomi sui piedi imbarazzata.

-la vuoi prendere?-

-cosa?-

-la chitarra-

-oh, si che stupida. No mi dispiace ma non ho tanti soldi ora-

-oh, bè vabbè... noi siamo sempre qui- disse sorridendo- sei una delle prime che entra in questo negozio. Vedo che ti piacciono i piercing-

-ehm... certo. Anche a te vedo...- Aveva un dilatatore all'orecchio sinistro mentre all'altro orecchio qualche piercing qua e là. Aveva un sopracciglio rasato verso la fine. Ma la cosa che mi colpì di più fu una lucertola tatuata sul dorso della mano. Era davvero ben fatta.

Mi persi nei suoi occhi scuri. Si potevano notare delle striature più chiare e più scure. Che occhi fantastici *o*.

-sei da sola?- disse riportandomi alla normalità.

-eh? Oh no. C'è una mia amica in un altro negozio solo che ha articoli che mi interessano poco e niente così ho fatto un giro ed ho trovato il MIO negozio-

-ahahah sono felice che ti piaccia. L'ho aperto circa una settimana fa. Comunque sono Emis- disse porgendomi la mano

-Edo- dissi stringendola.

-hai un accento strano...-

-sono italiana- dissi anticipandolo.

-come mai a londra?-

-volevo cambiare aria- dissi sorridendo -bè ora devo andare sennò la mia amica si preoccupa. Sei libero a pranzo?-

-si perchè?-

-così pranziamo insieme. Ti faccio conoscere la mia amica. Facciamo alle 13:30 da mc donalds ;)-

-perfetto, ci vediamo lì. Ciao-

-ciao!- dissi andando via. Perfetto. Avevo trovato già un amico :3. amico eh! Non fraintendete! Sono felicemente single.

*-pronto?-

-edo ma dove cavolo sei finita? Sono fuori al negozio!-

-ero andata a fare un giro, ora ti raggiungo-

-bè muoviti!* disse chiudendo fredda.

E mamma mia che maniere! ._. ahahah scherzo ovviamente sara ti voglio bene :3. ok edo stai parlando da sola. Stop.

Camminai silenziosamente fino al negozio in cui avevo lasciato sara con la commessa.

La trovai con uno sguardo piuttosto arrabbiato.

-tu!- disse venendo pericolosamente verso di me.

-come hai osato lasciarmi da sola in quel negozio!? La commessa è antipatica e mi stava dietro come una cozza! Però ho comprato questo vestito- disse sfoggiando un vestitino fino a metà coscia verde-acqua con il tessuto incrociato sul seno e il resto semplice -e queste- disse uscendo dalla stessa busta un paio di scarpe col tacco alto dello stesso colore.

-ok, non mi interessa. Invece io ho trovato una chitarra classica a dir poco meravigliosa in un negozio di piercing, tattoo e oggetti musicali *o*-

-oh, quindi il tuo negozio giusto?- disse ridendo.

-ho parlato col proprietario del negozio. Si chiama Emis e deve avere su per giù un anno più di me. Sembra simpatico :)-

-ook... mangiamo fuori?- disse mentre guardava l'orologio -sono le 13-

-si dobbiamo pranzare al mc donalds con Emis, così vi conoscete. D'ora in poi andrò sempre in quel negozio *O*-

-non è che...-

-no io ed Emis possiamo essere solo amici. È lui che ha aperto il negozio. Questo vuol dire che abbiamo gli stessi gusti-

-ok a me fanno male le gambe-

-e ci credo! Non ti fermi da due ore!-

-e ora?-

-propongo di tornare all'hotel a lasciare le buste-

-e io appoggio la proposta- disse trascinandomi verso un taxi che si era fermato.

Prendemmo quel taxi ed arrivammo a casa.

Chiudemmo le buste direttamente nella valigia perché subito dopo pranzo ci saremmo trasferite.

Uscimmo di nuovo da quell'hotel che ormai mi stava annoiando e ci dirigemmo verso una via affollata da cui prendemmo un altro taxi per ritornare in centro. Ed ecco la grande insegna “M”. Scendemmo. Emis non c'era ancora. Prendemmo già posto ad un tavolo.

-eccolo vedi!- dissi a sara indicando emis.

Ci alzammo e gli andammo in contro.

-ciao emis, questa è sara- dissi rivolgendomi ad emis -Sara, questo è emis- dissi rivolgendomi e sara.

-piacere- si dissero mentre si stringevano la mano.

-ok andiamo a prendere da mangiare- dissi io.

Non c'era tanta fila al bancone così facemmo in fretta. 5 minuti dopo eravamo già al tavolo a mangiare.

-anche tu sei italiana?- disse emis a sara.

-si-

-ma da quant'è che siete qui a londra?-

-da ieri sera- dissi io sorridendo.

-wow... ma... avete un posto in cui stare? Cioè... è stata una partenza improvvisa o era già programmato da tempo?-

-bè... era da tempo che volevamo venire a vivere qui ma non ne avevamo la possibilità e appena questa ci si è presentata davanti non abbiamo resistito-

-fortuna?- disse lui addentando il suo panino.

Bè... se fortuna significa scappare prima che la tua vita vada in fumo allora sì, è fortuna.

-bè no... io la chiamo giustizia- dissi sorridendo e mangiando a mia volta.

Rimase un po' perplesso dalla mia risposta.

-ti spiego più in là- dissi facendogli l'occhiolino.

-com'è che vi siete conosciuti voi due?- disse sara.

-stava guardando una chitarra e le ho chiesto se la voleva comprare, solo che l'ho fatta spaventare e da lì abbiamo iniziato a parlare-

Arrossii di colpo a pensare alla scena che aveva descritto. Che figura di merda, mi sono spaventata per un “bella vero?” mio dio che cogliona che sono T.T.

-sei carina quando arrossisci-

-no ma chi io? Sono arrossita? No ti sbagli!-

No ok ora stavo davvero prendendo fuoco. Odiavo i complimenti. Primo perchè non sapevo cosa fare quando ne ricevevo, secondo perchè quasi sempre erano falsi.

Emis rise e sara l'accompagnò.

-si ok forse ho assunto un leggero tono di rosa. Cosa c'è di male? Odio i complimenti v.v-

-sei la prima ragazza che conosco che odia i complimenti-

-c'è sempre una prima volta ;)- dissi alzandomi per andare a svuotare il vassoio.

Mi seguirono. Dopo aver finito uscimmo di lì. Ci scambiammo i numeri con emis e tornammo all'hotel per prendere le valigie.

-non vedo l'ora di vedere la nostra nuova casa. Ma ci pensi? Ormai vivremo qui! Per sempre!- dissi io con occhi sognanti mentre rimettevo tutto nella mia valigia.

-eh già... è sempre stato il nostro sogno- disse sara mentre metteva l'ultimo cappotto nella sua.

-susu muoviti!- dissi io mentre chiudevo la valigia.

-un attimo- disse sara con aria preoccupata -non si chiude la cerniera!-

-aspetta ora ti aiuto!- dissi io lasciando la mia valigia.

La sua valigia era strapiena! Ci credo che non si chiudeva!

Mi sedetti sopra e grazie al mio peso si schiacciò consentendo a sara di chiuderla.

-olè!- dissi io saltando già dalla valigia sul letto.

-dai dai dai! Non vedo l'ora di entrare nella nostra nuova casa! Sono troppo felice! :DD- dissi io

-sembri una bambina con il lecca-lecca che tanto desiderava :'D ahahah smettila!- sara rideva . Quando mi diceva che la facevo ridere mi sentivo al settimo cielo. Era sempre bello sapere che fai stare bene una persona a cui daresti te stessa.

Prendemmo le valigie ed uscimmo. Arrivate alla reception consegnammo alla signorina la tessera magnetica che serviva per aprire la porta. Ormai non ci sarebbe più servita fortunatamente.

Uscimmo di casa e aspettammo il taxi precedentemente chiamato.

Caricammo dietro le valigie e partimmo. In un quarto d'ora ci trovammo di fronte ad una casa immensa, una reggia quasi! Prendemmo le valigie e pagammo la corsa.

Sara aprì un cancello con un telecomandino e si spalancò.

L'unica cosa che riuscii a dire fu un “wow” appena sussurrato. Sara rise. Lei era abituata a tutto ciò. Infondo con dei genitori ricchi si faceva l'abitudine. Entrammo. Sara cercò nella sua enorme borsa di pelle nera le chiavi ed aprì la porta con esse. Spalancò la porta e fece lo stesso la mia bocca. Quella casa era semplicemente stupenda! Appena si entrava ci si trovava in una stanza, una specie di soggiorno/hall. C'erano dei divanetti di stoffa bianca attorno ad un tavolino dello stesso tessuto ricoperto in superficie da una lastra di vetro. In tutto la casa aveva tra piani. Questo era il piano terra. La casa aveva nel centro una scala a chiocciola che porta al piano di sopra e al piano di sotto. Qui, al primo piano c'è un bagno, una cucina una stanza con la tv a schermo piatto.

Giù c'è una tavernetta divisa in due da un muro che formava una porta d'aria (?). Una parte aveva degli attrezzi per fare sport, l'altra aveva un pianoforte a coda che mi intriga non poco. C'era anche un bagno collegato alla stanza col piano forte.

Al piano di sopra ci sono le camere da letto, due bagni enormi e un'altra stanza con la tv e un divano di fronte. Ci sono due camere con i letti ad una piazza e mezza,. Che penso fossero le nostre camere, e tre stanze con il letto matrimoniale, che penso fossero quelle degli ospiti.

Descrivo le nostre stanze: la stanza di sara ha il letto al centro con la testiera poggiata al muro. Difronte al letto c'è un armadio bianco e sulle pareti ci sono dipinti dei tulipani gialli, il suo fiore preferito, su uno sfondo lilla, il suo colore preferito. Ha una finestra a destra, dalla parte opposta della porta, con il legno verniciato in bianco, come l'armadio, la struttura del letto e i comodini affianco al letto. Su ognuno di essi c'è un lume, verniciato di lilla.

E ora la mia stanza: la posizione dei mobili è la stessa. Cambia solo qualcosa. La parete dove sara ha la finestra, io ho un'enorme vetrata che va dall'inizio della parete fino allo spessore dell'armadio.

Il mio armadio è rosso come i comodini, la struttura del letto, e i dettagli di legno della finestra/vetrata. Su ogni comodino c'è un lume schizzato da vernici di diversi colori.

Le mie pareti sono bianche. A decorarle ci sono schizzi di vernice, pois di vari colori e pennellate varie. Io amavo la varietà e i colori e queste pareti lo dimostrano. Sul soffitto c'è un particolare bellissimo: un pentagramma, con delle note molto familiari. Era una canzoncina che la nonna mi cantava sempre per farmi addormentare. Non aveva parole, faceva solo “la la la”, ma quel ritmo semplice e lento si accoppiava benissimo con la voce calda e dolce della nonna. Iniziai a canticchiarla e venni sommersa dai ricordi. Stavo per piangere così smisi di cantarla. Forse quello era il dettaglio più bello di tutta la stanza. E ora vi starete chiedendo “ma è malinconico, ti fa venir da piangere” certo avete ragione, ma mia nonna è un pezzo molto importante della mia vita e sono felice che faccia parte della mia nuova futura camera. Ah, dimenticavo! Ogni camera aveva sulla parete opposta a quella della finestra un mobile-libreria composto da mensole. Il mio era rosso, quello di sara era bianco. Erano già pieni di libri e di peluche.

Tornai giù dove sara mi stava aspettando.

-è tutta opera tua vero?- dissi con la gioia nella voce

-mhm mhm- disse annuendo.

Le saltai al collo e cademmo entrambe a terra. Ridemmo e mi decisi ad alzarmi.

-grazie sara non hai dimenticato niente, grazie di tutto-

-e di che? Devo sdebitarmi per tutte le volte che mi tiri su di morale-

-ti voglio bene- dissi io

-anche io- disse sorridendo.

Portammo le valigie nelle rispettive camere e le svuotammo, sistemando negli armadi, nei comodini e nei bagni, le varie cose che ci eravamo portate. Si prosperava un soggiorno davvero interessante qui a londra e questa casa era magnifica! Non ci potevo ancora credere ma non sapevo che le sorprese vere e proprie dovevano ancora arrivare! ;)

 

 

Buonsalve caroteeeeeeeeee! Tanti auguri a meeee! Tanti auguri a meee! Tanti auguri in ri-tar-dooo! Tanti auguri a meeeeeeeee! Il 10 è stato il mio compleanno!! volevo aggiornare per quella data ma non ho avuto tempo D: #nonammazzatemi ahahah tanto nessuno mi caga T.T #depressionetime. Ho festeggiato assieme a perrie, alle audizioni di louis, e a mario gomez. N.C:= Non C'è male. :'D lol, sto male XD. Però sono delusa perchè su 15 persone che hanno visto il primo capitolo solo una ha recensito e solo due hanno messo la storia tra le preferite/ricordate/seguite. Vabbè spero che con questo vada meglio ;) ciao di nuovo bellezze ;)

  
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