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Autore: itscupcake    13/07/2012    21 recensioni
«Mi hanno abbandonato, ho dovuto crescere una sorella più piccola sola,mi sono chiusa in me stessa, mi sono innamorata, mi hanno spezzato il cuore, ho pianto, mi sono ubriacata,tagliata,ho tentato di mettere fine alla mia vita prima del tempo. Mi hanno definito pazza, sono stata ricoverata in un centro psichiatrico, poi portata in ospedale. Ma nonostante questo sono ancora qui,indistruttibile e pronta a lottare come non mai.»
/sospesa.
Genere: Avventura, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2.

 

 

 ‘’Des, io esco, dobbiamo comprare qualcosa da mangiare.  Vieni con me?’’ chiese Niall.
‘’Idiota, non posso lasciare Hope sola! Penso che dovremmo contattare una baby setter, non è più possibile vivere così, non esco mai con te, se non per andare a scuola!’’ dissi io, molto velocemente.
‘’Bene, ora che esco ne cercherò una.  Tu cerca di convincerla ad uscire dal bagno’’ disse lui, per poi scomparire dalle scale.

‘’Hope, dai, apri!’’ dissi io, cercando di essere dolce.
‘’Non voglio. Destiny, ma non capisci? Io ho bisogno di mamma e papà che mi curino, che mi aiutino, come alle mie amiche. Tu e Niall lo fate, ma in piccola parte. L’amore di un genitore non si paragona a quello di due ragazzi come voi due’’ disse lei. Ed io mi sentii cadere a pezzi. Cosa c’era che non andava?
Cosa sbagliavo nel fare una baby-mamma?
 
‘’Io, lo so. –dissi per poi accasciarmi sulla porta- ma non è colpa mia se i nostri ci hanno lasciato, capisci Hope? Io faccio quello che posso, infondo sono un’adolescente. ‘’ dissi ormai quasi in lacrime. Era tanto che non sentivo i miei occhi bagnarsi, perché in quel periodo, quando ero triste, era ben altre le cose che facevo. Ma lo facevo semplicemente perché le lacrime non bastavano più, il dolore continuava e io non potevo sopportarlo.
Dopo pochi minuti di silenzio, sentii la porta aprirsi,e mi trovai davanti una Hope con gli occhi lucidi, che mi abbracciò calorosamente.
Io ricambiai velocemente l’abbraccio, anche se un po’ ‘deformato’ poiché eravamo sedute a terra.
‘’Scusami’’ sussurò lei, per poi riabbracciarmi.
‘’Scusami tu, piccolina’’ dissi io, sollevando il collo e poggiando la testa al muro.
‘’Ma ora basta piangere, pomeriggio ti porto al parco, va bene?’’ dissi di nuovo io cercando di sorridere.
‘’Che bello!’’ disse lei, per poi alzarsi.
‘’Ora io devo studiare, tu vai in camera e gioca con le tue bambole, si?’’ dissi rialzandomi.
‘’Va bene, a dopo – fece un breve pausa- Ah, Des!’’ –io mi girai di scatto-
‘’Dimmi’’ dissi io stranita.
‘’ti voglio bene’’ lì, senza volerlo, sul mio viso gli estremi delle mie labbra si incurvarono, formando così un sorriso, ma un sorriso di cuore,era da tanto che qualcuno non mi diceva quelle parole. Poi, iniziai a scendere le scale, e presi i libri cercando di imparare senza risultati biologia.
Dopo mezz’ora circa, suonarono al campanello della porta, ed andai ad aprire. E mi trovai davanti un Niall triste.
‘’Biondo, che succede?’’ chiesi incurvando le sopracciglia preoccupata.
‘’ Al supermercato non c’era la pizza congelata, io voglio la pizza’’ disse fingendo di piangere.
‘’Pensavo chi sa cosa, cretino!’’ dissi io, dandogli una pacca sulla spalla, mentre lui rise di gusto.
‘’Allora, per la baby setter?’’ chiesi.
‘’Ne ho trovata una che sembra esser brava. Cioé lei lo è, perché la conosco’’ disse,facendo gesti con le mani incomprensibili.
‘’Ah, è chi sarebbe?’’ chiesi incuriosita.
‘’ Si chiama Hellen, è una ragazza che ha 19 anni e viene a scuola nostra. Sai, la cheerleader mora!’’ disse lui cercando di spiegarmi.
‘’Quella puttana!?’’ esclamai io, sgranando gli occhi.
‘’Non è una puttana. E’ una brava ragazza infondo. E poi mica devi esserci amica, qui sono poche le persone che fanno da baby setter, le ho fissato un colloquio a casa nostra più tardi, verso le 19:00.’’ Disse con tranquillità.
‘’E va bene’’ dissi scuotendo la testa e sospirando.
‘’Ma tu non studi Horan?’’ chiesi io, entrando in cucina seguita da lui.
‘’Non ho compiti, li ho fatti in classe.’’ Disse poi lui. Beato te, pensai.
‘’Che fortuna! Io invece sto provando a fare biologia, ma faccio cagare letteralmente’’ dissi io, sbuffando.
‘’Eh , c’est la vie’’ disse lui, accomodandosi sul tavolo.
‘’Comunque io fra un po’ ho promesso a Hope che l’avrei portata al parco, quindi ce la porterò, tu vieni?’’chiesi, addentando una mela.
‘’ Certo, ieri hanno montato le rampe da skateboard. E dato che sono tutti a studiare, non ci sarà quasi nessuno!’’ esclamò lui, con aria felice. Né io né lui amavamo stare in mezzo a troppa gente.
‘’ Bene! Tu sai andare sullo skate, vero?’’ chiesi alzando una sopracciglia.
‘’Più o meno si, e tu?’’ chiese poi lui.
‘’Si! Anche se sono tipo due anni che non ne prendiamo uno!’’ chiesi io, emozionata all’idea di riandare sopra la mia tavola da skateboard.
‘’Bene, ci andiamo a cambiare adeguatamente e andiamo?’’ chiese Niall facendomi l’occhiolino.
‘’ Cosa intendi per adeguatamente?’’’ dissi io, non capendo.
‘’Bhé, tu lo sai già, ma io non posso venire di certo in polo’’ detto questo se ne salì sopra, in camera sua a cambiarsi. Ed io feci lo stesso, nonostante lo fossi già, proprio come aveva detto lui.
Indossai una maglietta a mezze maniche bianca, con sopra una felpa col cappuccio e la zip nera, abbottonandomi la cerniera fino a sotto il petto. Poi degli shorts,un paio di vans nere e i guanti da skater. Sciolsi la treccia decidendo d lasciare i miei capelli liberi, per sentire la sensazione del vento quando sfrecciavo sullo skate. Rimisi il  mio cappello e mi andai a guardare allo specchio.
Faceva uno strano effetto vedermi con le gambe di fuori, forse devo cambiarmi e mettermi i miei jeans, pensai; Ma poi decisi di tenere i miei shorts, infondo non ci  sarebbe stato nessuno e poi faceva troppo caldo.
Misi un po’ di matita e scesi giù,e trovai Niall con i nostri due skateboard in mano. Esclamai un ‘’oh’’ con le labbra, era vestito così…diverso.
Avevo un jeans scuro a vita bassa, una maglia bianca con sopra una felpa rossa lasciata aperta proprio al punto come la mia, un cappello con la visiera all’insù nero, e le supra nere.
‘’Niall James Horan, sei proprio tu, vero!?’’ dissi sgranando gli occhi avvicinandomi a lui.
‘’Certamente. Piuttosto tu, con quelle gambe di fuori.. dov’è finita la Destiny-sono-alternativa?’’ chiese lui facendo una linguaccia.
‘’Fanculo. Non mi far ricordare di essermi messa una shorts o giuro che mi cambio.’’ Dissi io, irritandomi ironicamente.
‘’Va bene, ma per oggi perché non cammini avanti tu, così io posso godermi il  paesaggio?’’ disse lui, ridacchiando. Io gli tirai un calcio sul sedere, e lo guardai male, prendemmo Hope , e chiaramente andò avanti lui.                      
                                     
                          ***              
Arrivammo al parco, e ci dirigemmo rapidamente verso le rampe. Erano alte, e bellissime. Avevo sempre amato fare skate, e non farlo da due anni aumentava ancora di più  la voglia di farlo.
Senza pensarci due volte, infatti, salii sullo skate e mi diedi alla pazza gioia su quelle rampe. Amavo sentire il vento sfiorarmi i capelli, adoravo sentire quell’eterna sensazione di libertà, il brivido delle discese, insomma amavo essere una skater girl.   Un paio di anni prima mi avevano anche dato un premio per essere la migliore del quartiere.
Ad un tratto , mentre ero in cima alla rampa, vidi  che Niall parlava, seduto alla panchina, con Joy e Harry. Di nuovo quelli. Pensai.
‘’Nial! Vieni si o no?!’’ dissi per farlo distrarre.
‘’Si, un attimo. Sto parlando!’’ disse gridando per farlo arrivare alle miei orecchio poiché eravamo distanti.
‘’Va bene, ma veloce che io poi devo dare un sguardo ad Hope’’ dissi io, inventando una scusa.
Ricomincia a fare su e giù per quel paradiso comunemente chiamato rampa,e poi finalmente vidi Niall raggiungermi, ma era accompagnato da quei due.
‘’Come mai lo seguite?’’ chiesi acida.
‘’Bella zia, la pista non è solo tua, voglio farmele anche io due rampe’’ disse Joy, prendendo il suo skate in mano.  Rimasi sorpresa, non mi sarei aspettata che quella tipa fosse capace di fare skate, così rimasi a guardare. Fece dei numeri davvero straordinari, si vedeva che era allenata, ci sapeva fare.
‘’Però, niente male Joy.’’ Disse il cugino Harry.
‘’Anche Destiny è brava! Tu sai andare in skate?’’ disse Niall, riferendosi ad Harry.
‘’Scherzi? Certo che si, io lo ho insegnato a lei. ‘’ disse puntando un dito verso Joy, con aria altezzosa, e quest’ultima gli passò lo skate.
Anche Harry salì sulla rampa e c’eravamo io e lui lì sopra.
‘’Scusa principessa scazzata, è il mio turo ora’’ disse guardandomi e facendomi levare.
‘’Vediamo che fai, brutto coglione’’ dissi io, acida come sempre.
Si mise sullo skateboard ed iniziò a fare gli stessi numeri della cugina, solo che con più scaltrezza e praticità.
‘’Allora?’’ disse avvicinandosi al mio viso.
‘’Niente male, ma l’originalità ve la siete ficcati in culo tu e tua cugina?! Gli stessi numeri…’’ dissi io cercando di sminuirlo in tutti i modi.
‘’Se non fossi una ragazza, ti avrei già buttato giù per quella rampa, senza skateboard. Ma io sono un cavaliere’’ disse rimanendo vicino al mio viso.
‘’Oh, mio cavaliere, dove hai lasciato il tuo cavallo bianco?’’ dissi fingendo una scenetta, per poi dare una belle spinta al suo petto, e dato che lo presi alla sprovvista, cadette all’indietro scivolando giù per la rampa, sull’erba.
Per fortuna non erano molto alte, e notando che alla fine non doveva esser stato così doloroso, scesi e le andai vicino.
Era ancora sdraiato a pancia in su sull’erba, io misi una scarpa sopra il suo petto, gli feci la ‘’L’’ che starebbe per Loser, cioè perdente,e poi tesi un braccio per aiutarlo a rialzarsi, lui afferrò la mia mano, ma fui io a cadere su di lui, e ci ritrovammo a pochi centimetri.
‘’Che cazzo fai?’’ dissi io, cercando di alzarmi.
‘’Nessuno batte Harry Styles, nessuno. Neanche una tipa scazzata,prepotente,montata,pigra e con degli occhi fottutamente bellissimi come te’’ disse con il fiato un po corto.
E solo a quel punto mi accorsi che il mio cappello era caduto sull’erba. Cazzo no. Io senza quel cappello ero totalmente nuda, o almeno così mi sentivo.
Nei miei occhi era nascosta la mia vita, e infondo sapevo che trovarmi a pochi centimetri da due occhi verdi bellissimi, senza il mio cappello mi rendeva estremamente nervosa. Sentivo come se chiunque mi guardasse negli occhi, senza il mio cappello, potesse scoprire tutto di me, potesse capire chi ero. E questo mi spaventava terribilmente.
‘’Mollami.’’ Dissi facendo finta di non aver sentire quello che aveva detto.
‘’Perché ti nascondi dietro quel cappello?’’ disse lui, ignorando me a sua volta.
‘’Io non mi nascondo, a me piace semplicemente usare il mio cappello’’ dissi io, cercando di rimanere tranquilla.
‘’Se è davvero come dici, vorrei informarti che quel cappello  impedisce di vedere i tuoi occhi, ed è un peccato, veramente’’ disse lui. La sua voce, mi parve per la prima volta sincera fino a quel momento.
‘’Io non voglio che gli altri vedano i miei occhi’’ dissi questa frase, ma con un tono talmente flebile da sembrare un’incantata. Ed in effetti un po’ lo ero, ero persa negli occhi smeraldo di Harry, totalmente annegata in quel lago di sfumature verdi. Dagli occhi passai a fissare le sue labbra, fine e lunghe, in quel momento inarcate in un sorriso che lasciava in bella mostra le due fossette più dolci del mondo; Ma poi cercai di tornare alla realtà, e mi alzai da lui , facendogli mollare la presa. Ripresi il mio cappello da terra, lo ripulii un po’, e poi lo rimisi sulla testa, avviandomi verso Niall che era seduto sulla panchina, mentre beveva una starbucks sbucato da chissà dove.
‘’Niall, andiamo a casa?’’ chiesi .
‘’ Come vuoi, andiamo a prendere Hope lì agi scivoli.’’ Rispose lui, sorridendomi.
‘’Joy, io e Destiny andiamo’’ annunciò poi Niall, riferendosi alla bionda.
‘’ Va bene. Ma, scusate l’indiscrezione, chi è quella bambina che sta con voi?’’ chiese alzando un sopracciglio,e poi fu anche affiancata da Styles rialzatosi da terra. ‘Gli affari tuoi no, mi raccomando’  pensai, ma Niall mi precedette.
‘’E’ sua sorella, e la teniamo con noi poiché i suoi genitori ..’’ non gli lascia terminare la frase.
‘’Sono affari miei di dove sono i miei genitori, Irish nemmeno li conosci e gli racconti tutto!?’’ esclamai verso Niall innervosendomi.
‘’Scusa’’ disse flebilmente, abbassando lo sguardo.
In quel momento avrei voluto prenderlo ed abbracciarlo, e dirgli che non importava, ma lì ed in quel momento non potevo farlo, il mio orgoglio me lo impediva.
‘’Andiamo’’ dissi cercando di essere più fredda possibile, prendendo in braccio Hope.
Mentre Niall ed Hope si avviarono avanti, Harry mi strinse un polso.
‘’Cosa c’è?’’ chiesi io scocciata, girandomi verso di lui.
‘’Complimenti per lo  shorts, si davvero molto  bello lo shorts…ma forse anche quello che ci sta dentro..’’’ dsse lui vago, sorridendomi maliziosamente.
‘’Ma vaffanculo’’ mollai la presa e me ne andai. Si, le mie uscite sceniche erano una bella sensazione.
                                                            ***
In poco tempo, si fecero le 19:00, e bussarono alla porta, così andai ad aprire.
Una figura snella, sollevata su due tacchi neri, si presentò davanti a me. Era più alta di me di almeno 20 centimetri , aveva i capelli mossi fino a sotto le spalle, neri come il carbone, ma perfetti, quasi da sembrar esser fatti da un pittore. Una gonna non poi troppo corta nera era posata sui suoi fianchi quasi invisibili, e una canotta scollata le ricopriva la pancia. Aveva due occhi grigi quasi da far paralizzare,  bellissimi. Non mi ero mai sentita così inferiore.
‘’Posso entrare?’’chiese la mora, sorridendomi.
‘’Certo...’’ chiesi confusa, cercando di riprendermi dopo quella attenta descrizione mentale.
‘’Siediti qui’’ le sorrise Niall,facendola sedere accanto a lui, mentre io mi accomodai al divano affianco.
‘’Allora, piacere, io sono Hellen.’’ Disse lei, sorridendo nuovamente.
‘’Io sono Destiny.’’ Dissi vaga.
‘’Allora, quando posso cominciare?’’ chiese lei, rivolgendo uno sguardo a Niall.
‘’Quando vuoi’’ disse lui, evidentemente intontito.
‘’Voleva dire già da domani pomeriggio!’’’ corressi io, scuotendo la testa. Lei rise leggermente.
‘’Allora a domani,è stato un piacere, ciao’’ detto questo, si avviò verso la porta,lasciando un bacio sulla guancia a Niall e un semplice cenno di mano a me. Uscita dalla porta, Niall interrupe il silenzio.
‘’Oh cristo, ma l’hai vista!? E’ una bomba, ha delle gambe incredibili, due occhi magnetici, un sorriso…wow. E poi è stata anche molto gentile, e qui abbiamo il suo numero signori!’’ esordì il biondo esclamando con un urlo la parte finale della  frase.
‘’Credo sia una delle ragazze più belle della terra’’ continuò poi.
‘’Già.’’ Sussurrai quella parola che sembrava essere rivolta più a me stessa che a lui, e detto questo mi alzai, correndo di sopra, senza dare alcuna spiegazione. Percorsi il corridoio fino ad arrivare al bagno, dove mi chiusi con due giri di chiave.
Poggia le braccia ai due estremi del lavandino, abbassando la testa verso di esso, per poi rialzarla e trovarmi lo specchio a pochi centimetri.
I miei capelli erano arruffati ed avevo ancora residui di erba su di essi. I riflessi rossi davano quasi fastidio ai miei occhi, che erano di un verde languido quella sera,e si cominciavano ad arrossare sempre di più. Guardai per pochi secondi le mie gambe, in quel momento non mi erano mai sembrato così orrende, erano sporche di terra, e intorno c’era ancora qualche sbucciatura e qualche vecchia cicatrice. Guardavo le mie cosce e mi sembravano enormi; Poi passai sulla mia pancia,  togliendo la felpa e rimanendo in intimo. Non avevo né un piercing né un tatuaggio, non ero magra come Hellen, la mia pancetta in quei secondi ai miei occhi sembrava essere il doppio. Il mio seno non era prosperoso, e poi era sempre rinchiuso nelle mie giganti felpe.
Scossi la testa, e riabbassai lo sguardo sul lavandino. Eccola. Era lì.
La forbice per tagliare le unghie, poggiata nel beauty sul mobiletto lì vicino.
Su un piatto d’argento per me.
La presi, la aprii, e con fare deciso, chiusi gli occhi,e iniziai ad incidere linee orizzontali sul mio polso sinistro. Come se ogni ferita potesse far male alle persone che mi avevano indotto a farlo.
Mi sentivo uno schifo, non sarei mai potuta essere come Hellen, non avrei mai potuto sorridere, sarei rimasta per sempre nel buio, oscurata da qualcuno meglio di me,ed infondo era così che mi sentivo, mai bella abbastanza.
Vedere il sangue scorrere sul mio braccio non era un bello spettacolo, e la nausea che si
otteneva nemmeno. Ma in quei momenti per me era l’unico modo. 

-Salve bella gente! Mi scuso per il mio madornale ritardo (come se a qualcuno importasse lol), ma comunque non ho potuto seriamente scrivere. Soo stata quttro giorni in Sicilia, ed è stato bellissimo! E poi per il resto la voglia di scrivere era poca, e poi io -sfortunatamente- per scrivere due frasi ci metto un'ora, non so perché.
Bene bene, in questo capitolo abbiamo una Destiny molto aggressiva, e si scopre una dellse sue passioni: Fare skate.
Yeep, avete capito bene, Destiny è una skater appassionata!
Come anche il nostro irlandese,che vediamo impegnato nel cambiare look e nel chiamare baby-sitter.
Ma purtroppo la nostra cara Hellen non va giù a Destiny, che la vede un po' come una rivale.
Hope pur troppo ha avuto una piccola crisi, ma intanto è una bambina, ed avrebbe bisogno dei suoi genitori!
Poi c'è il nostro amato Harry-sono-figo-Styles,che fa venire i brividi per sino ad una come Des, 
noostante lei non voglia cedere.
Poi c'è Joy, che assumerà importanza dopo, nella storia andando avanti con i capitoli.
Ed infine il nostro caro amico 'cappello della NY' HAHAHAHA:'), ehggià, la povera Des senza quello si sente sperduta!!
Detto questo, io smammo vedendo se riesco a continuare a scrivere, senò continuerò ad annoiarmi!
Ma vi avverto, sarò in vacanza e non sò se riuscirò a  pubblicare dei capitolli.
Baci e abbracci,
Gossip Auroritah(?)

  
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