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Autore: Anjia Anthea Black    13/07/2012    3 recensioni
Ambientata dopo la Seconda Guerra Magica. Draco Malfoy ha deciso di schierarsi dalla parte dell'Ordine della Fenice, tentando di cambiare le sorti del destino e di inseguire un'amore 'impossibile'; i suoi genitori, invece, sono rimasti al servizio di Lord Voldemort.
E' la mia prima fanfiction in questo sito, e devo dire che l'idea mi frullava(?) in testa già da qualche mese, ma non ho mai avuto il coraggio di pubblicarla.
Bene, ora eccomi qui ^^
Genere: Guerra, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Narcissa Malfoy, Remus Lupin | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Avrò cura di te. 

#CAPITOLO 2 



Severus Piton si chiuse alle spalle la porta della stanza in cui stava Narcissa, percorrendo in silenzio il corridoio. Il lungo mantello nero gli ricadeva sulle spalle, andando a toccare il pavimento, ed i capelli corvini e unti gli contornavano il viso, segnato da un'espressione timorosa e da due profonde occhiaie. 
Scese lentamente le scale che portavano all'ampia e colorata cucina, dove la famiglia Weasley ed i suoi ospiti, erano soliti far colazione. L'aria che si respirava era piuttosto tesa: Tonks cercava di infilare un biscotto in bocca al piccolo Ted, il quale si dimenava fra le braccia del padre; Molly preparava del thè per tutti; Ron ed Harry sfogliavano distrattamente le pagine della Gazzetta del Profeta, intenti a trovare la pagina dedicata allo sport, mentre Hermione era seduta vicino ad un Draco sfinito, con gli occhi ancora rossi e gonfi. 
" Allora ? " Disse Molly, poggiando il bollitore piano d'acqua sul fuoco, e pulendosi le mani sul grembiule legato in vita. Piton parve non far caso alla domanda della padrona di casa, andandosi ad accomodare su di una morbida poltrona, decorata con un motivo floreale. 
" Severus, ti ho appena fatto una domanda, e sarebbe buona educazione rispondere, sai ? " La signora Weasley, con i lunghi e folti capelli rossi legati in una crocchia, sopra alla testa, sventolava un mestolo in faccia all' ormai ex professore di pozioni, che sbuffò divertito. 
" Molly, credo dovrà rimanere qui ancora per un pò, almeno finchè non sarà nuovamente in forze. "
" Oh no! " Ronald Weasley stacco la faccia dalla gazzetta, puntando i suoi grandi occhi verdi in direzione di Piton. " Non possiamo tenere una criminale dentro casa! Pensate se lo venisse a scoprire il Ministero, saremo sbattuti ad Azkaban in meno di un'istante. " 
" Come osi parlare così di mia madre, Weasley ?! " Draco Malfoy andò a fronteggiare il rosso, prendendolo per il colletto della camicia bianca, con fare minaccioso. 
" Ragazzi, calmatevi! " Urlò Molly, notando che la confusione generale che si era appena creata aveva fatto scoppiare in lacrime il piccolo Ted. 
" Ron, ti ricordo che se non fosse stato per la Signora Malfoy, io non sarei qui in questo momento, e probabilmente neanche tu. " 
" Oh, andiamo Harry! Vi siete coalizzati tutti contro di me ? E' una mangiamorte, e io sono dell'avviso che dovrebbe marcire ad Azkaban come tutti gli altri. "
" Mia madre non è una mangiamorte! " - ringhiò il biondo - " Lei ha rischiato la vita per salvare me, non permetterò che venga trattata come una fuorilegge. Lei non se lo merita. " E risprofondò ancora nel divano dove era seduto, trovando nuovamente conforto fra le braccia di Hermione, che lo strinsero in un caloroso abbraccio. 
" Ron, Draco. Smettetela, non farete altro che peggiorare le cose! " Stavolta fu Ginny Weasley, la più piccola della famiglia, nonchè attuale fidanzata di Harry Potter, a parlare. 
" Ecco Ginny, tesoro. Diglielo tu! " - Sbottò Molly, versando il thè caldo nelle tazze - " Ahh! Mi ricordate tanto Sirius e James, ai tempi della scuola, se solo fossero ancora con noi! " E una candida lacrima salata le fece capolino dagli occhi. 
" Non ne posso più di questa confusione snervante! " Draco si alzò, salendo di corsa le sale che portavano alla zona notte, seguito a ruota da Hermione. 
" Ehy Furetto! Aspettami! Non devi reagire così.. " - Hermione lo bloccò per una mano, facendolo voltare verso di se. - " Lo sai com'è fatto Ron, è solo un'pò geloso. " Abbozzò un luminoso sorriso, che contagiò anche il ragazzo. 
" Ma Ron non ti merita, Hermione. " 
" Cosa hai detto Furetto? " 
" Oh, no.. niente! Adesso scusami, vogio passare un pò di tempo con mia madre.. " 
" Capisco.. non vuoi fare colazione ? " 
" No. " 
" D'accordo. " 
La mora si alzò sulle punte e gli stampò un bacio sulla guancia, per poi riscendere velocemente al piano terra. Draco rimase immobile, stupito da quel gesto, portandosi una mano sulla guancia, proprio nel punto in cui la giovane Grifondoro aveva poggiato le sue labbra.


Draco aprì con cautela la porta della stanza di sua madre, cercando di evitare anche il più piccolo rumore. La stanza era in penombra: le tende ricamate coprivano le finestre, mentre la candela sul comodino si era spenta già da qualche ora. L'arredamento era piuttosto spartano: un' letto, un comodino, una cassettiera e due piccole poltrone, nulla di più; soltanto ciò che i Weasley potevano permettersi con il loro misero patrimonio. 
La donna era adagiata compostamente sul letto: i lunghi capelli biondi erano sparsi sul cuscino, ma privi della loro classica lucentezza, mentre il corpo, bianco come il latte, era martoriato da diverse ferite, tutte disinfettate e bendate a dovere.
" Severus ha fatto proprio un bel lavoro, eh madre? " Disse Draco, sedensosi su una poltroncina, accando al letto.
" Chi vi ha ridotto così e proprio un pazzo. Non lo meritavate, e la cosa che più mi stupisce è perchè vostro marito non ha tentato di evitare tutto ciò; forse è stato proprio lui? " Prese la mano della donna, stringendola fra le sue. 
" E' stato Lucius a farvi questo? Ditemelo madre, ditemelo! " Le lacrime riniziarono a scendere copiosamente. andando a bagnare le bianche lenzuola del letto. I singhiozzi, convulsi e irregolari, aumentarono sempre di più, sino ad essere udibili dal piano sottostante. 
Molly corse su, preoccupata; aprì la porta e si ritrovò di fronte a quella scena, così tremendamente triste. Si avvicinò al ragazzo, con in mano una tazza di thè caldo e fumante. 
" Gli vuoi veramente bene, vero? " 
Il biondo annuì, senza staccare gli occhi dal volto della madre. 
" Vedrai, fra pochi giorni starà meglio. Nel frattempo, tieni." - tese il braccio verso Draco, per porgergli la tazza. - 
" Non ho fame, ne sete, ma grazie lo stesso. " 
" Devi ragire, ragazzo mio! Non puoi lasciarti logorare dalla disperazione ! " 
" Cosa devo fare ? Tornare a casa e rivendicare mia madre come fossi un'eroe? No, grazie. Non voglio rischiare la mia vita. "
" Lei per te lo avrebbe fatto. " Detto questo, la donna poggiò la tazza sul comodino ed uscì silenziosamente dalla stanza, chiudendo la porta. 

Pochi minuti dopo, Draco si addormentò sulla poltrona, stringendo ancora la mano della madre.



****
- Sogno -

" Insulsa traditrice! La pagherai! La pagherai per ciò che hai fatto al Mio Signore! " La voce di Bellatrix Lestrange echeggiava nel grande salone di Villa Malfoy, in cui si erano riuniti tutti gli ultimi e devoti fedeli del Signore Oscuro.
" La morte è troppo poco, voglio vederti soffrire! Implorare pietà verso di me, e rimpiangere il giorno in cui ti è venuta la scellarata idea di mentire a Lord Voldemort! " 
" Bellatrix! Sono tua sorella, abbi bietà! L'ho fatto solo per Draco... tu non puoi capire! " Le lacrime scendevano copiosamente dagli occhi azzurri di Narcissa, inginocchiata ai piedi della sorella, che lisciava la sua bacchetta con le dita. 
" Taci! " 
" Bellatrix .. io.. " 
" Crucio! " 
Un dolore incontenibile si impossessò del corpo di Narcissa, che si contorceva in preda alle convulsioni. La maledizione cessò poco dopo, e la strega dai capelli corvini tirò la bionda per un braccio, facendola alzare. 
" Guarda Narcissa, guarda negli occhi l'uomo che metterà fine alla tua vita. " 
Lucius Malfoy era l'ì. In piedi, di fronte a quella donna che, lui chiamava 'moglie'. 
" Mi fai schifo Malfoy! Tu e mia sorella, mi fate schifo! " Le parole di Narcissa erano più taglienti di un coltello, perforanti come un trapano. Si sfilò la fede dal dito e la gettò ai piedi del marito. 
" Riprenditela, non voglio più aver niente a che fare con voi! " 

" Sei inutile Narcissa, inutile! Non sei capace neanche a crescere un figlio. Draco è un codardo, ha voltato le spalle a noi, a noi che siamo i suoi genitori, e la colpa è solo tua. Tua e della tua educazione! " 
" No Lucius, ti sbagli. Draco non ha voltato le spalle a noi, Draco ha voltato le spalle ai tuoi ideali e al destino che avevi scelto per lui." 
Malfoy si voltò di scatto, avvicinandosi alla donna con passi lenti e cadenzati. Si inginocchiò a terra e le prese il volto tra le mani,  guardandola in quegli occhi azzurri, quegli occhi che l'avevano rapito, fatto innamorare; quegli occhi in cui ora non vedeva altro che odio. Le accarezzò una guancia diafana, con la mano guantata, mentre sul volto gli si dipingeva un sorriso subdolo. 
" Ti prometto che verrò a portare ogni giorno un fiore sulla tua tomba, mia graziosa Narcissa. "
La bionda scostò con violenza la mano di Lucius, indietreggiando spaventata. 
" Non oserai levare la tua bacchetta contro la donna a cui hai giurato amore eterno? "
" Ti sbagli Ma Chère. " 
Ci fu una breve pausa, qualche secondo di silenzio, prima che Lucius potesse puntare la sua bacchetta, contro il petto della donna.
" Sectumsempra! " 
Il sangue prese ad uscire copiosamente dalla profonda ferita che partiva da una spalla, fino ad arrivare ai fianchi del corpo della donna; di quel corpo martoriato dalla guerra e dal dolore. Il marmo bianco della sala si macchiò di rosso, mentre la giovane Black si stringeva l'addome con le mani, piegata in due dal dolore. 
" Crucio! " 
Un'urlo inumano si echeggiò all'interno della stanza. 
" Basta, vi prego. " 
" Ti stai divertendo sorellina? " Cantilenò Bellatrix, avvicinandosi al corpo della sorella, riverso a terra in una pozza di sangue.  Prese un pugnale d'argento, appartenuto al vecchio Cygnus, e lo brandì a mezz'aria, per poi premerlo contro la guancia di Narcissa. 
" Lo sai cara ? Sono sempre stata invidiosa della tua bellezza, è giusto che io mi prenda qualche rivincita, non credi ? " 
La sua risata si levò nuovamente, acuta, sadica, carica di odio, mentre il corpo di Narcissa cadeva a terra, privo di sensi. 
" Rinchiudetela nei sotterranei, e mettete qualcunque tipo di protezione, non voglio che se ne vada di qui, per nessun motivo! " 

****

Era Mezzogiorno in punto, e Draco era ancora fra le braccia di Morfeo, adagiato sulla poltroncina, mentre in cucina Molly dirigeva con grande maestria i preparativi per il pranzo, causando non poca confusione. 
Lo sferragliare di pentole e le urla disperate di un piccolo Ted affamato fecero destare il biondo dal suo sonno, rivelandogli una sorpresa inaspettata: Sua madre era sveglia, aveva gli occhi spalancati e la fronte sudata. 
" Madre .. "
Fù l'unica parola che Draco riuscì a pronunciare, mentre, con le lacrime agli occhi, baciò la mano della madre. 
" Io... Bellatrix... ho paura.. " Balbettò la donna, stordita e confusa, per poi ricadere in uno stato di incoscienza. 
" Madre, cosa voltete dire? Madre, vi prego, resistete! " 
Si buttò a peso morto sulla poltrona, mentre la voce di Narcissa gli echeggiava in mente, ripetendo quelle tre parole. 



---- 
Angolo Autrice, Yeppy (?)
Capitolo piuttosto lungo, e mi ci è voltuto per scriverlo, ma sono riuscita comunque a rimanere nell'imput che mi ero prefissata, ossia quello di scrivere un capitolo al giorno. 
Adesso sto traducendo la ff. anche in russo, OMG, è una cosa tremenda. x'D 
Bene, a parte questo, volevo nuovamente ringraziare Dear Juliet, che ha recensito anche il capitolo precedente, e mi ha aiutato parecchio con i suoi consigli :)

No, non sono cattiva, e neanche sadica, okkey. E' solo che dovevo rendere noto cosa e perchè era successo alla dolce Cissy, perciò l'ho fatto attraverso un sogno, che ricorre spesso nella mente della nostra adorata Black. 
Okkey, fine delirio. Grazie a chi leggerà anche questo capitolo!

Un bacione, 
Anjia. <3


  
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