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Autore: _SHEsStranger_    17/07/2012    5 recensioni
Questa è una storia Larry ....avevo già pubblicato un capitolo ,ma dato che non mi piaceva molto ho deciso di cancellarlo e ora l'ho riscritto.
È la mia prima Larry spero vi piaccia anche se nei primi capitoli possono manifestarsi degli errori .Purtroppo non ho avuto modo di fare delle piccole correzioni ,ma questo solo nei primissimi capitoli quindi sorry :/
detto ciò. vi lascio PEACE ,LOVE AND LARRY STYLINSON FOREVER
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Fare il duro non era mai stata una delle sue più risolute capacità, ma sembrava cavarsela bene.Anche se non gli piaceva.
Dopo l'ultimo episodio con Harry, si era dato più volte dello stronzo per non aver ceduto .
Non se lo sarebbe mai aspettato da parte del riccio.
Era sempre stato un ragazzo impulsivo e tremendamente orgoglioso, e per compiere un gesto simile allora voleva dire che era veramente disperato.
Quando si era inginocchiato davanti a lui con quei occhi verdi smeraldo che lo supplicavano di perdonarlo ,avrebbe tanto voluto inginocchiarsi e dirgli che lo aveva perdonato e che per quei tre giorni interi non aveva fatto altro che ascoltare i suoi messaggi in segreteria un milione di volte solo per sentire la sua voce -leggermente roca ,ma seducente- che gli ripeteva a comando quanto lo amava e quanto gli mancava in quel momento.
Poi lo avrebbe preso e stretto tra le sue braccia .
E invece era fuggito in camera e aveva chiamato subito Stan ,e balbettando era riuscito a raccontargli l’episodio.
“bravissimo, continua cosi” queste erano state le parole dell’amico.
Continua cosi?
Per quanto ancora doveva sopportare? Lui voleva fare pace con Harry, sapeva che lo amava e sapeva anche che il riccio era molto obbiettivo e se si metteva una cosa in testa la faceva e basta. Per questo non voleva continuare ,e se avrebbe fatto una sciocchezza pur di essere perdonato?
Basta con le pippe mentali Tomlinson ,ora concentrati sulla lezione….la lezione Tomlinson, la lezione…
Qualcosa di leggero lo colpi in viso e una risatina alle sue spalle lo fece sussultare.
-ma che diam…-imprecò sottovoce voltandosi di poco accorgendosi che il Biondo dietro di lui gli aveva appena lanciato un foglietto di carta chiuso in un pallina e ora se la stava ridendo alla meglio per via della sua reazione.
Si chinò di poco alla per raccogliere il fogliettino dal pavimento per far si che il prof. non se ne accorgesse.
“Dov’eri stamattina?”
Alzò di poco lo sguardo per accertarsi che il professore non stesse guardando nella sua direzione e seppur di contro voglia scrisse la risposta.
“Sono uscito prima per comprarmi le sigarette”
Okkey Tomlinson qualcosa di più intelligente?
La risposta non tardò ad arrivare ,anzi la pallina non tardò ad arrivare ,colpendolo questa volta in testa .
“Tu non fumi”
“Possiamo parlarne alla fine delle lezioni ?”
“Ma mi stavo divertendo a buttarti le palline in testa  xD”
“Stronzo”
“Ho fame”
-HORAN!! ..TOMLINSON!!!  vogliamo smetterla con queste palline volanti o volete trascorrere il resto della lezione in presidenza?-
Il prof, li colse di sorpresa facendoli sobbalzare entrambi dai propri posti.
-ci scusi prof-
L’uomo esito pochi secondi raggirandosi il gesso tra le mani –Tomlinson vedi di stare più attento in classe- proferì prima di voltarsi e riprendere la lezione da dove aveva interrotto.
Sospirò scocciato incrociando le mani al petto, mentre dietro di lui sentì nuovamente la risatina cristallina ,ma leggermente fastidiosa del biondo .
Si voltò nella direzione di Niall guardandolo Torvo con fare assassino –aspetta che usciamo fuori e ti ammazzo Horan!-
 
Non appena le lezioni finirono il suo unico obbiettivo era quello di picchiare violentemente Niall, anche se sapeva che non ci sarebbe mai riuscito.
Uscirono dall’aula e il Biondo si mischiò tra la folla di ragazzi nei corridoi cercando di sfuggire dalla sua visuale .
-NIALL ,vieni qui!-ordinò secco battendo un piede per terra severamente.
Il Biondo si voltò ridacchiando –perché non mi ci porti tu li?-
Era forse una sfida?
Detto ciò Niall cominciò a correre a tutto largo mantenendosi la pancia dalle risate ,mentre Louis lo seguiva imperterrito per l’intero corridoio della scuola ,sotto gli sguardi straniti di tutti.
Davanti a loro ,poggiato con la schiena alla porta dei bagni dei professori vide Liam,che quando incontrò lo sguardo del Biondo si scambiarono uno sguardo d’intesa e se non si sbagliava si erano anche dati il 5.
Che stavano tramando qualcosa?....
-Ah Louis ,stavo cercando proprio te- esclamò Liam costringendolo a fermarsi
-Non finisce qui Horan-urlò ma Niall era già sparito dalla loro visuale.
-che c’è? Che succede?- chiese poi poggiando le mani sulle ginocchia chinandosi di poco per riprendere fiato.
-Zayn ha detto di cercarti perché doveva chiederti una cosa-
-e dov’è Zayn?-
-Dovrebbe essere nel cortile, vieni-disse il minore cingendogli le spalle con un braccio amichevolmente.
Non sapeva perché ma quella storia gli puzzava di bruciato.
 
Quando arrivarono all’uscita della scuola, si sentì il chiacchiericcio dell’enorme folla di ragazzi e ragazze che si era formato fuori la porta bloccandone l’uscita.
-permesso..permesso….permesso- continuava a dire Liam facendosi spazio tra l’enorme folla.
-ma che sta succedendo?– chiese sentendo migliaia di occhi su di se scrutarlo come se fosse stato una star che camminava sul tappeto rosso.Tutti con la stessa espressione trepidante in viso.
L’amico non rispose ,si limitò a sorridergli divertito.-non lo so scopriamolo-
Sospirò ,-Liam smettila di fare il misterioso e dimmi che sta succ…-
il fiato gli si mozzò in gola impedendogli di terminare la frase.
Si portò una mano sul petto spalancando gli occhi colto alla sorpresa.
No..non poteva essere vero….sentiva che forse stava per svenire , ma poi pensò che non era una buona idea dato che dietro di lui c’era il vuoto dal momento che anche Liam si era unito alla folla insieme a Zayn e Niall, e ora lo stavano fissando come tutti gli altri mentre era lì impalato a boccheggiare come uno stupido intento ad osservare quello che c’era scritto nel cielo……quello che LUI aveva scritto per lui nel cielo…..
“LOUIS you light up my world like nobody else, please forgive me.- YOUR HAZZA-“
Quella frase ,quelle parole volavano su un enorme striscione ,attaccato tramite un filo non visibile dalla loro posizione dietro ad un aeroplano.
Non sapeva se quell’aeroplano avesse un nome specifico ,non lo aveva mai saputo. Per lui dal momento in cui non riusciva a trovarne il vero nome, era sempre un aeroplano con attaccato dietro uno striscione.
Chiamalo anche ignorante.
In quel momento un’enorme sensazione di felicità si impossessò del suo corpo facendolo sentire leggero come quello striscione che svolazzava sopra di lui tra le nuvole bianche e il cielo azzurro .
Un largo sorriso si fece largo sul suo viso e una miriade di farfalle gli solleticarono dentro lo stomaco .
Quel piccolo angelo riccioluto riusciva sempre a scombussolargli la vita…in meglio.
Si guardò in torno scosso da una scarica di euforia ,cercando con lo sguardo il suo bellissimo ragazzo tra la folla  ansiosa su quello che stava per accadere. Sembrava quasi come se stessero guardando un film e finalmente stava per arrivare la scena più attesa.
Si sembrava un film….un film di cui Lui e Harry erano i protagonisti. Solo loro DUE.
Si voltò verso i suoi amici che gli sorrisero tutti ammiccando con la testa .
Ricambiò il sorriso annuendo raggiante,e subito dopo si ritrovò già a correre verso quello che sarebbe stato indispensabile di lì fino alla sua morte.
Questo ? si chiamava HARRY EDWARD STYLES.

*                                                                                *                                                         *

Si era imposto di fare di tutto pur di riconquistare la fiducia di Louis ,e se cucinare era una un buon inizio per dimostrargli che sarebbe anche disposto a mandare in fuoco la casa allora l’avrebbe fatto.
E non stava esagerando…..
Aveva provato solo una volta a bollire il latte a casa sua dimenticandoselo sul fuoco………  ,e da quel giorno sua madre gli aveva proibito di avvicinarsi anche solo di per prendere una forchetta, ai fornelli.
Ma qualche volta Louis gli aveva fatto vedere come si faceva e da quel poco che aveva appreso, credeva di potercela fare anche solo a far bollire l’acqua nella pentola e a buttare la pasta.
Puoi farcela Styles….
Lanciò un’occhiata al suo orologio da polso notando che si era ormai fatto già troppo tardi.
I ragazzi si erano proposti di aiutarlo e secondo le sue direttive Louis a quell’ora avrebbe dovuto già aver visto l’aeroplano -che gli era costato un occhio- e doveva essere già tornato… a meno che ….. non era ancora arrabbiato nonostante ciò.
Si, era solo l’inizio ma sperava davvero che Louis lo perdonasse al più presto possibile.
Non ce la faceva più a stare lontano da lui…
Voleva toccarlo,baciarlo,fargli le fusa ,poterlo abbracciare ,sentire il suo profumo alla vaniglia che tanto lo faceva impazzire e farlo suo in qualsiasi momento….
Gli mancava, gli mancava tutto di lui…la sua risata cristallina …..il suo senso dell’umorismo ,che con tutta quella situazione era andato a farsi fottere ,e gli mancava persino quando gli scompigliava i ricci .Cosa che lui odiava che gli facessero, ma quando si trattava di Louis era disposto anche a sottoporsi a qualsiasi forma di tortura…
 
Sospirò decidendo di controllare la cottura della pasta .Prese una forchetta e inforchettò una pennetta presa a caso portandosela alla bocca soffiando ripetutamente. Addentò la punta e capì che la cottura era più che sufficiente. Cosi spense i fornelli gettando direttamente il condimento all’interno di essa.
Aggrottò le sopracciglia incerto.
Perché il sugo stava galleggiando nell’acqua dandone semplicemente un colorito rosso?
A Louis veniva densa e soprattutto si attaccava alla pasta.
Scrollò le spalle strafottendosene ,tanto avrebbe sicuramente pranzato da solo quel giorno ,dato il fatto che Lou non era ancora di ritorno aveva capito che non lo aveva ancora perdonato e quindi probabilmente si sarebbe risparmiato un intossicazione alimentare.
Ma la curiosità di assaggiare come era venuta c’era quindi osò inforchettare una ulteriore manciata di pennette ,”ora condite” per assaggiarle…
Chiuse gli occhi ,contando mentalmente fino a tre…
1…2….3….
Fece una smorfia disgustata sputando il tutto nel lavandino tossicchiando .
-Che schifo ,non cucinerò mai più vaffanculo!- imprecò dando un leggero colpo al mobile della cucina.
-Dovevi scolare la pasta prima di aggiungere il sugo-
Sussultò voltandosi di scattò verso quella voce angelica che lo aveva appena colto di sorpresa alle sue spalle.
-la cucina non è mai stato il tuo forte Styles- continuò il moro mantenendo una distanza di pochi passi da lui .
Aveva un’aria esausta ,ed era sudato in fronte. Forse aveva corso…
Si portò una mano ad accarezzarsi l’altro braccio timidamente –lo so…-ridacchiò-credo che dovrai insegnarmelo-
Solo poco dopo si rese conto del significato di quelle parole….e non a caso gli sembrava una scena già vista.
E forse non era l’unico.
Louis si avvicinò a lui accorciando le distanze tra i loro visi tenendo sempre un’espressione seria in viso .
-quante altre cose dovrò insegnarti nella vita?- sussurrò cosi vicino al suo viso da poter percepire il suo respiro irregolare che cercava di nascondere tra una parola e l’altra.
Arrossì abbassando lo sguardò sulla sua maglietta –tante Lou…..forse anche troppe- ammise quasi bisbigliando ,ma non tanto da non essere comprensibile.
-mh..dovrei farti da insegnate gratis?-
Sorrise sotto i baffi rialzando lo sguardo sull’altro facendo incrociare nuovamente i loro sguardi.
-cosa vorresti in cambio?-
Il moro accennò un sorriso mettendogli una mano sulla guancia calda e infuocata accarezzandogliela dolcemente .
-il tuo cuore- rispose avvicinandosi maggiormente al suo viso lasciando davvero pochissimo spazio tra le loro labbra anche solo per far circolare un filo d’aria.
-quello lo hai già rubato senza nemmeno chiedermelo molto tempo fa-gli sussurrò a fior di labbra .Non sapeva nemmeno lui come riusciva ancora a trattenersi dal baciarlo e smetterla una volta per tutte con quei giri di parole che però gli stavano dando buone speranze in quel momento.
Louis abbassò la mano delicatamente dalla sua guancia al suo collo solleticandolo con le dita con fare sensuale.Quel gesto lo fece ansimare contro le sue labbra.
-la tua fiducia- disse poi pacato sottovoce fissandolo incessantemente negli occhi
-solo se mi prometti che d’ora in poi non ci saranno più segreti tra di noi-
-te lo prometto-
Quelle parole lo fecero esultare internamente .Sorrise strizzando felicità da tutti i pori gettandosi letteralmente tra le sua braccia.
-ti amo Louis- mormorò con la voce soffocata dalla maglietta del moro che lo stringeva cosi forte da mozzargli il fiato
-ti amo anche io Harry ,e non sai quanto-
Alzò il volto dall’incavo del suo collo per realizzare finalmente ciò che desiderava e di cui necessitava più di qualsiasi altra cosa in quel momento.
Finalmente si attaccò alle sue labbra e si impossessò delle sue labbra con voracità esplorando il suo palato famelico per assaporarne ogni angolo della bocca. Da quanto non assaggiava il suo sapore?
Forse troppo.Cazzo quanto gli era mancato…e a quanto pareva anche Louis la penava come lui.
Quest’ultimo portò una mano dietro la sua nuca attirandolo maggiormente a se prendendo a succhiare la sua lingua con trasporto espirando dal naso solo quando ne sentivano la necessità. Era troppo sprecato interrompere un momento del genere ,piuttosto avrebbe preferito morire soffocanto tra le sue labbra.
Dopo minuti che parvero lunghissimi i due si staccarono ansimando e Louis poggiò la fronte alla sua .
-Sei tutto sudato…hai corso?- chiese il riccio spostandogli una ciocca sudaticcia dalla fronte.
-beh il tuo aeroplano mi ha lasciato a piedi e quindi sono stato costretto a farmela a piedi-
Sbottarono entrambi in una risata sonora accompagnata anche da qualche bacio a fior di labbra di tanto in tanto.
-Harry-
-mh?-
-c’è una cosa che voglio chiederti-
Sorrise accarezzandogli i capelli –dimmi amore tutto quello che vuoi-
Il moro lo guardò sorridendogli con gli occhi espirando profondamente .
-Vuoi venire a vivere con me?-

 








Helloooooooooooooo come stateeeee???????????????''''' :)))
Allora come state tracorrendo le vostre vacanze estive? io una merda :'D
vabbèè comunque parlando del capitolo ,spero che vi piaccia anche perchè finalmentre i due piccioncini hanno fatto pace *-*
In caso non vi sia piaciuto molto vi prego di scusarmi ,anche perchè sono quasi le 2 di notte e non volevo andare a dormire prima di aver pubblicato ,altrimenti vi avrei fatte aspettare ancora più a lungo.
Spero vi piaccia comunque,fatemi sapere che ne pensate e volevo dirvi che presto inizierò una nuova storia e indovinatee??  ............................
*rullo di tamburi* hahaha
sarà una Larry hahahahahaahahhahhaahahh (tanto per cambiare ;) )
ma ho deciso di cambiare un pò ,quindi sarà al di fuori dell'ambito scolastico etc...
non voglio anticiparvi nulla.
vabbene allora ora vi lascio e vi auguro buon proseguimento xD 
vi amo TUTTEEEEE DAVVERO  E MI FATE SEMPRE EMOZIONARE QUANDO LEGGO LE VOSTRE RECENSIONI .'D <3
VI RINGRAZIO <3
 ALLA PROSSIMA LARRY STYLISONIANE .
NOTTEEEEE :)
PEACE LOVE AND LARRY STYLINSON FOREVER <3



 
 
 
 
 
 
  
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