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Autore: Styles is legal    17/07/2012    1 recensioni
Sono tornata con una nuova storia, Bitch! Spero davvero che vi piaccia, non vi anticiperò nulla.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo




<< Jenny, sbrigati o farai tardi a lavoro! >>
Sbraitò Meredith, mia zia. Una donna sulla quarantina, bionda ossigenata, alta e magra. Nessun segno di una minima ruga, grazie alle sedute di botulino e tutti gli altri trattamenti estetici solita a fare nel fine settimana. Era il mio secondo giorno di lavoro, come baby-sitter. Mi sarei presa cura di una bambina, Lux, per circa un mese.
Tra meno di dieci minuti sarebbe passato il taxi che mi avrebbe preso, ma non ero ancora pronta.
Feci scivolare lungo le mie gambe -pallide e rigide per il freddo- un pantalone attillato color caramello abbinato ad un maglione in cachemire avorio come i tronchetti tacco dieci con borchia laterale, i più comodi che avevo. Indossai il cappottino abituale, il più caldo, e corsi giù per le scale.
<< Ciao zia, ci vediamo stasera! >>
<< Va bene Jenny, a stasera. >>
Mi diede un bacio in fronte, essendo dodici centimetri più alta di me, ed uscii di casa chiudendomi alle spalle la porta di casa.
Il gelo si faceva sentire sempre di più a Manatthan, anche se eravamo solo ai primi di novembre, ed in seguito ne avremmo avuto sempre di più.
Le strade, più affollate che mai di auto che sfrecciavano sull'asfalto -ovviamente sempre limousine o auto lussuose, se non bus o taxi- davano esattamente l'idea della città che non dorme mai. Per non parlare poi dei negozi sempre pieni di gente, nonostante non fossero ancora iniziati i saldi.

<< Buongiorno Lou, scusami ho tardato di quindici minuti. >>
Mi avvicinai a lei per salutarla con due baci sulle guance e lei mi abbracciò. Aveva uno sguardo leggermente teso e preoccupato.
<< Lou, è successo qualcosa? >>
<< No, niente di particolarmente grave, ma devo chiederti un favore. >>
<< Dimmi pure. >>
Il suo sguardo era arreso, triste. Volse poi gli occhi a Lux e riprese a parlare.
<< I ragazzi si sposteranno a New York per una settimana e dovrò andare con loro. Purtroppo non posso portare con me Lux. >>
Guardò di nuovo la bambina. Il suo viso faceva ben capire che non voleva parlarmi del perché, così evitai di chiedere. 
<< Vorrei che tenessi Lux in questo arco di tempo. >>
La guardai sgranando gli occhi, sorpresa ed anche leggermente scioccata. Avrei dovuto assumermi delle responsabilità molto, fin troppo, grosse.
Ma non avevo altra scelta, non potevo far andare all'aria il suo lavoro per un capriccio. Lux era una bambina serena e tranquilla, non mi avrebbe creato problemi, nemmeno con il mio secondo lavoro.
Lou mi guardava disperata, cercando nei miei occhi una risposta soddisfacente. Le sorrisi e le risposi.
<< Porterò Lux con me, non preoccuparti. Sarà bello avere una sorellina minore. >>
Sul suo sguardo si accese una luce di speranza che la fece saltare di gioia.
<< Grazie Jenny, grazie di cuore. Ti devo davvero un favore. >>
Prese la sua borsa ed iniziò a camminare verso la porta.
<< I suoi vestitini sai dove sono, lì c'è il borsone. Tieni, ti lascio le mie chiavi. >>
Si diresse poi verso la bambina e se l'abbracciò forte prima di darle un bacio in fronte e riposarla sul divano con i suoi giocattoli.
Dopodicché uscì raggiante dall'appartamento, avvolto in un cappotto di pelle di cammello ed un pantalone nero, infilato sotto gli stivali Louboutin.
Una volta allontanatasi dentro al taxi, presi Lux in braccio portandola poi sul divano sulle mie gambe.
Aveva un viso talmente dolce da poterti rallegrare immediatamente la giornata al solo sguardo. Mi guardò perplessa poi mi chiese di giocare con lei.
<< Che dici se invece ora facciamo un bel bagnetto, eh? >>
<< Sii! >>
Due giorni fa la piccola aveva appena compiuto tre anni, ma ne dimostrava meno essendo molto paffuta.
La presi in braccio e salii le scale, recondomi in bagno.
Aprii il getto d'acqua calda e la feci scorrere nella vasca da bagno insieme al bagno schiuma intanto che toglievo il vestitino e le calze alla piccola.
Dopo aver controllato che l'acqua fosse alla giusta temperatura, immersi la piccola che iniziò a giocare con le bolle e le paperelle rosa e gialla.

<< Bene, ora sai che facciamo? Prepariamo le tue cose ed andiamo a casa mia a preparare il lettino. Ti va? >>
Dopo che la piccola annuì chiamai un taxi ed intanto che lei giocava sull'enorme tappeto davanti al focolare elettrico io preparai la sua borsa - maglie, gonnelline, vestiti... Erano tutti così carini che ebbi nostalgia del mio essere bambina.
Massì ci divertiremo un mondo, pensai prendendola in braccio e chiudendo la porta a chiave.
L'asfalto aveva iniziato a gelare, la mattina dopo le finestre e le piastrelle sarebbero state ricoperte di brina, bianca e fredda.
Coprii bene Lux col cappottino e la feci salire sul taxi, la seguii a ruota e dissi l'indirizzo all'autista.

<< Ciao zia, abbiamo ospiti. >>

























    Inizio col dire che non è la mia prima storia, infatti ho ricreato il profilo, ma quello originale (ed ancora attivo)
è infinity and beyond.
Spero che questa nuova storia vi piaccia.
Più che un primo capitolo questa è solo l'anticipazione di quella che sarà poi la storia.
Stylesislegal/ infinity and beyond xx
  
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