Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: donteverlookback    18/07/2012    1 recensioni
Sono sei, e sono in un carcere a Chicago.
Ma come ci sono arrivate?Perchè Liz, casalinga e lavoratrice instancabile, ha ucciso suo marito? E perché Velma, acrobata conosciuta in tutta la nazione è finita in carcere?
E' proprio in cella che, una dopo l'altra, racconteranno perché siano finite in carcere. Il loro problema sono gli uomini, e sono stati loro il problema di queste sei donne, così diverse tra loro.
Genere: Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic

You know how people
have these little habits
Thatget you down
Like Bernie.
Bernie liked to chew gum.
No, not chew. Pop.
Well, Icame home this one day    
I am really irritated,
and I looking for a little sympathy
and there's Bernie
layin' onthe couch
drinkin' a beer and chewin'.
No, not chewin'.Popin'.
So, I said to him, I said
"Bernie, you pop that
gum one more time..."
And he did!
So I took the shotgun off the wall
and fired two warning shots...
...into his head.

 

 
Nelle celle buie calò il silenzio: un silenzio angosciante, carico di attesa ma anche di profonda curiosità. Chi  aveva ucciso Liz? Di quale omicidio si erano macchiate le sue mani? Che cosa l’aveva spinta ad un gesto tanto terribile?
La tensione saliva mentre Liz cercava invano di trovare il momento opportuno per iniziare il suo doloroso racconto. Le astanti trattenevano il fiato,  come stregate dai movimenti lenti della donna.
 Dopo l’ennesimo sospiro, Liz finalmente cominciò:
-Ero appena tornata a casa, in cerca di un po’ di comprensione…sapete, certe persone, hanno quelle piccole ma fastidiose abitudini. Come ad esempio, mio marito Bernie: a Bernie piaceva masticare la gomma. Anzi no, a lui non piaceva masticarla: mio marito adorava fare pop!-
Si fermò per riprendere fiato; ricordare era incredibilmente doloroso!
-E allora? Vai avanti!- la esortò Velma, presa dal racconto della rossa.
Liz parve riassumere il controllo di se stessa  - Come dicevo, ero in cerca di comprensione, e lui continuava con quella dannata gomma; non ne potevo veramente più!-
-Donna, smetti di continuare a divagare e arriva al punto: cosa gli hai fatto?-Annie la incoraggiò a continuare.
Liz sembrava farsi più piccola mentre continuava a parlare, ora sempre più in fretta. – Non ce la facevo a sopportarlo oltre. Di solito, quando lo pregavo di smetterla, lui mi liquidava con un’alzata di spalle e continuava  a fare come gli pareva. Quel giorno, però non volevo sentire ragioni…-
-Ti sbrighi?  Mi sto annoiando!- Stavolta, a interromperla, fu Mona.
-Se smetteste di interrompermi ogni cinque secondi, avrei già finito!- Esclamò incazzata Liz. –State zitte, altrimenti la smetto.-
-Silenzio!- June fece un gesto intimidatorio con la mano – La cosa comincia a farsi interessante.-
Liz riprese, arrabbiata. – Era lì, sul divano, che masticava e beveva e aveva il televisore acceso. Allora mi avvicinai e gli dissi “azzardati a fargli fare pop solo un’altra volta…” e lui lo rifece, come per provocarmi.-
-Allora era seriamente stupido!-esclamò Mona sbrigativa –Su, prosegui.-
-Allora ho preso il fucile dalla parete, e ho sparato due colpi d’avvertimento…-
Un attimo di silenzio, in attesa della fine.
-… nella sua testa!-
Restarono tutte sbigottite di fronte a tale affermazione: tutto si sarebbero aspettate, tutto tranne che Liz fosse così impulsiva!
Il sorriso della donna era agghiacciante, e altrettanto spaventosa era la calma che ostentava in quel momento, in evidente contrasto con l’agitazione iniziale. Persino Velma era rimasta allibita, e una volta tanto non sapeva cosa dire.
Huniak aveva un’espressione confusa, non certa di aver capito bene: Liz non sembrava il genere di persona che fosse capace di un simile gesto. Si trovavano lì per lo stesso motivo, ma le pareva improbabile che Liz potesse compiere un atto come quello.
Ma la frase più  sorprendente fu quella di June:
-Se l’è meritato.- commentò con tono tranquillo.
-Già, può incolpare solo se stesso.- altrettanto calmo fu il tono di Mona.
Liz, che non si aspettava una reazione del genere, rimase piacevolmente colpita nel constatare che alle altre non sembrasse un’azione tanto terribile. Infondo, avevano ragione: se l’era proprio meritato!
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: donteverlookback