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Autore: Aimondev    18/07/2012    3 recensioni
Tre storie parallele: due preti a caccia di diavoli, un serial killer in contatto con un demonio e una famiglia timorata di Dio avranno una chiave comune. [cap 8]
Genere: Mistero, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Chiedo scusa se sto speculando sul cristianesimo (tanto ci pensa già la Chiesa).  Mentre scrivevo questo capitolo ridevo da solo Spero di destare qualcosa anche in voi lettori e che nessuno se la prenda a male (in quel caso cercherò di modificare).

Questo è un po' lungo del precedente, ma essendo quasi tutti dialoghi, spero sia una lettura leggera.

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CAPITOLO 2   (Michael e Jakob)
Setta Satanica.

"Dio Santissimo, come abbiamo potuto farci fregare da quel fraticello, Jakob?"

"Non lo so eminenza.  Quando torniamo in superficie gliene dico quattro.  Frate Jerry non mi è mai piaciuto sin dal primo giorno che ho messo piede in città"

"Potevi dirmelo prima che ci sigillasse a tradimento in quello scantinato, Jakob.  E ora ci troviamo nelle catacombe del cimitero cittadino. Speriamo che esista un'altra uscita o che non l'abbiano sigillata... Ehi hai sentito?"

"Che cosa?"

"Questo vociare di fondo.  Questi rumori"

"sì adesso li sento Padre Michael."

"Andiamo a vedere"

 I due uomini di Dio seguirono la fonte di quei suoni fino a giungere nei pressi di una caverna che apparentemente sembrava scavata di recente.  Proseguirono per i loro passi finché la vista di ciò che apparve sotto di loro non fece sussultare i loro cuori puri.

 "Cristo... Salvaci... Non avevo mai visto nulla di così...Satanico" disse Padre Jakob, quasi venendo meno.

"Mantieni la calma, Jakob.  Per quanto orrido possa essere il male che si staglia davanti i tuoi occhi, la tua mano dev'essere salda, il tuo cuore dev'essere freddo."

 Sotto di loro a una ventina di metri, diversi uomini in nero  recitavano i versi del loro libro nero cadenzando invocazioni demoniache e Padri Nostri al contrario.

Al centro era tracciato un gigantesco pentacolo delineato dagli intestini  delle vittime sacrificali, o almeno ciò che rimaneva di loro, poste al vertice di ogni punta.  Erano cinque mezzi busti tranciati di netto all'altezza della vita, dalla quale fuoriuscivano lunghi cordoni purpurei madidi di sangue, bile ed altri fluidi; le loro teste erano state poste su ogni angolo del pentagono interno: gli occhi incavati e le palpebre recise conferivano loro delle fattezze abominevoli e da quelle orbite iniettate di sangue colavano putridi fluidi giallognoli.
Al centro di tutto, un grande crocifisso rivolto al contrario era avvolto da maestose fiamme divampanti.

"Questo è un rituale per evocare un potente demone maggiore, Jakob.  Dobbiamo fermarli!"

"Fer...marli?  ma... quei-quei cadaveri, quelle teste.  Fermarli?... Come?"

Il giovane Jakob era chiaramente scosso da quella visione di sangue e morte.  Era paralizzato dalla paura, eppure il vibrante tremolio delle sue membra  non ne dava alcuna prova; lunghi rivoli di lacrime gli scivolarono lungo il viso fino a scendergli sotto il bianco collare.

Il suo cuore pulsava lento ma così vigorosamente che temeva potesse scoppiare da un momento all'altro. Le scariche erano così potenti che poteva avvertire ben scandito il suo battito all'altezza della gola.  Si protese lentamente in avanti e rigettò qualche boccata di vomito.

 Padre Michael notò il terrore negli occhi del suo sottoposto e cercò di porvi rimedio.
Frugò qualcosa nell'abito talare e vi tirò fuori una piccola scatola trasparente dentro la quale si potevano intravedere cialde di forma circolare

 "L'Ostia santificata:  Il Corpo di Cristo.  Questo, amico mio, ti darà la forza e il coraggio necessari. Tieni,  mangia."

Imboccò il giovane prete e poi ne tirò fuori una anche per sé.

 Il sacro frumento non servì solo a dare un effetto placebo al giovane imberbe,  ma gli conferì un vigore ed una tempra mai provati in venti lunghi anni di vita.

Jakob era il tipico ragazzo magro, gracile e molto sensibile, un carattere calmo e sereno di natura, un animo gentile e pacifico.  Era sempre stato una facile preda degli innumerevoli bulli del suo quartiere, ma rispondeva spesso alla violenza con l'ironia, anche perché il fisico che si ritrovava non gli avrebbe potuto concedere altra forma di difesa.

Per la prima volta, il ragazzo si sentì veramente forte.

 "Non avevo mai assaggiato nulla di simile, Padre Michael.  Non era un'ostia comune, con cosa è fatta?"

"Puro frumento al cento per cento"

"Ma...Come è possibile?"

 "Il nostro spirito, o meglio, la nostra anima spirituale  così come il corpo ha bisogno di essere nutrita bene per mantenersi sana e forte.

Se un uomo di fede smettesse di nutrire il suo spirito finirebbe per affievolire la luce della sua anima, e quindi non riuscirebbe a sfruttare appieno il potenziale ottenuto perseguendo il bene, così come un atleta ha bisogno di un'alimentazione sana per ottimizzare i risultati che otterrebbe solo con i suoi muscoli.  L'Ostia che hai mangiato è come se fosse un integratore alimentare alle proteine, prodotta direttamente nella Santa Sede."

"Ma perché tutte queste cose non me le ha mai insegnate nessuno?"

"Vaticano, classe 1967. Una grande scuola"

 Jakob si guardò le mani, e con il suo occhio ascetico  notò che la sua potenza spirituale era notevolmente incrementata. Poteva constatarlo dai bagliori azzurrognoli che riusciva ad emettere come una torcia umana.

"Frena il tuo entusiasmo Jakob, e risparmia tutta questa energia per quegli empi  spiriti malvagi"

  Improvvisamente uno degli uomini in nero, percepì qualcosa e alzò lo sguardo verso l'alto verso il capo della grande scala su cui si trovavano i due uomini di fede.

L'uomo gridò qualcosa di intraducibile e tutto il resto di quella setta satanica rivoltò lo sguardo dove aveva segnalato.
Alcuni di loro corsero verso le scale per raggiungerli.
L'Esorcista Michael molto lentamente, appoggiò la sua valigetta sulla rampa e l'aprì frugando tra croci e boccette di vetro.  Incominciò ad assemblare alcune parti metalliche.

"Padre Michael, cosa fate?  Stanno correndo a tutta velocità verso di noi?  Uno di loro come un pazzo sta agitando una mazza chiodata, gli altri due brandiscono coltellacci che non mi piacciono per niente.  Che armi abbiamo per difenderci?"

"Tieni, intrattienili"
Jakob trasalì.

"La....La bibbia?!  Cosa  ci faccio con una bibbia, scusate? Gliela tiro in fronte? o-oppure gli  schiaccio il naso tra le pagine?"

"Ti pare un buon momento per fare ironia?  Andiamo Jakob, un po' di intuito. Avrai anche uno spirito forte per la tua età, ma in quanto a raziocinio lasci alquanto a desiderare."

Disse Padre Michael senza distogliere lo sguardo dal suo lavoro.

"Ma...ma sono satanisti, non demoni!  Non possono essere danneggiati con la lettura di qualche verso."

"No infatti.  Ma un prete è in grado di plasmare armi ed armature spirituali con la lettura di certi sacri versi, non dirmi che non lo sapevi?"

"COSA?"

"Ma cosa vi ingegnano nelle chiese di questi tempi?  Forza, vai sulle lettere di San Paolo,  Efesini 6:10-12"

 Jakob sfogliò velocemente il sacro libro, mentre i servi di Satana ora si trovavano a circa venti metri di distanza.

"Efesini 6! Efesini 6! Efesini 6!   ECCOLO!

...-Per il resto, attingete forza nel signore e nel vigore della sua Potenza.  Rivestitevi dell'armatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo!-"

 Uno degli uomini in nero si catapultò su di lui con la mazza ferrata.  Jakob vide la palla avvicinarsi verso di lui a massima velocità,  gridò e chiuse gli occhi.

Quando li riaprì vide che l'arma era stata come sbalzata da un muro invisibile attorno a lui, e aveva cambiato traiettoria.

Un secondo satanista si avventò col coltello su Jakob,  ma anche lui venne allontanato da quell'incredibile campo di forza.

 "

Incredibile. Le armi non possono farmi nulla!"

"Ora non esagerare, Jakob. E' solo perché lo spirito di questi tre è molto debole.  Cosa stai aspettando?  Sculaccia questi senza-Dio"

 "Sì..ehm...-...la nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro Principati e Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra.  Prendete perciò l'armatura di Dio perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi.

Cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia e con ai piedi la calzatura del Vangelo della pace. Tenete sempre in mano lo scudo della fede con il quale proteggersi dai dardi infuocati del MALIGNO. Prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito!"

 L'aura spirituale di padre Jakob lo ricoprì completamente, dalla testa ai piedi,  incominciò ad amalgamarsi e prendere la forma di una vera armatura: una corazza di piastre completa di un cavaliere medievale. 

Jakob alzò la mano con la quale brandiva la spada dello Spirito, la quale splendeva nella sua magnificenza. La contemplò sbalordito.

"Forza, Jakob.  Distruggi le loro anime nere"  

 Il giovane prete incoraggiato dalla sua nuova incredibile forma non lasciò il tempo ai suoi avversari di agire di nuovo e con la spada falciò uno dei demonisti dalla spalla all'anca.   L'uomo s'accasciò a terra e incominciò a spruzzare dalla bocca una sostanza nera liquida che sublimò a contatto con l'aria. 

Un altro satanista s'avventò sul ragazzo, il quale affondò la sua spada all'altezza della pancia dell'aggressore e poi la ritrasse.  Notò con stupore che nonostante fosse caduto a terra esanime, la spada non aveva lasciato traccia di ferite né di sangue.

Colpì il terzo satanista al collo con un colpo che una spada normale avrebbe potuto recidergli la testa dal corpo.  Invece la Spada dello Spirito lo attraversò come fosse incorporea.

Anche gli altri due vomitarono la sostanza nera.

 "Ho così tante domande da farvi, maestro che non saprei da dove iniziare... Ma cos'è questo schifo nero che tirano fuori dalla bocca?"

"E' il loro spirito corrotto, Jakob.  La Spada dello Spirito distrugge l'anima nera dei malvagi e purifica le anime pure dei giusti.  Forza ora, scendi ed elimina gli altri senza-Dio.  Io devo finire questa cosa."

Disse Padre Michael che adesso sembrava aver montato una specie di lungo bastone di metallo.

 Jakob, confuso ma incredibilmente rincuorato scese le scale ad affrontare gli altri servi del Demonio.

Non riusciva a credere a ciò che stava accadendo; sapeva che l'esoterismo era qualcosa di reale e che con l'impegno avrebbe potuto imparare a combattere i demoni con la forza della sua fede ma non avrebbe mai pensato che fosse possibile utilizzarla per plasmare armamenti e scudi impenetrabili.

 "Fermateli!  Fermate questi maledetti servi di Dio"  gridò un uomo vestito di rosso che doveva essere chiaramente il capo cerimoniere.

Sei satanisti s'avventarono sul giovane cavaliere di luce, con spade e asce e lame forcute, ma  nessuno dei loro attacchi pareva penetrare la corazza del giovane Jakob.
I nemici venivano scagliati lontano di qualche metro, o cadevano a terra respinti da quell'incredibile muro di forza.   La potenza esoterica dello spirito di Jakob era superiore a quella di tutti loro messi assieme, e ne era consapevole.

 "Ehi che c'è?  Avete già finito?"  Il ragazzo s'avventò con un balzo su uno di quelli che era caduto a terra, e con la spada tranciò di netto la sua anima nera.  Poi si voltò di scatto e ne falciò altri due all'altezza delle gambe.  Questi stramazzarono al suolo e defluirono il loro spirito.

Jakob realizzò personalmente che bastava colpire una qualsiasi parte del corpo con quella spada per annientarli del tutto.

 Caricò con fervore un altro di quegli uomini in nero, che venne catapultato lontano, respinto dal  grande Scudo della Fede che ne assorbì anche la parte malvagia.
I due satanisti rimasti si guardarono negli occhi e scapparono con grande foga.

 "Come? Ve ne andate di già!" 
Esclamò Jakob che adesso si sentiva di potersi arrogare il diritto di tutto.

 "Ed ora proviamo questa calzatura del Vangelo, vi va?"

 Incominciò a correre verso quei due, e i suoi calzari incominciarono a brillare. Senza fare alcun ulteriore sforzo, la sua velocità era notevolmente aumentata lasciando dietro di sé una scia di luce dorata.  Provò a saltare, e la potenza della calzatura lo spinse in alto quanto bastava e quanto avrebbe voluto per sferrare un calcio in faccia al primo fuggitivo e mantenere poi una velocità di rotazione tale da colpire anche il secondo.

 I due uomini a terra avevano timbrata sulla fronte l'impronta dei due calzari, la quale s'era improvvisamente arrossata e gli stava ora ustionando la faccia.

"Fottuto stronzo!   Maledetto te e la tua ridicola cerchia! Prete bastardo"

La loro ferita incominciò a fumare: un fumo nero denso che si sparse rapidamente nell'aria. Poi persero i sensi.

Nel momento stesso in cui il giovane prete si compiacque della propria potenza, un'onda d'urto tremenda lo fece sbattere su una parete rocciosa, e un grande schianto lo frastornò.

Si rialzò lentamente e vide dritto davanti ai suoi occhi il capo cerimoniere attorniato di un'aura rossa maligna che formava un'armatura complementare alla sua.

L'elmo aveva le fattezze di un caprone demoniaco, e ogni pezzo che componeva la sua armatura erano grossi serpenti ben avviluppati a lui.  Brandiva un'ascia bipenne che emanava minacciose fiamme innaturalmente vermiglie.

 "Lurido prete insignificante. Non hai ottenuto nulla interrompendo la nostra messa Satanica.  L'evocazione è tutt'ora in corso e né tu né quel vecchio potete fare nulla per fermarla!"

 Jakob s'accorse che perdeva un po' di sangue.  L'armatura di spirito che aveva prodotto aveva uno squarcio enorme sul fianco destro e numerose lacerazioni tutto intorno da cui evaporava energia bluastra.   Il terribile colpo dell'ascia di fiamme del suo nemico aveva sopraffatto le sue difese.  La corazza della giustizia aveva retto il colpo salvandolo da morte certa, ma non aveva impedito che l'onda d'urto lo scaraventasse lontano.

La potenza spirituale di quel satanista era superiore alla sua, poteva sentirlo, e rapidamente alla spavalderia e l'insolenza prese il posto la paura, il terrore cieco.

Jakob lanciò un grido mentre l'uomo rosso e una dozzina di altri succubi incombevano minacciosi.

Lo scudo della fede era caduto durante l'urto e stava lontano, ma gli bastò nominarlo e coagulare l'energia sulla mano destra per farlo riapparire. Eppure sapeva che non avrebbe supportato il riversarsi della potenza demoniaca che ora stava per abbattersi su di lui.

 Il satanista rosso alzò la sua arma sin sopra la testa per caricare un nuovo micidiale fendente.

"PREPARATI A MORIRE, PRETE!"

 -BANG-

 Un fascio di luce azzurra  gli usci dalla fronte e una scarica di energia luminosa lo pervase facendolo sussultare in modo spasmodico e contorcere convulsivamente.  Vomitò tutta l'energia diabolica e stramazzò al suolo privo di vita.

 Ad una distanza di parecchi metri, Padre Michael puntava l'area sottostante con quello che ad un occhio profano sarebbe apparso come la lunga canna di un fucile da cecchino con due protuberanze laterali.

 "P-p-padre Michael?...Ma-ma che diavoleria è mai questa!?"

"non imprecare, Jakob, lo sai, indebolisce la tua anima." gridò Michael dall'altra parte.

"Comunque questo è il mio bambino.  Il Crocecchino Vatican2000ac"

  
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