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Autore: JudithlovesJane    21/07/2012    8 recensioni
Raccolta di momenti e pensieri dei personaggi di "Orgoglio e Pregiudizio", specialmente Mr Darcy e la sua famiglia, basandosi su delle frasi (più o meno famose) del libro. Primo tentativo in questo stile e su questo fandom, lasciatemi il beneficio del dubbio...
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Parte 4: Gioventù e schiettezza
Parte 4: Gioventù e schiettezza

"Parola mia, voi esprimete la vostra opinione con molta risolutezza per essere così giovane!Quanti anni avete, di grazia?"
Lady Catherine Fitzwilliam, primogenita di Sua Signoria il Conte di Matlock, dall'alto dei suoi venticinque anni, puntò i suoi rinomati occhi color ghiaccio sul giovanotto che aveva appena intavolato una discussione educatamente accesa sulla letteratura moderna, argomento di cui lei si riteneva una grande esperta, con suo fratello minore, Lord Edward, Visconte D'Arcy e futuro conte; naturalmente, in quanto membro più maturo dei tre, si era riservata il piacere di intervenire nella diatriba ed era rimasta stupita di sentirsi ribattere ogni singola opinione dallo sconosciuto interlocutore (il Visconte, preso com'era dal discorso, non li aveva ancora presentati), con un sorriso impertinente stampato sul volto; non essendo naturalmente portata al sarcasmo si era inalberata al pensiero che qualcuno, tra le altre cose più giovane di lei, osasse contraddirla, così era sbottata domandandogli la sua età.
Il ragazzo (perchè non poteva essere altro!) sfidò il gelido sguardo di Lady Catherine con i suoi occhi grigio tempesta, luccicanti d'ilarita e allargò il sorriso, mostrando le fossette:"Considerando la mia presenza ad un evento mondano, mia cara signora, non potrete far altro che dedurre che ho almeno ventun anni, che in fondo non è molto più di quanto possa essere la vostra età, è esatto?" Il volto pallido della donna divenne paonazzo per lo sdegno. "Ragazzino insolente!" "E ditemi, signore, voi chi sareste, di grazia?" Ribattè lei; a quel punto, suo fratello ridacchiò gioviale e disse: "Perdona la mia mancanza, Catherine! Posso presentarti James Darcy, il fratello minore di George Darcy di Pemberley, nel Derbyshire? Ho avuto il piacere di conoscerlo alla sua presentazione a St James poche settimane fa. James, vorrei presentarvi mia sorella maggiore, Lady Catherine." Come consuetudine, Lady Catherine fece una breve riverenza; se fosse stato un gentiluomo qualunque si sarebbe limitata a chinare appena la testa, ma quel giovane, per quanto impertinente, era un Darcy e andava trattato con un minimo di cordialità. L'altro rispose con un leggero inchino e con un altro sorriso irritante: "E' un piacere conoscervi, milady; vostro fratello mi ha detto che siete fidanzata con Sir Lewis de Bourgh...posso farvi le mie congratulazioni?"
La donna lo ringraziò in modo formale e decisamente insincero: Sir Lewis, con il suo misero titolo di baronetto e i suoi quarant'anni non era esattamente il futuro marito che lei aveva pensato di ottenere quand'era stata presentata a Corte, ma perlomeno era molto ricco, abbastanza malleabile da assecondarla in ogni suo desiderio e senza eredi avuti dal precedente matrimonio che avrebbero potuto ostacolare la sua progenie nel possesso di Rosings Park, la tenuta ancestrale dei de Bourgh nel Kent. Inoltre, sapeva che, se non si fosse sposata prima di compiere ventisei anni, il Ton non ci avrebbe pensato due volte a inserirla nella lista delle zitelle e questo, per Lady Catherine, era il più grande oltraggio alla sua reputazione che riuscisse ad immaginare.
Mentre Edward e Mr Darcy erano tornati al loro discorso, Lady Catherine spostò lo sguardo verso un'altra parte della sala, dove sua sorella minore, Lady Anne, splendente nel suo abito bianco a ricami blu, stava ridendo amichevolmente con una sua vecchia compagna di scuola, una certa Miss Charrington. Le due giovani, diciottenni alla prima Stagione, erano già tra le debuttanti più ammirate dell'anno; per Lady Catherine, era perfettamente normale che una Fitzwilliam, specialmente se bella e talentuosa come sua sorella, riscuotesse enorme successo in società, ma che lo stesso accadesse all'altra, era inconcepibile! Miss Charrington era solamente la figlia di un baronetto di Buxton, nel Derbyshire; con quale audacia aveva osato fare amicizia con la figlia di un conte e comportarsi come se fosse stata lei stessa una fanciulla d'alto rango?! "Dovrò assolutamente discuterne con Anne prima del matrimonio, o non potrò salvarla da un'amcizia tanto impari!"
Purtroppo, a Lady Catherine erano sfuggiti dei particolari piuttosto importanti riguardo all'amica della sorella. Primo fra tutti, che Miss Charrington, pur non essendo di uno stato sociale così elevato, apparteneva comunque alla nobiltà e aveva una dote di venticinquemila sterline; inoltre, era una giovane molto bella e di buon carattere, a cui Lady Anne era molto affezionata. Infine, Lady Catherine non aveva notato che Edward non condivideva affatto l'opinione della sorella maggiore riguardo a Miss Charrington, anzi, stava aspettando solo il momento adatto per smettere di girarle intorno da ammiratore silenzioso e passare al corteggiamento ufficiale!
Mentre era immersa in queste riflessioni, fu Lady Anne ad avvicinarsi a lei, quasi non accorgendosi degli sguardi d'ammirazione che la seguivano per tutta la sala. "Catherine, va tutto bene? Sei così corrucciata!" le chiese, i grandi occhi blu fissi sul viso della sorella maggiore. Catherine le rivolse un leggero sorriso e le disse: "Non temere, Anne, ho soltanto avuto modo di notare, negli ultimi cinque minuti, che nostro fratello ha gusti davvero strani nello scegliersi gli amici...Quel James Darcy è troppo impertinente per essere solo il figlio cadetto di un gentiluomo!" Lady Anne sospirò con rassegnazione: voleva bene alla sorella, ma a volte era semplicemente così piena di sè! Lei aveva già incontrato Mr James Darcy e le era sembrato simpatico e intelligente, anche se forse il suo sarcasmo era troppo accentuato in certe occasioni.
Lady Anne non capiva perchè Catherine fosse così rigida nei confronti degli altri membri della società: guardava dall'alto in basso tutte le donne che non avevano un titolo o che erano più povere di loro e aveva avuto molte difficoltà a trovare qualcuno che si dichiarasse a lei; Anne sapeva che sua sorella era molto...sicura di sè, e non aveva paura ad esprimere le proprie opinioni, encomiabile, certo, ma la maggior parte del tempo era così...eccessiva! "Se non si ammorbidirà un po' temo che Sir Lewis diventerà molto freddo verso di lei...Cathy, Cathy, perchè non puoi essere un po' più elastica nei tuoi giudizi? Nessuno può avere sempre ragione!"
Sir Lewis de Bourgh arrivò poco dopo, sorridendo gentilmente alle due e poi chiedendo alla sua fidanzata di poter danzare con lei; Lady Catherine acconsentì freddamente, un sorriso appena visibile sulle labbra sottili. Lady Anne sospirò, triste per la sorella. "Cosa c'è, Annie? Sembri così triste!" Ellen Charrington le chiese, una volta raggiuntala. Lady Anne sorrise all'amica e rispose: "Ah, Ellie...temo che Catherine non sarà felice, non se continua a pensare che nessuno meriti il suo rispetto tranne i membri della nostra famiglia!"
"Ah, eccovi qua!" la voce gioviale del visconte D'Arcy irruppe nella loro conversazione e le due giovani alzarono gli occhi. Anne ebbe appena il tempo di notare che Ellen arrossiva ogni volta che si trovava in compagnia con suo fratello quando vide che, accanto ad Edward e a James Darcy, c'era l'uomo più bello che lei avesse mai visto: alto, dal portamento nobile, capelli biondo scuro che splendevano alla luce delle candele e scintillanti occhi azzurro cielo. Il cuore cominciò a batterle così forte che il suono le rimbombò nelle orecchie e sentì uno strano calore salirle dal collo alle guance. "Oh, Santo Cielo...Quanto aveva intenzione di aspettare Edward per presentarcelo?!"
"Miss Charrington, Anne, posso presentarvi Mr James Darcy e suo fratello maggiore, Mr George Darcy di Pemberley, nel Derbyshire? George, James, la mia sorellina, Lady Anne Fitzwilliam e la sua cara amica, Miss Ellen Charrington di Stockton Manor, nel Derbyshire!" Dopo i consueti inchini, James Darcy ridacchiò: "Buon Dio, siamo tutti dalla stessa contea! E' una coincidenza o cosa?" George Darcy alzò gli occhi al cielo e scosse la testa; poi sorrise, mostrando quelle che Anne definì subito delle magnifiche fossette e disse: "Perdonate mio fratello, a volte cerca di fare dell'umorismo anche quando non è proprio il caso!"
James rise e rimbeccò: "No, sei tu che sei un guastafeste!" Ellen e Anne risero, scambiandosi uno sguardo complice: sembrava di sentir litigare due bambini ed era stranamente piacevole dopo tutte le affettazioni che si dovevano applicare in una conversazione nella buona società! George Darcy attirò di nuovo l'attenzione di Lady Anne, dicendo: "E' un onore potervi conoscere, Lady Anne, vostro fratello mi ha parlato così bene di voi...ditemi, mi concedereste l'onore del prossimo set?" Lady Anne arrossì e, cercando di mantenersi calma nel rispondere, rispose: "Sì, Mr Darcy...con molto piacere!"
Mentre danzavano, Lady Anne e Mr Darcy non potevano staccare gli occhi l'uno dall'altra, ma Anne potè comunque notare con soddisfazione che Ellen ed Edward erano altrettanto presi nella danza e nella lotta di sguardi, mentre Lady Catherine, dalle file di spettatori, stava osservando entrambe le coppie con un'espressione di profonda disapprovazione sul viso. Una strana rabbia le salì in corpo: "Non oserà disapprovare anche lui! Un uomo così bello, galante...Un momento, che mi prende?!" Scosse la testa, confusa. "State bene, Vostra Signoria?" chiese Mr Darcy, un tono di sincera preoccupazione nella sua voce bassa. Lei gli sorrise dolcemente, facendogli perdere un battito: "Non preoccupatevi, Mr Darcy, sto bene! Ho sempre sentito dire che la biblioteca di Pemberley è una delle più grandi del paese...C'è qualche testo che preferite?"
Il giorno dopo, a colazione, Lady Catherine si informò opportunamente sui partner di danza di Anne. "Chi era quel giovanotto biondo con cui hai danzato il quarto, Anne?" La più giovane assunse un'espressione sognante e rispose con un sospiro: "Oh, era George Darcy, Cathy...Non trovi che sia un uomo bellissimo?" Vedendo la reazione della sorella, Lady Catherine arricciò il naso. "Non posso crederci, si è infatuata! Pensavo fosse abbastanza matura da scegliere qualcosa di meglio! E' la figlia di un conte, perdiana!" "Sono rari i giovani di quell'età che non siano apprezzabili allo sguardo...e sono altrettanto rari quelli che sono degni di essere chiamati uomini maturi." Lanciò uno sguardo piuttosto eloquente alla sorella. "Inoltre, devi ammettere, Anne, che un semplice figlio di gentiluomo, che per di più non ha ancora ereditato, ha ben poco da offrire alla figlia di un nobile...Fossi in te mi concentrerei su qualcosa di meglio!"
Mai, nei suoi venticinque anni di vita, si sarebbe mai immaginata una reazione tale dalla sua calma e dolce sorellina.
Anne sbiancò, poi divenne rossa, gli occhi lampeggianti di rabbia, sbattè il tovagliolo sulla tavola, si alzò di scatto e sibilò con tono gelido verso la sorella: "Catherine, non ti permettere! Mr Darcy è un gentiluomo in tutti i sensi, gentile e amabile! Sono stanca di sentirti parlar male di tutte le persone che non hanno un titolo davanti al nome! Vorrei ricordarti che i Darcy erano ricchi e membri della miglior società del regno secoli prima che i Fitzwilliam ottenessero il contado, quindi come osi ritenerlo al di sotto del nostro livello?! Solo perchè tu hai deciso di sposarti per pura convenienza, non significa che io non possa scegliere qualcuno che piaccia a me, se lo ritengo degno del mio amore e del mio rispetto!" Prima che la sorella potesse rispondere, Anne si girò e aprì la porta, ma un attimo prima di varcarla si bloccò e aggiunse: "Oh, a proposito, Cathy: Mr Darcy ha venticinque anni, proprio come te! Non sei così vecchia, dopotutto!" Detto questo, sbattè la porta e lasciò sola Lady Catherine, spiazzata dall'insolita insolenza della sorella.

Trentacinque anni dopo...
Lady Anne Darcy sollevò la tazzina di tè nella speranza di nascondere la smorfia di stanchezza che, involontariamente, le era apparsa sul viso. Lei, Fitzwilliam e suo nipote Richard erano arrivati a Rosings Park da non più di dieci minuti e Lady Catherine aveva già iniziato a darle sui nervi! Negli ultimi anni, sua sorella era diventata sempre più pedante e invadente, soprattutto per quanto riguardava un supposto fidanzamento tra Fitzwilliam e Anne, la figlia di Catherine e Sir Lewis. "Come se io e George potessimo permettere che il nostro bambino finisca nelle tue grinfie, Catherine!"
Di solito, sia lei che suo marito passavano la Pasqua a Rosings Park assieme a Fitzwilliam e al loro nipote Richard; dalla morte di Sir Lewis de Bourgh, Catherine voleva che qualcuno controllasse i conti della proprietà e suo fratello, il Conte, sosteneva di non avere tempo materiale per compiere il controllo e nemmeno il maggiore dei suoi figli, il visconte Alexander. Anne sapeva benissimo che Edward aveva giurato di non mettere piede a Rosings nè di visitare di sua volontà Catherine finchè quest'ultima non si fosse scusata con Ellen, Lady Matlock, per gli insulti che le aveva rivolto una volta saputo del loro fidanzamento. Erano passati più di trent'anni e Lady Catherine continuava a sostenere che la contessa fosse indegna del suo ruolo.
Tuttavia, George si era ammalato e James gli aveva sconsigliato non solo di viaggiare verso qualunque destinazione, ma anche di pensare a Lady Catherine: "Ti farebbe solo peggiorare!" aveva detto, con un tono quasi troppo acido per essere solo umorismo. James e Catherine si odiavano a vicenda: lei lo riteneva un insolente irrispettoso, lui un'arpia egoista e pettegola. Anche Georgiana sarebbe dovuta venire con loro, ma dopo quello che era successo quell'estate e considerando come la zia l'avrebbe tempestata di domande invadenti e consigli non richiesti, Anne e Fitzwilliam avevano deciso di lasciarla a Londra, con la silente gratitudine della ragazza.
"Anne!" La voce rimbombante di sua sorella la scosse e la costrinse a prestarle attenzione. "Dov'è tuo marito? E Georgiana? Come posso vedere mia nipote se non la porti mai con te?" Con la coda dell'occhio, Anne vide suo figlio irrigidirsi come una statua al pensiero di lasciare la sua sorellina nella stessa stanza con la zia. "George è malato, Catherine e il medico ha ritenuto necessario che seguisse un regime di riposo assoluto per qualche giorno...E Georgiana è a Londra, ho immaginato che mio marito avrebbe avuto bisogno di compagnia."
Lady Catherine arricciò il naso e strinse le labbra, poi borbottò: "Riposo assoluto...scommetto che è stato quel debosciato di suo fratello a consigliarglielo!" Sia Anne che Fitzwilliam la sentirono e Lady Anne vide suo figlio arricciare il labbro superiore come per ringhiare e nascondere prontamente l'espressione dietro la tazza. Anche il colonnello si accorse della reazione del cugino e, per evitare un litigio di proporzioni titaniche già il primo giorno, decise di cambiare argomento e, con il suo sorriso più contagioso, disse: "Cara zia, avete poi trovato un nuovo parroco per Hunsford?"
La tattica funzionò: Lady Catherine sorrise e si lanciò in una dettagliata descrizione del nuovo parroco, un certo William Collins, giovane, rispettoso e umile, a volte un po'...eloquente nei suoi complimenti, ma per il resto era veramente un giovanotto dabbene, sempre pronto ad accettare i consigli! "In poche parole, un ruffiano di prima categoria, proprio come piace a te, vero Cathy?" pensò Lady Anne, sentendosi un po' in colpa per essere così acida. Notò che Richard stava cercando disperatamente di non ridere, mentre Fitzwilliam sembrava decisamente innervosito. Dato che Catherine era girata da un'altra parte, Anne si chinò verso di lui e sussurrò: "Che cos'hai, Will? Qualcosa non va?" Darcy rispose con un tono ancora più basso. "Va tutto bene, madre; vedi, io ho già incontrato il reverendo Collins, durante il mio viaggio nell'Hertfordshire. Era lì in visita di familiari..." Si bloccò, una strana espressione sul suo viso, come se stesse ricordando qualcosa di irritante, poi si rimise dritto, perchè la matrona si stava girando di nuovo nella loro direzione.
"Si è sposato da poco, con una donna più anziana di lui, ma ancora giovane, una donna di buon senso ma con nessuna bellezza; il padre è un cavaliere ed è venuto in visita qualche settimana fa, anche se ora è ritornato nella sua contea...l'Hertfordshire, se non sbaglio. Ora a fare compagnia a Mrs Collins ci sono la sorella minore non ancora maritata e una sua..." Il viso di Lady Catherine si irrigidì nella sua tipica espressione di disapprovazione. "...amica, ancora nubile, più grande di Miss Lucas ma più giovane di Mrs Collins; piuttosto graziosa, una figlia di gentiluomo a quanto pare, ma di livello decisamente inferiore! Sapessi, cara sorella, come si è permessa di parlarmi! Ha detto che, nonostante sia lei che la sorella maggiore siano ancora nubili, tutte loro cinque sono già entrate in società! E la più giovane ha appena quindici anni!"
"Naturalmente, ho trovato la cosa inaccettabile e tutti erano d'accordo con me...tranne lei! Lei si è messa a parlare di...affetto fra sorelle che viene messo a rischio se le sorelle minori non possono godere della società solo perchè le maggiori non si sono ancora sposate! Hai mai sentito niente di più sciocco?" Lady Anne, per quanto ritenesse insolita tale decisione da parte di una famiglia, si ritrovò ad ammirare il coraggio della sconosciuta fanciulla che aveva espresso la propria opinione di fronte a "Catherine la Terribile", come James l'aveva soprannominata molto tempo prima. Richard era diventato rosso come la sua uniforme e Fitzwilliam aveva le sopracciglia sollevate in un'espressione debitamente sorpresa, ma nei suoi occhi luccicava una risata trattenuta. Alla fine, Lady Anne chiese: "E allora cos'hai fatto tu, Catherine?"
Sua sorella si drizzò sulla sedia in tutta la sua statura e rispose, la voce acida come un limone: "Ovviamente, le ho fatto notare che esprimeva le sue opinioni con una determinazione decisamente fuori luogo per una donna della sua età e ho voluto sapere quanti anni avesse. Sai cosa ha osato dire?" Lady Anne fece cenno di no. "Mi ha sorriso, e ha detto: "Con tre sorelle minori in età da marito Vostra Signoria non può aspettarsi una dichiarazione simile"! Riesci a credere a tanta insolenza?!"
Questo fu troppo: il colonnello esplose in una serie di risate che cercò di nascondere con dei colpi di tosse e Fitzwilliam faticò a trattenere il sorriso. Lady Anne si morse la guancia per non scoppiare a ridere lei stessa, poi, cercando di modulare la voce, disse nel tono più empatico di cui fosse capace: "Santo Cielo, Catherine...Davvero scandaloso! Ti ha poi detto la sua età?" Lady Catherine mosse la mano come per scacciare una mosca e rispose. "Sì, alla fine ha confessato di avere quasi ventun anni, come immaginavo, dopotutto."
A quel punto, il colonnello puntò i propri occhi verdi sul viso gelido della zia e disse: "E qual è il nome di questa...insolente ventunenne, zia?" Lady Catherine squadrò Richard, dicendo: "Spero vivamente che il tuo interesse non vada oltre la semplice curiosità, Fitzwilliam; una lontana cugina del mio parroco non è quanto ci si aspetta da te! Comunque, si chiama Elizabeth Bennet."
Lady Anne assunse un'aria perplessa. "Elizabeth Bennet...perchè il nome mi suona familiare? Dove l'ho già sentito?" Si girò verso suo figlio, mentre Lady Catherine iniziava a fare il terzo grado a Richard per sapere se corteggiasse una donna; rimase di stucco nel vedere Fitzwilliam con le guance arrossate, le mani tremanti e un'espressione di totale shock sul suo volto. Preoccupata, gli prese una mano e le sentì fredde e sudate. "Will, tesoro! Ti senti bene?!" Lui deglutì, poi mormorò: "S-sì, mamma, sto...sto bene; devo essere stanco..." balbettò lui, cercando di ricomporsi.
Dopo qualche giorno, Lady Anne ricordò dove aveva già sentito quel nome: Fitzwilliam l'aveva nominata nella maggioranza delle sue lettere a Georgiana dall'Hertfordshire e sia sua figlia sia lei e George erano rimasti stupiti da questa strana peculiarità, ma il loro primogenito, al ritorno, non ne aveva quasi mai parlato, quindi le era sfuggito di mente. Ma la reazione di Will a quel nome pronunciato da Lady Catherine..."Non è da lui reagire così al nome di una giovane donna! Dev'essere successo qualcosa, nell'Hertfordshire, ne sono sicura!" Lady Anne decise che doveva incontrare Miss Elizabeth Bennet, anche solo per complimentarsi con lei per il suo coraggio di fronte a Lady Catherine!
Due sere più tardi, Lady Anne ebbe davvero il modo di conoscere Miss Elizabeth Bennet: era veramente una fanciulla graziosa, dagli occhi splendidi, un sorriso contagioso e una voce molto gradevole; Lady Catherine era tanto contrariata da lei quanto Richard ne era interessato e lei stessa si ritrovò a conversare molto amichevolmente con lei di musica, anche se Miss Elizabeth sosteneva di essere una pessima esecutrice!
Ad un certo punto, Lady Catherine invitò caldamente Miss Elizabeth ad allietarli con qualche pezzo al pianoforte, poi costrinse Lady Anne a farle una completa relazione sugli studi di Georgiana; nonostante questo, Lady Anne riuscì a vedere che entrambi i giovani la ragazza. Richard aveva il suo solito sorriso gioviale, ma l'espressione sul viso di suo figlio la fece quasi sobbalzare: Fitzwilliam stava fissando Miss Elizabeth con uno sguardo tenero, come se la stesse...venerando e, quando si fu allontanato dallo strumento, continuò a seguirla con gli occhi per tutta la serata, con gli occhi sognanti.
"Oh, Santo cielo! Fitzwilliam è innamorato! E di una ragazza che Catherine detesta! Oh, George impazzirà dalle risate quando glielo dirò!" pensò Lady Anne, trattenendosi a stento dal sorridere apertamente per la folgorante scoperta. Si voltò a scrutare la sorella maggiore e riflettè: "Tu non sei cambiata, Catherine: pensi sempre che nessuno possa esprimere un'opinione diversa dalla tua, specialmente se più giovane...chissà come ti vedevano gli altri, quanto tu eri giovane e più schietta della media!"



Note dell'Autrice: Quarto capitolo, nato da un'illuminazione e faticosamente portato a termine...qui, mi concentro su Lady Catherine la Terribile, che non si sa se fosse peggio da giovane o da vecchia! Si può vedere come le sue opinioni riguardo al mondo e alle persone siano piuttosto distorte!
Grazie a FanFic_89, dp85, Origin753 e Romantic_Dreamer per aver recensito i precedenti capitoli e spero che apprezzino anche questo! Recensite!
Alla prossima,
Beijos
JudithlovesJane
  
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